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Mercoledì 10 marzo [...] E [...]. Ma non tutte le etichette [...] possono andare bene: così si distorce la [...] . Cosi Giuseppe [...] apre le sue «Memorie autobiografiche» [...] a [...] prera a partire dal 7 [...] 1871. Denis Mack Smith ha dedicato [...] dei Due Mondi una biografia riproposta in questi giorni [...] Laterza: «Garibaldi: una grande vi» [...] in breve». Chiedono allo storico inglese: a [...] anni dalia morte si può arrivare ad un giudizio [...] Garibaldi, che [...] dia una figura, una collocazione [...] si può e si deve. Ma ciò non significa dare [...] giudizio vero in assoluto perché ogni epoca dà la [...] valutazione, pienamente legittima, degli avvenimenti che [...] preceduta. Oggi almeno si può [...] Garibaldi fuori da ogni retorica, da ogni patriottismo [...]. Quando negli anni 50 [...] prima volta in Italia per studiare Garibaldi [...] disprezzo storico per la [...] figura. Molti furono al tempo [...] sconcertati che come storico potessi pensare di [...]. Garibaldi era allora più [...] un fatto storico; da sfruttare ma non [...]. Un personaggio dunque intoccabile, quasi [...]. In [...] ad esemplo dopo la [...] sono state pubblicate almeno sei biografie. Lo stesso Churchill aveva Intenzione [...] una (e sarebbe stato [...] penso [...] un ottimo lavoro); lo dice [...] una lettera del 1930 e solo la politica e [...] eventi della guerra gli hanno poi impedito di porre [...]. Se Garibaldi è stato [...] Italia, non è forse anche perché si [...] di [...] di [...] Non ha avuto insomma [...] nipoti politici, più o meno [...] un mondo libero si [...] persona che si ritenga utile. Certo, Garibaldi può avere [...] nipoti e tutti possono trovare in lui [...] Importante. Ciò se non altro è [...] prova della larghezza delle sue vedute e della [...] influenza. Ma bisogna [...] -v V. /// [...] /// A destra: una caricatura [...] del Due Mondi dì Pietro Ardito Ma [...] iscritto a [...] non tutte le etichette stanno [...] bene sulle sue spalle. Ad [...] dicevo, può essere reclamato [...]. Dai repubblicani, ma anche [...]. Così però si distorce [...]. Garibaldi è un patriota, [...] si sente cittadino del mondo, è contro [...] affermò anche di essere disposto a combattere [...] questa a-vesse oppresso altri popoli. Gli va meglio [...] di socialista, ma anche [...] un certo punto. I dirigenti socialisti cercarono [...] trovarono in lui un ostacolo (Marx ad [...] un uomo non serio e, pericoloso). Garibaldi era [...] alla lotta di classe, [...] della proprietà privata. Aspirava certo a genuine [...] da questa aspirazione ad arrivare ad essere [...] di quei tempi molto [...] corre. Un uomo dunque che si [...] difficilmente rinchiude» re in un qualsiasi [...] è un personaggio [...] assimi-lare a qualunque altro. E u-nico, [...] e [...] parte se fosse stato [...] fatto le cose che ha fatto. Fu anche, se vogliamo, [...]. Per lui anche [...] è una repubblica, perché intende [...] termine come [...] come pubblico bene. E non ha nessuna [...] a-gli inglesi di [...] della regina Vittoria. È un repubblicano in Italia [...] lui Casa Savoia ha calpestato i diritti [...]. Ma questo lo disse [...]. Prima disse «obbedisco»». /// [...] /// Garibaldi non è un [...] e qualche volta sa essere più realista [...] Cavour. A Palermo e Napoli [...] ad ossequiare le reliquie di Santa Rosalia [...] San Gennaro; cosa che il [...] non avrebbe mai fatto. In Vittorio [...] Garibaldi ha visto la [...] e nel suo «obbedisco» [...] contraddizione con [...] repubblicano. Se Cavour non fosse [...] detto «obbedisco» anche a lui se questo [...] fare [...]. Certo senza entusiasmo, ma [...]. Dunque [...] di un Garibaldi utopista [...] è del tutto [...] anche utopista e ingenuo. Aveva [...] di [...] che, una volta [...] in nazione, avrebbe insegnato alle [...] nazioni a liberarsi. C'è certo ingenuità nel [...] parlare [...] della democrazia, della liberazione [...]. Ma è molto realista [...] punto fondamentale: la prima cosa da fare, [...] con chi, è costituire una nazione liberata [...] avere un [...] libero. Aveva insomma un buon [...] anche da un uomo come [...] . Ma alla fine Garibaldi [...] sconfitto. Vinse il progetto di Cavour: [...] rivoluzione». SI, fu un rivoluzionario [...] molto deluso [...] uscita dal Risorgimento. Fu anche, se vogliamo, [...] mani di Cavour che lo utiliz-zò ad [...] pubblica internazionale alla causa [...]. Ma non fu uno [...]. Seppe fare cose che i [...] non riuscirono mai a realizzare. Cavour ha sempre fallito [...] Garibaldi: [...] cercato di suscitare rivoluzioni in Lombardia, Toscana, Romagna, [...] Napoli, ma non ne ha cavato nulla; voleva [...] ma alla fine non è riuscito che [...]. Il risultato fu però [...] nostro Risorgimento. Certo Cavour riuscì ; [...] e a far sì che Vittorio Emanuele [...] corona di re d'Italia dalla rivoluzione, dal [...]. Ma Garibaldi, e questo [...] a ridurre lo stacco tra [...] del [...] e la [...] affezionare In un certo senso i governati [...] politica. Cercò una base più [...] rivoluzione nazionale e questo gli riuscì ad [...] esemplare In Sicilia, dove i suoi [...] avrebbero certo potuto vincere [...]. Il Garibaldi della [...] biografia è dunque ancora [...] dire innanzitutto che la mia è una [...] e semplice, scritta per un uomo semplice. [...] voluminosa sarebbe stata stonata [...]. Personalmente ho sempre avuto [...] Garibaldi. Nel suo tempo è originale [...] è [...] vitale dei suoi successi Ma [...] sbagliato cercare di [...] troppo. Ogni uomo è Importante [...] che ha fatto nel suo tempo; [...] di Garibaldi profeta non [...]. Ad esemplo, [...] di nazioni unite era [...] originale, ma adesso non ha grande rilievo [...] Garibaldi ne è stato un precursore. Tutto è datato e [...] nel suo secolo. Ma se una cosa ancora [...] mi colpisce profondamente di Garibaldi i la [...] straordinaria coerenza [...] per la libertà e per [...] più [...] E non è poco. Bruno [...] e nome: [...] (Tokyo, 12 dicembre 1903-12 [...]. Lasciò 52 film in [...] attività. Fu il cineasta giapponese [...] patria (più di Kuro-sawa, più dello stesso [...] e, fino ad anni [...] sconosciuto [...]. /// [...] /// Si comincia da quello [...] considerato il suo capolavoro: Viaggio a Tokyo, [...] due ore e un quarto, girato in [...] nel 1953. [...] che aveva resistito al [...] 1936, si arrese al colore solo nel [...]. Il titolo Viaggio a Tokyo [...] francese, [...] suonava Tokyo [...] ossia Racconto di Tokyo. Il termine [...] eravamo soliti [...] attribuito a film giapponesi in [...] a [...] magari [...] spettatore occidentale, eppure inviati regolarmente [...] Venezia e a [...]. [...] no: parlava di cose d'oggi, [...] sentimenti universalmente comprensibili. E i bravi giapponesi [...] Io [...] esportabile. Come si sbagliavano! Fin dalle prime inquadrature [...] film si è catturati da una specie [...]. Niente attese, trasalimenti, indignazioni, [...] di ciò a cui tante cinematografie ci [...] allenato, ottundendo in noi tante altre facoltà [...] immediata dei sensi, come [...]. Questo incantesimo è la [...] ci restituisce, anzi ci [...] senza belletti, senza misticismi, senza iperboli [...] o calcolate sapienze estetiche: [...] suo fluire, espressa col linguaggio profondo [...] che è internazionale. [...] è giapponese, anzi «il [...] cineasti giapponesi», i protagonisti dei suoi film [...] ma noi comprendiamo questa lingua perché è [...]. Nostri sono i loro [...] i pensieri, i silenzi, nostro il ripetersi [...] la lentezza o [...] di un passo, nostre [...] corpi e il «profumo» delle cose. E come se riscoprissimo, luminosamente, [...] che [...] dentro di noi e che [...] e il rumore hanno distrutto. Perfino il modo come [...] seduti ci sembra familiare. Eppure vi diramo che [...] ha rinnovato il cinema inquadrando [...] basso, [...] dei personaggi seduti sui cuscini. Il che, poi, non [...] vero. Lo fa quando occorre [...] per ottenere ciò che gli [...] di più: [...]. Lo hanno accusato di [...] stesso film, oppure lo hanno elogiato proprio [...]. Ma bisogna intendersi: [...] che stava a cuore [...] la famiglia, [...] e la donna, i [...] figli [...] non solo sta a [...] noi, ma è uno di quei temi [...] possibili le variazioni più straordinarie. E nel quartetto di [...] televisione offre come primo assaggio, questo è [...]. A Viaggio a Tokyo [...] mercoledì in prima serata, [...] rinomato dei suoi film [...] Sono [...] ma. [...] il tono di commedia [...] impregnata di succhi direttamente sociali sembrerà immediatamente [...] della maturità: i figlioletti contestano vivacemente il [...] per essere «qualcuno» si [...] non accettano la differenza [...] sul danaro. Ma poi, crescendo, ri [...] di fronte a [...]. [...] il nucleo familiare poteva [...] ma era guardato ancora come rifugio. Nel dopoguerra [...] viene, necessariamente, dipinto nel suo [...]. Abbiamo scritto «dipinto» ed [...] appropriato: lo stesso [...] ha riconosciuto di estere [...] cheDa stasera in TV il ciclo di [...] ma poco conosciuto: lo [...]. Ma era uno sbaglio Quel [...] sempre la stessa rosa, ma [...] volta con sfumature diverse. Queste sfumature esprimono ogni [...] è a [...] volta il riflesso dei [...]. Ecco perché il regista [...] a distanza d'anni, lo stesso film, penetrando [...] profondità. È il caso delle [...] in programma, Tarda primavera del 1949 e Tardo [...] 1960, di cui la seconda è appunto [...] a colori e «al femminile», della prima: [...] il padre, ed è impersonata dalla stessa [...] la figlia (e che in Viaggio a Tokyo [...] nuora). Nei due film entrambi [...] vedovi, con una figlia che potrebbe maritarsi [...] in casa; e perciò fingono entrambi di [...] indurre la ragazza a non rinunciare alla [...]. Questa bugia è una prova [...] grandezza [...] tanto più che il prezzo [...] la solitudine. [...] voluta analizzare prima in un [...] e poi in una donna, [...] e [...] alle prese con una generazione [...] fra la tradizione e la modernità. Nel film che vedremo [...] sembra lento e pacato, ma non lasciatevi [...] è solo di superficie. E del resto un giapponese [...] trovava [...] e per nulla eccitante il [...] del cinema cosiddetto [...] alla occidentale o [...] che fosse. Per lui Viaggio a Tokyo [...] troppo movimentato, addirittura «melodrammatico». Anche perché, come sempre, [...] in sé dinamico. Due anziani coniugi, che [...] della morte, decidono di [...] dove ancora si vive, e andare a Tokyo [...] i figli. Ma costoro sono troppo impegnati [...] le loro famiglie e 3 loro lavoro [...] badare ai vecchi, e [...] se ne liberano [...] per qualche giorno alle tenne [...] mare. Più dei figli e [...] si presta la nuora vedova di un [...] in guerra, ma che già ha saputo [...] morte. Perciò [...] i sentimenti vibrano allo stesso [...]. Né sarebbe giusto dire [...] siano ingenerosi e senza rispetto. Non possono comportarsi altrimenti [...] quasi non si vede, e di cui [...] con pochissime inquadrature in [...] sugli spazi angusti riservati [...] Dunque [...] è un atteggiamento crudele, [...] un atteggiamento «naturale»? [...] rende naturale anche una [...] dissolvimento di una civiltà. Ora, attorno alla madre morente, [...] casa [...] li vediamo raccolti tutti, i [...] gli, come in un controcanto ironico che Sprigiona una [...] lucida. II primo viaggio a Tokyo [...] si è trasformato nel primo viaggio collettivo [...] campagna, ma per un evento che Io [...] come dice il figlio giunto in ritardo [...] Osaka, [...] serve a niente portare fiori, dopo». Ecco perché ì protagonisti [...] non sono personaggi di [...] tanto meno di un melodramma, ma esseri [...] vita, con assoluta pienezza, la gioia e [...]. Ecco perché si può [...] parlare del loro stoicismo quotidiano. Quando il vecchio, rimasto [...] defunta, dice «quella balorda di mia moglie» [...] affliggere il prossimo, e nello stesso tempo [...] dalla mente. Noi lo comprendiamo perché lo [...] nella [...] stanza solitaria come quando lei [...] ancora, come [...] di un film che ora [...] finito. [...] inquadratura mostra un fiume [...] a scorrere, a segnare [...] della vita e della [...] ritmata dalle stagioni, priva di eventi «eccessivi» [...] quelli fatali. Ugo Casiraghi« Errore e passione» [...] il titolo del romanzo di Theodor Fontane ora tradotto [...] italiano: a fine [...] scrittore mette in scena una [...] provale riesce, a [...] amore integralmente, ma [...] e sopraffazione» Peccato che sia [...]. Amare non fa rima [...]. [...] è già un segno del [...]. [...] von [...] chiama II protagonista di «Errore [...] passione» del [...] Theodor Fontane. Fu Thomas Mann a [...] di quel romanzi che Fontane scrisse quando [...] o quasi. Dire [...] vecchio [...] (questo è 11 titolo [...] Thomas Mann per II suo saggio [...] di [...] significava [...] pagare un tributo di [...] riconoscenza a uno scrittore che, nel silenzio [...] berlinese, era riuscito a mettere a frutto [...] memoria: a [...]. Pochi come Fontane erano riusciti, [...] di lui, ad adoperare [...] della quale Thomas Mann si [...] à lungo servito. La realtà non è [...] Il [...] non si può fermare, [...] non si trasmette; la [...] e allora, a quale santo votarsi se [...] Immagini trasformate dalla memoria? Si capisce come questo [...] a [...]. Il realismo serre alla [...] 11 problema della realtà. Serve a dare di essa [...] normativa, e nessuno più del vecchio, [...] del dolce Theodor Fontane era [...] lontano [...] e [...] di offrire norme e leggi. Farmacista, poi giornalista, pubblicò [...] romanzo nel 1878: «Prima dell' uragano». Aveva [...] anni, essendo nato nel 1819 [...]. Era figlio di un [...] gestiva la farmacia «Al [...] poi ne gestì [...] a [...] sul Baltico: la farmacia [...]. Nel [...] Henri Théodore Fontane (le [...] svelano nel nomi di battesimo, ma anche In [...] Fontane) segui la famiglia a Berlino. Si diplomò farmacista, ma [...] la mente, n vecchio Fontane aveva cominciato [...] giovane. Nel "39 aveva pubblicato [...] «Amore [...] e successivamente altri versi [...]. Pubblica le «Poesie», si [...]. Va a Londra, ma nel [...] eccolo di nuovo a Berlino. Partecipa alla guerra del [...] e anche questa guerra è un soprassalto. Per adoperare termini impropri, [...] al nostro modo di parlare, da giornalista [...] giornalista di sinistra. Nel [...] si insedia in una piccola [...] della [...] e a rimane fino al [...] delia morte, il 20 settembre del 1898. E un [...] quasi spiantato che dovrà rinunciare [...] di Lena per un matrimonio di interesse con una [...] Rina. Nobiltà e censo gli [...] a una persona di grado inferiore. Una [...] non gli è consentita. E addio dolcezze. /// [...] /// Vive con la madre In [...] periferia, destinata a diventare, dopo [...] guerra, il cuore mondano [...] Berlino. Ma al tempi degli [...] Lena e [...] in quella periferia [...] orti e [...]. Il vecchio [...] e [...] moglie, [...] fiori, ortaggi e asparagi. Per caso, [...] Lena e Lena di [...]. [...] femminile di Fontane, sa bene [...] la storia finirà. Come potrebbe una povera ragazza [...] un battone? Anche [...] lo sa. Ma mentre [...] ricorre al mezzucci, [...] alla menzogna verso se [...] Lena [...] 11 bene e 11 male. Vive 11 suo amore Intensamente, [...] attimo, e quando finisce ne accetta la [...]. Sposerà un allampanato pietista, [...] nome Gedeone [...]. La storia è tutta [...] purissima ed eterna. Il vecchio Fontane è [...] Incantatore. A Incantare il lettore è [...] Ironia, il suo distacco dalla [...] 11 suo humour, In una parola la [...] eleganza. La rinuncia di Lena non [...] una semplice contestazione [...] Lena sa di dovere rinunciare. Non fa scene, non [...] disinganno, perché 11 vecchio Fontane non glielo [...]. Il divieto è angoscia [...] è, per adoperare parole di un poeta, [...]. La morale di Lena [...] questa è la fraterna prossimità che il [...] sente nel confronti di Lena e, soprattutto, [...] Theodor Fontane. Chi mal potrebbe dare [...] desiderio? Un sentimento d'amore può tramutarsi In [...]. [...] volontà di [...] si concentra In sé, [...]. Viene a men te [...] profana di Robert [...] che Massimo [...] ha pubblicato recentemente In [...]. Gli uomini in cui [...] esteriore (del sentimento) "ghermiscono voracemente tutto ciò [...] sono sempre [...] le loro passioni sono [...]. A questo tipo "faustiano" [...] contemplativo, il cui sentimento è, appunto, "in [...] Musil chiama anche "orientale", capace di "concentrarsi in [...] cuore e membra siano tutto un silenzio Nelle [...] e passione» che Fontane [...] di [...] eLena sulla Sprea fino [...] fuoriporta che ha nome Deposito di [...] il gioco del sentimento [...] Lena e [...] si rivela Interamente negli [...] compiono: Lena cerca fiori In un prato [...] un [...] un po' annoiato, preso [...] il sentimento di colpa gli Impone, trova [...] che Lena gli dà: ed è Lena [...] II mazzetto con un suo lungo capello, sapendo [...] solo II ricordo di quei fiori. Legare un mazzetto di [...] capello vuol dire legarsi per sempre alla [...]. Che per Lena vuol [...] sempre ma senza violenza, senza volontà di [...]. Così è la scrittura [...] Theodor Fontane, lieve, priva di violenza, di volontà di [...]. Che Fontane evoca non [...] oppure per [...] com'era o com'è, ma [...] la memoria [...] conservata è trasformata. La memoria, non 11 [...] 1 ricordi [...] si [...] bruciano nello stesso mòdo [...] di [...] quale Rina, tornando dalle [...] la cenere sulla pietra del caminetto. Ha ragione Giuseppe Bevilacqua [...] introduzione: «Si Immagini [...] ribelle, si immagini Lena [...] dica se questo non sarebbe la distruzione [...] Incanto che emana dal due libri». [...] di «Errore e passione» e [...] viene anche dalla maestria di Fontane, dalla [...] fermezza nel trattare II linguaggio. Dalla battaglia coi) 11 [...] vittorioso perche di esso ha capito il [...] grande romanzo del realismo è già In [...] In crisi il modo tradizionale di raccontare [...]. Adoperando [...] arma [...]. Fontane dà [...] contributo [...] della grande crisi della [...] quel continuum con fine e finale in [...] è stato definito Storia. Fontane apre vie traverse, [...] Inoltra [...] sentieri che non si sa dove portino. Lena è sorella nostra, [...] oggi, e anche [...] con quel suo nome [...] romantico e persino poco probabile. Come si fa a [...] marxista Aido Tortorella I [...] Polonia e la concezione del DOPO IL [...] SUI PROBLEMI DELLA CULTURA Giuseppe Chiamante Cultura come questione nazionale Carlo Bernardini Intellettuali e [...] Biagio [...] Giovanni Discutere lo Stato Giovan Battista [...] Tecnologia e trasformazione Mario [...] N [...] dei soggetti Luigi [...] Musica e [...] Wolfe [...] negli Usa PROBLEMI E DISCUSSIONI Enrico Bellone Scienza e metafisica Silvano [...] Una [...] nuova a Usanza» Franca Pieroni [...] Le idee suda famiglia [...] Semeraro N Pei e [...]. /// [...] /// Come si fa a [...] marxista Aido Tortorella I [...] Polonia e la concezione del DOPO IL [...] SUI PROBLEMI DELLA CULTURA Giuseppe Chiamante Cultura come questione nazionale Carlo Bernardini Intellettuali e [...] Biagio [...] Giovanni Discutere lo Stato Giovan Battista [...] Tecnologia e trasformazione Mario [...] N [...] dei soggetti Luigi [...] Musica e [...] Wolfe [...] negli Usa PROBLEMI E DISCUSSIONI Enrico Bellone Scienza e metafisica Silvano [...] Una [...] nuova a Usanza» Franca Pieroni [...] Le idee suda famiglia [...] Semeraro N Pei e [...]. 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