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Odio [...] Nel parco assolato maschi e [...] si misurano e si affrontano SUSANNA [...] Il Commento Futuro in famiglia LETIZIA [...] ROMA. Potenza del titolo. Ti stronca o ti [...]. /// [...] /// Eppure a teatro imperver-sano le [...] forte. Pensiamo ai testi in [...] festival di Todi: [...] permettendo, Vieni da me [...] dei sensi di col-pa, I [...]. Sullo stesso palco-scenico, [...] scorso venne lanciato Babbo Natale [...] stronzo che poi, arrivato a Roma, creò [...] di trambusto. In realtà si trattava di [...] comme-dia [...] scritta a quat-tro mani da [...] sceneggiatori francesi. Da un bel [...] circola un altro titolo [...] di scrivania in scriva-nia (produzioni, redazioni dei [...] reazione indispettita. Special-mente se ad accompagnare il [...] la foto di una gar-bata [...] maestra [...] che tiene una banana, un [...] e due carote in mano. Come dire: non [...] bisogno di scomodare [...] Ida Magli per tro-vare in [...] dei rife-rimenti alla cultura fallocratica. Lo spettacolo, tanto per con-fermare [...] Prova orale per membri esterni. È scritto e diretto [...] Claudio Grimaldi. Lo recita una donna, Lunetta Savino, [...] di-fende animatamente questa sto-riella teatrale che va [...] con successo. Dal mo-mento che è [...]. Tanto per cominciare, ha [...] più diversi: [...] dello spettacolo a luci [...] raffinato». Superato [...] sconcerto per il titolo, [...] comportato mediamente lo spettatore? Ha re-gistrato qualche [...] «Mi è capitato, molto [...] qualche coppia si alzasse anche a metà [...]. Secondo me, è tutta una [...] di inibi-zione. Detto questo, [...] anche chi [...]. Come è nata [...] di giocare in [...] «Con Grimaldi, ci siamo divertiti [...] di lanciare questa bomba. Ci piaceva la figura della [...] molto rigorosa che al [...] insegna [...] e [...] ore, antropologia sessuale, fenome-nologia della [...] novellistica erotica. Dopo tanti anni di [...]. Anche per [...]. /// [...] /// [...] abbia-mo portato lo spettacolo [...] in gente che non è [...] al teatro e per [...] anche meno addomesticata. È co-me fare uno [...]. A quel punto, arrivare [...] stato come fare una passeggia-ta. Naturalmente, lo spettacolo si [...] nel corso del tempo. Assieme al pubblico, alle [...] ci veniva a ve-dere». [...] io sono alla lavagna, di-segno [...] serie di cose, da cui sono nate delle battute [...] poi abbiamo [...]. Secondo [...] «Da quello che ho potuto [...] gli uomini lo affrontano in [...] più problematica. /// [...] /// Anche Franca Rame ha [...] con «Sesso? Grazie, tanto per gra-dire?». So che aveva un [...]. [...] canto, alla base [...] un discorso [...] Jacopo, che è un esperto. Io, al [...]. In genere, la comicità [...] maschile. La donna, [...] a meno che la [...] fisicità non sia così fortemente [...] neutro. È stato difficile per [...] «Fin da quando ero bambina, fa-cevo divertire tutta [...]. Per me la battuta [...] sempre sta-ta un veicolo comunicativo. Anche adesso, ho [...] di cambiare immediatamente di [...] drammatiche della vita. In assoluto, non ho [...]. Anche se i proprietari [...] sempre un poco in-terdetti. Lo Zelig, per esempio, [...] è un regno maschile. Ma se ti sai fare [...] il muro [...]. È vero che il [...] la regia è di Carlina Torta. Gari-baldi e Anita sono due [...] un [...] sfortunati. È una specie di teatrino [...] vista co-me una sorta di [...]. Katia [...] Una qualunque caldissima giornata [...] alle prime ore del pomeriggio, [...] un parco romano. La solita madre apprensiva [...] in passeggino vestito tanto chic e pronto [...] tramontana. Ha la faccia rosso [...] è rifugiato in un sonno comatoso. Ecco una famigliola, lui lei [...] carrozzina, una bella copertina rosa a uncinetto tiene al [...] il piccolo. Ma lui strilla come [...] in successione, ciuccio, zuccherino, latte e ninna. In giro [...] per fortuna un signore [...] mite e i capelli bianchi, [...] della provvidenza, si avvicina alla [...] del rumore: «sete», è la [...] diagnosi. I genitori si spazientiscono: [...] il suo latte, fa la mamma. /// [...] /// [...] non gliela diamo quasi [...] il papà, il pediatra ha detto che [...] bottiglia è liquido abbastanza per suppli-re anche [...]. [...] non si fa impressiona-re. Tante giova-ni coppiette. Qualcuna sulla panchina, qualche [...] seduta sul muretto. Identica la posizione: la [...] lo tiene forte, come temendo che quello [...] (o sfuggire?). Identico il dialogo: nessuno. Identica la cinetica: as-soluta [...]. Variano le espressioni maschili: [...] malinconica, ebete tout court. Variano quelle femminili: forza [...] insieme per sostenere il gravoso ma evidentemente [...] aiutare a vivere quei vegetali in sofferenza. E [...] aleggia ben visibile sulla [...] di appagamento o meglio, di trionfo, è [...] me. E poi le giostre, [...] grandi. [...] ne una, bionda, bellissima, sui [...] anni, che si è impossessata della tazza gigante e [...] ci fa salire nessuno. Arriva un ragazzino de-ciso [...] fa spaventare. Le si siede vicino: «Lo [...] io non so andare fortissimo?». Acchiappa il volante e [...] così pazzamente che la bambina grida. Subito lui: «Non [...] paura, appoggiati a me ! Quando il giro finisce [...] ancora il braccio. Anzi, di più» «Mi [...] «Dopo, adesso non mi va». Sopratutto, evitare di generalizzare. Bisognerà trattare con cura, [...] sensibilità, questa figura dotata di un passato [...] futuro, che abbraccia biografie molteplici (per sesso, [...] anche per etnie), chiamata famiglia. Vogliamo considerare «famiglia» il [...] deciso a condurre una vita insieme? Adesso, [...] (economici, sociali, culturali, ma sopratutto di uno [...] femminile) a plasmare, modellare, ristrutturare. Perciò, sarà bene parlare di [...] famiglie. Lo mette in luce, [...] ne fossimo accorti -per via di una [...] sugli occhi -la pagina pubblicata ieri dal [...] Ore» che ha elaborato [...] ricerche di mercato. /// [...] /// Tipologia più diffusa [...] quella di due genitori [...] più figli. Ma [...] un 19 [...] di coniugi senza figli, e [...] una persona su cinque che, vivendo da sola, va [...] come famiglia mononucleare. /// [...] /// Un [...] di genitori con figli e [...] 5 [...] di famiglie di fatto. Comune a tutta [...] il calo delle nascite. Nel 1960 per ogni [...] 2,4 figli; oggi, 1,24, cioé la metà [...]. Che i figli restino [...] casa, anche da grandi, si sapeva. Nella fascia tra i 30 [...] i 34 anni [...] convivono con il nucleo [...] 22 giovani ogni cento coetanei [...] i 14 del 1990. Si sapeva pure che [...] tira e attira ancora. /// [...] /// In discesa il numero dei [...] nel [...] ottomila in meno rispetto al [...] quando erano stati [...]. Tra le cause, oltre alla [...] per i giovani a trovare un lavoro stabile o [...] autonoma, [...] indipendenza delle donne». Giampaolo Fabris riprende questo [...] quando nota che «nel giro di pochi [...] dissolta quella struttura patriarcale che aveva rappresentato [...] del sociale». E se resta «comunque [...] della famiglia nei processi di consumo», un [...] rilievo: «La progressiva intercambiabilità dei ruoli fra [...]. Una volta, alla casalinga [...] lista della spesa, ora [...] ha imparato quanto costa [...] latte. Al supermercato si va [...]. E [...] non è territorio riservato esclusivamente [...] lui. /// [...] /// Dipenderà dalla decisione femminile [...] sia cresciuta la convivenza con animali a [...] stime [...] 6,6 milioni di cani [...] di gatti)? Comunque, bisogna ringraziare per la [...] nuove famiglie. Giacché la degradazione delle [...] un modello di fronte alla disoccupazione, della [...] è trascinata dietro, in altri paesi, conseguenze [...]. Purché, sappiamo riconoscere la [...] nuove famiglie. Lei ne ha 14 Londra Sarà [...] a 11 anni In Virginia 31 cadette [...] «ratti» Alle elezioni in Italia Si candida [...] Gran Bretagna Standard non sessisti per i [...] Al Mercato Quella pubblicità del formaggio ci marchia col [...] EDUARDO DI BLASI LONDRA. [...] di [...] cen-trale, [...] in procinto di stabilire un [...] nazionale: [...] della Gran Bretagna, [...] a soli 11 anni attende [...] figlio [...] Emma Webster. La pur gio-vanissima madre [...] di [...] cominciarono a uscire insie-me, Sean [...] fece credere di [...] 14. Tutto in perfetta regola, [...] ha subito riconosciuto la propria [...] mentre Emma ha deciso [...] aiuti econo-mici alla famiglia di Sean e [...] studi dopo la gravidanza. Ray Webster, futuro nonno, [...] lui e la moglie sapevano del-la relazione [...] se [...] si estendesse a rapporti [...]. Il problema [...] che Emma per raccontare [...] cose ha aspettato di essere lei [...]. Vengono da 14 stati [...] due da Russia e Taiwan, le 31 [...] 2001, i primi ufficiale del «Virginia [...]. Delle eccezioni a confronto dei [...] (ratti), che si sottopongono [...] durissimo del [...]. È caduta la barriera sessuale [...] acca-demia militare americana sovven-zionata dallo [...] alle donne. Ed ora, di fronte [...] aspiranti a diven-tare cadette, si prospettano sei [...] considerato durissimo dal punto di vista fisico. Senza contare le umiliazioni [...] sotto-pongono la [...] line», la classe delle [...]. La presenza femminile potrebbe [...] in-sopportabili. [...] organizzato seminari per il corpo [...]. Tut-tavia, le 31 donne non [...] che nulla cambi nelle rigide regole [...] scuola: «Non è per que-sto [...] siamo [...] se qualcosa fosse cambiato, probabilmente [...]. /// [...] /// La top model tunisina [...] conosciuta anche per esse-re [...] «Maurizio Co-stanzo show», ha annunciato la [...] candidatura alle prossime ele-zioni [...]. Le resta solo da [...] partito collocarsi: «Devo ancora prendere una deci-sione [...] chie-sto due partiti». Se venisse eletta, [...] vorrebbe occuparsi di immi-grazione: «Io [...] lavorare so-lo chi è in regola con [...] soggiorno. /// [...] /// Li ho visti: vivono [...]. Se devi vivere male, [...] tor-ni a casa tua dove hai casa [...]. [...] è un decisionista, [...] è poco aggressivo, Bossi è [...] meno elegan-te». E su Di Pietro: «Ha [...] male a [...] tutti [...] la possibilità di fare politica, [...] non un giudice o un ex giudice». [...] vede con ottimismo la [...] la attende e conclu-de il suo «penso [...] giudizio su Ilona [...] «Al con-fronto di [...] io sono una politologa». /// [...] /// Essere politicamente cor-retti conta [...] corretti, secondo la com-missione [...] le pari [...] che ha chie-sto ai [...] Galles di ripensare la lingua natìa per ovviare [...]. In [...] del Galles, la Commissione [...] standard non sessi-sti perla lingua sui [...] futuro basarsi i datori di lavoro, i [...] per [...] e i [...]. Diversa-mente [...] il gallese, lingua del ceppo [...] mantiene una di-stinzione fra generi per sostantivi e aggettivi. Per esempio la parola [...] (segretaria) [...] mentre [...] (minatore) [...] maschile e sono [...] eliminare in ossequio alla legge [...] 1993 sulla discriminazione sessuale. Non si tratta [...] di abolire il genere [...] quanto tale, ma di studiare nuove forme [...]. La pubblicità non ha [...] sul buongu-sto, e così ci può capitare [...] uno Swatch alla salma di Gaetano [...]. Oltre che con i [...] pubblici-tà trova linfa preziosa anche in quelli [...] ancora nati. È infatti questo il [...] che emerge da uno spot figlio di [...] (e triste) campagna pubblicitaria: una ge-stante reca [...] marchio Grana Padano, e sotto il consiglio [...] si decida per il proprio bambi-no, lo [...] rimpinzare di formaggio. Poi si legge una [...] «È proprio vero: nella vita il buongiorno si [...]. In effetti mai frase fu [...] veritiera. È giusto che il [...] capire in quale folle posto è venuto [...] appe-na marchiato la mamma. Col tempo di motivi [...] ven-dere per strillare. [...] infatti ancora in giro [...] che marchia qualsiasi cosa gli capiti a [...]. Timbra una scritta Grana Padano [...] fronte di una modella dagli occhi grandi e ci [...] «Buono per la mente». Tatua [...] scritta Grana Pa-dano sulla schiena [...] una donna e ci scrive «Buono per le ossa». Disegna il bicipite muscoloso [...] recante sul braccio la scritta «Mozzarella di [...]. Lontano ormai è il [...] spot della stessa casa produttrice che si [...] alla qualità che meritava il sigillo di [...]. Che ora serve a [...]. Ora basta scrivere sul [...] Grana Padano per [...] diventare formaggio di qualità. Ma do-po avere visto [...] in vendita, il tutto sembra emanare una [...] dire? Un cattivo gusto. [...] dei Rolling Stones, poi [...] you, [...] by me dei [...]. /// [...] /// Conosco la successione dei [...]. Ballo stretta fra un ciccione [...] e una biondina che salta come a una lezione [...]. In fondo alla sala [...] «Rave anni 80», per chi non [...] capito. Lea è sparita col [...] e io ho in-contrato Luigi che si [...] Negroni seduto sulla scala [...]. Gli chiedo di [...] mi racconta che hanno [...] insie-me, a guardare una videocassetta della [...] «mi ha detto che [...] che tu hai fatto la stronza», [...] notizia mi mette di [...]. [...] si accorge di quello che [...] Dio! Disertiamo insieme la festa per [...] mezzoret-ta. Facciamo un giro al Borgovecchio [...] della roba da fumare, dopodiché passiamo un [...] sotto casa di Maria. Al Rave troviamo la [...] spegnere musica e luci, la festa non [...]. Mi fiondo dentro per [...] Lea. Non [...] e nessuno [...] vista. Lei e il bambolotto staranno [...] la festa da [...] parte. Torno da Luigi che [...] ospite in mac-china. Chi si vede! Così, da quando lo [...] che per sedersi den-tro [...] entrava dal finestrino e [...] canne dietro le orecchie come fanno i [...] matita. Non cambierà mai, Alberto, [...] tacca, ex sciupafemmine, ex tossicomane. Ex [...] ora sieropositivo [...]. È ancora bello ma [...]. Tutte sono state con Alberto, [...] e tutte, indistintamente, tessevamo le sue lodi. Adesso vive in un [...] per [...]. Ogni tanto ritorna in [...]. Gli spedisco delle lettere [...] mi risponde, qualche volta no. /// [...] /// È [...] da dieci giorni, [...] la prossima settimana e alla [...] che anche [...] è a Palermo dà fuori [...] testa. Li prego di por-tarmi [...] crollo dal sonno. Prima di salire mi trattengo [...] loro una decina di minuti a fumare un [...] e ricordare i vecchi tempi. Luigi scuote la testa, [...] io rispondo e chi glielo ha mai [...] Alberto [...] guarda serio dallo spec-chietto retrovisore, mi sento [...] calzi-no usato, domanda: «e ti pare normale?, [...] sei stata eletta detentrice assoluta della vita [...]. Con Alberto ho avu-to [...] fa sì, ci ho fatto del sesso, [...] almeno così diceva. Appena saputo che era [...] facevo sotto dalla paura [...]. Ha passato [...] notte a rassicurarmi, ab-biamo [...] e lui ripeteva «mi taglierei le palle [...] soffrire». Gli ho detto che [...] parola, ma la matti-na [...] precipitata a fare il test. La prima volta che [...] con Alberto, avrò avuto sedici anni, ero [...] folle, di-cevo uno scusa ogni due parole, [...] ride-re e mi sentivo molto imbecille, oltre [...] brutta. Mi sono sentita morire. Lo so che dovrei perdere [...] chili, ho det-to con una vocina sottile, sottile, [...] del pianto. Ho rimesso su la [...] capiva, «che ti succe-de? Non devi [...] paura» diceva, ma io [...] voglia di piangere che per giustificarmi gli [...] so che tu non mi ami, ma [...] stesso [...] con te. Sono scoppiata in sin-ghiozzi, [...]. Perché non ho fatto [...]. Lui ha preso a [...] è subito innamorato di me. Ha frainteso, diciamo che [...] è stato tutto un malinteso. La segreteria è in [...]. La voce di mia [...] tutta la casa: «Sono le undici e [...] venire a pranzo in famiglia, se non [...] rispondi richiamo ogni dieci minuti. Alla seconda minaccia esco [...] e mi preparo. Domenica mattina di [...] fa o giù di lì. Mia madre ci carica [...]. Tutti sul sedile posterio-re, [...] impossibile, le due sorelle e il fratellino. La meta: casa di [...]. /// [...] /// Dietro stiamo stretti, ci [...] tirate di capelli e dita negli occhi. Mia ma-dre urla. È appena cominciata la [...]. Reclamiamo la capote aperta. La mamma cede a [...]. /// [...] /// Vento sulla faccia. Mi cola il naso, [...] alla mamma e sta affacciata senza tenersi [...]. /// [...] /// Ci fermiamo al bordo [...] ve-niamo, a forza, ricostretti a sederci con [...]. Quando arriviamo la nonna [...] bambini sono così sudati?». Mia sorella, al ritorno [...] siede per terra in camera da letto [...] contorsionismi, si mangia le unghie degli alluci. [...] con me perché la guardo. Voglio [...] il suo rispetto e [...] degli alluci come fa lei. Lei dice che è [...] una panzona e non ci riuscirò mai. /// [...] /// La cena viene sconvolta dalle [...] urla di trionfo. Mi ritrovo seduta con [...] sini-stro ben ficcato in bocca. /// [...] /// Mia madre picchia entrambe. E la nonna le dà [...] mano. I miei abitano in [...] ancora le mas-saie comunicano da balcone a [...]. Non parlano solo delle [...] propri figli, ve [...] una che ogni tanto [...] le tapparelle, parlano di tutto, anche di [...] volentieri di malattie. La gente vive in una [...] promiscui-tà, con i balconi adiacenti. Si raccontano vicissitudini con [...] al parapetto, si scam-biano ricette, oralmente, qualche [...] fette di dolci o piatti di spezzatino. /// [...] /// Si raccontano vicissitudini con [...] al parapetto, si scam-biano ricette, oralmente, qualche [...] fette di dolci o piatti di spezzatino. (0)
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