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È una del-le domande che [...] po-ste con minacciosa insistenza (sullo sfondo [...] anche il suo-no di una [...] elettrica) da un protagonista di Shopping and [...] (ovvero «Fare la spesa e [...]. La risposta non è [...] lettera-ria, ma contiene una [...] veri-tà di fondo con [...] dif-ficile non essere [...] come quando si sente [...] in maniera dura e cruda, che per [...] i soldi. Shopping and [...] ha la qualità di [...] sconvol-gente e sincera proprio per [...] suo approccio viscera-le e inconfutabile. Presenta una cultura della sopravvi-venza [...] dove tutto è pilotato [...] dei bisogni più elementari, ben [...] nel titolo. [...] che il [...] autore Mark [...] non perde di vista [...] frazione di secon-do è: per fare la [...] soldi, per scopare biso-gna mangiare. E i sogni? Guai [...] permette di sognare senza prima pensare che [...] prima di tut-to [...] soldi per mangiare. Shopping and [...] mette ai raggi x [...] del conservatorismo [...] («la società non esiste», [...] che han-no stravolto e fatto violenza su [...] ritenuti tra i migliori risultati della cultura [...] la considerazione per gli altri e [...] civile. Nella giungla della [...] degli anni Ottanta è [...] di giovani [...] che per sfuggire alla [...] messi a vivere mercificando sé stessi e [...] un clima sociale avvilente e disastrato dove [...] può più fidare di nessuno. I protagonisti di [...] sono senza famiglia, senza lavoro, [...] futuro. Almeno non nel significato [...] termini. Abita-no in stanze [...] alterna-no [...] precari con atti-vità illegali, [...] di droghe e la pornografia, si trovano [...] sangue in faccia perché la violenza è [...]. Nel disegno di scena [...] Gielgud [...] (ha preso il nome [...] John Gielgud) è stato sposta-to sul fondo, dietro i [...] scosta per presen-tare una parete di vetro [...] struttura ur-bana sulla quale scattano enormi scritte [...] nomi di discoteche, di varie droghe tra [...] «E» di [...] parole come «soldi», verbi [...] «succhiare» o «leccare». Tra le scene esplo-dono [...]. Una cantante strilla [...] is a [...] (la vita è una ca-gna). Lulu (Caroline [...] e Robbie (Pierce Quigley) [...] pezzi [...] un televisore e un [...]. Vivono esclusi-vamente di [...] food che spesso rubano. /// [...] /// Nella prima scena si [...] Mark (Lloyd Hutchinson) che tem-po prima lo [...] un supermercato della prosti-tuzione per venti sterline. Mark è eroinomane, inconti-nente. Gli altri mangiano, lui [...]. Decide di farsi disin-tossicare. Rimasti soli, Lulu e Robbie [...] a spacciare [...] per conto di un [...] Brian (Tony [...] personag-gio di età matura [...] sociale del dramma rappresenta colui che negli [...] Ottanta [...] delle deregulation [...] affer-mato sul piano finanziario [...] in grado di sfruttare i giovani che [...] mercato del lavoro, dando ad essi però [...] ven-dere nelle discoteche. Robbie, innatamente sprovveduto, manda [...] di spaccio e per non farsi ammazzare [...] tremila sterline. Entra nel giro delle [...] a Lulu. La loro vi-ta diventa sesso [...] e [...] food. Nel frattem-po Mark, disintossicato, [...] menomato nella [...] capacità di portare [...] duraturi, compra un ragazzi-no scozzese che è [...] Londra in cerca di lavoro e che finisce [...] mer-cato della prostituzione. Shopping and [...] è nato come lavoro [...] un piccolo tea-tro sperimentale. Dopo alcu-ne [...] per po-chi spettatori è [...] mano dal regista Max [...] ex direttore del Royal Court [...]. Nessu-no [...] che [...] con un titolo che non [...] es-sere neppure stampato per intero [...] è considera-ta parola oscena per [...] sui manifesti appare con tre aste-rischi, [...] e le cui sce-ne di [...] esplicito hanno obbligato il teatro a [...] ai minori di [...] potesse raggiungere il West End, [...] zona con decine di teatri per il grosso pubbli-co. Ma un misto di [...] parte dei critici e di sapiente pubblicità [...] una specie di [...]. La regia dà alle [...] ma verso la fine [...] in un finale di poesia che conferisce [...] profonda [...] degli schiavi. Pur paragonabile co-me tematica [...] and [...] è un lavoro più [...] sul piano della critica sociale. Anche il pubblico della [...] la pretesa di [...] abba-stanza su tutto ed [...] e la con sospiri e udi-bili momenti [...] di una realtà che di-sturba. Alfio Bernabei [...] e tutti i suoi [...] Se [...] questi giorni entrate in una videoteca, vedrete [...] al soffitto di una cassetta dalla copertina [...]. È [...] il [...] del [...] arriva in [...] a [...] battente -anche se in Inghilterra [...] era stata anche più [...] da scommettere che si venderà [...] il pane, pardon, come [...]. Qualcuno ha paragonato [...] ad «Arancia meccanica» e [...] fondo, [...] bestialità, però non [...] dubbio che il film [...]. Dalla Glasgow dove vivono [...] tossici del film, il fenomeno si è [...] zone della Gran [...] «alla [...] stanno invadendo i mercati. A Berlino, lo scorso [...] concorso [...] che la pubblicità ha [...] risposta gallese» al famoso capostipite; mentre attualmente, [...] «Small [...] una storia di gang [...] infantili -nuovamente ambientata in una Glasgow le [...] uscite da un incubo di Orwell. Nel caso di [...] un romanzo, di Irvine [...]. Ma in molti di [...] il teatro a mostrare la via. In [...] è sempre stato così. Il Free Cinema, famoso [...] la realtà sullo schermo, si ispirava sempre [...] romanzi (Storey, Sillitoe) o più spesso testi [...] «Look Back in Anger» di Osborne (che [...] chiamò «I giovani arrabbiati», regia di Tony Richardson, [...] Richard Burton) al delizioso «Billy il bugiardo» di [...] Hall fino ai drammi [...] Storey allestiti al Royal Court, o portati sullo [...] Lindsay Anderson. Quel teatro (al quale [...] da aggiungere la figura di Joe Orton, raccontata al cinema in [...] Up [...] di Stephen Frears) era dirompente, [...] anni [...] e [...] quanto «Shopping and [...] può [...] nella Londra [...] di oggi. In [...] il teatro è [...] culturalmente leader, ha una grande [...] (per questo da lassù arrivano tutti quegli attori straordinari) [...] i cineasti lo seguono con grande attenzione. Quanto scommettiamo che anche «Shopping [...] diventerà, molto presto, un film? [...] troppo) Arriva a teatro «Shopping and [...] estrema sulla generazione senza futuro, [...] soldi, sesso e mercificazione RABBIA SULLA SCENA Da Osborne [...] punk i giovani disperati del [...] LONDRA. Si parla molto di [...] nuove opere di [...] sesso e violenza come [...] sadomasochista. Nelle trame di questi [...] e la violenza sono espressi [...] come tendenza [...] e alla mercificazione di [...]. [...] dei giovani che agiscono per [...] o per istinto. Questa tendenza è esa-sperata [...] mancanza di memoria o di radici e [...] interesse per il futuro. [...] di vario tipo, poi, giocano [...] una parte importante nella rappre-sentazione di questo tipo di [...]. I paracarri disseminati lungo [...] fatti di urina, san-gue, escrementi e vomito, [...]. Shopping and [...] di Mark [...] e [...] di Sarah Kane sono [...] che meglio illustrano questa tendenza. Si deve tornare al [...] dome-stica, espressa in maniera [...] da John Osborne in Look Back [...] Anger. Rabbia [...] de-terminata dalle manipolazioni di una [...] al potere che ha usato il sudore e il [...] della povera gente per creare [...]. Rabbia motivata da memoria [...] di cui anche il padre del personaggio [...] vitti-ma. Poi si deve passare [...]. [...] la vio-lenza che appare [...] in-sensata [...] la famosa scena in [...] con un bambino vie-ne presa a sassate [...] substrato socio-politico in cui il si-stema ancora [...] le aspettative dei giovani e questi si [...] futuro, cioè il bambino. [...] poi stata la cultura [...] future come espressione individuale di violenza anarcoide, [...] rigore da classe elementare del conserva-torismo [...] che nel nome del [...] mi-lioni di persone alla disoccupazio-ne ed ha [...] problemi dei poveri e dei senzatetto. Il punk ha oggi [...] di-mostrativo più rabbioso ed ha tro-vato ora [...] teatro dove, pur [...] gli effetti della de-vastazione [...] ripri-stina fiducia nella possibilità di ri-composizione dei [...] quello della com-passione, virtualmente abolito sot-to il [...]. John Osborne, [...] di «Ricorda con rabbia» [...] scena di [...] IL CASO Parte anche [...] Italia [...] canale tv via satellite tutto dedicato alla [...] Signore [...] signori, ho [...] di presentare il tempo! E chissà che alla [...] non resti che questo. [...] «laurea» Martin Scorsese Martin Scorsese [...] stato insignito ieri [...] -una laurea onoraria -del prestigioso Royal College [...] Art di Londra. Il regista hollywoodiano, nel [...] ha dichiarato che gli «Oscar mancati» della [...] giovato ai suoi film. Solo i film che [...] anni Settanta avrebbero potuto vincere per la [...]. Non [...] ricevuto Oscar, mi ha [...] nel fare i film che davvero volevo [...]. Un canale tv interamente [...] ecco una no-vità che fa bene a [...]. Fossi in lo-ro, nei [...] di que-sta cosa, chiamerei il sottoscritto a [...]. Sospeso su un [...] di nuvole incazzate e [...] si lascia crepare sotto la piog-gia, pur [...] esperto in materia, prenderei a blaterare co-munque [...]. Magari soltan-to frasi senza [...] proprio per questo attinenti. Stia-mo [...] clima, ono? [...] cominciare parlerei [...] barometro che non ne [...] segnare la temperatura, poi, in conclusione, prima [...] nastro e i brindisi ufficiali, racconterei in [...] ma assai istruttiva, barzelletta [...] ammalato di emorroi-di, cui [...] porta chiedendo: che tempo farà doma-ni? [...] le comodità! Stiamo parlando [...] Sarebbe un pessimo inizio, [...] ripeto, darebbe comunque il senso della necessità [...]. Noi tutti sia-mo incarnati [...] nel fred-do, e seppure, grazie alla moderni-tà, [...] aria climatizzata, siamo riusciti a dominare in [...] naturali, non riusciremo [...] qualcuno si diverta a [...] testa. Poco importa che si [...] mite acquazzone o di un tornado, di [...] via tutto e tutti, ma che cionono-stante [...] con nomi da squillo cordiali -Judy, Penny, Barbara [...] la portata del cataclisma che sta per [...] di [...] in anticipo. Proprio così, ormai non [...] biso-gno [...] per avere voglia di partecipare [...] grande seminario mediatico sul clima. Personalmente conosco interi [...] avrebbero perfino contri-buito di tasca [...] alla riuscita [...]. Prima fra tutti, i [...] ossia coloro che gioiscono solo quando il [...] da nuvole spesse e si ode un [...] presto, tutti a casa, non azzardate-vi a [...] in strada, sa-rebbe la vostra rovina! Tuttavia anche gli euforici [...] attivi nel salutare [...] del nuovo canale. Anche que-sti ultimi, da autentici [...] del pre-sente, pretenderanno [...] messi a parte [...] di [...]. Perché? Azzardo un ipotesi: [...] sui massimi sistemi, ma anche sullo scudo [...] perfino sulla Bicamerale, era giu-sto che restasse [...] e le discussioni sul tempo, lo sappiamo [...] erano le uniche che avessero anticorpi [...] forti per rag-giungere il [...] fu-turo. Qualche scienziato farabutto direbbe che [...] del genere [...] è soltanto un dettaglio. For-se, fra mille anni, [...] tirare i conti sulla storia dei media [...] o ma-gari le formiche stesse, per riassu-mere [...] riferimen-to proprio al canale che racconta-va soltanto [...]. Diran-no della [...] prima trasmissione, e di un [...] improbabile che diceva una barzelletta sulle emorroidi, e di [...] satellite [...] la nebbia in Val Padana. Su tutto il resto [...]. [...] Fulvio Abbate Ma in Usa [...] Europa ci sono milioni di «fans» LONDRA. Il canale meteo per [...] esclusivamente notizie sul tempo ventiquattro ore su [...] il modo di rendere eccitante una materia [...] appassiona milioni di telespettatori americani e inglesi, [...] i popoli del mediterraneo in genere un [...]. La seduzione meteorologica sembra [...] fenomeno di carattere locale. Il canale meteo è [...] network europeo basato in America dove il [...] ha 67 milioni di [...]. In Europa ce ne [...] di cui novantamila in Italia. In Italia il canale [...] satellite. A [...] da Londra sono [...] nella produzione e cinque presentatori. /// [...] /// A [...] da Londra sono [...] nella produzione e cinque presentatori. (0)
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