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Cinema, integralismo, Mediterraneo. A Locarno il regista Youssef Chahine Religione e potere Dal nuovo Egitto prima della [...]. La retrospettiva di Locarno [...] salvatag-gio di molti suoi film, che ruolo [...] questo il governo egizia-no? Mio nipote Gabriel [...] diret-tore della nostra società, [...] ha fatto un miracolo. Abbiamo ri-trovato alcuni internegativi [...] Pari-gi, [...] convinto il governo a stampa-re due copie [...] dieci in bianco e nero. Dalla nazionalizza-zione non [...] stata conservazione dei negativi [...] attrezza-ture tecniche. Tutto è caduto a [...]. Ancora oggi i negativi [...] tre miei film [...] di un giorno nuovo, La [...] La ter-ra) appartengono al governo. Per [...] dalla distruzione ho chie-sto di [...]. Mi è stato rispo-sto [...] possibile perché sono beni nazionali. Esistono delle leggi e [...] proteggono il cinema egi-ziano? Durante la nazionalizzazione [...] cinema è stato messo in disparte. Amici e parenti dei poten-ti [...] trovarono in un [...] a capo di tutto il [...] egiziano. Ora si sta tentando di [...] socialista al capitali-smo ma sempre [...] capire cosa sono [...] e [...]. Per la prima vol-ta [...] di mestiere mi è stato chiesto di [...] comita-to. Sono molto reticente visto [...] comitato fanno parte anche degli ufficiali. Mi dà speranza un re-cente [...] del primo ministro: [...] possiede una [...] specificità e dei grandi cineasti. Scrittori come Naguib [...] che pure ha col-laborato [...] scritto at-traverso il cinema che veniva diffu-so [...] paesi arabi. Avevamo un grande mercato [...] egi-ziano è stato tradotto nel cinema che [...] di lin-guaggio formidabili. È necessaria una ripresa [...] e artistici per uscire dalla catastrofe. Tuttavia [...] di cinema dove lei insegna [...] essere una fonte inesauribile di [...] talenti. /// [...] /// Sotto Nas-ser [...] un ministro che nonostan-te [...] -ci sono sem-pre delle eccezioni -era un [...]. Ha avuto la meraviglio-sa [...] al Cairo la «Cité des [...] che comprende gli Istituti [...] arti drammatiche e due Conservatori di musica [...]. Tra tutte le discipline [...] anno almeno in ses-santa. Una volta usciti non [...]. Io cerco dei finanzia-menti [...] offro [...] a [...] registi di girare [...]. Il [...] dei giovani cineasti sono stati [...] allievi o assistenti. Lei ha avuto molti [...] censura, tuttavia è molto amato dal pubblico [...] tollerato dal governo abbastan-za per continuare a [...] in Egitto. Ci aiuta a capire [...] Sono sfuggito al sistema perché non sanno cosa [...] e sen-za di me. Ho partecipato a molti [...] film popolari. Ora sono il solo [...] in Occidente (soprattutto in Francia, Germania, Inghilterra, [...]. La mia gioia non [...] ma dal fare un film. Senza questo sarebbe impossibile [...] autocratici, per non dire dittatoriali. Eppure non ha mia [...] fare film fuori dal suo paese. Il [...] egiziano è [...] civilizzato. Il senso di so-litudine diffuso [...] Europa è frutto di una educazione che non insegna [...] amare e parlare con [...] -mal-grado [...] di fantastici mezzi di comunicazione. La civiliz-zazione egiziana proviene [...] tolleranza che [...] in que-sto paese. Ora che questa tolleran-za [...] per il [...] del nazionalismo e oggi [...] che è in aumento in tutto il [...] in un paese in via di sviluppo, [...] dalle forze americane, le cose vanno male. Io amo [...] ma non posso condividere la [...] politica verso il petrolio e il resto del mondo [...]. In Il Cairo che [...] Il [...] è stato vietato do-mando infatti il perché [...] in Iraq. Quale connivenza esiste in Egitto [...] integralisti e il governo? Straordinaria: si sono [...] le istituzioni. Non voglio dire fino [...] quasi. Nei sin-dacati per esempio [...] molti. Durante il processo a [...] mi sono sentito capro [...] governo preoc-cupato di fare un gentlemen agreement [...]. I [...] spesso confron-tata con Fellini. Ci sono registi che [...] suo lavoro? Prima di studiare in America [...] musical americani, [...] era in guerra. Poi mi ha in-fluenzato [...]. Adoro Fellini, mi ricorda [...] italiani che ho cono-sciuto ad Alessandria e [...] imparato la lingua, per strada. Pro-babilmente abbiamo una sensibili-tà affine. Non ho tempo di [...] perché lavoro sempre. La mia formazione proviene [...] e cresciuto ad Alessandria dove ho frequentato [...] molto diversi, per questo posso girare più [...] e saltare da una musica [...]. Per esempio canto in [...]. Dove ho imparato? Non [...]. Forse aspettando un mio [...] della Sinagoga. Amo le canzoni francesi, inglesi, [...]. La danza poi. Trovo questo inevitabile. Soprattut-to quando si nasce in [...] città co-me Alessandria dove si sono con-frontate [...] di nazionalità e tutte le [...]. Io sono cattolico. Attorno al cattolicesimo ci [...] feroci come la scis-sione della Chiesa tra [...]. Sappiamo che la Santa Fa-miglia [...] in Egitto. Dove ha vissuto e [...] Gesù [...] i [...] anni? Preferisco pensare che [...] mia città. Sono soprattutto alessandrino. Il Mediter-raneo vuol dire [...]. Con la fa-miglia abitavamo [...] partire le navi. Ho viaggiato fin [...] e il viaggio per [...] stato molto importante. [...] è un personaggio che non [...] paura di andare [...] parte. Gli europei hanno preso [...] civilizzazione, ivi compresa la religione. Il cinema egiziano che [...] è stato il maggiore [...] il mon-do arabo, esploratore di tutti i [...] alla commedia musicale al film storico fino [...] della cultura e del modo di vivere [...] in stato agonizzante. Era la seconda industria del [...] si producevano 200 film [...] negli anni Ottanta si è [...] a 70, ora ne vengono realizzati appena una quin-dicina, [...] sono stati addirittura 6. Tuttavia a queste cifre corrisponde [...] scoperta continua di [...] talenti. Secondo [...] uno dei registi più [...] vague egiziana già assistente di Chahine e [...] del Festival di Locarno: «Quando si girava [...] solo quattro o cinque film [...] si era più seguiti [...] era curioso di vede-re qualcosa di diverso. Oggi con una decina [...] tutto, di cui ognuno ha uno stile [...] rischio che il pubblico non ci segua». Cosa è accaduto? «Con [...] anni [...] chiusero un mi-gliaio di [...]. Tutti i loro film [...] go-verno, che ne ha poi rivenduto la [...] ca-se di produzione che si sono riformate [...] il cinema è stato di nuovo privatizzato. Naturalmente que-sti produttori improvvisati [...] dello Stato. Oggi per esempio [...] una casa di produzio-ne [...] dei tremila film girati in Egitto e [...] alle televisioni arabe». Attualmente oltre alla [...] fondata da Youssef Chahi-ne, [...] reputa-zione è la sola [...] e delle preven-dite [...] (ha prodotto i film [...] tutti con la Francia [...] per realizzare il secondo film di Asma Al [...] e [...] prima di Atef [...] esi-stono altre tre produzioni [...] quella del regista [...] El [...]. Dice Gabriel [...] direttore della [...] la società di Youssef Chahine: «Il [...] della pro-duzione non è quello dei finan-ziamenti [...] alla man-canza di leggi e [...] di re-golamenti che rendono [...] affare in perdita. Le tasse sono enormi [...] è protetta, i biglietti per i cinema [...] tutto [...] sono carissimi. Le leggi contro la [...] solo da due anni. A questo si aggiunge [...] televisione che è un mo-nopolio di Stato [...] e che quindi può permettersi di pa-gare [...] un film». Alla domanda se il suo Re [...] opera prima [...] in concorso a Locarno, sarà [...] nel mercato arabo, Ous-sama Fawzi ha risposto che pro-babilmente [...] una versione più breve. Infatti il film, che [...] Egitto [...] avendo molto successo, ha già sollevato uno [...]. Un cineasta popolare nel [...] assai cono-sciuto [...] Youssef Chahine, il più [...] mondo arabo. Eppure i suoi film, [...] completa retrospettiva, hanno rischiato negli anni di [...] sempre. Chahine ha cercato e [...] dei suoi film. [...] parla dei suoi rapporti con [...] il resto del mondo. MARIA TERESA OLDANI Youssef Chahine; [...] egiziano, [...]. [...] del Festival di Locarno [...] e Boni» miglior film, secondi «Floating [...] e «Marian». Un premio a Valeria Bruni Tedeschi Claire [...] Clara, il «Pardo» al [...]. Fosse stato in giu-ria, [...] Salomone [...] avrebbe potu-to fare di meglio. E neanche niente di [...]. Così alla fine hanno [...] noti. Anche perché non ce [...] altri da premiare. In termini sportivi, immaginate [...] a cronometro alla quale partecipino [...] Pantani e, per fare [...] di pedalatori della domenica. /// [...] /// [...] dei volenterosi dilettanti, i [...] passati alla ca-momilla prima di andare a [...]. Ecco: al [...] Festival di Locarno è [...] stesso modo. Adesso, [...] dei saluti, con gli [...] la mente un [...] in-torpidita, si può solo [...] vuole) sottilizzare se sia giusto il Pardo [...] Claire Denis per [...] e Boni. Oppure se non sa-rebbe [...] il primo premio a Floating [...] di Clara Law. O ancora, [...] quanto sia stato avvantaggiato [...] chiusura, dopo una sequenza di «orrori» vera-mente [...] Marian [...] ceco Peter Vaclav (premiato an-che dalla giuria [...]. Ma so-no discorsi inutili, [...] pronte. E non cambiano di una [...] di una edizione che ha [...] a due marce: la quinta e la retro. Visto con gli oc-chi [...] spiacere che [...] di Paolo [...] non sia stato preso [...]. In ogni caso, [...] il Pardo di Bronzo [...] Valeria Bruni Tedeschi, per [...] e Boni, a mettere [...] la bandiera in pace. E a quelli che [...] di [...] il premio speciale della Giuria [...] un sorriso di soddisfazione. In-somma: in questo giorno [...] ci sentiamo un [...] tutti felici e vincenti. Come se avessi-mo «azzeccato» [...] al Totocalcio. Davvero: re Salomo-ne non [...] di meglio. Ma [...] stato [...] al festi-val, oltre al rituale [...] abbracci. Una sorta di filo [...] at-traversato molte delle opere in concorso (e [...]. Lo-carno [...] per [...] senza troppi giri di parole, [...] stata [...] del «cambio generazionale» e del-la [...] ritrovata. Un passag-gio di consegne [...] e le nuove generazioni contrassegna-to da lacrime, [...] dalla voglia di non ripetere eter-namente gli [...] senza paura di smen-tita, [...] presa di coscien-za in diretta. Ma non [...] una lettura politica. Di politico, in sen-so [...] del festival non [...] traccia. Erano soltanto la fo-tografia, [...] del bi-sogno di dare voce ai sentimenti. E chissà che non [...] il grande argomento su cui dibattere nel Terzo [...]. Il desiderio di un [...] tema di [...] e Boni come lo [...] Floating [...] era il «mes-saggio» di Un [...] innocenza di Mohsen [...] era il tentativo del [...] Ma-rian di Peter Vaclav; ed era anche il [...] egiziani di I re [...] di Ossama Fa-wzi (premio [...]. Come a sottolineare, nel tempo [...] corre verso [...] il bisogno di cercare e [...] una diversità interiore. Questo è stato Locarno [...] un impasto di disperazione e [...]. Altro è stato Locarno [...] «provocazione» dei film in concorso in Piazza Grande. Una scelta «politica» ma [...] risparmio sulle spese di noleggio da pagare [...] stato notevole. Il pubblico un [...] ha gradito, un [...] ha picchiato i piedi per [...]. Ma nel complesso [...] indubbiamente coraggioso, è riuscito. Altro anco-ra sarà Locarno [...] prossimo, [...] del Cinquantesimo. Marco [...] direttore del Festi-val, nella sera [...] saluti ha già co-minciato a dare fuoco alle polve-ri, [...] quello che sarà [...] una personale completa di Clint Eastwood: «La più costosa che sia mai stata organizzata». Un gran bel [...] de [...] non [...] che dire. Forse anche [...] messaggio spedito in Laguna. Non era per caso [...] Harry il re-gista che [...] de Gli spietati aveva affermato che alla Mostra [...] Venezia non ci sa-rebbe mai più andato, nemmeno [...] Magari [...] stiamo sba-gliando: la memoria, si sa, fa [...]. /// [...] /// Hanno vinto i migliori. Anche perché non ce [...] altri da premiare. Il [...] festival di Locarno si [...] un verdetto giusto e salomonico. Pardo [...] al film di Claire Denis; Pardo [...] ex [...] a Clara Law e Peter Vaclav. A [...] e Boni pure i [...] interpretazioni, per Valeria Bruni Tedeschi e Gre-goire Colin. Premio della Giuria a [...] e a I re [...] Ossama Fawzi. /// [...] /// Premio della Giuria a [...] e a I re [...] Ossama Fawzi. 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