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[...] CremaschI, nato a Fontanellato (Parma), [...] I [...] anni. /// [...] /// Ha pubblicato tra raccolta di, I [...]. I verse e II romanzo [...] Pagato per tacere» [...] editore). Il [...] secondo romanzo, « A scopo [...] lucro », [...]. Con Gianni [...] Gino [...] redige la rivista « Quartiere [...]. Nel campo della fantascienza ha [...] In collaborazione con Gilda Musa, [...] « I labirinti del terzo [...] la prima antologia critica [...] della " [...] fiction" italiana, recentemente pubblicata [...]. Ma non [...] fretta, e il professor Alberti [...] rallentare la corsa. La [...] Rover stava percorrendo un [...] la cresta pietrosa di [...] sprofondato. Nella sconfinata pianura di [...] su Mercurio, le grandi [...] vorticavano senza sobbalzi sopra il pietrame e [...]. Dietro il veicolo, il [...] incendiarsi come . Tutto procedeva regolarmente, Entro [...] Alberti sarebbe arrivato alla soglia di [...] Nord, il Centro Ricerche [...] e i suoi collaboratori [...]. Avrebbe potuto servirsi di [...] ma avrebbe dovuto aspettare [...] della Base [...] gli concedesse uri pilota; [...] ritardare neppure mezza giornata di più. Sarebbe arrivato [...] prima con la [...] Rover. [...] gli aveva telefonato [...] prima: « Professore, il [...] anticipo sulle nostre previsioni. Siamo alla settantesima operazione [...]. Avevano lavorato senza risparmio [...] Nord. Sapeva che quei ragazzi [...] frenetici per il loro incarico, e che [...] delle compa--razioni li eccitava quanto eccitavano lui [...]. Alberti era [...] di quegli studi; li [...] dieci anni prima, [...] per la parte finale [...] e alla [...] squadra. Lui era troppo vecchio per [...] da vicino, per collaborare nelle ore libere [...] insieme con loro accanto al [...] il più splendido gioiello elettronico [...] installato fuori della Terra. Quei ragazzi non sapevano [...] scopo finale di tutti quegli studi, quelle [...] di centinaia di migliaia di dati che [...]. Non che mancasse di [...] riguardi; si tratta-va soltanto di una misura [...] diminuire la possibilità di interferenze estranee, e [...] della direzione della Base [...]. La cresta del vulcano [...] spalle. Davanti alla [...] Rover si profilava la [...] monti [...] una, barriera scura che [...] contro [...] superficie nera del cielo [...] non [...]. Il contrasto era netto, [...] le cime brillavano con lo sfavillìo dei [...] proprio come i fuochi artificiali apparivano lividamente [...] spazio senza stelle. I contrafforti, le pareti [...] le vallate verticali e come tagliate da [...] stemperavano [...]. E il cosmo, al [...] quella barriera, sembrava un banco di nebbia [...] tenui striature [...] senza confini eppure senza [...]. Ogni volta suggeriva ad Alberti [...] niente totale, e si sarebbe sentito perduto, [...] se non avesse saputo che fra poco [...] e rumorosi del [...] Nord lo avrebbero festosamente [...] dove il [...] stava ticchettando in un [...] gli: ultimi risultati: la somma di anni [...] fisiche, biologiche e attitudinali condotte presso tutte [...] di tutti i mondi conosciuti. Abbiamo bisogno di i [...]. [...] avrebbe saputo interpretare le schede [...]. E il verdetto definitivo doveva [...] la prova delle sue teorie. Se il risultato fosse [...] sarebbe: trattato di una scoperta che avrebbe [...] tutti i rapporti fra terrestri ed extraterrestri. E perfino, in una certa [...] fra gli stessi terrestri. A nord-ovest si stendeva [...] la faccia del pianeta [...] Sole, una terrificante superficie dove il terreno [...] il calore, dove i metalli scorrevano [...] ti in stagni ribollenti [...] si sbri-ciolavano, mutavano costantemente forma e dimensioni. Chi la percorreva doveva [...] eventuali deviazioni accidentali. Quella zona temperata, era [...] stretto corridoio che bisognava percorrere senza distrazioni. A destra e a [...] due zone infernali. Cera facoltà di scelta, [...] dei 380 gradi sopra lo zero, o [...] gelida dove la temperatura scendeva quasi allo [...]. Alberti, di solito, deviava [...] Sole, era una naturale predisposizione, tipica [...] anziano; un po' ri-, [...] lo ammetteva egli stesso: " ma gli [...] per il caldo che per il freddo: [...] Sapete, [...] quando si cominciano a sfiorare i sessanta. Ombre, pareti lisce e [...] metri, perpendicolari «opra di lui. [...] della [...] Rover il calo-' re aumentava Alberti comunicò la [...] al Centro [...] Si tutto bene. Un po' più caldino, [...] minuti rientro nella zona ottimale. Tutto regolare, sono in vista [...] di [...]. Mi credete cosi [...]. Manovrò leve e pulsanti [...] rotta perché entro un minuto la [...] Rover correggesse la traiettoria. Di nuovo verso est, [...] linea ottimale [...]. Poi salutò il radiotelegrafista [...] Nord, e chiuse [...]. Un lampo lo abbagliò. Poteva essere una normale tempesta [...]. Ma la luce aveva una [...] troppo lunga. Attorno alla [...] Rover, Alberti non avvertì [...]. Davanti al muso slanciato [...] stendeva la consueta colata di lava e [...] torturata da venature e crepacci, interrotta a [...] solitari e crateri slabbrati. Immaginò che il lampo [...] una meteorite caduta nelle vicinanze; ma non [...] scossa tellurica sotto le ruote del veicolo. Una frazione di secondo, [...] Rover si sollevò sulla [...] all'asse centrale. Alberti spense i propulsori. La macchina sembrò spezzarsi [...]. Alberti bloccò tutti i [...] vide che buio e tempesta di polvere, [...] che la , macchina stava strisciando, a [...] a quando andò ad affossarsi in una [...] al cofano, e rimase immobile mentre una [...] sfasciumi, pietre, sabbia, ghiaia, la copriva fino [...]. Il pulviscolo alto si [...] ora stava ricadendo dolcemente. Sotto la valanga, incolume, [...] Alberti riaprì gli occhi con cautela, ricostruendo mentalmente [...] accaduto in pochi attimi. La cabina della [...] Rover, [...] sembrava intatta: i visori [...] fascio di luce della torcia elettrica. Imprecò sottovoce, poi aspettò [...] le pulsazioni del cuore diminuissero di [...] intensità. Restava fermo, con le [...] a testa china, respirando profondamente. Le tempie battevano con [...]. Non sentiva paura. La improvvisa solitudine gli [...] come se la certezza [...] consigliasse a non dramma, [...] la situazione. Non era un eroe, [...] lui stesso in centinaia di congressi, in [...] e onorificenze: « Sono un uomo semplice, [...] cerca di distinguere il vero dal falso. Per dimostrare la verità qualche [...] ho rischiato la vita ma, [...] non [...] mai fatto apposta. Soltanto a questo punto [...] stesso di conoscere il terrore della solitudine [...] della materia inerte, circondato dal più maledetto [...] pianeti esplorati. Il primo desiderio fu [...] la compagnia degli uomini, dei suoi simili, [...] erano avversari come Wulf. /// [...] /// Svitò la [...] e contò i transistor in [...] quasi tutti. Gli risalì dallo stomaco, [...] bolla di vuoto che dava la nausea: [...] registrava così [...] e la paura. Ma quando il lieve [...]. Alberti controllò con cura [...] comandi. /// [...] /// La corrente era innestata, [...] un cortocircuito aveva fuso il motorino di [...]. Sperò che il danno [...] e si sentì più calmo, come avvolto [...] cedimento psichico; le dita non tremavano più. Ma imprecò di nuovo: non [...] arrivato alla conclusione, al coronamento dei [...] del calcolatore [...] né era possibile [...] e aspettare [...] del suo ideatore; e i [...] non potevano attendere giorni, neppure ore, per essere decifrati [...] interpretati. II [...] era stato ottenuto in [...] domande protocollari e con una intricata procedura, [...] che a giudizio della direzione era quasi [...]. Questo era il loro [...]. E poi, Alberti era [...] il verdetto a tutto [...] conosciuto. A patto che le sue [...] fossero risultate esatte. Ma il professore non [...] considerazione [...] contraria. Da troppi anni si [...] quello che era lo scopo della [...] vita; fin da ragazzo, [...] libere, di notte, sul tavolo di cucina, [...] schemi, faceva confronti fra i diversi testi. E non mostrava a [...] lavoro, nemmeno a suo padre, un [...] che sicuramente non avrebbe [...] dei simboli analogici Entro mezz'ora si sarebbe [...] dimostrata, la [...] ipotesi. Non più sulla base [...] ma delle certezze matematiche, statistiche. Il traguardo contava molto di [...] della [...] esistenza: chiarire definitivamente una struttura [...] che spiegasse la natura profonda della vita, dimostrare con [...] che la [...] scoperta tanti anni prima dal [...] Francis [...] derivava da [...] origine in tutto [...]. /// [...] /// Si liberò delle cinture [...] il casco e sì sfilò con prudenza [...]. Il caldo cominciava a [...]. Disegno di [...] si liberò della giacca [...]. Con uno sguardo di [...] temperatura esterna e la radioattività: erano sulla [...]. Doveva passare [...] diretta. Se si fosse limitato [...] soccorritori, sarebbe morto di asfissia psichica, una [...] dei cosmonauti incidentalmente intrappolati in cabine, in [...] spazio ristretto e inglobato dentro una falla. A fatica, [...] si infilò fra la [...] e le apparecchiature condizionatrici, allungando una mano [...] del motorino. Riuscì a sistemare la [...] le mani libere. Un impalpabile pulviscolo penetrava [...]. La polvere di Mercurio [...]. La superficie esterna della [...] Rover si stava surriscaldando. Alberti congiunse, con calma, [...] da se stesso, due gruppi di cavetti [...] staccati. Sussurrò la parola « [...] se si trattasse di un altro, e [...] avessero ripreso a tremare riuscì a togliere [...] tutti i congegni. [...] di lavoro lo aveva [...] si era fatto pesante, temeva di " [...] un trauma isterico nel caso che il [...] fosse acceso. Fece la prova con [...] delicatamente il pulsante. Dopo cinque tentativi a [...] se stesso che se [...] che non doveva illudersi, [...] soltanto per occupare il tempo e la [...]. Poi ricordò le lezioni [...] Bunin: anche nelle macchine [...] nei più perfezionati calcolatori analogici, uno scossone [...] utile. Sorrise per la primitiva [...] e cominciò a dare calci alle apparecchiature, [...] il pulsante. Le mascelle gli dolevano, [...] senza preannunci, il sudore sì mescolava alle [...] chiuse. Alla fine sentì uno [...] sottile di scintille. Spalancò gli occhi. Una [...] si era accesa, azzurra [...] primo segno di vita. Il motorino gracidava. Allora urlò, e nel cubicolo [...] voce rintronò [...] e [...] felice, scatenato come un ragazzo, [...] della [...] prima vittoria. Si grattò i baffi [...] sfregò addirittura le mani prima di inserire, [...] ansia, le spine della , corrente nei [...]. Forse [...] aveva già inviato le [...] di salvataggio. Ora bisognava rendersi visibili [...] dalla frana con la prua, con una [...] cupola, con gli ugelli, con qualche elemento, [...] penombra. Non fu sicuro della [...] tentativo; ma pensò che il giorno dopo, [...] Centro [...] Nord, la festa sarebbe [...] il verdetto del [...] e per la [...] salvezza. Erano cinque, e -ci [...]. Poi smontò la placca [...] i congegni dal pulviscolo. Ritentò, lasciando a nudo [...] cavi e i relè. Provò una terza volta. Gli bastava dare uno scossone [...] Rover, [...] dalla morsa. E dopo, con un [...] e un altro di retromarcia, sarebbe riuscito [...] a emergere. Non sarà la ridicola gravità [...] Mercurio che potrà fermarmi. Ci vuole altro. Devo assolutamente interpretare le [...] il [...] li sta sfornando per [...] logici in chiave che devono essere tradotti. /// [...] /// Doveva dimostrare che il [...] materia era uguale per 1 tutti gli [...] per tutte le forme [...] e perfino di quelle non intelligenti, dal [...] virus di Deimos alle pachidermiche formazioni [...] di Venere: un unico [...] stato poi modificato, sulla scala evolutiva, [...] dal clima, dalle circostanze. [...] un razzista, e non bisogna [...] la [...] potenza. Ha molti amici. Come [...] allo specchio, vide il suo [...]. /// [...] /// Ci voleva [...] di [...] un uomo dalla figura [...] settant'anni, frequentatore della haute e dei circoli [...]. Ma [...] era lontano, in Austria, [...] suoi splendenti laboratori biochimici. Per chi lavorava [...] Non importava. Ad Alberti, ora. Il giovane ingegnere gli [...] schede al [...]. Doveva liberarsi assolutamente, [...] di persona. Atteggiarsi a eroe, o [...] oscuri intrighi, non serviva a niente. Il capo della Base [...] quel Wulf amico di [...] forse aspettava proprio la [...]. Il grande veicolo snodato, [...] nel terriccio, ebbe una scossa. Si era mosso. Fu uno strattone lacerante. Alberti, sbattuto contro la [...] altri strattoni mettendo simultaneamente in moto prima [...] di destra, poi le due di sinistra. I pneumatici a sfera [...] poi toccarono la pietra e [...]. La [...] si piegò allo snodo [...] balzo [...] poi in [...] un tunnel. Questo bestione ha la [...] razzo, nelle marce basse. Alberti manovrò lo snodo e [...] veicolo si inarcò, tentando una via [...] verso [...] ruggendo furiosamente, poi scaraventando ancora [...] sue tre tonnellate [...] contro le pareti del tunnel. Sembrava dibattersi [...] un animale in gabbia [...] agiti la testa, la coda, contro la [...]. [...] avvertito di non partire da [...]. Conosceva [...] lui Wulf, e sapeva [...] uomo da badare alla armi o ai [...]. Sapeva che non avrebbe [...] anziano biologo. Ma Alberti non volle [...] la frana fosse stata provocata artificialmente; le [...] attentato erano scarse, anche se non si [...]. Forse la parete della [...] distaccata naturalmente, a causa [...] temperatura, di una crepa [...] era allargata in seguito alla vibrazioni prodotte [...] Rover. Alberti partecipava alla furia [...] insieme ai propulsori, incurante del calore e [...] a voce alta, commentando con grida di [...] conquistato. /// [...] /// Mercurio era proprio un [...] Però la prossima volta devio verso la faccia [...] il freddo. Se non altro per non [...] in una maniera così indegna. Comunque, caro [...] non perdiamoci in chiacchiere. Ci sono cose più [...] aspettano. Centro [...] Nord, sto arrivando, un [...]. /// [...] /// Centro [...] Nord, sto arrivando, un [...]. (0)
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