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La mia esperien-za mi [...] questa è [...] strada che può portare [...] una pace duratura, sia in famiglia che [...] stati». [...] è venuto a Reggio Emilia [...] il primo grup-po di risolutori di conflitti [...] Italia: [...] giornalisti, o semplice-mente persone che hanno espe-rienze [...] vogliono ci-mentarsi in questo lavoro. A diffe-renza che da [...] Stati Uniti questa professione è riconosciuta da molti [...]. In tutto il paese [...] pacificatori che vengono interpellati per le questio-ni [...] tra bande, guerre etniche, perfino litigi tra [...]. Non si tratta di [...] consulenti, che aiutano le parti in conflitto [...] compromesso ac-cettabile. Il merito, ammette [...] è in gran parte suo. È stato lui, soprattutto, [...] que-sta professione e ad averle dato cre-dibilità. Quando era ancora [...] il [...] non si sa-peva nemmeno cosa [...]. Non esistevano studi specifici [...] lavoro. [...] lo costruì piano piano, giorno [...] giorno, sfruttando gli studi di scienze politi-che fatti [...] (dove conse-guì giovanissimo il [...] e [...] sul campo negli anni [...]. Nato e cresciuto da una [...] poverissima in un paesino del Te-xas, «un luogo in [...] convivevano razzismo e sessismo, insomma molte situazioni che spesso [...] in conflitto [...] con [...] diven-ne importante per lui cercare [...] mettere [...] tutti. I punti di contatto «Volevo [...] anche se sei in disaccordo con qualcuno [...] qualsiasi, puoi trova-re altri punti di contatto [...] un dialogo e costruire qualcosa». A 13 anni [...] inter-ruppe gli studi di [...] anno e se ne andò in giro [...]. Visitò America, Africa e Giappone. Per mantenersi faceva i [...] i ragazzini di [...] racco-glieva fragole e cotone, [...] fabbriche alimentari, ecc. I suoi compagni di [...] di ogni tipo e di ogni raz-za. In tutte le situazioni [...] trovai in quel periodo, nelle fabbriche di [...] Africa come nelle fabbriche in Giappone, cercai di [...] passione per la mediazione, per la comprensione [...] altri. E vedevo che in qualun-que [...] fossi, le [...] regole fun-zionavano. Fu allora che cominciai [...] sarebbe stata la mia strada». Ma ciò che spinse [...] sulla via della riso-luzione [...] qualcosa che avvenne molti anni dopo. Subito dopo il liceo, [...] si era impe-gnato nella [...] difesa dei di-ritti delle donne, negli Stati Uniti, [...] tardi, dopo [...] in quel-la dei diritti [...] nei paesi in cui questi era-no minacciati. Fu così che, mentre [...] Grecia contro il regi-me dei colonnelli, fu catturato [...] qualche anno di car-cere. In prigione, veniva torturato [...] tre ragazzi che lo legavano alla sedia [...] scariche elettriche in varie parti del corpo. E per la prima volta [...] vita sperimentò la [...] abilità di me-diatore per difendere [...] stesso. Così decisi di sposta-re [...] conoscenza su un altro piano. Individuai il più umano [...] e cominciai a chiacchierare con lui come [...] una per-sona che avevo incontrato a una [...]. Gli chiedevo di [...] della [...] famiglia e dei fi-gli, e [...] via. Cercavo di raggiunge-re il [...] come lo chiamo io. I primi tre mesi [...] nemmeno la pena di rispon-dermi, ma un [...] ap-prestava a legarmi, improvvisa-mente buttò la corda [...] dis-se: [...] ce la faccio più [...]. Ma tu continua a [...] fuori non si [...]. Tra un urlo e [...] e dopo un anno mi fece tro-vare [...] della cella e quella della prigione e [...] scappare». Di quelle conversazioni, ha [...]. Se tante nazio-ni, tante [...] parla-re come parlammo io e quel ragaz-zo [...] più bisogno di persone come me». Tornato a Washington, [...] decise di professionalizzare le [...] mediatore, dedicandosi prima alla risoluzione di piccoli [...] passando a questioni sempre più complesse. Il suo com-pito è [...] alle parti in causa di una querelle [...] arrivare a un accordo, anche parziale. Prendiamo per esempio le [...] e musulmani, comunisti e fascisti, bianchi e [...]. Religione e ideologia rappresenta-no [...] della personalità di un uomo, e se [...] contrasto, si possono trovare punti di contatto [...]. [...] lavora nel [...] or-mai da [...] è sempre stato free [...] se si eccettua un perio-do [...] cinque anni in cui insegnò [...] di Washington. Ha col-laborato alla risoluzione [...] tutte le guerre più importanti di questi [...] in Bosnia alla Somalia. A [...] sono or-ganizzazioni non governative, [...] per la pace e lo sviluppo, ma [...] comunità locali. In Bosnia e in Sudafrica Della Bosnia ha il ricordo più sof-ferto: «Abbiamo lavorato [...] ed è stato molto faticoso. La prima mossa è [...] for-mare gruppi multietnici in modo che potessero [...] co-munità in guerra. In questo mo-mento stiamo [...] dei centri di riconciliazione. Quello che vorrei inculcare [...] gente è sempre lo stesso princi-pio: ogni [...] ogni musulmano sono molto di più che [...] croato, un musulma-no. Sono professori o impiegati, [...] sono un sacco di cose che li [...]. La gente deve imparare [...] co-se». Al Sudafrica sono legati [...] migliori. Ci andò molte volte, [...] fermandosi ogni vol-ta parecchi mesi. Lavorava per or-ganizzazioni di vario [...] come le [...] in black, il movimento più [...] di donne contro [...]. A tutti insegnava le sue [...] di [...]. Qualcuna delle or-ganizzazioni non era [...] in grado di [...] altre si limitavano a [...] il viaggio. Racconta di quando lavo-rava [...] abitato solo da neri, in cui [...] era partico-larmente dura. Nelle case non [...] acqua né luce e [...] poverissimi. Ma come spesso si [...] casi, spendevano tutte le loro energie a [...] governo, peraltro completamente colpevole nei loro confronti, [...] quello che avreb-bero potuto fare, loro, senza [...] per migliorare la situa-zione. Così dissi loro: «Guardatevi [...] non ci sia nessuna risorsa che possiate [...] e che possa farvi guada-gnare qualcosa?». In un primo mo-mento, [...] non era ri-masto loro niente, il governo [...] tutto. Pensandoci bene, sco-prirono invece [...] che sapevano ancora fare: confe-zionare vestiti e [...] pezzi di stoffa ma senza le macchine [...] fare nien-te». Guerre fra bande [...] di persuasione. Scoprimmo che [...] nel governo, persone che non [...] mai pensato in vita loro che [...] fosse giusto ma che si [...] come paralizzate in questa situazione e che non aspettavano [...] che gli si desse [...] di cambiare qualcosa. Alla fine, le donne [...] macchine e cominciarono a realizzare borse bellissime, [...] un [...] di sviluppo». [...] la-vora a pieno ritmo anche [...] suo paese. Gli incarichi più frequenti [...] guerre fra le bande delle grandi città, [...] Los Angeles e [...]. Che fare in questi [...] «Queste [...] sono guidate da leader molto forti, che [...] un malinte-so senso di potere. In molti casi ba-sta [...] di que-sto potere su un fine giusto. Per esempio, gli si insegna [...] e gli si da poi [...] di [...] a loro volta, con la [...] di una classe, ecc. [...] viaggia moltissimo. Tra un viaggio e [...] vive nella [...] casa nella West Virginia, in [...] a una fore-sta. Dipinge, suona, scrive poesie, [...] prende fiato per la prossima missione. Ferraris «Gettate le armi [...] pace» I ricordi più sofferti vengono dalla [...] Bosnia, quelli più belli dal Sudafrica. E persino della Grecia [...] un esperienza positiva. [...] americano, costruttore di pace di [...] è un media-tore nato. Ha scoperto come risolvere [...] ne ha fatto la [...] professione collaborando alla risoluzione [...] nel mondo. A Reggio Emilia ha [...] gruppo di «risolutori di guerre» in Italia. GABRIELLA SABA [...] Omicida incinta evita il [...] del giudice militare colombiano [...] accusati [...] di Giacomo Turra Fu [...] poliziotti prosciolti Sacrestano fa causa al parroco PADOVA Non [...] serviti la battaglia dei fami-liari, [...] diplo-matica arrivata alla soglia [...] gior-nalistica del Nobel Gabriel Garcia Marquez: [...] cinque poliziotti colom-biani accusati di avere ammazzato [...] manganellate lo studente padovano Giacomo Turra, in [...] sono stati sca-gionati. Il giudice istruttore militare [...] per omi-cidio nei loro confronti ha emesso [...] nella mor-te del giovane italiano, scrive, «non [...] del sergente [...] Vasquez Raimun-do e dei [...]. /// [...] /// I legali co-lombiani della [...] Turra [...] già presentato un ricorso al Con-siglio superiore [...] Giustizia [...]. Le pressioni internazio-nali potrebbero [...]. Ma la situazione appare [...]. Giacomo Turra, [...] fi-glio di [...] padovana e del professor Sisto Turra, [...] ortopedico a Treviso, si era recato in [...] Colombia la scorsa estate. Con un amico -poi [...] Italia [...] so-lo -aveva affittato un [...]. Il dramma era scop-piato [...] 3 settembre scor-so. Giacomo si era sentito [...] si sa perchè -ed era en-trato in [...] per chiedere aiuto. Era agitato, nessu-no lo [...]. Una guardia privata lo [...] un calcio al ventre. Subito do-po era intervenuta una [...] della polizia. /// [...] /// Giacomo, «ammanettato» con la [...] era stato trasci-nato in strada, steso a [...] uno stivale sul collo, pestato a sangue. Seconda tappa, [...] di «calmanti» praticata da un [...]. Via di nuovo con [...] ritorno [...] poco dopo, già cadave-re: [...]. Da parte della polizia, subito [...] di como-do: il ragazzo era «fatto» di cocaina, le [...] se le era [...] in una crisi di autolesionismo. Ma il papà medico, [...] Colombia per riti-rare il corpo, non [...] cascato. Giacomo non si drogava. Il profes-sor Turra aveva [...] esa-mi. Risultato: nessuna traccia di [...] dovuta a [...]. Era intervenuta [...] ita-liana, con molta decisione. La Far-nesina aveva bloccato [...] ferma -la firma di un accordo di [...] Co-lombia ed Italia. Inevitabile, a quel punto, [...]. /// [...] /// Primo passo: la [...] (equivalente alla procura della [...] aveva passato il fascicolo [...]. [...] lo avevano re-stituito dopo [...] anche allora: «non sono emersi indizi» nei [...]. Alla stessa conclusione era [...] della commissione Difesa del Senato colombiano. Era intervenuta la [...] General di Bogotà, avocando [...] caso. Altre indagini, convinzione dei [...] era da [...] agli agenti, atti di [...] giustizia militare e asse-gnati allo stesso magistrato [...] inutilmente ri-cusato. La conclusione era [...]. In mezzo, [...] irre-movibile dei vertici della polizia, [...] seconda perizia che aveva tro-vato «tracce di cocaina» dove [...] prima, una serie di pressio-ni [...] testimoni. E, al contrario, un [...] di solidarietà e di in-terrogazioni parlamentari in Italia, [...] a [...] dello scrittore Gabriel Garcia Marquez, [...] condotto con gli studenti di una scuola [...] «controinchiesta», demolendo in pochi giorni le verità [...]. Prosciolti in istruttoria, dal giudice [...] i cinque poli-ziotti colombiani accusati [...] di Giacomo Turra, [...] studente padovano ammazzato di botte [...] una vacanza a [...]. La giustizia sul suo [...] tenace lotta dei genitori si fanno sempre [...] di inasprirsi anche i rapporti diplomatici fra Italia [...] Colombia. Lo scorso settembre Giacomo, [...] un drogato, era stato picchiato a sangue [...]. DAL NOSTRO INVIATO MICHELE SARTORI BOLOGNA Il carcere fino ad ora lo aveva evitato [...]. A differenza di Sophia Lo-ren [...] film, a Maria Di Giu-seppe, palermitana di [...] at-tendeva la galera per [...] ucciso in-sieme [...] amante, il marito da [...] quattro figli. Ora la donna di [...] sette. Maria Di Giuseppe è [...] giorni fa a Bologna. I poliziotti erano da tempo [...] sue tracce per eseguire [...] ordine di carcerazione: la donna [...] scon-tare 20 anni di carcere. Pochi mesi fa Maria Di Giuseppe [...] stata rin-tracciata in un istituto religioso di Bologna. Le porte del carcere [...] erano aperte perché Maria era nuovamente incinta. La vicen-da si è [...] che la donna non aveva potuto portare [...] gravidanza. CAMPOBASSO Licenziato do-po 21 [...] come sacrestano si rivolge al pretore che [...] indennizzo di di-versi milioni e dispone il [...] beni della chiesa. Osvaldo Iannone, 59 anni, [...] Bara-nello, [...] della provincia di Campobasso, ha lavorato dal [...] nella parrocchia di S. Mi-chele Arcangelo del piccolo [...]. Fino [...] percepiva 40 mila li-re [...] successivamente a 200 mila lire. Prima della scaden-za del [...] consiglio pastorale decise il suo allontana-mento. Il giudice stabilì un [...] milioni più le spese. Ma la sentenza non è [...] osservata perché il parroco, don Giancarlo [...] finora non ha [...] giudiziario che dovrà [...]. /// [...] /// Ma la sentenza non è [...] osservata perché il parroco, don Giancarlo [...] finora non ha [...] giudiziario che dovrà [...]. (0)
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