Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1980»--Id 86869312.

Lunedì 9 giugno [...]. Il sindaco Valenzi, proprio [...] gli ha fatto pervenire una targa, dono [...] Napoli, a ricordo e testimonianza di quel [...]. Massimo Punzo si è [...] al nostro partito ed è candidato al Comune [...] Alessandria. Volentieri pubblichiamo questa [...] ricostruzione di un episodio della [...] e [...] antifascista di Giorgio Amendola e [...] compagna Germaine. In Castel Capuano, sede [...] Tribunale [...] Napoli, si era costituito un gruppetto di [...] e giovani, alle cui riunioni e discussioni [...] laureato. Un giorno [...] avvocato Francesco Maglietta, padre [...] Clemente, divenuto in seguito esponente del PCI napoletano, [...] parte per [...] che [...] tempo sarebbe stato celebrato [...] Sezione speciale del Tribunale [...] Napoli [...] processo a carico di 270 confinati di Ponza, [...] protesta contro le autorità confinarie. Ma vi erano anche [...] schieramenti politici. Mi disse di essere [...] difendere una giovane donna di Tori-no. Egli non se la [...] solo pochi giorni prima suo figlio, mio [...] collega di Università, era stato condannato a [...] reclusione dal Tribunale speciale. In tale situazione non [...] di assolvere [...]. Accettai immediatamente e ci [...] gruppo di giovanissimi guidati dal compagno. Mario Palermo oltre che [...] Enrico Altavilla e da professor Claudio Ferri, incaricato [...] Giorgio Amendola. Avemmo la prima sorpresa [...] col pretesto di non [...] i 270 imputati, i [...] dal presidente del Tribunale la autorizzazione di [...] al giorno per cinque udienze distinte. [...] facile immaginare la farsa [...] a carico dei gruppi giudicati successivamente al [...]. Mi indicò un ragazzone [...] la idea del dirigente e del vero [...] organizzata. Interrogato dal presidente non [...] politico, come usano« Come aiutai Tomone [...] passare del tutto [...]. Come tornare, dopo avere [...] quelle vicende, alla modesta vita quotidiana di [...] lavoratrice? Ma come mantenersi, sul [...] democratica io tempo di pace, al livello [...] nel fuoco della guerra partigiana? [...] proprio [...] Giuliana », Tolmina [...] a ricordare con [...] commozione (appena dopo il voto, [...] mattina), i giorni in cui « Palmieri [...] tale era Io pseudonimo di Giorgio Amendola [...] abitò nella base della Cirenaica [...] periferìa di Bologna. La incontriamo nel piccolo [...] metri quadrati al sesto piano di un [...] IACP, in vìa Malvasia. Era una operaia della Ducati, [...] 27 anni, sposata e mamma [...] bimbo di appena tre. Non nascondo che fui [...] mi appariva enorme per le [...] forze. Accettai, lasciando il bimbo [...] iniziare una vita straordinaria e terribile. [...] era al terzo piano, [...] del palazzo [...] ricorda "Giuliana" [...] c nello scantinato vi [...] clandestina del partito, ma questo lo seppi [...] liberazione». Come incontrasti Amendola? [...] Sul ponte della ferrovia [...] Veneta, [...] a casa. Ero al corrente del [...] di un uomo di circa 1,90 e [...] di peso. Vidi [...] e non ebbi dubbi, [...] parole, mi rispose con altre che mi [...] salire. Ci fu festa quando [...] Barontini, [...] aveva lasciato anni prima a Marsiglia ». La ex staffetta sottolinea [...] la « pastosità napoletana » di Amendola. Serio e rigoroso nel lavoro, [...] con affetto della figlia Ada e di Germaine (c [...] francesine [...] diceva [...] te le farò conoscere »). Il presidente gli chiese [...] che non aveva nulla in comune, sotto [...] con gli altri, avesse aderito alla protesta. Il Magri rispose: "Quando ho [...] un milite fascista prendere a calci [...] Germaine, la moglie incinta di Amendola, [...] rotolare per le scale mi [...] per solidarietà". Al che il presidente: "Dunque [...] solo per cavalleria". A questo punto Giorgio Amendola, [...] da una stallata, balzò in piedi rivolgendosi [...] presidente: "Sicché per lei si tratta solo [...] ne compiaccio". Mi è rimasto sempre [...] non [...] seguito fin da allora [...]. Massimo [...] « Il mio lavoro: [...] accompagnamento nelle vie della città, e anche [...]. Le riunioni le tenevano [...] francese. Mi colpi una volta il [...] di Amendola: impastavo una polenta con quel [...] di farina gialla che ero. Era poco dopo mezzogiorno, [...]. Giunti al ponte della [...] stazione centrale, trovammo un doppio sbarramento di [...] e fascisti con le armi puntate c [...] grilletto. Non potevamo mancare [...]. [...] decisi di fare la stupida, [...] la testa su una spalla di Amendola e gli [...] di tenermi abbracciata. Nel posto di blocco [...] dissero di passare. Oltre il ponte fummo [...] camioncino con gente armata in uniforme fascista. Tremai, ma un giovane [...] parola d'ordine. [...] venuti incontro a "Palmieri" vedendo [...] tardava. [...] a salire, e la [...]. Vidi fin là in fondo [...] mano che salutava. Due giorni dopo giunse [...] via Ben-gasi un rapporto che [...] il suo arrivo [...] destinazione ». Finita la guerra ci [...] anni duri, e la ex staffetta tornata [...] fabbrica ed entrata in esperienze di partito [...] ha nascosto al compagno della Resistenza le [...]. Ma la strada per [...] quella indicata dai nostri ultimi congressi, Vili [...] e già se ne [...] I [...] in questa benedetta gioventù che sta scendendo [...] che finirà col prendere, come si deve, [...] per continuare la lotta e [...] alla vittoria ». ///
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Vi sono raccolti dipinti [...] canno dalla seconda metà degli anni Cinquanta [...]. [...] dunque [...] itinerario artistico di [...] che la rassegna presenta con [...] selezione adeguata, a partire dalle prime « fabbriche » [...] arrivare alle sue ultime « metafore notturne ». I temi e i [...] non è facile [...]. Sono tèmide tempi ben [...] ma indubbiamente dominati da una dote di [...] attraversa e li regge: la dote [...]. [...] infatti, è nella [...] esecuzione, [...] liricità, nella [...] tensione umana e ideale. Quella che a volte [...] aggressività » di [...] è solo questa energia [...] e scontra col proprio [...] problemi e-sistenziali e coi problemi del-la storia. Nel suo atteggiamento davanti [...] davanti alle circostanze della vita [...] mai acquiescenza, bensì impuntatura, [...] e decisione. Di lutto ciò è [...] energia, che appare quindi non soltanto qualità [...] al tempo stesso qualità della coscienza e [...]. Il senso affermativo, che [...] immagini di [...]. [...] con questi caratteri che [...] parte del movimento realista sin dai suoi [...]. La presa di coscienza di [...] non si è quindi verificata [...] sfera [...] ma [...] di un processo a cui [...] partecipava ogni altra [...] facoltà, istintuale e razionale, nonché [...] dato della [...] formazione estetica e culturale. [...] nella globali-tà dinamica di un [...] processo che anche le sue immagini industriali di Piombino [...] e prendono peso e spessore, evitando [...] solamente schermi o sipari di [...] intenzionalità. Il sentimento della modernità, [...] centrale della [...] poetica e del suo [...] sentimento che si realizza in tale globalità, [...] del segno, [...] della clausola formale, non [...] dalla novità del pensiero, della scelta e [...]. Il passaggio dalla « [...] personaggi che ne guidano la sorte è [...] un passaggio [...] che logico, ponendosi esattamente [...] suo sviluppo emozionale, ideale e formale. Nel corso di un [...] nati cosi I suoi « costruttori », [...] tra il 1968 e a 1972. C'è qualcosa di allarmante [...] dentro cui, rivestiti di tute [...] di maschere, di caschi [...] uomini [...] contemporaneo. A [...] la memoria corre spontaneamente [...] strofe più significative di [...] « Non Dio o [...] ma il petrolio, il carbone, il ferro, [...] hanno creato / versandoci [...] / negli stampi di questa tremenda società [...] fronte per [...] / sopra [...] campo ». Questo pathos, il pathos [...] e di una tradizione socialista, è senz'altro [...] « costruttori», ma insieme vi è presente [...] una tecnologia sempre più ostile, che tende [...] stessi [...] alle proprie leggi disumananti. Le maschere, i caschi [...] occultano, deformano, imprigionano il [...] stesso che lo proteggono perchè compia la [...]. Il dissidio è aperto [...] procede [...] del progetto tecnologico del [...]. In questi anni difficili, [...] la crisi di tante certezze teoriche, [...] non ha mutato la [...] pittura. Il suo realismo infatti [...] su di [...] che potesse andare in [...] di un rapporto con la realtà, che [...] perchè non a-veva ragione di cessare, e [...] a perdurare dentro i [...] nuove situazioni, le occasioni diverse e il [...] avvenimenti. Non per registrare una [...] sempre per seguire la sorte [...] con [...] curiosità di capire o-gni [...] suo motivo. Di ciò sono una [...] sue ultime opere, [...] come la vasta composizione [...] La vasca, il tuffo e la fuga, di [...] la [...] coppia », [...] e la donna, o [...] come Il sogno c il personaggio. Particolarmente in [...] le capacità di [...] di sviluppare il proprio [...] libertà e insieme con sicura coerenza appare [...]. Al clangore dei rossi, [...] degli arancioni, allo squillo degli azzurri e [...] biacche, ora è subentrato un blu profondo, [...] soffonde ogni altra gamma di colore. [...] il blu della notte, dentro [...] dorme una delle tante ragazze di [...] distesa su di un letto [...] dallo spazio. Nel sogno, una figura [...] si libra nel cielo dove lontana splende [...]. [...] un sogno dolcissimo quello che [...] ragazza sta facendo, quasi il sogno della ragazza leopardiana: «Tu dormi, che [...] sonno / nelle [...] chete stanze. Ma fino a che [...] vero? [...] della stanza vi sono [...] di una realtà che il sogno non [...]. Il telefono sul letto della [...] sta a indicare il concitato La scomparsa di Henry [...] ii i [...] i . Da qualche tempo soffriva [...]. Miller era nato in [...] di New York. Nel 1928 aveva lasciato [...] Stati Uniti per stabilirsi a Parigi. Il suo primo libro [...] Tropico [...] cancro » (1934), suscitò scandalo e fu [...] Negli Stati Uniti fino al 1960. Nel 1939 aveva pubblicato [...] Tropico [...] capricorno ». Nel 1940 era tornato [...] suo paese natale. Dire di un morto [...] di solito è una copertura del fatto [...] è già sostituito. E [...] della funzione Miller nella [...] Novecento è di fatto smentita, almeno a [...] industriale, dalla pallida copia che della [...] esperienza hanno praticato scrittori [...] Kerouac [...] più recentemente, Bukowski. E, a [...] subito in formula, [...] Miller, nella letteratura anglosassone [...] Novecento [...] nella trasposizione a livello narrativo della funzione Whitman: [...] la misteriosa transustanziazione per [...] si fa sangue e carne: «Io intendo [...] un libro se il libro stesso scompare [...] vivo, digerito e incorporato nel sistema come [...] che a [...] volta crea spirito nuovo [...] mondo ». Il percorso della [...] insostituibile avventura sta tutto [...] lettura che questa [...] frase, tratta dal suo [...] ii « Tropico del capricorno », permette: [...] la necessità che lo scrivere sia natura, [...] processo di crescita del corpo, [...] ii fallimento di questa [...] fatto, di natura e mercato: il libro, [...]. Un americano naturalmente felice [...] per [...] questo può [...] di Henry Miller, congiungendo [...] naturale vitalismo e cammino [...]. ///
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Quel frenetico e onnipresente [...] nella [...] gigantesca individualità il mondo [...] vecchia lezione di Whitman, che se aveva [...] e [...]. Williams la [...] eredità poetica, solo in Miller [...] la [...] realizzazione a livello narrativo. [...] il vecchio sogno americano [...] tra individuo e Stato, tra corpo personale [...] tra [...] e [...] che genera in pieno Novecento [...] di [...]. Ed è [...] che si situa la [...] Henry Miller nei confronti del romanziere a lui [...] tradizione inglese: D. ///
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Cosi scriveva D. Lawrence, e Miller potrebbe [...] solo che in lui non c'è più [...] Dio ma solo la degradazione, la prostituzione dei [...] noi. La possibilità [...] a questo punto, sta [...] della mancanza di [...] fondamenti, nella consapevolezza che. Se [...] « consiste [...] fino in mondo » [...] darsi che per noi non ci sia [...] siamo condannati tutti fino [...]. Basta con le lamentele! Basta con le elegie [...] funebri! Basta con le biografie [...] le biblioteche e i musei! Che i morti seppelliscano [...]. Il famoso «urlo» di Gins-berg [...] la [...] etimologia più propria, e [...] di Zaratustra, che puntano sempre sulla [...] danza, possono già riflettere [...] trarre: che la danza di Zaratustra può [...] discoteca. E per finire con [...] Miller, possiamo dire che essa consiste nella trasformazione [...] spazio retorico, che, negando l'opera in quanto [...] come vita, trasforma lo scrittore in mi-tografo [...]. Non diversamente da Whitman, [...] segno contrario, [...] tema di Miller è [...] prodigalità, la [...] vitalità, il suo rovesciarsi [...] suo spreco. [...] preoccupazione fu [...] « un mondo basato [...] non su [...] astratta inchiodata a una croce [...]. ///
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Al di là del [...] cui è testimone [...] il Tropico del cancro [...] vero di Miller è [...] sogno, quello di abolire la letteratura scrivendo. [...] un libello, calunnia, diffamazione. Ma questo ripetuto dover qualificare [...] il libro è. Scrivere segna una differenza rispetto [...]. Si è sempre qualcosa, [...] è la differenza, [...]. Nel momento in cui [...] essere vita e le [...] le idee di reni» [...] altrettanto astratte che le [...] vuoto del pensiero » che si condannano. Ed è [...] che si apre la lezione [...] vera di Miller: se apparentemente i suoi eredi sono [...] patetica riedizione del suo sogno di una scrittura come [...] i beats [...] i suoi veri eredi sono [...] che hanno colto la farsa barocca che si è [...] nella edificazione di un io come spazio etico e [...] è finita in una parodia [...] ormai [...] i frammenti di [...] do di un Herzog, ad [...] contengono più vita di quella [...] involontaria di Miller che è Bukowski. Salutare con serietà la morte [...] Miller, può [...] dire solo [...] colto in pieno la qualità [...]. Silvano [...] dei rapporti, [...] il [...] anonimo, sema volti; sta a [...] i [...] tecnologici che mentre sembrano avvicinare [...] uomini, li dividono [...] di tot dialogo diretto. E così la natura [...] nel buio, in un canto. [...] una natura morta che ci [...] alla fabbrica, al dramma dei « costruttori ». Ecco infatti il grande [...] ma dietro il casco [...] profilo di una pistola, [...] che ha invaso la nostra vita. Si può sognare, sembra [...] si può anche avere [...] felicità privata, ma c'è sempre un risveglio, [...] i conti da fare e gli impegni [...] sono sempre i dubbi da sciogliere e [...] non rimandare. Sogno e realtà, dubbi e [...] dentro una storia irta di contraddizioni: ecco dunque ciò [...] dipinge con slancio ostinato, senza [...] rinunciare a capire e a [...]. Questo è dunque il [...] milanese di [...]. Mario Do [...] « La battaglia di [...]. ///
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Mario Do [...] « La battaglia di [...].