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[...] Luci soffuse, patinatura flou [...] di raso, bacetti, capezzoli coperti, pelvi statiche [...] che coprono le pa-role. Segno, [...] che la storia, la [...] non passano di lì. La vicenda si prende [...] trasforma in pura musica, intermezzo, intervallo riempitivo. Non ha nessuna importan-za [...] stanno dicendo i due amanti in questa [...] puri espedienti registi-ci. Succede così anche nei film [...] prima e do-po la scena [...] gran dispiegamento di [...]. Teorema: là dove il [...] e depurato di turpiloquio e sopraffazione, tutto [...] fa carico di [...] gli elementi politicamente scorretti. Uno splendido esempio di [...] proprio comportamento sessuale in «Quinto potere»: Faye Dunaway [...] suo anziano amante raggiungendo [...] grazie [...] dei propri successi professionali. Quanto alla colonna sonora, [...] «Amo-re [...] la melassa sinfonica spalmata [...] Prima Volta di [...] Shields con un pezzo [...] fraseggio jazz o una serie dodecafonica: per [...] che farebbe sulla madre [...] da Eros, la sta [...]. Il più efficace antidoto [...] non è la pornografia ma la [...] dei volti: il campione [...] iconogra-fico è senza dubbio Pedro Almodovar, che [...] gli inguini al lavoro bensì le facce [...] caricaturali, mostruo-se, infere degli attori, molto più [...]. Tiziano Scarpa [...] VARESE. Ha [...] anni ma la voce è [...] di una ventenne. Primavera Ippolita [...] è [...] la scrittrice scomparsa due [...] cui il 31 marzo [...]. Signora Primavera, lei è [...] delle figlie della marchesa Liana [...] rinominata [...]. /// [...] /// [...]. [...] «Io le ho fatto da [...] per [...]. Corregge-vo le bozze dei [...] aiutavo nella corrispon-denza. Riceveva dalle [...] alle centocinquanta lettere [...]. [...] su molte riviste. Prima Confidenze, poi Bella, Grazia, Intimità, Sogno». [...] «In teoria, ma poi [...] richieste di consigli di tutti i tipi. Lei si consultava molto [...] medico per dare risposte il più possibile [...]. /// [...] /// Poi scrivevano moltissime ragazze [...]. [...] fa non potevano davvero chiedere [...] al padre o al parroco se, ad esempio, avevano [...]. [...] madre era [...]. Nella vostra fami-glia, [...] persino un Papa, Innocenzo XI, [...]. [...] arrivata per caso, scriveva novellette [...] le veni-vano pubblicate sul Caffaro di Genova. Una volta si trovò [...] scontro tra locomotive vici-no a Moneglia, dove [...] e il diretto-re del giornale le chiese [...] fatto. Lei lo fece in [...] che da allora le commissionò una novella [...]. Mamma aveva fatto il [...] in cui solo i [...]. Era una donna molto indipen-dente, [...] non scendeva a compromessi». Con tutti i limiti, la [...] potrebbe definire una [...] no. /// [...] /// Le piaceva fare la [...] era molto solitaria. Si [...] dopo [...] Vittorio Centurione Scotto, un giovane [...] detentore di record mondiali con idrovolanti. Mio pa-dre le avrebbe [...] se lei lo avesse chie-sto. E invece Scotto morì a [...] anni in un [...] correva a [...] in Inghilterra. Era il 21 settembre [...]. Una storia tragica che, [...] ripercor-rere la trama di moltissimi romanzi scritti [...]. Nei suoi romanzi, comunque, [...] sempre ispirata alla realtà. Fu la prima a [...] trapianto di cornee ispirandosi a don Gnocchi, [...] donate. /// [...] /// [...] «No, assolutamente. Non era come Daudet [...] scrivendo [...] di Tarascona, diceva che [...] finchè non aveva finito di fumare una [...] tabacco. Mamma aspettava [...] notte per finire. Diceva che aveva bisogno di [...] frustata». Lei le dava consigli, [...] un lavoro di [...] «No di certo. Sele [...] mi [...] sono io. [...] carattere di ferro. Mettendo a posto le sue [...] ho ritro-vato [...] non nasce [...]. Lei a penna aveva [...]. Anche il [...] fino alla Sagan». /// [...] /// Oggi vengono ripubblicati tre romanzi [...] ma-dre, più il diario. Al di là della [...] «Io credo che i romanzi di mamma [...]. [...] che si esprimono dicendo solo [...] e non sanno neanche citare un verso di una [...]. Se poi vedo le [...] di oggi e certi sceneggiati [...] mi viene da [...]. Dopo [...] quella scena lì è sbagliata, [...] non [...] raccordo con la narrazione: insomma [...] il mestiere, e non [...]. Quale suo romanzo vedrebbe [...] schermo? «Praticamente tutti. Ma se devo [...] uno, direi Passione lontana, storia [...] tra un calciatore e una ballerina della Scala. Avevamo persino indivi-duato il [...] e la mia governante». [...] «Soprattutto era una tifosa sfegatata. /// [...] /// Per i suoi [...] le arrivò persino un telegramma [...]. La prima cosa che [...] stava malissimo e era ormai in carrozzella, [...]. [...] moltissimi anni, quando davano la [...] la domeni-ca sera, [...] semolino le dice-va: padrona, dove [...] devo portare, in sala da pranzo [...]. /// [...] /// Ma io cercavo di [...]. Un giorno le tradussi dal [...] una citazione: ammazzalo quel [...]. /// [...] /// A parte le [...] i libri hanno una circolazione [...] la massa della popolazione non [...] librerie. Ora,in [...] fa la cultura ufficiale [...] in esame [...] genere narrativo nostrano che [...] largo e profondo nel pub-blico di base: [...]. Le ope-re rubricate sotto questa [...] erano ritenute dei [...] da non discutere neanche per [...] per [...] male. Fortunatamente oggi è diminuita, [...] scom-parsa, la presa di questo disprezzo castale [...] che interessi i lettori e soprattutto le [...] immature e subalterne. Be-ninteso, non si tratta di [...] nessuna rivalutazione della tradizione rosa, ma solo di [...] con serietà, senza schifiltosità sussiegose. [...] della produ-zione romanzesca [...] più modesti; e anche i [...] meno esigenti hanno diritto di leggere quel che più [...] conviene, senza [...] ver-gognare. [...] fare delle letture a scopo [...] svago. Esiste pure una lette-ratura della [...] che sarebbe insensato demo-nizzare. Certo, permane tuttora un [...] di educazione alla lettura. Come è noto, la [...] e male in questo campo, con risultati [...]. [...] però anche un equivoco con-cettuale [...] sciogliere. La narrativa rosa, come quella [...] o [...] o erotica, non hanno portato [...] nessun lettore alla grande letteratura [...]. In particola-re, non è [...] prima leggessero i classici, e poi si [...]. [...] li leggevano semmai, se [...] donne dei ceti colti. Tutte le altre non [...]. Hanno comin-ciato ad accostarsi [...] si sono viste offrire [...] testuale, e insieme sollecitavano [...]. La ragione di forza del [...] rosa sta [...] in una sorta di corto [...] della solidarietà di sesso fra au-trici, protagoniste, destinatarie. [...] della femmi-nilità occupa la [...] la propria auto-nomia e separatezza. Il presupposto socioculturale è che [...] presenza delle donne nella vita collettiva abbia assunto un [...] crescente, e in parallelo sia cresciuta [...] pubblica femminile [...] di vedere rappresentata [...]. In Italia solo tra [...] Ottocento [...] inizi Nove-cento si fa [...] una leva [...] Serao, Neera, Guglielminetti, Aleramo. [...] maschile quanto femminile, e appartiene [...] classi ege-moni. Perché si possa parlare propriamente [...] genere rosa [...] quello della fascia culturale [...]. [...] nel periodo fra le [...] si indu-strializza e quindi [...] promuovere un forte am-pliamento della clientela. I settimanali a rotocalco [...] decisivo per [...] Eva, Lei, Gioia, Grazia, Annabella [...] puntate un mare di racconti destinati ad [...] un pubblico femminile mai entrato nelle librerie. A scri-vere su questi [...] prevalenza scrittrici di area settentrionale: [...] è comasca, Luciana Peverelli [...] Willy Dias triestina, Mura bolognese, Caro-la Prosperi torinese. Le regioni di provenienza [...] relativamente più evolute , dove il re-gime [...] di superamento e la donna, la giovane [...] tesa a disporre liberamente dei propri sentimenti, [...] della [...] vita. Questa infatti è la condizione [...] per lo sviluppo del genere rosa: altrimenti, restiamo [...] dei drammoni [...] con le loro storie di [...] o trovatelle o vittime di delitti [...]. A [...] messi in scena sono [...] equi-voci, le peripezie della donna alle prese [...] decidere autonomamente il proprio destino di coppia. Scegliere non è facile, [...] di es-sere ingannate o di ingannarsi da [...] con-to. La civiltà moderna mitizza [...] del-la bellezza femminile. La donna se ne compiace [...] ma male gliene incoglie, perché sconte-rà la [...] ingenuità con tutti gli errori [...] le frustrazioni che le capiteranno prima di incontrare [...] giusto, fatto per lei. La conclusione consolatoria del romanzo [...] vale a compensare i motivi di ansietà fatti assa-porare [...] lettrice, per [...] sui rischi di svia-mento da [...] deve guardarsi, quando si faccia respon-sabile delle sue scelte [...]. La formula tipica del genere [...] sta tutta [...]. Sia-mo infatti in un universo [...] cui solo [...] conta e la maturazione interiore [...] donna è ridotta alla ri-cerca [...] giusto: una volta [...] non le re-sta che [...] per realizzare con lui e [...] lui la propria femminilità, come moglie e come madre: [...] angelo del focolare, insomma. La novità è che [...] è stata lei a [...]. Bisogna però te-nere conto [...] può essere realizzato in modi molto diversi. Almeno una distinzione va fatta. Da un lato [...] il rosa più irrealistico, popolato [...] da personaggi di rango eccelso: la caposcuola riconosciu-ta è [...]. [...] ci sono romanzi tenuti [...] dimessi, dove si affaccia qualche spregiudicatezza an-ticonformista: [...] è la Peverelli. Entrambe queste tendenze fondamentali [...] prolungamento di vita trasmigrando dalla pagina scritta [...] o fotografata dei fu-metti passionali per adulti: Grand Hotel, Sogno, Bolero film costituiscono la maggior invenzione nel [...] popolare del secondo dopoguerra. Ma successivamente tante cose [...] costu-mi civili e nei rapporti sessuali. Il rosa ha conosciuto una [...] stagione, più inquieta e problematica: la rappresenta bene una [...] apprezzabile come Brunella Gasperini. E altre autrici più recenti [...] impersonato [...] che le ha portate a [...] sempre più dagli stereotipi [...] volta. In com-penso però negli [...] Ottanta [...] è avuta la grande on-data del rosa [...] «Harmony». E [...] gli aspetti di ammodernamento sono [...] da un tradizionalismo di fondo. [...] può apparire emancipata e [...] ma quanto più si mostra combattiva tanto [...] fragilità emotiva, un bisogno di conforto e [...] porterà ad abbandonarsi [...] di un uomo. Può diminuire insomma il [...] sentirsi pro-tetta dal mondo: ma non di [...] se stes-sa. Il paradosso costitutivo della narrativa [...] so-pravvive inalterato, insomma, da [...]. Vittorio Spinazzola Genere bistrattato Ma [...] non ha tolto nulla Quattro titoli in [...] Sono [...] i «titoli» di [...] già disponibili in libreria [...] collana Sonzogno. Nel libro la scrittrice [...] propria vita e la [...] esperienza con curiosità, e [...]. Segue poi «Mavì mia [...] -sullo sfondo della seconda guerra mondiale -si [...] di Graziano e Maddalena, due giovani perdutamente [...]. Ne «I gelsomini del [...] il personaggio così caro a [...]. Questa volta è un [...] per passeggeri che, in preda ad [...] passione per le stelle, [...] plenilunio paragona, appunto, a gelsomini profumati. E, forte di tanta [...] alla [...] donna come « fiori [...] scelte in amore. Infine «Ritorna malinconia»: Lilia, [...] marito ricco e vanesio si consola con Orio [...] un campione automobilistico. Ma un tragico incidente [...] e lei alla fine di un lungo [...] abbandonare la strada che porta solo alla [...]. /// [...] /// Ma un tragico incidente [...] e lei alla fine di un lungo [...] abbandonare la strada che porta solo alla [...]. (0)
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