Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 922115540.

A chiunque, in qualunque [...] linguaggio, la parola. Uno psicanalista [...] di 53 anni ha giocato [...] mesi la parte di una ragazza di ventitré, zoppa [...] nascita. Dozzine di [...] si sono in-namorati di [...] corteggiamenti, proposte, fino al-la molestia sessuale virtuale [...] il distinto professioni-sta a svelarsi, per [...] il suo [...]. [...] è affascinante e a [...] Anna Camaiti [...] docente di letteratura e [...] di Chi-cago, studiosa di cinema, femmi-nismo e [...] già autrice di un ponderoso saggio su Kant [...] soggettività antagoni-sta e, più recentemente, di un [...] che, in genere, passano inosservati e invece [...] attenzio-ne. Si chiama [...] sottotitolo: dissolvere le identità, [...]. È edito dalla piccola [...] editrice Castelvecchi ed è stato discusso con [...] centinaia di «inafferrabili dalla lettura», come i [...] sociali. Quando [...] incontrata, Anna Camaiti, tornava [...] proprio nel covo simbolico degli ultimi contestatori: [...] Leon-cavallo. [...] nata [...] di scrivere que-sta riflessione [...] legge-rezza legata alla crisi delle identità tradizionali [...] binarismi, delle polarizzazioni culturali e del dualismo [...]. Vivendo negli Stati Uniti [...] un melange culturale. Se ci vivi es-sendo [...] razza», vivi sul-la tua pelle la gabbia [...] me quello [...] americana. Sei diviso fra il [...] la fierezza di essere diverso. Il [...] sogno di armonica mesco-lanza a [...] bianca, non ha funzio-nato. Oggi le [...] sono chiuse, tendono a [...] in-terno, a contrapporre religione, costumi, ci-bo, tutto. Sta diven-tando impossibile co-municare [...]. È un impoveri-mento per [...]. Tu sembri pensare che [...] per la tecnologia. La comunicazione telematica ti [...] di essere chi vuoi, la tua pelle [...] il tuo sesso non si sa, conta [...] essere. Quando sono arrivata a Chicago [...] Ma-remma dove sono nata e cresciuta, mi hanno [...] compu-ter. Ho perso tut-to. Ho pianto, disperata. Poi improv-visamente mi sono [...] mi sentivo molto più leggera. Potevo ricominciare, dimenticare tutto [...] accumulato. ///
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Ho capito che può [...] la perdita di memoria, di identi-tà. Quante volte siamo costretti [...] Ogni sicurezza, ogni iden-tità fissa, ogni appartenenza rigida [...] avrebbe po-tuto [...] fuori. Tu pensi che viaggiare [...] ringiovanire la lunga e faticosa [...] del Duemila? Io credo [...] può essere conservato soltanto se non diventa [...] appartenenza che ti cattura e ti irrigidisce [...]. Navigare nel cyber-spazio aiuta [...]. A libe-rarsi delle chiese [...] ci pesano addosso. Io sono cre-sciuta in Toscana, [...] padre cat-tolico e una madre comunista. Metà della mia vita [...] passata fra due chiese, due [...]. E la tua appartenenza [...] questa è una zavorra da cui liberarsi? Io [...] che le donne, compar-se in ritardo sullo [...] ripercorressero gli stessi errori degli uomini. [...] diceva Castaneda, non è vincere, [...] essere impeccabili. Non vorrei che le [...] rivivere ansie di do-minio. Che finissero di usare [...] per rassicurare se stesse. Anche il concetto di [...] logica del potere, presuppone una gerarchia. E che cosa dovrebbero fare [...] che sono state definite le «amaz-zoni della consolle», le [...] Capire che la trasformazione è [...] categoria politica, non legata [...] ma al divenire continuo, impa-rare [...] duttilità che non è di conve-nienza, un nomadismo dei [...] di vista, che ci porta a sperimentare ciò che [...]. Cioè le donne dovrebbero diven-tare [...] di [...] ma che [...] esattamente il [...] del Novecento si chiamava così [...] pratica grazie alla quale in-dividui dai connotati razziali poco [...] riuscivano a farsi passare per bianchi. Come la ragazza negra del [...] di Douglas [...] Sì. Il [...] era un tradimento che [...] chiari di farsi cre-dere bianchi. Io ho collezionato molti [...] vita, di tut-ti conservo [...] tutti gli «io» che [...] continuo ad es-sere essendo anche altro, sono [...] sono nostalgia. Non bisogna buttare via [...] E [...] bisogna tenersi niente troppo stretto. In questo la tecnologia [...]. Laurie Anderson diceva che [...] come il falò attorno a cui ci [...] le nostre storie. È questo quello che [...] le donne. Si chiamava [...] Home, parlava del [...] un [...] che oggi [...] e che domani non esisterà già più. [...] del taglio [...] aveva fatto di questo [...] Ursula [...]. Le [...] un testo guida per [...] che aveva ricostituito comunità [...] in alcune zone interne [...] Stato [...]. In Italia, il romanzo [...] Mondadori (Sempre la valle) in una splendida [...] troppo cara) con tanto [...] i canti del [...] «perduto». Oggi finalmente, dopo più [...] di silenzio, i numerosi appassionati della Le [...] posso-no godere della [...] ultima antologia di racconti, [...] the [...] appena pubblicata dalla casa [...] Harper Collins di New York. Nata nel 1929 a Berkeley, [...] un antropologo e di una scrittrice, Ursula [...] Le [...] (tre figli e due [...] nel corso della [...] carriera (Premio Hugo, Premio Nebula, [...] Book [...] oltre 3 milioni di [...] tra gli 80 racconti, le due serie [...] 10 libri per bambini e i 16 [...] scritti. La [...] caratteristica è quella di [...] alla luce di mondi immaginari. Sarà possibile realizzare una «perfetta» [...] anarchica? (I reietti [...] pianeta, Ed. ///
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Come sarà la vita [...] an-drogino? (La mano sinistra delle tenebre, Ed. ///
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Nelle scorse settimane Ursula Le [...] coerente nel suo ruolo [...] è stata ospite [...] al [...] 20, la convention statunitense [...]. Mentre forse meno politici [...] appaiono i temi trattati nei romanzi di [...] an-tologia. Tutti i racconti sono [...] falsità della prima impressione. In Standing [...] mi-litante «della vita» che investe [...] di fronte a una clinica dove si praticano aborti, [...] signora che apparente-mente accompagna la figlia [...] non realizzerà mai che in [...] è la ragazza ad accompagnare la madre, con il [...] leggermente danneggiato, per [...] a portare a termine la [...]. E la Le [...] non dimentica di mette-re [...] diversi modi di sentire e di esprimersi [...] donne. [...] ad esempio, mette a confronto [...] scrit-tore e una scrittrice. Il primo è descritto [...] la ricerca del padre [...] un giovane uomo. La seconda è colta [...] cui si impantana nella ricerca delle parole [...] un minimo mo-mento particolare: la visione della [...] a riposare su una sedia e [...] per contrasto, di immagini [...] che la aspetta. La più singolare è la [...] narrativa di [...] four, uno dei racconti più [...]. Una ragazza in-cinta (Ann), [...] dal padre (Stephen) che vive con la [...] (Ella) e il figlio ritardata di lei (Todd). Appena il lettore ha [...] le quattro personalità, [...] un break. Non appena la storia [...] accorge che, per un gioco di scivolamenti, Ann [...] Todd sono fratelli ed Ella la loro madre; Stephen [...] il terzetto per mettere su una nuova [...]. Snodandosi successivamen-te la saga [...] afferra [...] sconvolgimenti di ruolo a [...] nuovo avvenimento. Come in un mo-saico, in [...] sezione Todd è [...] di Stephen; in [...] Ella e Ann sono sorellastre; [...] una terza, Ann ha un bam-bino ritardato di nome Todd. Il gioco complesso di [...] però finalizzato a se stesso, ma funzionale [...] ruoli familiari troppo rigidi e le convenzioni [...]. Senza contare [...] di mettere alla berlina [...] radicata in ogni let-tore appassionato, secondo cui [...] deve sforzare di raccontare la verità. Ma forse, al contrario, la [...] di-venta vera proprio mentre nega [...] di una verità uni-ca e [...] tutto tondo. In fondo, molti sperimentano [...] dei propri genitori, una volta che questi [...] come spesso accade di [...] rapporto passionale con il partner ad una [...]. Le amazzoni del cyberspazio Qualcuno [...] le «amazzoni del cyberspazio». Sono le donne che [...] la loro identità e la loro storia [...] diretto con le nuove tecnologie. Il bello di Internet? «Puoi [...] di essere chi hai scelto di essere. ///
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Il bello di Internet? «Puoi [...] di essere chi hai scelto di essere.