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Protagonista della vicenda è [...] Bufi, albanese di 25 [...] ad altre due persone a San Benedetto [...] Tronto (Ascoli Piceno) in [...] dei carabinieri contro la [...]. A sollevare il problema, [...] inviata al presidente della Repubblica Oscar Luigi [...] è il difensore della [...]. Per il legale [...] il destino di Bufi [...] essere quello di prostituirsi, considerato che alla [...] restituiti i 35 milioni di lire che [...] sequestrati al momento [...]. Sostenendo [...] della [...] cliente alle accuse, [...] Fabiani chiede a [...] «di [...] valutare questo dato di [...] lo ritenga opportuno, di interessare il ministro [...] grazia e giustizia e i presidenti di Camera [...] Senato affinché nella legge sugli stranieri extracomunitari possa [...] risolto anche questo problema». [...] Bufi era finita in manette [...] 18 luglio insieme alla connazionale Margarita Muco, [...] con [...] di avere insieme favorito e [...] la prostituzione di una ragazza minorenne, [...] Cela, anche questa albanese. Entrambe dovranno comparire presto davanti [...] gip di Ascoli Piceno. [...] deve restare Ma non può [...] CASSANO DELLE MURGE (Bari). La fame arriva anche [...] terzo giorno di digiuno. Per fare vedere a [...] rabbia, un uomo afferra con la mano [...] per la schiena, lo tie-ne in alto [...] un ba-stone da sbattere contro i nemi-ci, [...] sinistra mostra il pol-lice verso, il segno [...] morte. /// [...] /// Noi tutti moriremo. E voi giornalisti, cosa [...] Scriverete [...] basta, tranquilli, come avete fatto quando la [...] andata dentro al mare di Otranto». Doveva essere, questo, il [...] nel campo dei disperati. Molti albanesi hanno il [...] ed inizieremo le procedu-re. I campi saranno chiusi [...] di tutti sarà chia-rita, caso per caso. Non ci sarà nessuna violazione [...] diritti umanitari». Dovrebbero, queste, essere parole [...] in-vece nella sala mensa di Cassano scoppia [...] «Bastardi, ven-duti, andate via subito», gridano ai funzionari [...]. Basta osservare bene la [...] dove ormai le bottiglie molotov sono esibite [...] capire cosa sta succeden-do. Sui materassi accanto alle [...] e notte, uomini, donne e bambini (questi [...] novantano-ve persone) ormai sfiniti. Chi si muove, chi [...] pronto a scagliare parole di odio appena [...] telecamera, sono meno di dieci persone: due [...] sei o sette uomini. Nessuna pro-posta di lavoro, [...] salute. E questo gruppo tiene [...] altri. Hanno paura di restare [...]. Se gli altri riescono [...] hanno le carte in regola, questi il [...] trovano sulla nave per [...]. Sono appena passate le [...] funzionari della prefet-tura, della questura e [...] del lavoro entrano nel [...]. Siamo [...] per aiutarvi. Chi ha proposte di [...] assunto. [...] an-che un registro speciale, [...] di tornare in Albania». Primi rumori, nella sala. Noi ab-biamo bisogno di [...] ad uno. Chi avrà i requisiti, [...] permesso di soggiorno. Chi vuole comincia-re, si [...]. E intanto, per favore, [...] della fame, non ce [...] bisogno». I dieci del gruppo di [...] come fosse scoccata una scintilla. Fuori, fuori, andate via». Premo-no contro il tavolo, [...] della sala. Ecco il neonato bran-dito [...] un randello. Ecco una donna -sempre [...] -stesa sul pavimento, e gli altri dicono [...] e la prendono in cinque o sei [...] verso la porta, come fos-se un ariete. Vanno di corsa verso [...] la donna af-ferrata da tante mani. Una bambina, [...] adesso piange dietro la [...]. È paura vera, quella [...]. Lei ha capito che [...] sono persone che non vogliono acque più [...]. Ha paura che scoppi [...] nessuno esca più da questa sala con [...] dove si mescola-no disperazione e benzina. Gli uomini con «la [...] adesso sono sulla strada, gri-dano verso le [...]. [...] non [...] è appena partita con [...] donna che è stata male. Si ferma un camionista, [...] che a chiede-re aiuto sono gli albanesi, [...]. I volontari portano coperte [...] donna ste-sa [...]. Cinque minuti, [...] torna [...]. Ma la donna adesso [...] già è tornata fra i suoi. Un solo uomo, [...] accetta [...] della prefettura. Lascia gli altri, entra [...] di quella che era la direzione del [...] dopo esce con il suo foglio in [...]. In questura, mostrando questa carta, [...] il [...] di soggiorno. Potreb-be già andare via [...]. Rientra però nella sala, [...] gridano contro di lui, gli mostra-no i [...]. Solo gli occhi che [...] fuori, im-pediscono [...]. [...] è tornato dentro per un [...] preciso: [...] moglie, tenuta in ostaggio dagli [...]. Un altro permesso di [...] Luc Preta, ma questo vive in una [...] i sedici che non partecipano allo sciopero. Sono le sedici e [...] fa aprire più la porta chiusa da [...]. Ecco una mano che mostra [...] foglio, con una scritta. Sul foglio poche parole: «O [...] nessuno. Permesso per diritto al [...] anno o più». An-che Maro [...] un ragazzo che avrà [...] carte in regola per avere il sog-giorno. Apre un attimo una [...] funzionario della pre-fettura, Gaetano Aiello, gli dice: «Vieni [...] ti mettiamo a posto subito». Il ragazzo rispon-de: «Non [...]. [...] han-no deciso che chi [...] più tornare dentro». [...] nessu-no è solo. Ci sono ventotto fami-glie, [...]. Se si allentasse la [...] realizzare il so-gno che li ha spinti [...] gommoni. Una carta con scritto: [...] Italia. È venuto anche un [...] Angelo Lagonegro, a dire che «associa-zioni cattoliche [...] e persone di buona volontà, so-no pronte [...] alba-nesi». Ci sono uomini che [...] chilo-metri al giorno in bicicletta, per andare [...] Bari, quando hanno trovato qualcosa da fare». Altri sono stati presi [...] al giorno per ot-to -dodici ore di [...]. [...] settimana prima della rivol-ta, [...] nella raccolta delle olive. Se calasse la tensione, [...] festeggiare la na-scita di Giovanni, nato proprio [...] Cesareo, da [...] Nika. Ma altri panni vengono [...] per non fare vedere cosa succede nella [...]. Solo quando è tardi, [...] il capo [...] stranieri della questura riescono [...]. Si vede nella faccia [...] siede al tavolo, la voglia di farla [...] fuori dal portafo-gli la promessa di un [...] certificato medico. Ma i dieci che [...] attorno al tavolo hanno deciso. Appena la conta finisce, [...]. I per-messi li dovete portare [...] e per tutti». Inizia la terza notte [...]. /// [...] /// Don [...] direttore [...] «Mi auguro che lo [...] governo si ispiri alla generosità». Il sottosegretario [...] «Siamo stati generosi». /// [...] /// La direttiva Prodi sul [...] de [...] rivolta al governo, di compiere [...] «gesto generoso», trovando il modo di far «restare in Italia» i profughi, raccolgono reazioni diverse, spesso contra-stanti. La vostra proposta è [...] che [...] sia un paese disperato, [...]. Ma non è così. La direttiva Prodi, invece, [...] un cri-terio opposto: spostare, e non in-terrompere, [...] e predi-sporre misure di [...] e di reinserimento sociale che consentano ai [...]. Il sottosegretario agli Interni, Gian Nicola [...] non ha dubbi: [...] di generosità il governo [...] già messo in atto. I profughi potranno avere [...] soggiorno per ragioni di lavoro e verranno [...] reinse-rimento in Albania». Luigi Man-coni, portavoce dei Verdi, [...] pen-sa diversamente: «Sono [...] con la proposta de [...] un atto di generosità sarebbe [...]. La direttiva Prodi, invece, è [...] sconfitta morale e politica. Mi rifiuto di credere [...] come [...] non sia in grado [...] profughi». Don Elio [...] direttore generale della [...] si mostra disponibi-le su [...] «Mi augu-ro che lo spirito con il [...] si accinge ad affrontare il rientro sia [...] gesto di generosità. E mi risulta che [...] le questure si appresti-no ad affrontare i [...] e senza fiscalismo. /// [...] /// E per questo mi sembra [...] non occorra una nuo-va normativa. La direttiva Prodi non [...] provvedimen-to drastico, duro, di esclusione, di rifiuto. È anche molto importan-te [...] governo al-banese, per creare i presupposti di [...] un paese che va aiutato e la [...] avvenire con gli albanesi e non senza [...]. Molto nega-tivo il giudizio di Maurizio [...] coordinatore di An: «È una [...] confusa e tardiva. E so-no contrario anche [...] vostro giornale. Non servono sanatorie striscianti, [...]. Cose del genere farebbero [...] albanesi, che poi in Italia finirebbero preda [...] sfruttamento. È più generoso chi dice: [...] a casa loro. [...] venire [...] o [...] restare secondo me è contrario [...] stesso interesse degli albanesi». Ma vediamo più nel [...] commenti. Per Fassino «la di-rettiva [...] ci-viltà e comprensione per le esi-genze [...] è coerente con la strategia che ispira [...] verso [...] e che punta a [...] il futuro degli albanesi sia nel loro [...] in Italia. [...] per i programmi di aiuti [...] di assistenza [...] abbiamo speso 370 miliardi di [...]. E questo perché vogliamo [...] Tirana [...] costrui-re il suo futuro. Questo lo devono capire [...] albanesi, che sono fuggiti in una fase [...] che ora che [...] è finita devono tornare [...]. E il nostro compi-to [...] di [...] a reinserirsi lì». Manconi rivendica una vittoria [...] Verdi: «Ci siamo battuti perché nella direttiva ve-nissero introdotte [...]. Ma non basta. Biso-gna che la possibilità [...] di trovare un lavoro sia verifi-cata senza [...] at-tivare in questo senso risorse, sol-lecitare imprenditori, [...] possano ottenere il per-messo di soggiorno». Don [...] insiste molto sugli aiuti [...] «Tutti [...] progetti di rico-struzione devono favorire la pos-sibilità [...]. Bisogna dare fiducia al governo [...]. È ancora debole e [...] ha preso degli impegni e questo è [...]. Alessandro Galiani rappresentano il [...] privatizzate. Tut-tavia non basta dire [...] pubbliche devono essere assoggettate alla competenza. Solo la degenerazione partito-cratica [...] della prima repubblica rende così esplosivo il [...]. Ci sono stati, infatti, [...] democristiano in cui alla testa di grandi [...] di grandi apparati [...] persone indubbiamente competenti. La degenerazione è cominciata [...] è divenuta una caratteri-stica secondaria, quando la [...] assunto un carattere prevalente di affi-dabilità politica [...] è diventata irrilevante il mandato che il [...] ai suoi manager. Questo è un primo [...] valere nella discussione sulle nomine, Qual è [...] Se la fuoriuscita di Guido Rossi dal-la [...] rappresenta un [...] meno da parte di [...] come Rossi della fiducia nel mandato ricevuto, [...] siamo di fronte ad una grave questione [...]. Non si può sfuggire [...] di fondo. Definiti i criteri oggettivi, [...] è nominati ai vertici di enti pubblici [...] in virtù delle proprie ca-pacità e sulla [...] sele-zione dei migliori, la questione italiana ha [...] il Cambio. Nella prima fase di [...] stato proba-bilmente giusto procedere con grande prudenza [...] qualche caso, secondo una logi-ca che premiava [...] passato rispetto alla necessità della discontinuità. Un nuovo potere politico, in [...] paese che non prevede lo [...] che si fosse posto [...] di una occupazione di tutti [...] posti di comando con propri uomini di fiducia avrebbe [...] uno scasso senza precedenti. Ma è ancora questa [...] Dopo anni e anni in cui ab-biamo vissuto [...] bloccato, regolato dalla coopta-zione e [...] politica, si sente forte [...] alcune rilevanti novità. [...] sistema ora va sottopo-sto ad [...] scossa. Competenza, affidabilità in rapporto [...] e novità nelle persone non possono essere [...]. Il processo riformistico che [...] non può più soggia-cere ad una logica [...]. Il paese ha bisogno di [...] una nuova classe diri-gente. Non sono mai stati con-vincenti [...] ragionamenti che hanno teso a porre [...] del nuovo solo come ricambio [...] ma è indubbio che [...] di una nuova classe dirigente [...] anche passare attraverso salti genera-zionali. Messa la questione in [...] ha molto senso stabilire se la sinistra [...] o no classi diri-genti in grado di [...]. Esistono nello stato e [...] in grado di guidare con corag-gio, equilibrio [...] nuova fase. Il problema centrale è [...] il mandato e di portare alla ribalta [...] che sappia [...]. Queste sono le questioni [...] misura il governo [...] e con cui si [...] che sorreggono il gover-no. Non vedo lo scandalo, [...] sarebbe, in una fase che richiede grandi [...] affermasse la regola del «quieta non move-re». I medici del carcere: «Veniva [...] giorno». /// [...] /// Il cadavere del «mostro» è [...] «per motivi di ordine pubblico». Niente corteo e neppure [...] sulla bara di Andrea Alloc-ca, [...] del piccolo Silvestro Delle Cave. Odiato da vivo, odiato [...] dal suo paese. Anche per la figlia Eleonora [...] carcere con le stesse accuse del vec-chio pedofilo deceduto) [...] «Mio padre lo disprezzo anche [...] morto, [...] nella spazzatura. Lui ha distrutto la mia [...] se [...] andato facendomi [...] portandosi dietro il suo [...] che è innocente». Il feretro, con un furgone [...] del comune, è stato scortato da una «gazzella» dei [...] del [...]. In carcere non ha mai [...] al pentimento, il «mostro». E non non ha [...] incontrare i cappellani di Poggioreale. Anzi, pri-ma di spirare, [...] è persino la-mentato con [...] lo assi-steva: «Io ho ucciso un bambino. [...] ha ucciso tante persone, [...]. [...] modo compromettere le [...] non è venuta [...] voci che sono girate in [...] giorni secondo le quali i magistrati avreb-bero filmato con [...] telecamera un confronto fra i tre indagati: Andrea Allocca, Gregorio [...] e Pio Trocchia. Umanamen-te, e da cristiano, [...] la morte del vecchio Allocca, al di [...] che pre-siedo». Uno degli educatori del [...] Poggioreale, Annamaria [...] la scorsa settimana ha [...] di Silvestro Delle Cave: «Un [...] imperturbabile, rozzo, capace di parlare solo in [...] sempre comprensibile». Andrea Al-locca chiese alla dottoressa [...] di far delegare [...] due pensio-ni: la [...] e quella della moglie Ra-chele, [...] cinque anni fa. La pra-tica è stata ultimata [...] ieri. Annamaria [...] ricorda che il [...] per ciò che gli stava [...]. Dopo [...] a Poggioreale, [...] è stato visitato tutti i [...] interno del padiglio-ne «Avellino». Mario Riccio Esibizionista: «Le [...] Si spogliava davanti alle bambine delle scuole [...] dei giardini pubblici e per giustificarsi ha [...] «Non riesco a trovare una compagna». Le molestie di G. [...] incensurato, è stato denunciato con [...] di atti osceni in luogo pubblico. Le denunce, per ora, [...]. Ma gli episodi potrebbero [...] numerosi. /// [...] /// Ma gli episodi potrebbero [...] numerosi. (0)
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