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[...] di [...] devi sognare ancora» «Benjamin [...] Si comporta da fascista. Il suo obiettivo è [...] la [...] la cultura di cui [...] un qual-siasi rapporto, se non armato, con [...] Arabi. È un misto di [...] diffidenza verso tutto ciò che è altro [...]. In un anno di [...] di tutto per umiliare i palestinesi, per [...] convinto così di [...] ottenere la pace senza [...]. Il risultato è che Israele [...] né pace né tantomeno sicurezza e che [...] Me-dio Oriente è [...] di una nuova guerra». Le sue parole sono intrise [...] pessimismo, il suo è un duro, argomentato atto di [...] contro Benjamin [...] responsabile di [...] assestato deliberata-mente un colpo mortale [...] processo di pace». A [...] è una dei simboli [...] che ha creduto e crede [...] nel dialogo: [...] Aloni, ex ministra nei governi [...] e Peres, fondatrice di [...] e leader storica del [...] la sini-stra laica israeliana. Le sue battaglie per [...] per la piena seco-larizzazione dello Stato ebraico [...] ripe-tute minacce di morte da parte dei [...] da dover vivere sotto scorta [...] su ventiquattro. Il suo nome compariva [...] di personalità da eliminare che la polizia [...] di [...] Amir, [...] di [...]. Più che [...] quella di [...] Aloni è [...] confessione dei dubbi e [...] tormentano quella parte [...] che ha spera-to nella [...] quattro anni fa, proprio di que-sti giorni, [...] stretta di mano tra [...] e Arafat; [...] che ha pianto la [...] che aveva «osato» la pace con i [...] oggi assiste sgomenta al crollo di un [...] di pace, e al riaffiorare di incubo, [...] bellico. Il nostro colloquio prende [...] più stretta attualità: [...] della missione in Medio Oriente [...] di Stato Usa Madeleine [...]. In molti, [...] definita una sorta di «ulti-ma [...] per salvare il negoziato [...]. Ma per [...] Aloni non è tempo [...] «Madeleine [...] -dice -non possiede la [...] può ritenere in buona fede che riesca [...] pochi giorni i nodi cruciali del negoziato: [...] sicurez-za, lo status di Gerusalemme». E tuttavia, un «mira-colo» [...] Madeleine potrebbe [...] ri-costruire quel minimo di [...] per non ridurre la trattativa ad un [...]. [...] si fondava sulla reciproca [...] in Medio Oriente si confrontavano due ragioni [...] diritti altrettanto fondati, e che la pa-ce [...] che da un compromesso». Un clima di fiducia [...] che [...] ha profondamente intaccato. Ed è questa la maggiore [...] che [...] ministra imputa [...] premier. La destra di cui [...] è il portato non [...] che quello della for-za». Per questo, [...] Aloni si appella [...] «Si guardi intorno -afferma [...] della gente e scoprirà [...] vol-to [...] non è quello che [...] esterna-zioni [...] del primo ministro. Affrontare con decisione la [...] è altra co-sa [...] la politica del pugno [...] dai falchi israeliani». Dalla responsabile della diplomazia americana, [...] vuole solo una cosa: il [...] sostegno nel-la [...] crociata contro Arafat. E per raggiungere il [...] sul tasto della sicurezza e della lotta [...]. Una cro-ciata indegna, che usa [...] del sangue innocente per una politica di potenza. Non ha rispet-tato le [...] dilatato nel tempo il ritiro del nostro [...] della Cisgiorda-nia, ha esaltato i coloni oltranzisti [...] migliori [...]. E, soprattutto, ha ri-lanciato [...] insediamenti», nella West [...] come a Gerusalemme Est. Perché il ve-ro problema [...] le colonie e non il terrorismo. Nulla al mondo può [...] di innocenti. Ma non [...] dubbio che ogni atto com-piuto [...] e dai suoi ministri miri [...] un unico obiettivo: liquidare una volta per tutte [...] palestinese. Non si può negoziare [...] alla tempia del proprio interlocutore. Non si può parlare [...] nello stesso tempo riempire i Territori di [...]. In que-sto modo si [...] lo si ferisce mortal-mente. E un [...] offeso [...] può es-sere preda della rabbia e della [...] più recettivo alle parole [...] dei fondamentali-sti. Con i suoi ripetuti [...] Benjamin [...] è il più valido [...]. Israele è oggi un Paese [...] segnato [...] di [...] attentati dei [...] Paese che si sente attorniato da nemici [...] popoli con cui [...] vivere in pace. E nel fare questo [...] senso di tragedia immanente che è inscritto [...] ebraico». [...] di [...] è il re-gno della [...] dialogo, convinto del-la propria autosufficienza, è [...] che liquida sprezzante la [...] premier [...] Peres, di un nuovo Medio Oriente, [...] più barriere economiche, culturali, religiose. Una rivincita contro quei [...] di solidarietà che furono alla base del [...]. Ma Israele, o almeno [...] suo [...] non coltiva sogni di grandezza, [...] inve-stita da disegni messianici da portare a [...] in modo manicheo il mondo tra il Bene, [...] Ebrei, e il Male, incarnato dai Gentili. Al tavolo del negoziato [...] discutere delle dimensioni di questo Stato, concordare [...] sulla sicurezza delle frontiere. E invece [...] ha preferito demonizzare questa pro-spettiva, [...] come un pericolo mortale per [...] di Israele. Il massimo che è disposto [...] concedere ai palestinesi è [...] ammini-strativa, una specie di libertà [...]. Non getta la spugna [...]. A [...] ci sono i sondaggi condotti [...] dopo il massacro di Gerusalemme e il blitz fallito [...] in Libano: il [...] degli israeliani è favorevo-le al [...] con [...] e ritiene che la pace [...] di uno Stato palestinese. Ma questa maggioranza è [...] orfana di una sinistra che stenta a [...] elettorale del maggio [...]. Con amarezza, in una recente [...] Leah [...] ave-va parlato di una sinistra [...] sulla difensi-va, troppo arrendevole nei riguardi di un governo [...] giungendo ad [...] conclusio-ne: «In Israele è svanita [...]. [...] Aloni condivide le affermazioni [...] «Leah ha ragione -dice [...] Alo-ni -Purtroppo la leadership [...] spaventata di fronte alla gravità del momento. [...] Barak (il nuovo segretario laburista, [...]. Questa sini-stra non ha [...] errori commessi negli anni dei governi [...] e Peres. Questa inerzia continua anche [...] diffusa sfiducia verso il governo della destra». Il nostro silenzio suonerebbe [...] politica di [...] vorrebbe di-re arrendersi a [...] il pro-cesso di pace». [...] del dialogo si è [...] prossimo a Tel Aviv. Di questa ma-nifestazione [...] Aloni è una delle [...] «Il [...] settembre di quattro anni fa -riflette [...] -eravamo riuniti nella stessa [...] la stretta di mano tra [...] e Arafat. Oggi ci ritroviamo per [...] giorno, per di-mostrare che Israele non ha [...]. Insieme, per dimostrare che [...] della ragione». /// [...] /// Insieme, per dimostrare che [...] della ragione». (0)
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