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Oggi si ha [...] che il Giappone vada [...] la crescita economica, [...] porta al consumo eccessivo [...] natura e [...]. Ma [...] tengo a [...] questi non sono problemi di [...] ma di civilizzazione moderna ». [...] tiene il mondo, la [...] popolazione, in un fazzoletto: Giappone, India, Argentina; paesi ricchi e paesi poveri; il sottosviluppo e [...] fame; [...] e i suoi sperperi. Chi è Alfred [...] « Ho applicato il [...] e ho dato le dimissioni dalla direzione [...] prima dei 65, a 61 anni. Mi son detto: lascio [...] direttore, ma voglio continuare a lavorare. Penso che è quello [...] un vecchio: non occupare posti direttivi, perchè [...] orizzonti sufficienti. Bisogna lasciare la conduzione [...] uomini più giovani. [...] però male che un vecchio [...] lavori più, molto male. Specialmente per un intellettuale, [...] un operaio. Sfortunatamente c'è una concezione inumana [...] in pensione che io non condivido e che porta [...] emarginare i vecchi e a [...] di mezzo. [...] inumana, anti-economica e [...] ». [...] del Giappone non si [...] Il « vecchio » [...] è un demografo illustre. Il metodo della [...] vecchiaia è efficiente e [...] Nazionale per gli Studi Demografici [...] Parigi, egli è oggi un autorevole collaboratore di "Le Monde" [...] scrittore di numerosi libri. [...] apparso in Francia, e [...] Da Malthus a Mao », sviluppa la tesi [...] i paesi socialisti si sarebbero sempre mossi [...] di un eccessivo controllo delle nascite o [...] spinta politica della natalità. Negli ultimi giorni, [...] ha fatto una brevissima apparizione [...] Roma, al congresso « Processo alla tecnologia? », organizzato [...] presso la sede della FAO, e vi ha tenuto [...] brillante e stringata relazione. Ha parlato di evoluzione [...] alle condizioni umane, e il suo discorso [...] chiave [...] si è scagliato contro [...] popolazione, troppo numerici, riduttivi, astratti e pessimistici, [...] voga oggi specialmente negli Stati Uniti Allora, [...] il Giappone. La [...] esperienza è interessante. Nel 1949, anno in [...] legale [...] questo paese aveva un [...] fra i più alti nel mondo: 3,5 [...] nel 1957 a 1,7, e stabilizzato oggi [...]. In che misura è [...] e-stendere ad altri paesi asiatici la politica [...] delle nascite? [...] Il Giappone è un [...]. [...] non è per il [...] paesi poveri. Quando si è deciso [...] nascite, tutti i giapponesi sapevano leggere e [...] certa istruzione. Dunque il terreno era [...]. D'altronde la natalità aveva [...] calo prima della guerra, ai tempi del Mika-do; [...] di maggiore aggressione imperialista [...] cominciato a controllare le nascite, come gli [...]. [...] quindi probabile che anche senza [...] legge del [...] la natalità sarebbe scesa [...] dopo un primo aumento [...] ai livelli attuali ». Eppure [...] obietto [...] bisognerà che qualcosa avvenga [...] del sottosviluppo. Tutti gli studiosi sono [...] che [...] aumento di popolazione dei [...] ben il 3 per cento annuo su [...] non può continuare indefinitamente. [...] annuisce: « Certo. [...] una questione di ritmo. Avere sette o otto [...] non è una buona soluzione, neanche in [...] ha molte risorse naturali. Nel mondo, però, le [...] da paese a paese. Il problema [...] è completamente differente da quello [...] nera, dove le popolazioni sono disperse e disseminate su [...] territorio. In dia e nel [...] la densità di popolazione [...] alta. Se il monsone in [...] a mancare per due anni di seguito, [...] nel 1965, il mondo potrebbe [...] di fronte ad una [...]. Una crisi che non [...] ma anche le grandi potenze, che non [...] una carestìa su scala tanto rilevante ». [...] «angoscia della zattera» nella [...] I problemi si pongono dunque in maniera [...]. E cosa accade [...] latina? Come mai [...] chiedo a [...] alcuni paesi sottosviluppati e poco [...] per esempio la Argentina, non conoscono forti accrescimenti di [...] « [...] » [...] mi risponde [...] « non la considero affatto [...] paese sottosviluppato. [...] un paese [...]. Gli argentini, poi, si [...] non sudamericani, e sul piano delle nascite [...] molto vicine alle nostre. [...] vero: la loro natalità [...] 2,4 per cento [...] è alta, più alta [...] ma non in modo allarmante. La cosa cambia se [...] Brasile, che ha il 30 per cento [...] una popolazione molto povera. La gente vive ancora [...] la natalità è in ascesa rapida e [...]. Ciò vale anche per [...] Messico [...] il Perù. [...] segue, invece, [...]. Il Cile, infine, si [...] a mezza strada ». Di fronte a questi dati [...] astruse [...] demografiche « [...] » diventano dei giocattoli divertenti [...] un momento, [...] subito inutili. [...] rifiuta di globalizzare i [...] vede [...] della popolazione se non [...] mente regionali. Nel suo fazzoletto il [...]. Mentre [...] e [...] potrebbero [...] rapidamente, da un giorno [...] qualora sorgessero difficoltà alimentari ». II discorso va stringendosi inevitabilmente [...] ai paesi ricchi. [...] continua con foga: « Reagisco [...] modo di pensare perchè non abbiamo un [...] possa stabilire quote, organizzare spostamenti e migrazioni [...]. Con la nostra mentalità [...] basti [...] bisogna controllare le popolazioni [...]. Come se questi dipendessero [...]. [...] allora? [...] loro mezzi tecnici? « Si, [...]. [...] quanto già fa il [...]. /// [...] /// Il dilemma è antico. Mentre i paesi ricchi, [...] quelli [...] queste risorse addirittura le [...]. [...] precisa: « Dal momento [...] essi pensano che hanno il diritto di [...]. Questo è un problema [...] essere affrontato in modo profondamente diverso ». Poi continua: « Negli [...] son comparsi in Francia una serie di [...]. Gli autori [...] Tibor Mende, An-gelopoulos, [...] tutti di nazionalità differente, [...] concordi nel dire che le responsabilità dei [...] considerevoli. Fin quando i ricchi [...] i poveri di [...] troppo numerosi, commetteranno un [...] nei confronti del mondo nel suo insieme, [...] stessi. E di questo finiranno [...] prime vittime. Non ho bisogno di [...] del suo giornale che ci vorrebbe un [...] diverso, perchè si possa sperare non dico [...] del progresso tecnico [...] non è questo il [...] in un orientamento di questo progresso che [...] ». E Malthus, professor [...] quel malthusianesimo strisciante che [...] in tanti congressi in cui si parla [...]. Cos'è? [...] ispirato forse dalla paura [...] dal come mangeremo noi? [...] che hanno i paesi occidentali [...] dover dare qualcosa ai paesi più poveri o di [...] sopraffatti dal loro numero? [...] si riscalda: « Son le [...] malthu-siane classiche che si ritrovano. Quelle di Malthus stesso. E se Marx era [...] le ragioni [...]. [...] che Malthus non voleva [...] popolazioni in genere, quanto limitare quelle povere, [...] diritto, una legge dei poveri, secondo la [...] dovevano versare parte dei loro benefici alle [...]. E Malthus voleva sopprimere [...]. Per questo propose di [...] dei poveri ». Siamo verso la fine. Resta [...] una domanda sulla Francia. [...] pronto, risponde: « Dopo [...] della natalità di cinque anni [...] occidentale aumenta un po' meno [...] per cento. Anche la Francia si [...] 0,7-0,8: il che significa che la popolazione [...] nel giro di 150-200 anni. Niente di inquietante, dunque [...]. Temevano che la natalità [...]. I francesi, invece, continuano [...] in media due figli e mezzo per [...]. [...] ragionevole e per il [...] paura nè di sovrappopolazione, nè di [...]. Soltanto, come dice il [...] la salute è uno [...] non preannuncia niente di buono. [...] sorride, arguto. Il dottor [...] è un personaggio di [...] francese, che racconta la storia di un [...] arrivato in un paesino di provincia, riesce [...] tutti gli abitanti, fino ad allora [...]. Ma lui, così poco [...] per eccellenza, come spiega [...] demografico viene sovente posto in termini tanto [...] ricorre ad [...] storia: quella, autentica, del [...] La Meduse. II panico che assalì [...] passeggeri, saliti su una scialuppa di salvataggio [...] di sostentamento, li portò a scagliarsi ferocemente [...] fino a quando, sopraffatti dalla loro [...] prima che dal mare, [...]. A seconda dei casi è [...] o [...] a prevalere. Al momento attuale è [...] zattera la più diffusa ». [...] sorride ancora. /// [...] /// [...] spesso accade, la demagogia [...] forte [...] di difficoltà reali per [...] -Il progressivo isolamento delle correnti oltranziste e [...] gli stessi comunisti croati -Ma il problema [...] croato, poiché le origini del fenomeno sono [...] -Le questioni aperte Dal nostro inviato DI RITORNO DALLA [...] JUGOSLAVIA, febbraio Di dove nasce il nazionalismo? Piuttosto [...] con concetti generali, uno dei più noti [...] di Zagabria preferisce riferirmi le sue concrete [...] di una serie di rubriche politiche. Tempo fa egli condusse [...] opinione, organizzato con tutti 1 necessari requisiti [...] criteri fissati [...] di sociologia croato. Diverse risposte rivelavano come [...] suscitassero meno entusiasmo e più apprensione di [...] ritenesse. [...] più interessante venne quando [...] interrogati quali fossero a loro parere, 1 [...] da risolvere. Fatte le somme, si [...] famosa questione della distribuzione della valuta fra [...] era diventata la bandiera del nazionalismo croato, [...] simbolo dello «sfruttamento » della nazione da [...] belgradesi, e che si rivelò poi un [...] agitazioni studentesche esplosero a Zagabria quando il [...] per essere risolto) veniva soltanto al tredicesimo [...]. Al primo posto [...] Invece il problema della [...] quello delle accentuate differenze sociali. A confronto di queste [...] nazionalismo si rivela per quel che spesso [...]. La [...] demagogia può essere sfrontata Uno [...] del le nuove tendenze nazionaliste croate, che [...] è professore di economia [...] era arrivato a dire :«Se [...] disporre di tutta la valuta che [...]. Purtroppo è una demagogia [...] paese quale la Croazia può trovare un [...] la nazione non ha mai avuto una [...] e ha dovuto fare i conti in [...] egemonismi, compreso quello della borghesia serba. Non si arriverà magari [...] miraggio della Svezia, ma si sarà sempre [...]. Si comprendono così anche [...] cui in Jugoslavia si è fatto fronte [...] nazionalismo croato. Un motore dello sviluppo« Vi [...] nel nazionalismo [...] si diceva ancora nel giugno [...] scorso [...] in quanto affermazione di un [...] e delle proprie risorse, anche qualcosa di positivo. Difficile è scorgere il [...] quale esso degenera in sciovinismo, ma il [...] va tracciato ». Chi ha una qualche dimestichezza [...] la vita politica jugoslava sa che dietro ognuno dei [...] via di [...] eventi o scontri politici degli [...] anni [...] si tratti della riforma economica [...] 1965 o [...] di [...] dal ministero degli interni o [...] della grande scelta [...] il problema dei rapporti nazionali. Esso è stato quindi [...] dello sviluppo del paese. In questo quadro 1 croati [...] avuto spesso una funzione importante. Ma le manifestazioni cui [...] negli ultimi mesi erano di ben altra [...] limite era senza dubbio oltrepassato. Al di là di [...] profilavano anche tutta la sterilità e il [...] suggestioni nazionalistiche. Nei circoli oltranzisti della [...] di Zagabria, si parlava [...] croato e di uno stato croato [...]. Con quale prospettiva? La [...] aperta era quella del distacco dalla Jugoslavia [...] disgregazione dello stato federale, cioè quanto di [...] essere concepito in un mondo che vede [...] vasti contatti fra i popoli, tanto che [...] costretti a farneticare qua e là di [...] danubiane » con [...]. [...] già chi pensava ad [...] allargato e propo-neva uno smembramento della vicina [...] col pretesto che là [...] popolazione di origine croata. A questo punto non [...] da sorprendersi se vi è stata una [...] parte di tutte le altre repubbliche jugoslave. La riforma costituzionale Si [...] ancora si discute se di fronte a [...] si è tardato troppo ad Intervenire. I dirigenti del paese [...] assicurano di essersi mossi al momento giusto. Per quanto difficile possa essere [...] le loro tesi meritano una [...] considerazione perchè hanno una loro coerenza. Le manifestazioni di nazionalismo [...] Croazia [...] datano certo da ieri, anche se si [...] aggressive e pericolose soprattutto negli ultimi mesi. In passato esse avevano [...] che erano state tuttavia scarsamente appoggiate. Occorreva [...] si risponde [...] fare i conti con le [...] della storia croata e con la tradizionale diffidenza che [...] Croazia ne derivava verso tutto ciò che poteva assomigliare [...] una scarsa considerazione per le aspi-razioni nazionali. Era necessario disinnescare il [...]. Non andava insomma dimenticato [...] Lenin sulla differenza fra il nazionalismo delle [...] state oppresse e quello delle nazioni che [...]. [...] più indicativo è fornito dagli [...] costituzionali, approvati nel luglio scorso che dettero ad ogni [...] jugoslava una [...] autonomia. Già a [...] stato chi li aveva criticati [...] una concessione eccessiva alle richieste nazionali di alcune repubbliche [...] croata, in particolare). In occasione della recente [...] critici sono tornati a farsi sentire, sostenendo [...] costituzionale, avendo allentato i legami federali, era [...] che era accaduto. Ma queste critiche vengono [...]. Anche se la riforma può [...] creato alcuni problemi [...] si dice [...] essa era indispensabile. Una volta sgombrato 11 [...] stato più facile isolare quello che era [...] croa-to, in primo luogo dalle altre repubbliche [...] nella stessa Croazia, provocando ima differenziazione entro [...] cui esso aveva dato luogo. A questo punto lo [...] risolto con rapidità e In modo relativamente [...]. Privati di ogni loro [...] oltranzismi nazionalisti apparivano per quello che erano: [...] che portava al primo posto le concezioni [...] Stato e [...] della nazione al di [...]. In questo senso avversa [...] e in ultima analisi [...]. Il confronto delle idee Erano [...] profondamente falsa al problemi reali del paese. Su questa base è [...] impegnare una battaglia anche fra i comunisti [...]. Già prima però non [...] fra costoro affatto unanimità. Può darsi che col [...] queste divergenze vengano ora accentuate: nello spirito [...] parecchi comunisti si rimproverano di non averle [...] a suo tempo. Comunque esse esistevano (i [...] di [...] pur tante volte criticati [...] « revisionismo » le avevano, ad esemplo, [...] numero speciale della loro rivista) e sono [...]. Esse sarebbero però rimaste [...] nazionalismo, avesse avuto a [...] disposizione, non soltanto vecchi [...] pregiudizi, ma più consistenti motivi di risentimento [...]. Quelli che restano Irrisolti [...] problemi veri del paese, cui il nazionalismo, [...] espressione distorta: problemi di cui si è [...] e di cui occorrerà parlare ancora. Per primi vanno ricordati [...] dalla inchiesta televisiva del nostro amico di Zagabria: [...] e le nuove [...] sociali. Ci si è chiesto [...] base di classe del nuovo nazionalismo. Ebbene, essa è proprio [...]. Grazie agli stessi meccanismi [...] oggi a crearsi uno strato privilegiato di [...] profittatori, di gente che si arricchisce più [...] non dovrebbe. Tale fenomeno non è [...]. E neanche il nazionalismo [...]. La preoccupazione delle forze [...] proprio [...] evitare che 1 fenomeni [...] siano identificati con qualcosa di esclusivamente croato. Per una serie di [...] Croazia essi hanno assunto forme più aggressive [...]. Vi è stato però [...] Serbia, sebbene finora [...] lo si sia combattuto [...]. E ve ne è [...] altrove sono le sue radici. Ovunque esso va respinto. Jugoslavi e non soltanto [...] gli altri problemi che il paese ha [...] divario di sviluppo fra le diverse regioni, I [...] spesso coincidono con quelli delle nazioni; la [...] degli ultimi anni; [...] e il deficit del [...]. Ovunque la vita politica [...] tenere 11 passo con le trasformazioni più [...] nella società: negli ultimi anni lo stesso [...] rivelato debolezze, che oggi si palesano dannose. Queste sono le considerazioni [...] vuole che oggi prenda le mosse una [...] favore del socialismo e [...]. Giuseppe Boffa IL TRAGICO ITINERARIO DI UN RAGAZZO DI UNDICI ANNI UN BAMBINO IN MANICOMIO Le [...] in famiglia e il marchio del « [...] dalla scuola -Per due anni in un [...] poi il ricovero al Santa Maria della Pietà [...] Roma, dove il regolamento è di [...] fa [...] non esiste» afferma il [...]. Giordano, esponendo le linee [...] e moderna assistenza Il padiglione numero 8 [...] «Santa Maria della Pietà» di Monte Mario, a Roma, [...] tappa finale di un lungo e tormentato [...] bambini ai quali è stata applicata [...] psichiatrica. Sono I cosiddetti subnormali [...] che. La « caccia al [...] comincia nella scuola: [...]. Primo di tre figli, [...] un grande bisogno di affetto, a casa [...] « pecora nera ». Ma anche a scuola [...] maestra mandava spesso a chiamare la madre [...] non sapeva più cosa fare. Tra burrasche, sgridate. Poi la visita di [...] dal Provveditorato, e [...] di « Insufficiente mentale [...]. Nella [...] città non esistevano ancora [...] « classi differenziali ». Dopo due anni di [...] « scaricò » con la stessa giustificazione [...] tempo dalla scuola: il ragazzo disturbava troppo. Chiese alla Provincia che [...] mandato in un altro istituto. Questa volta [...]. Lo cacciano di nuovo e [...] nuovo [...] a casa. Il ragazzo affronta adesso [...] più bello della [...] tragica infanzia. Ne parla con grande [...] padiglione incontra qualcuno disposto ad [...] e a [...] simpatia Anche se il [...] poco vicino, sempre per mare a guadagnare [...] se la madre va fuori a lavorare [...] servizio » [...]. Se ne sta tutto [...] banchina, pesca con la lenza, guarda le [...] che scaricano le merci e [...]. [...] appartato, silenzioso, non dà fastidio [...] nessuno. Fin che un giorno [...] litigio violento. Il ragazzo non si [...]. [...] la fine della coabitazione [...] Poiché nessuno lo vuole, viene spedito in manicomio. Ha solo 11 anni, [...] se fosse un criminale. Viene consegnato [...] padiglione di Monte Mario [...] firmato da un medico compiacente che definisce [...] per sé e per gli altri ». Ora è più tranquillo, [...] adattato », ha trovato comprensione nei medici [...] che lo giudicano per quello che è, [...] abbandonato da tutti. Questa scuola è pur sempre [...] una prigione. Non dovrebbero esistere reparti [...] tanto meno scuole in manicomio, come non [...] di ricovero segreganti. In questi ultimi tempi [...] molto del manicomio di Monte Mario. Le cronache hanno raccontato [...] si sono suicidati per sottrarsi a questa Infamia: [...]. E dentro questa vergogna [...] padiglione, dove la esi-guità del personale non [...] cura verso bambini che sono circa 60 In [...] zero a 13 anni (poi passano con [...]. Succede spesso che una Infermiera, [...] fare anche le pulizie dei reparti, debba [...] consecutivi di 14 ore per mancanza di [...] per malattia sono altissime). Accudisce cosi da sola [...] dei quali, anche se [...] hanno bisogno di assistenza [...] lattanti. Impossibile In queste condizioni [...] tra [...] che le infermiere fossero [...] di quei bambini). [...] impossibile anche assolvere le più [...] funzioni: lavare, vestire, imboccare. Da [...] la « Inevitabilità » [...] agghiaccianti: piccole creature abbandonate nelle loro feci, [...] termosifone per evitare [...] possano farsi del male. La stampa benpensante ha [...] per questi episodi denunciati dopo le ispezioni [...] provinciali comunisti. Ma è una stampa [...] finta di Ignorare che dietro il rifiuto [...] di aumentare il personale. Sarebbe denaro e tempo [...] la morale nascosta in questo atteggiamento. Sempre quella stampa si [...] medici e Infermieri [...] proprio per ottenere condizioni [...] da consentire [...] vera verso i ricoverati. E" sempre possibile un [...] migliorare, sia pure di poco. [...] evidente che se manca [...] ragazzi non potranno sviluppare le loro facoltà [...] a vegetare come piante ». Cè quindi urgenza di [...] creare [...] padiglione e in tutti [...] manicomio almeno una dimensione più umana. Giordano [...] per questo contiamo molto [...] medici e infermieri e sulla collaborazione dei [...] e delle forze sociali e politiche progressiste [...]. /// [...] /// I reparti psichiatrici minorili [...]. Chiediamo servizi inseriti nel [...] e collegati alla scuola in cui [...] mandare tutti 1 bambini [...] abolendo le classi differenziali che sono [...] di una segregazione totale; [...] collaborazione delle forze sociali del [...] in primo luogo delle [...]. A queste va assicurato [...] economico ma soprattutto pratico, affinché possano riaccogliere [...] e partecipare, in stretta, collaborazione con le [...] sociali, con la scuola, al difficile compito [...] bambino nella vita normale ». Giordano [...] che richiedono cure continue [...] deve [...] essere evitata ogni forma [...] modo da assicurare al bambino la possibilità [...] la giornata momenti di vita collettiva con [...] nel gioco e negli affetti». [...] una prospettiva, questa, che [...] alcune amministrazioni più sensibili alle moderne esperienze [...] è già divenuta realtà. A Perugia, per esempio, [...] Provincia na da tempo abolito 1 reparti psichiatrici [...] di tipo nuovo nei quartieri. Un esemplo concreto di [...] sia possibile, subito, rovesciare [...] sistema. /// [...] /// Un esemplo concreto di [...] sia possibile, subito, rovesciare [...] sistema. (0)
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