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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1994»--Id 842577319.

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Sabato 26 marzo [...] 2 [...] a Michel [...]. È la Grande [...] De [...] Messico Gilberto Chen Charpentier« No, [...] razzista, sessista» La morte non è uguale [...]. ///
[...] ///
[...] uniformità è quella della [...]. Michel [...] storico [...] occidentale, traccia i confini [...] della Grande Paura [...]. CRISTIANA [...] in Francia hanno mostrato [...] bambini di meno un anno il tasso [...] stato nelle popolazioni immigrate di origine algerina [...] percento a quello della popolazione globale. Questa ineguaglianza sociale ancora [...] società liberali avanzate si traduce in modo [...] in [...] geografica che presenta un [...] tra i tassi di mortalità tra il Sud [...] e le società privilegiate de [...] o [...] del Nord. Ci si può domandare [...] nostre società, sviluppando larghi settori dì esclusione [...] non li facciano riapparire. Tutte quelle popolazioni che [...] alle cure (il caso [...] è evidente) sfuggono, in [...] progressi. Il XX secolo ha [...] radicale [...] degli uomini di fronte [...]. [...] Industrializzato abbiamo assistito ad una [...] rimozione. Quali sono I [...] tema del tabù sulla [...] teso a rimpiazzare nelle società occidentali del XX [...] tabù sul sesso oggi 6 accettato universalmente. Il tabù 6 stato [...] quella parte del mondo occidentale che definirei [...] industrializzato. Sono in effetti le [...] che hanno fatto della morte oggetto di [...] hanno elaborato il nuovo codice del silenzio [...] momenti [...] Questo movimento si è [...] anglosassone verso i paesi di eredità cattolica [...] una visione del mondo che sarebbe facile [...] la ricerca del piacere e della soddisfazione [...] considerazione della morte. Nello stesso tempo Storico [...] che il buon senso ci propone è [...] livellatrice: poveri e ricchi, grandi e piccoli [...] nel momento [...] passaggio. Bisogna diffidare del buon [...]. In questo caso si [...] constatazione tanto naif quanto incontestabile: nulla sfugge [...]. È [...] antica: nel Medioevo le [...] mostravano uomini e donne di tutti gli [...] di fronte alla morte e tutta [...] poesia [...] barocca si esercita su [...]. Ma dietro questa constatazione [...] la morte resta ancora oggi del tutto [...] in cui colpisce [...] uomini. Anche [...] la storia ci viene in [...]. Prendiamo ad esempio [...] di peste che colpì Marsiglia [...]. La morte, dunque, colpisce [...] in funzione di diversi parametri. Uno di questi è [...] nostre società europee la speranza di vita [...] sensibilmente superiore a quella degli uomini, [...] scarto che va da [...] anni. Le spiegazioni di questo [...] più ai comportamenti e alla mentalità che [...] sociali. Ad esempio, si dirà, [...] uomini fumano di più e sono quindi [...] malattie cardiovascolari. Si possono trovare altri [...] di carattere culturale, legati alla mentalità. Ad esempio la scarsa [...] ha goduto per molto tempo la morte [...] a quella degli adulti. Ma il fattore determinante [...] quello sociale. Le statistiche ci ricordano [...] Francia degli ultimi decenni a 35 anni un [...] professionista ha ancora 41 anni di speranza [...] un operaio non specializzato non ne ha [...]. Nello stesso tempo le [...] 61 anni, vive a [...] piccola, raffinata città della Provenza, [...] decine di chilometri da Avignone. Storico insigne, è titolare [...] Storia della Rivoluzione francese [...] di Parigi 1 (quella [...] e il Panthéon). Da anni dirige [...] de [...]. Numerosi sono I suol [...] In italiano: da «La Francia [...]. La caduta della monarchia. Società e mentalità durante [...] Rivoluzione [...]. Dell'anno scorso 6 la [...] traduzione Italiana de «La morte e [...]. Dal 1300 al [...] nostri», pubblicato da Laterza. La prima edizione è stata [...] sempre [...] Laterza nel 1986. Nel 1992 Michel [...] ha curato II volume [...]. Come spiegarsi questo fenomeno? Una [...] sicuramente nel fatto che la vita urbana [...] le immagini. E dietro a questo [...] del concetto di [...] PRIMA [...] familiare e del sacro. Negli ultimi anni è [...] degli anni 50 e soprattutto durante gli [...] nato nel mondo anglosassone un movimento di [...]. Sul vecchio continente la [...] grazie soprattutto a medici, storici e antropologi. C'è stata cosi una proliferazione [...] letteratura sulla morte. Vorrei comunque ricordare che [...] circonda la morte di coloro che sono [...] sociale non fa che progredire. [...] prossimo In Italia il [...] supererà quello delle nascite. Una società di anziani [...] alla [...] pone un problema che [...] paradosso nella storia del cambiamento dì mentalità. Per lungo tempo si [...] paura della morte come la conseguenza diretta [...] vicinanza. Nel mondo della vita breve [...] paura [...] sarebbe stata esplosiva. [...] più eclatante è quello [...] macabro alla fine del Medioevo. Perchè oggi però assistiamo [...] della presa di coscienza? La morte si [...] ai progressi della medicina e [...] della vita. Forse la società si [...] con la morte proprio per [...] che ha assunto la [...] che gli americani chiamano «senior [...]. Bisogna allora rivedere i [...] società della vita breve erano soggette al [...] ma le erano più vicine, erano in [...] mitridatizzate contro questo pericolo, mentre i mezzi [...] Davvero non la si può curare Questa [...] ossessione di chi vuole [...] mi appare come una versione volgare [...] che non ha nulla [...] con [...] di Epicuro che viveva [...] piena accettazione e conoscenza dei limiti della [...]. Al tempo stesso questa [...] della morte di massa. Nel secolo di Auschwitz, [...] Hiroshima [...] della Bosnia nessuno pensa alla [...] morte, come ci chiedeva [...] poeta tedesco Rai-ner Maria Rilke, perché nessuno [...] personale. La morte, a! La paura ci fà volgere [...] spalle alla morte e rifiutandoci di [...] ci estraniamo dalla vita che [...] una totalità che abbraccia anche la morte. [...] "Elegia [...] Rilke dice che la "creatura" [...] condizione di innocenza animale "scorge [...]. Una realtà completamente diversa [...] non guardiamo mai verso [...]. [...] è dove gli opposti [...] luce e ombra si fondono. Questa concezione restituisce alla [...] e vita sono opposti che si completano. Sono le metà di una [...] che noi, intrappolati in una sola dimensione di spazio [...] tempo, riusciamo appena ad intravedere. Nel mondo prenatale vita [...] unite; nel nostro sono opposte; nel mondo [...] riuniscono non [...] animale che precede il [...] conoscenza del peccato ma [...] riconquistata. [...] se si allontana [...] può trascendere [...] temporale che separa queste sfere [...] come un tutto superiore. Deve aprirsi alla morte [...] alla vita. Solo allora sarà, come dice Rilke, "simile agli angeli". Nella poesia [...] sin Fin" (Morte senza [...] Jose [...] ci parla dalla [...] prigione di apparenze: per [...] pensieri, pietre ed emozioni, giorni, notti e [...] sono che metafore, meri nastri colorati. Il respiro che modella [...] conferisce forma alla materia, ci avverte [...] è il medesimo che [...] inaridisce e la distrugge. Il poeta ci ricorda che [...] civiltà che nega la morte finisce per negare [...] Prof. Carlo Antonio [...] per lottare contro di [...] più sensibili. La fine delle grandi [...] allontanato dalla morte cosi la conoscevano gli [...] secolo scorso. Poi è arrivato [...]. [...] ha conosciuto [...] morte panica che è [...] accompagnato la peste, ma anche le epidemie [...] secolo o quella di [...] della prima guerra mondiale. La morte panica è [...] brutalmente una parte consistente, a volte la [...]. C'è poi [...] tipo di morte che [...] di angoscia: la morte strisciante. È quella delle malattie [...] carattere di epidemia, rappresentano un soggetto di [...]. Ad esempio la tubercolosi nel [...] secolo o il cancro oggi. [...] appartiene ad una categoria ancora [...]. Quella a cui appartiene [...] la sifilide a partire dal X VI [...]. Si tratta di una [...] perdona, ma a differenza della tubercolosi è, [...] caricata del peso della condanna morale. Nel caso [...] poi c'è un fattore [...] la novità della malattia. Oggi è forte in [...] convinzione che slamo noi [...] si a procurarci le [...] comportamenti sbagliati: Inquiniamo [...] mangiamo cose che ci [...] così via. [...] non nasconde [...] di essere immortali? La questione [...] duplice. Riflette innanzitutto un problema [...] da alcuni anni: la paura collettiva che [...] alla morte della natura e che vede [...] una prospettiva prevedibile. Si può vedere in questa [...] un sostituto contemporaneo [...] del Giudizio universale. Accanto ad essa troviamo [...] la cosiddetta sindrome di Hiroshima. Si tratta comunque di [...] giustificate. C'è poi [...] faccia del problema: [...] individuale. ///
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Ma un sogno che vive [...] della speranza di vita che [...] conosciuto a partire dai [...] secolo. A questo proposito rileggo [...] che Edgar [...] scriveva negli anni 50 [...] e in cui sognava un tempo in [...] da se stesso in un universo in [...] più niente da fare. Archivi JOLANDA BUFALINI Il [...] personificazione La Morte, cavaliere scarnificato [...] arco, montato su una rozza [...] anch'essa scarnificata, scocca le sue frecce su un gruppo [...] giovani dame e giovani signori che conversano e fanno [...] a una fontana. Ai piedi del cavallo, [...] dei morti ammucchiati, in maggioranza vescovi o [...]. Sulla sinistra, dietro la [...] trascura, sono dei poveri e degli infermi [...] invano di [...] di questa vita. È la rappresentazione della [...] Trionfo a palazzo [...] a Palermo (1-4451. Insieme alle opere analoghe [...] Firenze. Siena e Pisa può [...] prima figurazione (invenzione) della morte nella cultura [...] Cavaliere è imparentato con uno dei quattro [...]. [...] Grecia Caronte traghettava nel regno [...] morti. Il cammino figurativo va [...] morte passando attraverso il mostro villoso di [...] (1323), il vampiro di Giotto (Assisi, [...] Inferiore), il drago. La morte è anche [...] ostile per il Maya mentre per [...] è un verde paradiso. Invece per il cinese [...] Chou: «So io se [...] assomiglia a un giovane che ha lasciato [...] natio e non vi tornerà più?». ///
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Dimensione sociale cognitiva e [...] In Cina le manifestazioni del lutto sono «un vero [...] i grammatici, voglio dire i ritualisti, stabiliscono [...] mantengono la correttezza» [...]. [...] 11 linguaggio del dolore in Cina, 1922). Per esempio gli abiti [...] segnalano la «classe» del suo [...]. Dal numero dei fili [...] si può apprendere che [...] è permesso di dire [...] soltanto con i gesti, oppure che può [...] ma non parlare per primo, oppure che [...] non prendere parte alla discussione o provarvi [...]. È proibito in Cina [...] di fuori di un simbolismo codificato, [...] civile regola e modera [...] spiegato il meccanismo psicologico del lutto. [...] amato è legato alla [...] impressioni. Per accettare la realtà [...] soggetto deve ripercorrere ognuno dei legami che [...]. Sul piano concettuale, il [...] morte, dapprima è negato e poi accettato [...] non senso rispetto al sistema di referenza [...] i sopravvissuti continuano a vivere. La trascendenza vuota e [...] diventa un senso superiore che trascende e [...]. Lo case dei [...] e pasti in comune Mediante [...] morti e vivi si trovano uniti in [...] annulla per magia [...] della separazione. Nella Grecia antica, si [...] in primavera e in autunno e in [...] consumava un piatto di ceci. Ancora oggi nelle Antille, [...] Santi, tutti vanno al cimitero muniti di [...]. Il cimitero si illumina, [...] e ridono mentre gli adolescenti si dedicano [...] sessuali. Anche [...] medievale i [...] erano luoghi allegri, vi si [...] quotidianamente prostitute, mercanti e giocatori. Allora i [...] alla chiesa, erano al centro [...] villaggio. Poi, Ira il X VII [...] secolo il foro chiassoso [...] è diventato un luogo separato e chiuso, [...] delle città e dei villaggi. Anche i corpi non [...] alla terra e diventa comune la pratica [...] bare. Cosi, i morti vengono [...] dai vivi, tre volte: nella bara, nella [...] extraurbano del cimitero. ///
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Cosi, i morti vengono [...] dai vivi, tre volte: nella bara, nella [...] extraurbano del cimitero.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

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Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

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Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


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Ordine Nuovo [1919-1925]

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Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .