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Il congresso leghista del [...] Bologna approva [...] con Forza Italia. Il mese dopo, il Carroccio [...] ele-zioni politiche e manda a Roma 180 [...]. A maggio, nasce il [...] Berlu-sconi: [...] leghista Roberto Maroni è il vicepre-mier; in [...] Carroccio colleziona 5 mini-stri e 13 sottosegretari. Alle elezioni europee del [...] Sil-vio Berlusconi fa il pieno di voti, ma [...] Lega [...] Umberto Bossi comincia a medita-re [...] di sganciamento, che sarà [...] agosto a Ponte di Legno. A settembre, sulle pensioni, [...] primo scontro: Bossi si dice pronto a [...] sin-dacati contro il governo. Ottobre 1994: Bossi [...] con Butti-glione e [...] alla «cena delle sardine». Obiettivo, la caduta del [...] Berlusconi. Il 23 dicembre, la Lega [...]. Roberto Maroni fino [...] punta i piedi. Nel gen-naio [...] la Lega appoggia il governo Dini. Bossi lancia la corrente [...] della rivoluzione padana è aperta. Alle politiche del 1996, [...] Lega [...] da sola. Data per fini-ta, riesce [...] deputati e 26 senatori; non bastano per [...] delle bilancia e Bossi lancia [...] secessionista; a settembre, nasce [...]. Alle amministrative del [...] la Lega perde Milano, ma [...] forte in pro-vincia, [...] pedemontana e nel Veneto. Settembre 1997, a Venezia [...] «governo pada-no»; il congresso boccia la via [...] alleanze con Polo e Ulivo. Nel luglio [...] Bossi fa capire che [...] archiviata; in agosto, apre a Francesco Cossiga. A settembre, annuncia «alleanze [...] ad accordi sul ter-ritorio con il Polo [...] «blocco padano». Nella cerimonia leghista di Venezia [...]. La lotta della Lega [...] per sconfiggere [...] meridionalista». Um-berto Bossi davanti al [...] numeroso (alcune decine di migliaia) a Venezia [...] come ai bei tempi della rivoluzione separatista, [...] ammettendo il fallimento di [...] «Oggi inizia una nuova stagione, quella dei [...]. Ora dovremo costruire una [...] sappia vincere tutte le elezioni, una forza [...] di voti il partito del mafioso paler-mitano [...] partiti». La svolta è fatta. La Lega tor-na, o [...] a compe-tere sul fronte concreto del con-senso [...]. Come? Bossi punta tutte [...] blocco padano: «O lo facciamo e vincia-mo [...] fine». Una cosa resta assolutamente [...] con Polo o Uli-vo. Bossi si accalora: «Finchè ri-marrò [...] segretario, mai e poi mai la Lega Nord farà [...] con Polo o Uli-vo. Mai farà accordi con Berlu-sconi. I nemici vogliamo sempre [...] negli occhi». Nella [...] razionalizzazione del passato, nella [...] autocritica Bossi parla molto per [...] interne. Vuole principalmente farsi capire dai [...] dalla [...] base, mandando messaggi ai [...] agli oppositori della «nuova stagio-ne». Così parla soprattutto a [...] classe dirigente veneta, guidata da Fabrizio Comencini, [...] Liga: [...] chi dubita che noi [...] costruire il blocco padano, io non ho [...]. Ogni giorno che pas-sa [...] situazione, gli al-tri partiti si muovono per [...] Lega mettendo in pie-di una legge elettorale [...]. La Lega deve allearsi [...] che nascono dalle vi-scere del [...] padano, [...] agricoltori, i pen-sionati, i cattolici padani . Qual-siasi altra mossa ci [...] gente». È la chiusura netta [...] Berlusconi, nemmeno se servissero a conquistare la [...] Regione. E con Cossiga? Bossi [...] lavo-ri in corso col leader [...] «Sento che qualcuno fa [...]. Non ci sarà alcun accordo [...] con Cossiga. Nessun accordo politico. /// [...] /// Facciamo un tenta-tivo per [...] qualcu-no disposto, al di fuori dei Poli, [...] non peggiorare la legge elettorale. Via, sappiamo bene chi [...] Cossiga, [...] potrebbe essere una maschera [...]. [...] è a un possibile ingresso [...] maggio-ranza [...] al posto di [...]. [...] Bossi però sfuma [...] quel che gli importa è [...] difesa della [...] rappresentanza elettorale, la difesa di [...] milioni di voti. Il cielo sopra la Riva [...] Sette Martiri si fa improvvisamente scuro, [...] alta lambisce il palco, [...] mette a sof-fiare forte, cadono i primi [...]. Bossi va di fretta, [...] suo [...] in verde (50 mila per [...] mi-la per le forze [...] che ammettono comunque «una [...] due scorsi raduni») ha già detto quel [...] in materia di svolta. Ma una precisazione è ancora [...]. Rivolto ai veneti pun-tualizza: «La Lega [...] dei proble-mi. Il sistema cerca di [...] veneto per divi-dere il Nord, per impedire [...] politica del Nord contrapposta a quella del Sud. Lavorano e trafficano, in [...] di Venezia [...] uno che rappresenta i [...] per divi-derci. Senza [...] politica per [...] Nord [...] la fine. Questo bisogna [...] e in fretta. Basta perdersi dietro a [...] la contrapposizione [...]. È un falso problema perché [...] si-nistra non [...] più, [...] solo un movimento di pretoni. Oggi la vera contrapposizione è [...] me-ridionalismo e [...] fra statalismo e [...]. Rivoluzione addio, la [...] resta un luogo [...]. Per Bossi il sistema [...] per far fuori la Lega. Così è scoccata [...] della politica. Una sola concessione alla vec-chia [...] padano. Il [...] Pensiero» che si diffonde [...] è più un nastro registrato, ma viene [...] vera, [...] padana con coro: 180 [...]. Il [...] in verde, [...] ascolta com-mosso. Alla fine esplode in [...]. Ben più diffici-le è [...] svolta moderata di Bossi, [...] è commuoversi alla comunica-zione [...] della [...] sarà guidato da Manuela Dal Lago, [...] della Provincia di Vicenza. Anche perché Bossi ha [...] quel go-verno dovrà occuparsi del coor-dinamento delle [...]. La ri-voluzione secessionista è [...] cassetto. /// [...] /// Carlo Brambilla IL CASO È [...] Lady Tricolore VENEZIA. Hanno cercato di [...] in ogni modo, ma [...] Massarot-to li ha beffati: è sali-ta sul tetto [...] di lì, proprio come [...] scorso, ha po-tuto sventolare [...]. È finito così [...] duello tra i leghisti [...] Lady [...] la signora veneziana che espone il vessillo [...] truppe di Bossi sfilano sotto il suo [...]. Ieri mattina i leghisti [...] «oscurare» la bandiera della Massarotto allungando una [...] da due canne e con al centro [...] sole delle Alpi, davanti alle finestre della [...] di fronte al palco del comizio. Ma lady tricolore è [...] ripari: è salita sul tetto per far [...]. Questa volta, inoltre, Lucia Massarotto [...] a convincere anche alcuni vicini ad esporre [...] bandiera nazionale. E [...] la donna ha vo-luto [...] sensibilizzare [...] pubblica -tramite i giornalisti [...] alla [...] abitazione -«su un problema [...] e im-portante di questa festa paesana: la [...] per un progetto di ricerca finalizzato alla [...] muscolare spinale, una grave malattia di cui [...] bimbo veneziano di quattro anni». Professor [...] una volta Bossi ha [...] cosiddetto mito del dio Po per iniziare [...]. Lei, che è uno [...] sia inevitabile questa ritualizza-zione? «La Lega è [...] politiche quella che con più forza si [...] della necessità di rinnovare [...] simbolico e la dimensio-ne [...]. [...] fatto con materiali [...] ma è riusci-ta a costruire [...] dimensione ritua-le, nella realtà politica definita sem-pre più dalla [...] affaristica [...]. [...] può [...] che vivrà finché la [...]. [...] sempre più frequentemente al-la [...] fatta di cori, inni e richiami religiosi. È possibile un confronto [...] For-za Italia? «Certo. Forza Italia utilizza ele-menti [...] aziendale, in grado di sviluppare fe-deltà, senso [...] non passione. In azienda hai rispet-to [...] sor-ti economiche [...] ma non presti la [...] la tua identi-tà. Cosa che, invece, avviene [...] Lega. Ciò che è importante è [...] se i materiali un [...] con cui entrambi [...] costruiscono il loro universo simbolico [...] poi [...] della politica. Perché [...] possono diventare una mi-scela esplosiva. Pericolo molto più [...] e la [...] base sociale. Il rifiuto ostina-to di Berlusconi [...] articolazioni organizzative del suo movimento, nel darsi [...]. /// [...] /// Si ostina [...] ogni dialettica tra base [...] e periferia, il misurarsi tra opzioni, correnti [...] precipitare nel consenso unanime alle scelte del [...]. /// [...] /// Il [...] leghista accorre ai [...] sia quando vengono supportati dalla parola [...] secessione [...]. [...] «Questa è una costante leghista. La parola [...] prima del regio-nalismo, poi del [...] delle [...] della secessione sono rimbalzate [...] le-ghista senza che diventassero mai [...] il centro [...] politi-ca. [...] era dentro [...] leghista una delle varianti del [...] ri-vendicativo che serve per [...] la linea di conflittualità permanente [...] la Lega ha scelto come [...] caratteristica politica. Noi non abbiamo mai [...] di cessare di essere nazione. La Lega, cioè, è [...] ad essere sintomo di una profondis-sima crisi [...] non ha mai minacciato la nostra integri-tà [...]. Insomma, la parola [...] può cambiare di volta [...] ripercussioni reali sulle articolazioni programmatiche del partito. [...] prima, sia le parole [...] o federaliste sono due facce [...] che si è ge-neticamente formata [...] anni 80. Perciò la Lega è condannata [...] con-flitto, a non definirsi mai, a non [...]. Dunque la crisi della Lega, [...] scorcio del [...] deriva sia [...] dalla fine della crisi [...] «Deriva dal fatto che la transizio-ne tra [...] repubblica sta finendo. I due poli si stanno [...] e quindi si sta ritrovando una certa stabilità del [...] politico che svuota [...] quei movi-menti che sulla crisi [...] schiera-menti avevano investito tutto. Cioè [...] della Lega a destra sono [...] a esaurirsi. E quando finiranno vor-rà [...] è esaurita la transizio-ne». La Lega ha raccolto [...] contro Roma ladrona, Roma delle tasse. E dunque, rias-sorbendosi la [...] po-litico ma permanendo il malesse-re si può [...] voto le-ghista è destinato a spostarsi sul [...] «Sì. Le istanze che hanno [...] Lega confluiranno su chi og-gi ha più credibilità [...]. E il Car-roccio sarà quindi [...] svuotato da Forza Italia. I primi a cedere saranno [...] ultimi arrivati [...] leghista. Il nucleo sto-rico, quello [...] negli anni [...] ha delle appartenenze di tipo [...]. E Bossi [...] «Deve entrare nel gioco [...] ma questo gli farebbe pagare un prezzo [...] della [...] base. È dun-que [...]. Rosanna Lampugnani La manifestazione della Lega Nord a Venezia Francesco [...] PRIMO PIANO Ieri la prima [...] stop di Tele [...] che non sarà Tele [...] La tv del Carroccio, comizi [...] pubblicità Una rubrica si chiamerà «Sos Regime», lo spazio [...] è stato battezzato «Protesta». A ottobre il vero [...]. /// [...] /// Chissà, forse in futuro [...] tam della rivoluzione dei popoli del Nord [...] perduta. [...] il momento, nel giorno [...] di undici ore, Tele [...] appare soprattutto un enorme [...] in italiano incerto, un video [...] per no-stalgici delle immagini [...] di Bossi, un autodafé econo-mico e politico. Una noia mortale, in [...] di una tele-vendita, più monomaniacale di [...]. Il solo, tenue, legame [...] ieri, è stato uno spot pubblicita-rio: quello [...] Frigerio, [...] sponsor che non acclude [...] al proprio annuncio commerciale. Il resto del blocco pubblicitario [...] ugua-le, sempre introdotto dalla battuta del conduttore: «E ora [...] a incassare un [...] di soldi») promuo-ve gli occhiali [...] sole [...] il quotidiano [...] il setti-manale [...] delle [...] radiofonica [...] che può vantare «8 milioni [...]. La prima maratona, anticipatrice della [...] programmazione [...] partire dal 12 ottobre, vie-ne [...] da Andreas [...] un-gherese [...] proprio [...] a una di-retta di 11 [...]. Lui dice di essere [...]. E dietro lo schermo, [...] umano: tutto sbagliato, tutto da rifare. E a rifare tutto, [...] suo [...]. In studio, ad anima-re [...] ospiti che, su ri-chiesta del [...] presentano da so-li: «Mi [...] Ettore A puntato Albertoni [...] sta per Adalberto, un [...] e sono docente di Storia delle dottrine [...]. Il conduttore fa sa-pere che [...] da noi non esisterà quella frase che mi fa [...] in be-stia, [...] tempo [...] tutti po-tranno parlare quanto vorranno, [...] in discussione. E purtroppo non mente, visti [...] quarti [...] di [...] e a [...]. Parte [...] serie di spot: occhiali Dolce [...] pellicce Frigerio, La [...] Il Sole delle Alpi, Etere [...] Ra-dio [...] Libera. Poi, via al collegamen-to [...] Venezia, [...] il quale il corrispon-dente Roberto Poletti informa [...] che questa «è la prima volta che [...] a Venezia», prima di [...] da [...] «Non chiamare [...] gli spetta-tori! Andreas [...] anticipa i tanti te-mi [...] e di co-stume che dal 12 ottobre [...] «veri» [...] pa-dano. Un giro di opinioni tra [...] ospiti in studio [...] del conduttore: [...] televisiva è importante». /// [...] /// Serie di spot: occhiali, [...] settimana-le, etere, e poi parte il filmato [...] Tele [...]. Uno degli intervistati auspi-ca [...] Tele [...] non sia una ti-vù [...] fatta solo di pro-paganda. Cosa dirà dopo questo [...]. /// [...] /// Cosa dirà dopo questo [...]. (0)
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