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ROMA [...] Werner Herzog, Il 5 settembre [...] ha compiuto [...]. La data ha coinciso [...] suo ultimo film. [...] che a New York, In [...] sola sala, ha realizzato 46. Herzog è 11 primo [...] regista [...] che riesca a imporsi [...]. Per [...] ha bruciato quattro anni di [...]. Ha lavorato al film in Perù mentre [...] una guerra In corso fra [...] e petrolieri. Ha fatto sparlare i [...] che Imponeva ad attori e comparse. E, infine, ha girato [...] volte: la prima con Jason Ro-bards e [...] Mick Jagger, la seconda volta col solo Klaus Kinski. Claudia Cardinale è [...] che sia rimasta con [...] fine. Già questa storia dice [...]. E la trama del [...] è la vicenda di una specie di [...] invece delle armi, vuole portare la voce [...] Caruso [...] giungla. [...] pensa di costruire un [...] tanto di poltrone di velluto, specchi, dorature, [...] che nessuno potrà mal frequentare. Per [...] addirittura a portare una nave [...] cima a una montagna. Questa è la sequenza che Herzog ama di più: «Rivela tutto il mio [...] dice. Ma qual è veramente [...] Non è né un letterato come [...] né un cultore della [...] Wenders. Non ama Kluge o [...] che i colleghi del Nuovo Cinema Tedesco considerano dei padri: [...] freddi, troppo [...]. Olà: Herzog vuole essere, [...] dietro la cinepresa. E [...] si sa, è molto [...] a piedi, gettarsi fra [...] un cactus, o vivere In un rifugio [...] per lui, naturale, purché gli serva a [...]. DI lui si è [...] «È [...] asceta del nostro secolo, che ancora fa [...] Dio». Werner Herzog [...] (questo è II suo [...] sposato e padre di un figlio, racconta: «Sono [...] In un piccolo villaggio remoto nelle montagne, dove [...] dialetto bavarese. Fino a undici anni non [...] mai visto [...] né una banana, né [...]. /// [...] /// I primi film li ho [...] rubando di notte una cinepresa. Il mio è un [...] dal [...] dal primo documentario, che [...] film tutti da solo». Il suo desiderio di autonomia [...] davvero parente della megalomania e delta [...] una differenza fra [...] e il regista. Personalmente, amo sottopormi a [...] diciassette anni, ho deciso che dovevo superare [...] quanto me. Ci sono riuscito. Ma fare un film è [...] cosa diversa. È il risultato che [...] non sento il bisogno di sottoporre il [...] prove inutili, come, forse, faccio con me [...]. Si è detto che, [...] la troupe è stata [...] in tuguri, senza assistenza medica. Non è vero: vivevamo [...] pulite capanne di lamiera, [...] un medico, e neppure Jagger, [...] abituato da quando aveva [...] a vivere nel lusso, [...]. Quali sono stati, allora, [...] nella realizza-zione di questo film?« Jason Robards [...] seriamente e ho dovuto [...]. Nel frattempo è scaduto [...] Jagger, e così ho perso anche lui. Ed è stata una perdita [...]. Jagger è un animale [...] che partito lui ho deciso di eliminare [...]. Ma, naturalmente, la cosa [...] è più chiacchierato è il rapporto fra [...] gli [...] che ci servivano come [...] comparse. Bene, io dico con [...] stati soltanto utilizzati come catalizzatore di una [...] solo gli [...] e i petrolieri. Il resto, i maltrattamenti, [...] è frutto della fantasia malata della stampa. Ad un certo punto [...] sentirmi come un orso che balla nel [...]. Les Blank, il documentarista, [...] film nel film, sul set di [...]. Herzog ne esce un [...]. E soprattutto ascoltare il [...] accompagnato al suo documentario: pazzo, dittatore, visionario. [...] Wenders ha deciso di lavorare [...] Coppola, e oggi parla di «Hammett» come della [...] esperienza più infelice. Lei invece ha usato [...] conquistare il pubblico americano. Qual è il Intervista [...] Herzog [...] sta per uscire il suo [...] sono il figlio di Ludwig [...] Baviera» Usa: [...] primo romanzo nero NEW YORK [...] Un romanzo del 1859, che sarebbe il primo [...] negro negli tati Uniti, è stato recentemente [...] studioso della Yale University, in una bancarella [...] New York. Henry Gates, l'autore della [...] dichiarato che il romanzo è importante anche [...] scritto da una donna. Mentre molti negri [...] aggiunge Gates [...] a-vevano pubblicato [...] prima del [...] storici della letteratura ricevano che [...] romanzo ve-ro e proprio non fosse [...] dato alle stampe da un [...] che dopo la guerra civile. Il titolo del libro è [...] che in italiano potrebbe essere [...] con [...] nostra [...] in cui [...] che secondo le ricostruzioni di Gates è una certa [...] Wilson, emigrata a Boston dal [...] schiavista [...] usa di proposito [...] fortemente spregiativa per narrare con [...] amara i soprusi a cui viene sottoposta [...] del romanzo, pur vivendo nel [...] abolizionista. Secondo Gates, a spiegazione [...] in cui e rimasto [...] c'è il fatto che [...] in discussione stereotipi consolidati al tempo della [...] il Sud [...] in antitesi al sempre [...] Nora. [...] ora se n'è reso [...] periodo è a Strasburgo e gira un [...] Ispirato a Peter [...]. Io credo profondamente nelle [...] nostro cinema. Ogni film per me [...] sia [...] o [...] nella giungla, sia La [...] che giro negli Stati Uniti, [...] Morgana, che ho girato nel deserto. Però mi costringo a [...] che io sono figlio di Ludwig di Baviera [...] suo [...]. Però ha usato la [...] il suo potere, per scopi non violenti. Non na fatto guerre, [...] Guglielmo [...] Prussia». La [...] ostilità per Hollywood e [...] a che punto arriva?« Hollywood non ha [...] né a me né agli altri. Semmai, dovrebbe imparare da [...] risparmia: questo [...] un film girato due [...] solo sei milioni di dollari. La Fox ne aveva [...]. Ma sembra che gli [...] anche ai contenuti del nostri film, allo [...]. So, per esempio, che Coppola [...] ben trenta volte, prima [...]. E si sente soddisfatto [...] Per niente. [...] noto ì un brutto [...] un regista che non riesce [...] di vista lo spettacolo [...] alla giungla. Se la palma non [...] finta». E lei, invece, di [...] giungla, come si comporta?« La "dirigo". Proprio come faccio con [...]. Sì dice che nei [...] il futuro ci sia un film colossale, [...] «Fata Morgana», nel deserto. È vero?« Non sarà il [...]. Penso a qualcosa in cui [...] far lavorare il "mio" Bruno S. In [...] lui che ha lavorato [...] Kaspar Hauser e nella Ballata di [...] due film che considero [...] più significativi, non c'è. [...] ambiente non si confaceva al [...]. Ma Bruno ha in [...] storia di reduce da un brefotrofio, qualcosa [...] profondamente. È un po' una parte [...] me stesso». Per lei autodidatta, la tecnica [...] è importante?« Meno [...]. Herzog, I suoi film [...] li ra?« Non faccio film pensando, che [...] bambino o a un [...]. Quello che cerco posso [...] una sensazione: quando ho ascoltato per la [...] Bach, o quando ho letto 11 Lem di [...] mi sono sentito meno [...]. Questa è la stessa [...] è sembrato di cogliere nelle facce degli [...] visto Kaspar Hauser. Stavo nascosto fuori di una [...] per [...] alla fine del film sentivo [...] la loro solitudine era stata spezzata. Si leggeva negli occhi». Maria Serena [...] è una città di confine. [...] confluiscono e si incontrano [...] tre lingue diverse (austriaca, slovena e italiana). Anzi Gorizia è il [...] è divisa da un muro, come Berlino, [...] rete metallica. Bisogna venire da queste [...] con mano la sensazione di emarginazione e [...] «sindrome triestina», per capirci, in cui si [...] essere a due ore di distanza [...]. Né dentro né fuori, [...] significa comunque stare in un angolo. In questa ansia di [...] del centro per gli incontri culturali mitteleuropei [...] Gorizia [...] stato quello di [...] tentato di ribaltare negli [...] termini di questa situazione di [...] cercando di individuare i [...] le culture e le etnie presenti in [...] confine, alla ricerca di una comunità culturale [...] stesse tre lingue che si incontrano a Gorizia. [...] 11 convegno, [...] a Gorizia dal 6 novembre [...] a ieri sera dedicato al tema «Cultura ebraica e [...] mitteleuropea». Progettato quasi un anno [...] nelle ultime settimane un carattere di dirompente [...] che è successo in Medio Oriente, e [...] Europa. Così si è svolto [...] anche nei grandi organi di Informazione sulla [...] sulle diverse concezioni [...] ebrei oggi. Anche il telegramma del Presidente [...] Repubblica [...] pervenuto alla presidenza del [...] del lavori, andava ben al di là [...] formali. Studiosi austriaci, italiani, cecoslovacchi, [...] rumeni, ungheresi e americani, si sono succeduti [...] leggere le loro relazioni che si aprivano [...] di tematiche molto ampio, che andava dai [...] dal titolo del convegno, alle analisi di [...] di singoli scrittori (da Kafka a Musil, [...] a [...] da [...] a Singer, da Svevo [...]. Se si guarda infatti [...] del [...] facendo riferimento soprattutto all' [...] 11 contributo della cultura [...] appare di dimensioni molto [...]. Quasi tutti gli scrittori [...] i boemi, gli ungheresi, i polacchi emigrati [...] rilievo, quasi tutti sono di [...] ebrea o traggono la [...] Ispirazione [...] quella cultura sotterranea che fa della abbia [...] e-braica 11 suo punto di riferimento. Tuttavia dal ventaglio delle [...] non è emersa una [...] Musil, Elias Canetti, Isaac Singer, Gregor von Rezzori: [...] avuto la loro tradizione ebraica sulla cultura [...] Ne [...] discusso studiosi e critici di tutto il [...] un convegno a Gorizia La Mitteleuropa? È [...] A sinistra A destra, Franz Kafka, un [...] ni [...] tana del problema né [...] e forse non era nemmeno questo lo [...]. Si sono riprodotte a Gorizia [...] interpretative e valutative che rimandano a un [...] complesso. La posizione dei sionisti [...] da quella degli «assimilati» non solo in [...] politica, ma anche e soprattutto in termini [...] e di atteggiamento nei [...] ti delle diverse culture. Insomma c'è chi vede [...] come qualcosa di costantemente presente nella cultura [...] separata da essa; e c'è chi Invece [...] tra le due culture, [...] un certo punto è difficile distinguere [...] per gli scambi reciproci, [...] nel corso degli anni. E [...] sembra essere la tesi [...] intervenuti al convegno. Se si dovesse indicare [...] motivo [...] 11 contributo della cultura [...] mitteleuropea del [...] questo potrebbe essere individuato [...] assume le forme più diverse: da quella [...] a quella [...] nella accezione più propriamente [...]. Il [...] alle soglie della guerra [...] con una certa visione apocalittica per cui [...] è divenuto [...] liberatoria dove però la [...] a una purificazione molto vicina alla «seconda [...] Cristo» di stampo cattolico. In un convegno come [...] mancare Claudio Magris, non solo perché è [...] ma soprattutto perché il [...] culturali e il tema del convegno di [...] dalla problematica cara al critico triestino. E infatti [...] relazione di Magris, dedicata [...] Singer, [...] centrato la problematica In termini esemplari. Singer scrive 1 suol [...] In [...] come se stesse per [...] lingua morta, come se dopo quei racconti [...] potesse più comunicare, [...] scrittore fosse colui che [...] veduto. Questa situazione estrema [...] che poi si rivelerà Inesatta, [...] racconti di Singer verranno letti [...] è però [...] Osilo scrittore ebreo: colui [...] si [...] ha la consapevolezza di [...] nella [...] forma apocalittica), che opera [...] possibile per ricostruire le sue radici e [...] identità. Afa allora la cultura [...] lo sguardo, talvolta nostalgico, rivolto ad un [...] esisteva una comunità culturale danubiana, fecondata dalla [...] tradizione e-braica nelle sue varie forme ortodossa [...] Si può parlare di cultura mitteleuropea oggi e [...] La domanda [...] posta a Walter [...] direttore [...] di cultura austriaca a Roma, [...] uno del promotori [...]. Un paesaggio nato al [...] danubiana», e [...] insiste [...] la definizione corrente di [...] riduttiva in quanto taglia fuori la com-ponente [...] a Gorizia è invece molto presente. Siccome è stato chiamato In [...] più volte allora chiediamo a Magris due [...] definizioni di questa cultura mitteleuropea: [...] è presente come metafora [...] negativo. Ma vedrei II carattere [...] di Canetti, Rezzori, Singer, tanto per fare [...] contemporanei, [...] della totalità infrante che [...] da [...]. Mauro Pomi Eppure [...] la patria perduta Praghese, [...] Kafka, costretto a scappare sotto il nazismo, nel [...] perduta», c'è tutta la [...] costretto al continuo [...] di tutto qualche notizia [...] Johannes [...] nacque à Praga nel [...] visse (Ino a quando, dopo [...] tedesca della Boemia e [...] seconda guerra mondiale, fu costretto [...] clandestino di cui si [...] questo suo bellissimo libro, [...] perduta [...]. Bisognerebbe aggiungere che [...] era (benché più giovane) [...] Kafka, di [...] di Oskar [...] e di altri scrittori [...] in comune, oltre [...] al gruppo israelitico, anche [...] tedesco come lingua della loro espressione; e [...] scrisse ap-punto i suoi [...] questo che è del 1956,1 suoi titoli [...] grosse [...] del 1959 e Dos [...] del 1960, pubblicato in Italia [...] Rizzoli). Se adesso anticiperemo al [...] perduta» di [...] è in sostanza la [...] (una patria non astratta: patria di fanciulle [...] di boschi, di sottili [...] strade praghesi) e se si terrà presente [...] fuga da Praga, egli non doveva avere [...] comprenderà subito quanto paradossale fosse la [...] condizione: egli scriveva in [...] luoghi di lingua inglese e tutta la [...] in questo romanzo fatto di undici racconti) [...] sforzo di recupero. Di che cosa? Non [...] perduto [...] si vive di meno» [...] «per il fatto che si spreca la [...]. Delta vita, in fondo, non [...] fare di più che [...] e basta»), ma piuttosto di [...] disperata corporeità dei luoghi, delle persone, dei [...] e delle [...] tanto per rifarci al titolo [...] struggente racconto [...] niente di più boemo, di [...] praghese, che appunto questo cercare, attraverso la scrittura e [...] scrittura, un corpo, una fisicità (e quando si dice [...] sulla propria [...] si vuol dire probabilmente, [...] di metafora e [...] di retorica, qualcosa di simile). Il sistema di scatole cinesi [...] cui fu imprigionato uno scrittore come Kafka (chiuso in [...] nazione, come quella boema, [...] rispetto [...] chiuso [...] della nazione, boema nella minoranza [...] lingua tedesca e Infine [...] ulteriore minoranza israelitica) sembra in [...] riproporsi, [...] però rovesciati, cioè secondo un [...] inverso: da [...] culturale maggioritaria, quella di lingua [...] parte attraverso una lingua relativamente [...] alla riconquista della [...] quasi assoluta della [...] piccola patria. [...] i uno scrittore dal [...] egli stesso è affascinato da ciò di [...] soltanto [...] e la società, le [...] personaggi che le costituiscono, i tempi patetici [...] comici qualche volta di [...] ma soprattutto il mistero [...] degli eventi che procedono nella loro apparente [...] si rivelano, invece, parti necessarie di un [...] quello che può governare [...] e cadere della più [...] bosco. La persistenza di questo [...] messaggio di cui [...] si fa portatore, il [...] della [...] pietistica religiosità: «De profundis! Loia che esse maturino [...] Tua legge e che vengano alla luce nel [...] Te pare giusto. È il Dio cattolico [...] Provvidenza? Non sembrano enervi dubbi, anche se tanto suo [...] modesta realtà delle vite individuali gli conferisce [...] Dio di [...]. Ma non è per [...] che vorremmo raccomanda-re la lettura di questo [...] per il suo stile, per la [...] grazia, per la [...] capacità di avvincere ogni [...] è anche per la [...] bella melanconia e per [...] di accettazione («Si [...] forse provare nostalgia di [...] esiste più da un pezzo o che, [...] completamente mutato? Anche [...] cambia, e quello che [...] soltanto il suo io di prima, che [...] avesse potuto rimanere in patria, non ci [...]. Non si dovrebbe agognare il [...] perduta. Ma [...] cuore avverte la dolorosa esigenza [...] patire il totale disinganno per [...] ritrovare la pace»). E infine per la [...] di cogliere anche nelle vicende più povere [...] sono, si, segni del mistero, ma che [...] del tutto irriconoscibili e inafferrabili se sapessimo [...] sguardo e alla nostra riflessione un minimo [...] più, un minimo di umiltà in più. /// [...] /// E infine per la [...] di cogliere anche nelle vicende più povere [...] sono, si, segni del mistero, ma che [...] del tutto irriconoscibili e inafferrabili se sapessimo [...] sguardo e alla nostra riflessione un minimo [...] più, un minimo di umiltà in più. (0)
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