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Il paratesto [...] italiana tende con eccessiva [...] il lato letterario («paradossale Anna Frank del Duemila», [...] a scapito di quello di genere: ma [...] cui si rivolge [...] (di cui verrà pubblicato «Futuro [...] Squali Bompiani) è probabilmente più quello di William Gibson [...] di Richard Ford, o meglio dei lettori [...] sono abituati a vedere vicende atroci dal [...] di una ragazzina, come la Virginia [...] della serie [...] di David [...]. Perchè «Atti casuali di [...] fedele [...] è il diario di [...] Lola Hart, che, dopo [...] un quartiere ai margini di [...] assiste al progressivo sfacelo [...] e della Nazione. I genitori, intellettuali borghesi, [...] i presidenti vengono ammazzati uno dopo [...] presidia con ottusa prepotenza [...] fiamme. Lola, con la [...] «mente notturna» sensibile e vulnerabile, [...] amica di due ragazze nere rese dure dalla vita [...] strada, e viene ghettizzata dalle sue compagne di scuola [...] per le sue confuse tendenze omosessuali; dopo [...] assistito a violenze sempre più [...] passerà [...] con una vendetta atroce, che [...] anche il suo ultimo atto [...] verso una famiglia che non [...] più. I riferimenti cinematografici si [...] sotterranee e [...] dei «Guerrieri della notte» [...] Walter Hill alla violenza al femminile di [...] di Jack Hill, fino [...] e pauperistico di «Essi vivono» di John [...] anche se alle spalle, [...] romanzo di formazione, [...] sempre [...] Finn». Ma [...] non ostenta mai ammiccamenti e [...] e riesce invece a rimanere al livello [...] narrante, assumendo la prospettiva di [...] costretta a fare scelte (etiche e sessuali) troppo in [...] a perdere [...] rimanendo innocente. La partenza del romanzo [...] la prosa (lo dice anche [...] bamboleggiante: ma in questo [...] negli inferi suona più verosimile. La stessa lingua di Lola, [...] con le sue nuove amiche nere, si [...] più isterica e frammentata, anche se il [...] dalla traduzione di Grazia Gatti suona a [...] storia ero fuori persa [...] che tirava su il braccio e diceva [...] duro»). Alla fine Lola dirà di [...] ricordarsi più [...] una volta»: una cancellazione di [...] e di identità il cui eco va ben oltre [...] lettura del racconto. Lega, secessione, localismo e [...] ANTOLOGIE Il tormento in Croce Qualche giorno [...] pre-sentato a Mestre il progetto di un [...] Nordest. Da un paio [...] del Nordest si parla come [...] una delle regioni (o [...] più ribollenti [...] soprattutto per il conflitto tra [...] impacci burocratici, pres-sione fiscale dello Stato centrale e dinamicità, [...] e spirito [...] della società locale. Ultima-mente, a questi fattori [...] aggiunto un altro, nelle [...] esponenti [...] regionale soprattutto, che al-lude [...] di rappre-sentanza politica forte sia a Roma [...] locale. È a questo che [...] hanno fonda-to, appunto, il partito del Nordest. È prevedibile che [...] susci-ti nuove discussioni e polemiche. Non è detto, però, [...] utili a illuminare ulterior-mente la questione Nordest. La quale vive di [...]. Se se ne parla [...] se non ormai vera e propria nau-sea, [...] re-gione (dove se ne parla come del-la [...] e basta). Se non se ne [...] i fattori di disagio e di vera [...] che [...] prodot-ta, poiché nessuno vi [...]. [...] secessionista della Lega Nord, [...] fallimento in riva al Po il 15 [...] esasperato questa contraddi-zione. La Lega ha tentato di [...] della protesta e di [...] seces-sionista. Naturalmente la Lega può [...] nel tentativo di assumere la leader-ship della [...] Nord e del Nordest in particolare, [...] precocemente capita e ap-poggiata [...] versi, addi-rittura suscitata direttamente. Ma non [...] dubbio che la [...] tra Nord (Nordest) e Lega [...] elemento inibitore della motivazione del ceto politico [...] nazio-nali a cogliere la [...] le-gittimità della protesta del setten-trione. Eppure le ragioni che [...] dure a morire e ali-mentano la tenuta [...] del-la stessa Lega, nonostante il flop di [...]. Di [...] abbiamo oggi un resoconto insieme [...] ed esilarante. Lo dobbiamo a Gian Giacomo Stella, [...] autore del fortunato Schei, edito da Baldi-ni [...] Castoldi, [...] dei più docu-mentati reportage sul Nordest pub-blicati [...]. Stella ha dato alle [...] tempo, sempre per Baldini e Castoldi, Dio Po. Gli uomini che fecero [...] un ritratto irresistibile [...] di Brancaleone Bossi dopo [...]. Qualunque partito capace di [...] pa-gine come questa, corrosive e mar-tellanti, non [...] un partito dalle ragioni pesanti. Ragioni a volte frustranti [...] comune, lo dice lo stesso Stella: «Diceva [...] mi-tico fuoriclasse del Mian [...] niente di più umilian-te [...] parare un rigore da [...] cretino che non ha capito la [...]. Idiozie razziste Peggio: non [...] più umi-liante che fare barba e capelli [...] stesse parole al tricheco della Valsugana Erminio Boso [...] balenot-tero torinese Mario [...] gente capace di sparare [...] neri che farebbero arrossire un afri-kaner, e [...] di essere finiti sul giornale. Con i [...] amici, il [...] pubblico, i [...] elet-tori che gli fanno [...]. Ma un basso [...]. Ed è alle ragioni [...] disa-gio del Nord che occorre guardare per [...] spiegare la stessa nascita di un nuovo [...] quelle ragioni si ispira. Ivo Diamanti è forse [...] e sistematico interprete di queste ra-gioni. Docente di sociologia politica, [...] politiche ed edi-torialista del «Sole 24 ore», [...] Diamanti conosce bene ciò di cui scrive. Alla Lega ha dedicato [...] un paio [...] fa e al Nordest, [...] studi e riflessioni. Ora pubblica per Donzelli un [...] breve ma [...] Il male del Nord. Lega, localismo, se-cessione, raccomandabile [...] voglia fermarsi a stereoti-pi o a pregiudizi [...] che si muove nel profondo Nord e [...] Lega («un prisma che rifrange i diversi [...] del paese vista dal Nord»). Chi vuole davvero sconfiggere [...] Lega, [...] Diamanti, deve dare ri-sposta ai problemi da [...]. Problemi comunque, che anche [...] Lega non esistesse meriterebbe-ro la massima attenzione e [...] di sviluppo, di regola-zione, di identità sociale, [...]. Nuove aggregazioni Lo studio [...] Diamanti [...] bene in luce la continuità tra Lega [...] i cui elettorati sostanzialmente [...] zone chiave [...] leghista, ma sottoli-nea anche [...] leghista introduce nella comunità [...] e nuove aggregazio-ni partitiche ed elettorali e [...] locale e lo Stato centrale. È esattamente in questa [...] che la Lega, dopo essersi svi-luppata come [...] va alla conquista di Roma, inserisce [...] secessionista a partire dal [...]. Ciò avviene, rileva Diamanti, «in [...] realtà politicamente [...] abbandonata da partiti divenu-ti tanto [...] da [...] perduto visibi-lità locale. Incapaci di [...] nei luoghi della vita [...] forma il senso comune». È in questo vuoto [...] più estreme trovano spazio ed è an-cora [...] che il «male del Nord» continua a [...] natura, spesso autentica, di [...] degli egoisti, de-gli evasori fiscali» e trasformandosi [...] una intera comuni-tà stratificata, differenziata, ma come [...] tutto insieme, si con-trappone allo Stato centralista. Que-sto contributo di Diamanti, [...] divertente e inquietante di Gian Antonio Stella [...] tra [...] ci racconta perché questa [...] che improbabile. Tra locale e globale [...] Nuvole Accanto ai due libri che segnala [...] Gianfranco Bettin, «Dio Po. Gli uomini che fecero la [...] (Baldini [...] Castoldi, p. Lega, localismo, secessione» (Donzelli, [...]. Il titolo è «Sfida [...]. /// [...] /// La sinistra tra globale [...]. I saggi contenuti sono [...] Giovanni De Luna, Roberto [...] Edoardo Novelli, Viviane [...] Giancarlo [...] ministro, sulle ragioni della Lega) [...] Marco Revelli, Alessandro [...] Aldo Bonomi, Paolo Feltrin, Ugo Spagnoli, Sergio Garavini) STEFANO VE LOTTI In una delle [...] Scorciatoie [...] più brevi per andare da un luogo [...] «veri sentieri per capre» -Umber-to Saba ritraeva [...] Croce: In una casa [...] altri si ammazzano fra di loro, altri [...] prostituzione o muoiono faticosamente di fame, altri [...] al carcere o al mani-comio, si apre [...] si vede una vecchia signora che suona [...] spinetta». [...] della libera-zione, Croce ha [...] secolo di lavori dietro di sé, e, [...] della riorganizzazione del partito liberale e dei [...] Consulta, comincia a in-contrare Raffaele [...] per un progetto che [...] a cuore, la costituzione di quello che [...] Italiano per gli Studi Storici. E proprio a [...] -allora direttore della Banca Commerciale -Saba [...] dedicato le Scor-ciatoie, con quel ritratto del [...] Croce. Diamogli an-cora uno sguardo: una [...] signora [...] tempi, stru-mentista impeccabile e ammirevole, [...] chiusa in una stanza che si [...] insonorizzata, e cieca di fronte [...] follia che la circonda, e svagatamente serena, e quasi [...] autistica. Era un ritratto fedele, o [...] una sgarbata perfidia? Provando a indovinare, si potrebbe [...] concentrato di una delusione: Croce, [...] più grande solista del secolo, [...] su cui potesse contare una [...] orchestra italiana, non sarebbe stato [...] dei drammatici sconvolgimenti del suo [...]. È probabile che Saba [...] e ragione. A chi volesse provare [...] giudizio, Adelphi offre ora uno degli [...] libri pubblicati da Croce [...] 1951, a un anno dalla morte: si [...] grosso vo-lume (1680 pagine) -curato [...] come gli altri volumi [...] Giuseppe Galasso -che porta il titolo di Filosofia -Poesia -Storia. [...] di questa silloge -o [...] una richiesta di quello stesso [...] dedicatario delle Scorciatoie di Saba. [...] di Croce era concepita da [...] come [...] tomo, ma [...] inaugurale, della collana di Ricciardi «La letteratura italiana. Storia e testi»: una [...] dunque, che [...] voleva aperta e chiusa [...] Croce, [...] «classico». Croce non era affatto favorevole, [...] di [...] «Simili scempi si debbono fare [...] estranei, sulla loro responsabilità, quando [...] non è più al mondo». Ma, amicizia per [...] a parte, [...] poteva anche [...] come un autoritrat-to intellettuale, [...] idea Croce non era alie-no: con motivazioni [...] tutto diverse, ne aveva fornito uno con Il [...] critica di me stesso (che chiude questo [...] My [...]. Ma [...] antologia, composta per il pubblico [...] ripresa ora da Adelphi), aveva [...] funzione del tutto diversa, di vera e propria introduzione. Quella italia-na, invece -curata [...] e competenza da un suo ammiratore e [...] Antonello [...] -fu decisa da Croce [...] ben altrimenti significati-vo: [...] i «saggi e gli [...] minore estensio-ne» e non «le ampie trattazioni [...] la stragrande maggioranza delle pagine filosofiche della [...] Quaranta e Trenta. È diventato quasi un [...] che il sistematico Croce non amava affatto [...] sistema filosofico in senso forte. Ma è anche vero [...] e il trasformarsi del suo pensiero avviene [...] del-la sistemazione portata a [...] ventennio del secolo. E [...] si può cominciare a [...] per cui il ritratto fulmineo di Saba, [...] con [...] tormentato autoritratto intellettuale composto [...] Croce [...] insieme penetrante e ingiusto, e vero e [...]. [...] indubbio che Croce, [...] Croce, sia un fi-losofo della [...] della civiltà», e che il problema del male, [...] vada a occupare sempre più [...] centro dei suoi pensieri. Ed è vero anche che [...] progressiva emer-genza, della categoria [...] come «vitali-tà» -proprio per far [...] alla crisi della civiltà umanistica in cui era originariamente [...] il suo pensiero -lo porta a mettere alla prova [...] consistenza del suo ap-parato categoriale, fino al rischio di [...] esplodere. Que-sta esplosione, in Croce, [...] né è pensabile che potesse avvenire. [...] categoriale che gli per-metteva [...] realtà non poteva essere abbando-nato. Si trattava, per lui, [...] strumenti di let-tura, anche fino a [...] in crisi [...] funzionali-tà, ma non fino [...] rinnegare se stesso e la civiltà a [...] necessità di [...] le tra-sformazioni, doveva essere [...] orizzonte trascendentale che fosse garanzia di senso, [...] po-teva far posto al rischio del non [...] annientan-dosi. [...] in cui uscì questa [...] Contini scrisse un saggio, poi [...] culturale di Croce. Quindici anni dopo aggiungeva: «Fu [...] evento memorabi-le nella storia delle lettere che una raccolta [...] composizio-ne di pagine già stampate, note una per una, [...] non familiari, suscitasse una tale impressione di novità». Se questo classico appariva [...] oggi lo è più che mai. I [...] lettori sanno [...] comin-ciare. Maurizio Calzari (Agenzia De Bellis) Il [...] La memoria più lunga è il romanzo [...] Fred [...] un giovane scrittore caraibico [...] anni vi-ve a Londra e che va [...] folta schiera degli au-tori delle [...] britanniche da cui la [...] tratto nuova linfa e nuove, sti-molanti, prospettive. [...] che ha pubblicato tre [...] con questo suo primo testo narrati-vo si [...] della critica come uno [...] interessanti [...] generazione e come un [...] dei cosiddetti Black [...] (Andrea Levy, Diran [...] Ferdinand Dennis, Victor [...] e altri an-cora, tutti [...] «coloniale» che però si sono formati, o [...] sul suolo britannico). In una piantagione La memoria [...] lunga, che Einaudi presenta tempestivamente nella bella traduzione di Anna Nadotti, è un romanzo storico am-bientato in una piantagione [...] Virginia [...]. Gli scrittori delle let-terature [...] australiani, ca-nadesi) hanno spesso fatto ricorso al [...] perchè esso, tra tutti i generi narrativi, [...] più di ogni altro consente di rivisitare, [...] di ricostruire nella fantasia) le proprie ra-dici. In questi ultimi anni, [...] stati alcuni degli scrittori caraibici che vi-vono [...] Inghilterra [...] rivolgersi al romanzo storico. Da un lato essi [...] (dalla terra africana dei loro avi e [...] Caraibi [...] loro nascita). [...] il fatto di vivere [...] Inghilterra, [...] dai luoghi le-gati al ricordo della schiavitù [...] che di quella schiavitù era responsabile, fa [...] con più forza la necessità di ri-correre [...] di cui parlava George [...] il padre ricono-sciuto della [...] inglese. Il romanzo storico viene però [...] da [...] come [...] da altri autori delle letterature [...] inglese, in una forma nar-rativa che si discosta da [...] tradizionale. La vicenda di La [...] è rac-contata attraverso la pluralità delle voci [...] e il ricorso a «documenti» di finzioni [...] un sorvegliante, gli editoriali del giornale The [...]. Da questo mosaico di [...] emer-ge il senso della storia narrata, che [...] di ordinaria ed efferata cru-deltà in un [...] profon-dità della mostruosità della schiavitù. Le pagine più sconvolgenti, [...] accettazione, sono quelle affidate alla voce del [...] che racconta la morte [...] sotto i colpi delle [...] per avere tentato la fuga. Le altre voci ne [...] dalla nascita di [...] frutto della violenza subita [...] parte di un sorvegliante, alla [...] adolescenza a fianco di Lydia, [...] del [...] della piantagione. Il grande sogno Una [...] in cui lei (cosa assolutamente vietata) gli [...] e in cui i due si incontrano [...] guardare le stelle, imparando «a memoria [...] i versi [...] i sonetti di Shakespeare [...] dei classici, fino ai baci e alle [...] ac-compagnano al sogno di fuggire al Nord, [...] Bo-ston [...] a New York, dove forse sarebbe possibi-le [...]. È tutta la storia [...] verità, ad es-sere un sogno, contrapposto alla [...] della frusta e della schiavitù. [...] non si pone, comunque, in [...] rea-listica, come soprattutto risulta chiaro dalla [...] scelta linguistica. Ai suoi personaggi, padroni [...] registri linguistici [...] simili: e il più [...] quello del verso, contrassegna il breve capitolo [...] parola allo schiavo [...]. Nella lingua romanzesca le [...] vengono buttate [...] la dignità lingui-stica conferisce [...] piena dignità umana a coloro ai quali [...] schiavitù negava la condizione stessa di uomi-ni. NARRATIVA Il romanzo [...] dello scrittore caraibico Fred [...] Shakespeare tra gli [...] PAOLO BERTINETTI FRED [...] LA MEMORIA PIÙ LUNGA EINAUDI P. /// [...] /// NARRATIVA Il romanzo [...] dello scrittore caraibico Fred [...] Shakespeare tra gli [...] PAOLO BERTINETTI FRED [...] LA MEMORIA PIÙ LUNGA EINAUDI P. (0)
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