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[...] un capo [...] del pianeta per documentare una [...] perduta [...] africano o le regole di [...] di un alba-tro più unico che raro, sentirsi [...] attratti [...] politica mondiale o da letterati [...] da soli hanno riassunto le contraddi-zioni di un intero [...] ormai alla fi-ne, conversare piacevolmente con i paria della [...] ma anche perdersi nella de-scrizione di una architettura o [...] un mosaico o di un fiore o dietro le [...] dello yeti o di un [...]. Sap-piamo che Bruce Chatwin [...] questo, e molto più di questo. Ar-cheologo e antiquario, saggista [...] e reporter, Chatwin ci ha forse lasciato, [...] la più completa sintesi del suo Dna [...] Che ci faccio io [...] (Adelphi), magnifico [...] che raccoglie grandi ritratti [...] analisi di que-stioni sociali, storiche e politiche [...]. Viaggiare e scrivere, scrivere [...] e ripartire, sono state le diverse e [...] attività di questo aristocratico No-made moderno, mai [...] , mai ancorato alle radi-ci, mai domato [...] semmai condizionato solo da [...] spalla stracolmo di libri e taccuini. Taccuini -dicono quelli che lo [...] conosciuto -rigorosamente numerati e con su scritta la pro-messa [...] una lauta ricompensa: poco male perdere il passaporto, diceva Bruce, una catastrofe invece [...] smarrimento dei miei taccuini da [...]. E anco-ra: «I nomadi non [...] mai sen-za meta da un luogo [...] co-me vorrebbe qualche dizionario. Una migrazione nomade è [...] che gli animali compiono intorno a una [...] pascoli». E non è forse [...] esperienza intellettuale di Cha-twin, [...] prevedibile di pascoli»? Se si vuole documen-tare [...] si finisce a cena con André Malraux [...] con Ernst [...] quando ha [...] suonati, per caso, per [...]. Fare visi-ta a [...] che consuma gli ul-timi [...] luminosa carrie-ra da architetto rovinata dal regi-me [...] i viaggi elet-torali di [...] Indira Gandhi che ri-sulterà [...] in pub-blico e simpatica in privato, ci [...] letterari o gior-nalistici che presuppongono, la lu-cida [...] esat-tamente dove ci si trova. Il Noma-de vagò -prima che [...] morte precipitosa, lo stroncasse [...] di 49 anni -verso pascoli, [...] lui «si-curi» e «prevedibili». Diceva di avere due [...] scrittura: «Quando hai già scritto cinque libri, [...] a dire la [...] sul tuo stile. Hanno paragonato il mio [...] cesellato a quello di Hemin-gway e Lawrence (D. Sì, sono loro i [...]. Hemingway viaggiò molto, ma [...] lo si direbbe «cacciatore», mentre nel viaggiare [...] D. Lawrence [...] un che di liberatorio [...] estraneo a Chatwin. Sia come sia, i [...] livello letterario di Bruce Chatwin sono diventati [...]. Ecco perché siamo corsi [...] Eliza-beth, moglie americana di Cha-twin, che per anni [...] il marito partecipando a tante fasi del [...] e interiore. Detto per inciso, non aveva [...] ri-lasciato interviste in Italia. Com-pagna di viaggi, ma [...] Elizabeth gli si ritrovò accanto, ad esempio, in [...] con ogni probabilità, la [...] autentica iniziazione alla scrittura: Afghani-stan, [...] ricerca del tesoro perduto di [...]. Lady Chatwin, oggi, è [...] Paler-mo. Occasione una mostra, nel [...] Palazzo [...] Steri, di foto, disegni e appunti che Bruce [...] quel viaggio. La mostra, promossa [...] palermitano Franco La [...] insieme [...] amico per-sonale di Bruce, Maurizio Tosi, [...] il singolare incontro dello scrittore inglese con [...] uno straordinario tesoro trovato sotto la «montagna [...] inghiottito dal nulla durante la guerra che [...] anno dopo. Restano solo i di-segni [...] viaggia-tore insieme a qualche foto di To-si. Chatwin non venne mai [...] Sici-lia [...] se fu Assunta, palermita-na verace, «la donna [...] anche alla preparazione del tè», che gli [...] in ospedale a Londra quando lui si [...] una malattia «sconosciuta» che sperava fosse malaria. E verrebbe da giocare con [...] parole, [...] cosa ci facesse «As-sunta» in [...] se non fossimo sicuri che lei stessa, sapen-do successivamente [...] era [...] paziente, se lo sarà chiesto [...] volte. Signora Chatwin, di che [...] «viaggio» di suo marito. Viaggio di evasione? Viaggio per [...] qualcosa? Viaggio scandi-to [...] O dalla nostal-gia del ritorno? [...] casualità nella definizione delle [...] «Niente di tutto questo. Lui vede-va un autobus [...]. I suoi erano viaggi [...]. /// [...] /// Non si allonta-nava mai da [...]. [...] nuove scoperte, ver-so [...] che lo attraeva da mille [...] di vista. Bruce aveva un enorme [...] del-le civiltà, ma anche musica e botanica [...]. Leggeva tutto il possibile sui [...] paesi che avrebbe visitato. Ma la [...] velocità di lettura non [...] periodi preparatori troppo lun-ghi. /// [...] /// [...] Lo prendeva raramente. Allora mi telefonava o mi [...] lun-ghissime lettere per [...] che in qualche [...] solo, soletto. Ma era raro. E quando iniziò a [...]. E racconta che Bruce [...] prima volta in Cina nel 1985: «E [...] tempo, suoi vecchi note book che risalivano [...] dedicati a particolari tipi di piante cinesi [...] visto nel [...]. Al [...] raramente a casa. Seguiva sempre il [...] filo dei suoi pensieri. Spesso, quando eravamo a Londra, [...] capitare che duran-te una cena con amici lasciasse tutti [...] asso per andare a mettere su carta [...] uno spunto, che gli aveva [...]. Dalla scrittura, dunque, [...] e fluida? A [...] si [...]. /// [...] /// Si capisce che [...] ne sa qualcosa: «Aveva una [...]. Capace [...] la stessa pagina. /// [...] /// Ed erano pagine che, una [...] una, aveva [...] di [...] ad [...] la [...] lo soddisfaceva. /// [...] /// Ma anche i dattiloscritti [...] con le sue penne stilografiche. Diceva che scrivere davvero una [...] al [...]. Gli ambienti accademici londi-nesi [...] al naso» nei suoi confronti. Come mai? «Perché Bruce era [...] fortissima personalità. Ma era un [...]. [...] che nelle sue pagine toccava [...] di [...] finiva col solle-vare interrogativi sulla [...]. [...] scritto sotto forma di [...] quanto fosse profon-da, al di là di [...] la [...] cono-scenza dei campi che [...]. Non dimentichiamo che lui inizia [...] consulente della [...]. [...] perché comincia a viaggiare. Bru-ce era uno che [...] camminare per attivare il cervello. Quanto di più antiaccademico [...]. Il New York [...] gli dedicò una pagina intera. Lui non credeva ai [...] at-teggiamento di stupore che non lo abbandonò [...]. Spesso, pren-dendo in mano [...] libri, mi diceva: [...] incredibi-le, incredibile. Odia-va la televisione e [...]. E quelle poche che [...] ha rilasciate perché era il suo agente [...] che [...] se ne [...]. Signora Chatwin, e se [...] la stessa capacità di concisione di Bruce, [...]. Era un uomo attraente [...] di tutti quelli che si imbattevano in [...]. Parlava tantissimo e con [...]. Era uno che raccontava [...]. E in tanti anni [...] per due volte la stessa sto-ria». Le chiedo se oggi, [...] il mondo ormai tagliato a fette dalle [...] conflitti etnici, reli-giosi e politici, sia ancora [...] di eterno gira-mondo che va, vede , [...]. E lei risponde citando Mosca [...] il libro (Feltrinelli) in cui lo scrittore [...] descrive un suo strano [...] giorno sulla metro-politana moscovita. Come dire che se [...] e lo sa fare. Saverio Lodato [...] 4. A [...] entrò nella casa [...] londinese [...] dove diresse a lungo la [...] specializzata nella pittura impressionista francese. Dopo alcuni anni, [...] di una vita troppo [...] dimissioni e iniziò un lungo viaggio in Afghanistan, [...] Iran, nel Sahara ed in Africa. Nel [...] tornò in Gran Bretagna [...] anni fu uno dei più famosi giornalisti [...]. Sempre con la valigia [...] dal suo vagabondare [...] per i suoi romanzi [...] lingue (da noi per Adelphi). Delle sue opere ricordiamo «In Patagonia», «Il viceré di [...] «Mosca sulla vodka» (pubblicato [...] Feltrinelli) [...] ultimo, [...]. È morto a Nizza, nel [...] dopo una lunga malattia delle ossa. Elizabeth Chatwin mostra una [...] e sotto un disegno delle montagne afghane [...] Bruce Chatwin Charles [...] Camera Vita e morte [...] «Mio marito Bruce Chatwin? Andava, vedeva, raccontava» Parla Elizabeth, [...] un autore girovago che niente al mondo [...] 2. /// [...] /// Accanto alla mo-stra di Bruce Chatwin, Creo-la -Premio Terra [...] pro-mossa dalla Provincia di Pa-lermo, [...] altre due mostre fotografiche molto [...] nel lo-ro riflettere sui [...] sui destini delle culture marginali (rispetto al [...] Nomadi di Franco Zec-chin (esposta per la [...] Italia) e Terra! Dopo [...] documentato per circa venti [...] pudore e il rispetto tipici della vecchia [...] americana, la violenza della mafia in Sicilia, [...] fortemente impe-gnato nel fronte ecologista, il fotografo [...] Franco Zecchin (che vive oggi a Pa-rigi), ha intrapreso [...] anni Novanta un tra-gitto di ricerca artistica [...] lo ha spinto ai quattro angoli del [...] ultime popolazioni nomadi, quasi a tradurre e [...] immagi-ni le riflessioni di Chatwin [...] Nomade» (oggi in Anatomia [...] Adelphi): [...] viaggi da free-lance ed altri cinque per [...] foto saranno pubbli-cate tra breve in volume [...] De La [...] lo stesso di [...]. Un viaggio tra nomadi [...] cacciatori (di terra o di mare), dagli Even [...] siberiana ai be-duini della Giordania, [...] del Quebec ai «nomadi [...] i [...] del [...] e i [...] della Thailandia. Tra deserti, step-pe, tundre, [...] di Zecchin cerca e coglie [...] spirituale di popoli e [...] concezione del mondo, dello [...] tempo»; uomini e donne ripresi a volte [...] silenziosa distanza, sullo sfondo di enormi distese [...] mare, ma sem-pre «al centro» [...] a [...] il ful-cro compositivo e [...] invece, Zec-chin fa suo il loro sguardo, [...] sogget-tiva lo spazio circostante [...] di un cammello o [...] a restituirci il senso profondo di un [...] natura e con [...]. Un rapporto vissuto con [...] ma an-che, ben al di qua di [...] lotta e fa-tica continue. Un rapporto con [...] comunque sempre consa-pevole e [...] poi in altri immagini, nei riti della [...] ma, soprattutto nel sen-so di comunione con [...] armonizza le diffe-renze tra regno umano, mondo [...]. [...] unificante che Zecchin ha [...] latitudine è però sempre «il rapporto di [...] le condizio-ni e le regole imposte dalla [...]. Le popolazioni di «Nomadi [...] esempio, non userebbero mai le reti, ma [...] le mani o con [...] (è una delle immagini [...] ha colpito ritrae pro-prio un giovane cacciatore [...] verso un mare che [...] mare, che è il suo destino). Spesso la vici-nanza con [...] stravolge ogni loro va-lore: ho visto molto [...] Quebec, che si muovono relativamente vicino agli in-sediamenti [...] o dalle droghe». Oppressi e minac-ciati dalla [...] pagano spesso anche il peso della Storia [...] è il caso, forse il più no-to, [...] dopo la decolonizzazione, tra cin-que stati, poi [...] di conflitto arma-to e soggetti alla rivincita [...] di popoli che in passato non erano [...] soggiogare questi dominatori del deser-to. /// [...] /// Oppressi e minac-ciati dalla [...] pagano spesso anche il peso della Storia [...] è il caso, forse il più no-to, [...] dopo la decolonizzazione, tra cin-que stati, poi [...] di conflitto arma-to e soggetti alla rivincita [...] di popoli che in passato non erano [...] soggiogare questi dominatori del deser-to. (0)
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