Comunista non fu mai, [...] sempre la pacata discussione con amici che, [...] avevano idee più sinistrorse delle sue e [...] PCI. Ma il riconoscimento di [...] movimenti studenteschi europei, e tedeschi in particolare, [...] come comunista, e gli [...] campagna diffamatoria. Esasperato da queste calunnie, egli [...] di accogliere una chiamata [...] di Amburgo: fu una manifestazione [...] solidarietà dei suoi studenti che contribuì a [...] rimanere a [...]. Poi le acque si [...] dei suoi colleghi più scalmanati, i quali [...] in buona fede, benché con indubbia leggerezza, [...] riconobbero i loro torti: Munari, che era [...] ma era uomo alieno da lunghi rancori, [...] costoro. Una cosa, tuttavia, va [...] purtroppo e forse sempre sarà frequentissimo il [...] (o, come è accaduto in questi ultimi [...] generazioni) che, dopo un sinistrismo giovanile anche [...] più emotivo che ragionato, diventano in vecchiaia [...] reazionari -magari definendosi [...] una parola, questa, che [...] ogni significato ed è diventata solo una [...] Munari negli ultimi anni vide con più chiarezza [...] destra. Non amò affatto il regime [...] di [...] e quello, solo un [...] meno peggiore, di [...] desiderò [...] del muro di Berlino e [...] riunificazione della Germania; ma di fronte agli entusiasmi [...] e consumistici dei tedeschi [...] rimase, più che perplesso, dissenziente: [...] lo disse [...] a Firenze, una sera del [...] volta che lo vidi in [...] salute (ancora una volta lo vidi nel [...] insieme con Peter [...] ma le sue condizioni fisiche, [...] quali, non fece parola, erano gravi). Quello che rimase sempre [...] suo laicismo. Valerio [...] sopra, [...] 5), Munari conosceva Matteo di [...] e presto incominciò a pubblicare [...] preparatori [...] delle sue opere: indagini sui [...] edizioni parziali e provvisorie ma già molto superiori a [...] pubblicate da precedenti studiosi: [...]. ///
[...] ///
Campana», Padova, Antenore, 1981, II, [...]. Mentre per [...]. Valerio e per qualche [...] sec. [...] pur astenendosi da ogni [...] Munari [...] un sincero e giustificato amore, dai versi [...] Matteo [...] non si lasciò mai [...]. Già nella prima edizione [...]. Valerio egli lo lodava [...] lontano da «quei [...] calunnie che dovette subire [...] con tono molto amaro, una sera a Firenze; [...] studentesca (culminante addirittura in una fiaccolata serale) [...] a rimanere a Berlino, non mi disse [...] censura su tutto ciò che potesse sembrare [...] a se stesso era tipicamente [...]. ///
[...] ///
[...] che narra vivacemente questi fatti. ///
[...] ///
[...] che narra vivacemente questi fatti.