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I tedeschi minimizzano: le [...] È pace tra Kohl [...] Il cancelliere: le relazioni [...] Parigi [...] eccellenti [...] PARIGI. [...] più dif-ficile della più [...] è iniziato ieri sera ad Avi-gnone nella [...] del municipio tra un tripudio di bouquet [...] bandie-re, con [...] europeo a media-re tra [...] e tedeschi. Per Helmut Kohl e Jacques [...] a pochi giorni dalla [...] Bruxelles, si tratta di spiegare al mondo [...] Fran-cia e Germania non è questione di divorzio. Ha detto ieri il [...] ad Avigno-ne: «I rapporti tra Francia e Ger-mania [...] tutto il resto non è che [...]. E il suo ministro degli [...] Klaus [...] a chi gli chiedeva quanto [...] la promessa di [...] di [...] tra quat-tro anni, rispondeva in [...]. Ma già nel pomeriggio Kohl [...] davanti al [...] prima di volare verso [...] Papi: «Non è vero che le relazioni [...]. Peccato che per [...] metà più che di [...] cuore» si tratti ora-mai di matrimonio [...]. Ma [...] la coppia è obbli-gata [...] brac-cetto in società. Così è stato ieri [...] Avi-gnone. [...] si concluderà stamane con una [...] stampa congiunta. La giornata che Kohl [...] hanno vissuto ieri illustra [...] di umori tra Bonn e Pa-rigi. Per il cancelliere si [...] di spiegare e giustificarsi: ai deputati ha [...] e Theo [...] assieme al premier olandese [...] e al lussem-burghese Jean Claude [...] avevano molto insistito perché [...] alla testa della Banca [...] accorciata. E ha dovuto ri-petere [...] la stessa storiella: che era stato lo [...] a mettere a disposi-zione [...] suo mandato. Il [...] gli ha fatto la [...] ed ha avallato le deci-sioni del vertice [...] Bruxelles, [...] la composizione del di-rettorio della [...]. Democristiani [...] astenuti verdi e [...]. Questi ultimi hanno rigirato [...] piaga: questa controversia con la Fran-cia, hanno [...]. Il cancelliere ha spiegato [...] francese, in rapporto al [...] qualche ostacolo: [...] un nuovo problema -ha [...] senso negare che sia stato un processo [...]. A denti stretti e con [...] perifrasi, ma ha dovuto [...] molto da ricostruire tra Bonn [...] Parigi. Di [...] tenore la giornata di Jacques [...]. Lui -che anco-ra nel [...] si dichiarava ostile alla moneta [...] -non la smette di festeggiare [...] e soprattutto la [...] «vittoria» sul campo a Bruxel-les. Ieri aveva invitato a [...] primi ministri della Quinta Repubblica ancora in [...]. Lo «strano consesso», come [...] Michel [...] comprendeva undici illustri personaggi, [...] Maurice [...] de [...] ad Edith [...]. Si è parlato di [...] e aragosta, e anche dei rapporti [...]. [...] confidato ai giornalisti Michel [...] aggiungendo qualche parola inattesa [...] «I nostri amici tedeschi han-no a volte [...] che dovrebbero misurare». Ma oggi da Avignone [...] che il cielo sopra il Reno è [...]. Dominique [...] mini-stro [...] lo confermava: «Nessun raffreddamento nelle [...]. Neanche [...] presidenza conte-sa, quella della Banca [...] ricostruzione e lo sviluppo, potrebbe offuscare la [...]. I francesi hanno naturalmente [...] Philip-pe [...] ma non rovesceranno i [...] passerà. Tutti [...] invece sulla proposta di [...] di affidare a Jacques [...] una missione «di riflessione» sulla [...] istituzionale. Kohl non ha esitato [...] dare il suo assenso: è quella di [...] (e di [...] la Francia che porta [...]. Con [...] presidente della Commissione vanta [...] complicità, quella che gli è [...] mancata con Jac-ques [...]. Ieri sera Helmut Kohl, [...] munici-pio, si è immerso in quello che [...] il suo ulti-mo, piccolo bagno di folla [...]. Ha abbracciato i bambi-ni [...] mani che si tende-vano verso di lui. Da settembre -proclamano i sondaggi [...] cancel-liere sarà un altro. Kohl rimpian-gerà molte cose, ma [...] certo [...] inquilino [...]. /// [...] /// Come lo chiamere-mo: il [...] Oppure [...] del [...] Dopo la notte calda [...] battaglia sulla dura-ta del mandato di presidente [...] la Banca della moneta [...] che proprio lui, [...] 62 anni, [...] al centro del compromesso [...] arriverà al cospetto dei deputati europei i [...] nove, e per tre ore, in una [...] «Leopold» del parlamento a Bruxelles, saran-no chiamati [...] la personalità» del primo presi-dente, a sapere [...] di affrontare il tanto conte-stato rapporto tra Banca [...] le altre istituzioni [...]. Su tutte le domande, [...] parte dei parlamentari della commissione economica e [...] demo-cristiano della [...] Karl von [...] e dalla [...] del-la [...] Christa [...] spiccherà quella sulle modalità [...]. Davvero [...] lascerà dopo i primi [...] Davvero cederà il posto al governatore della Banca [...] Fran-cia, [...] Ieri, il successore di [...] alla Ban-ca [...] ha levato alte grida [...] al summit di Bruxelles che ha giudicato [...] problematica». Dopo le osserva-zioni di [...] il presidente della [...] era scontato che il [...] scen-desse in campo per [...] man forte puntando il [...] scelta «politica» dei leader. Secon-do [...] tra quattro anni, se si [...] seguire [...] del 2 maggio, il parlamento [...] la Ban-ca centrale si troveranno in una situazione «bizzarra» [...] chiamati ad esprimersi su una scelta compiuta 4 prima. La procedura delle audizioni [...] e degli altri candidati [...] Comitato [...] della B CE, che avrà sede a Francoforte, [...] prima tornata di inter-rogatori oggi. Alle nove si comin-cerà [...] nel primo pomeriggio toccherà allo spagno-lo Eugenio Domingo [...] pro-posto per 6 anni, [...] proposta per 5 anni, [...] proposto per 8 anni. Domani sarà la volta [...] Tommaso [...] pro-posto per sette anni e [...] francese Christian [...] proposto per 4 anni. Sarà [...] nel caso che la [...] si attuasse davvero, a [...] ad un altro consigliere. Potrebbe persino essere un [...] o chi per lui, [...] Regno unito dentro la moneta unica. [...] prevede [...] del candidato per non [...] minuti seguita dalle domande dei commissari che [...] il minuto. Il tutto in seduta [...] nugoli di giornalisti. Per il loro giudizio, [...] vincolante, i parlamentari si serviranno anche dei [...] e gli altri cinque [...] e che saranno di-stribuiti sin dal primo [...]. Il voto definitivo [...] degli [...] sarà espresso mercoledì prossimo nel [...] della sessione plenaria che si terrà, stavolta, a Strasburgo. [...] sarà chiamata a giudicare [...] rapporto che Chri-sta [...] avrà preparato e che [...] discuterà, a porte chiuse, lunedì sera nella [...]. Tutti danno per scontato [...] e soci sarà dato [...]. Ma se così non [...] Se [...] ci sarà il gradimento per [...] «Allora -ha detto il [...] il britannico [...] -sarebbe meglio che si [...]. /// [...] /// [...] «Non poteva essere accettabile [...] della [...] fosse deciso dai governatori [...] invece che dai capi di Stato e [...] Il presidente francese [...] accoglie il cancelliere tedesco Kohl, [...] Avignone [...] Kohl «Non si può [...] stato un processo segnato dalle difficoltà ma [...] Francia e Germania sono eccellenti. Il resto non sono [...]. Non è solo [...] che consu-ma le passioni [...] le spe-ranze e le illusioni, gli incontri [...] a indurre Giorgio Napoli-tano ad accantonare il [...] che ha appagato la [...] nella inquieta Germa-nia. Appena rientrato, già [...] preme: [...] da fronteggiare il dramma delle [...] in Campania, correre lì tra le popolazioni colpite. Solo uno squarcio di [...] è costato [...] della si-nistra al governo [...] del paese con questo governo [...]. E non è altra cosa, [...] si misura con gli [...]. Racconta Napolitano: [...] se-ra a Bonn, è venuto [...] ascoltare la mia conferenza [...] Heinz [...] di tendenza [...] in Germania a guardare con [...] del Pci. [...] che la prima volta in [...] venni a Bonn, su invito [...] di [...] era il 1979. [...] il [...] il più grande partito comunista [...]. [...] ma con forti spinte nel [...] seno per la ricerca di vie nuove, democrati-che, riformiste. Il ricordo corre ai [...] ricer-cati e costruiti nei 20 anni, da [...] con i più lungimiranti diri-genti della [...] da Willy Brandt, «per [...] tra il Pci e [...] sociali-sta, fino a prefigurare [...] pro-prio ingresso [...] a Oskar [...]. [...] «Naturalmente, è stato segnato da [...] contraddizioni. È passato attraverso contrasti [...]. An-cora negli anni Ottanta, [...] complimento venire considerati, nel Pci, dei riformisti [...]. Ma que-sta è storia [...]. Quel che vale la [...] sottolineare è che la scelta europeistica e [...] state due facce della stessa medaglia». Quanto questi rapporti hanno in-ciso [...] «È evidente che per realizzare [...] sostanziale avvici-namento con alcuni dei maggiori partiti socialisti e [...] a cominciare dalla [...] bisognava collocarsi saldamente sul terreno [...]. In ciò fummo aiutati molto [...] che si venne compiendo [...] anni Settanta nel Parlamento euro-peo: [...] dimentichiamo [...] in quella sede, prima di [...]. [...] la convinzione che non ci [...] av-venire per il maggior [...] italiana se non [...] come parte integrante della si-nistra [...] risultava chiaro co-me ciò fosse possibile solo renden-do sempre [...] esplicito e coerente il filone riformista della elaborazione [...]. [...] è definitivamente acquisito? «Ormai [...] anno sia-mo il punto di riferimento in Italia [...] i partiti del socialismo eu-ropeo. E ci troviamo tutti [...] uno dei più importan-ti e difficili passaggi [...]. Tanto ardui da giustificare [...] vertice della Banca [...] «La vicenda così tortuosa [...] confronto sulla scelta del presidente della [...] sor-gere il dubbio che [...] visioni diverse sia [...] della Banca centrale sia [...] da condurre. È difficile dire se [...]. [...] da discutere presto su come [...] una politica monetaria rigoro-sa rivolta a garantire il massimo [...] stabilità, con [...] di una poli-tica di investimenti [...] la crescita e [...]. E ai partiti socialisti toccherà [...] un contributo [...]. La priorità accordata alla mo-neta [...] il cammino verso [...] «Si è [...] Maastricht, [...] la più con-creta e avanzata [...] possibi-le di un disegno gradualmente evo-lutivo, in senso sovranazionale [...] fe-derale, della Comunità europea. Naturalmente si potevano anche [...]. [...] dello stesso Jacques [...] erano due i pilastri [...] su cui occorreva puntare: non solo la [...] anche la difesa comune. Per non parlare [...] delle proposte del libro bianco [...] politiche [...] competitività e [...]. Ma, essendo rimasti sullo [...] obbiettivi, se si fosse mancato anche il [...] unica, il processo di integrazione avrebbe davvero [...]. [...] «Oggi, raggiunto il traguardo [...] monetaria, è indi-spensabile ed è [...] riallargare [...]. E perseguire [...] ob-biettivi [...]. Parten-do, io dico, [...] dai proble-mi più sentiti dai [...]. Occorre più integrazione politica per [...] al livello europeo risposte adeguate a quei bisogni che [...] chiamano [...]. Non [...] (sia [...] «Non mi convince affatto la [...] facciamo gli [...]. Intanto, vorrei dire che [...] non fossero stati in note-vole misura europei [...] come hanno fatto, uno sforzo enorme per [...] paese [...] monetaria. E poi, più in generale, [...] governi e alle for-ze politiche, tocca non dare lezioni [...] europeismo ai cittadini, bensì [...] in un discorso e in [...] impegno il cui presupposto sia una maggiore integrazione, una [...] politica, ma proprio per affrontare meglio i problemi [...] dei paesi membri [...]. [...] «Molto è già cambiato. Ha [...] sulla possibilità che il [...] effettivamente a soddi-sfare i criteri indicati nel [...] Maastricht e a contribuire alla na-scita di [...] forte e stabile? Eb-bene, [...] Bonn [...] avuto incontri molto interessanti con esponenti di [...] della [...] non so-lo della [...]. E in tutti ho trovato [...] rispetto e apprezzamento per i risultati conseguiti [...] sul piano del risanamento finanzia-rio, [...] del tasso [...] e della stabilità, anche politica». /// [...] /// Semmai, sono un [...] meravi-gliato che in Italia si [...] poco del risultato ottenuto con [...] negli accordi di [...]. Si com-prende perché la ten-sione [...] sia concentra-ta [...] e sul risultato [...] della moneta, ma ab-biamo dovuto [...] esami duri anche per entrare [...]. [...] «Sì, gli esami per [...] sono [...]. [...] che possiamo dormire sonni [...] cuscino [...] monetaria né su quello [...] perché occorrerà la massima [...] im-pegno su un versante e [...]. [...] un-dici paesi della moneta unica [...] i tre-dici di [...] responsabili in egual misura di [...] funzionare bene entrambe le strutture e di [...] verso politiche lungimiranti di sviluppo [...] nostre economie e delle nostre società nella libertà e [...]. Pasquale Cascella [...] 6. /// [...] /// Pasquale Cascella [...] 6. (0)
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