Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1992»--Id 815567453.

PAGINA 1 [...] 27 APRILE [...] frenetica di far da [...] intero determina la produzione di una grossa [...]. ERWIN [...] al cuore, tre domande: risponde Giovanni [...] giallo [...] da Balzac a Cechov. Stephen king: vi racconto [...] parterre: la terza via con Marx. Settimanale) di cultura e [...] di Oreste Rivetta. Redazione: Antonella Fiori, Martina [...]. Grafica: Remo [...] KARL KRAUS FRANCESCO GIUSEPPE Com'era? Era [...] Era [...] sentimenti provava? Gli avrà [...] un corpo? Era solo un [...] in quei panni [...] Paese lo plasmò? Plasmò [...] lo conobbe [...] anche [...] una faccia o una [...] e da quale [...] gli fu risparmiato se [...] stesso di [...] il personaggio o soltanto [...]. Fu tanto crudele quanto fu [...]. Contava i caduti come [...]. Avrà riflettuto o rischiato [...]. Voleva la guerra? Voleva in realtà ;soldati [...] la divisa, [...] "di questa solo il [...]. [...] in lui [...] e di morte e [...] sofferenza? Tra le scene ripetute [...] ne sono alcune più ripetute delle altre: [...] i razzisti amano impiccare i loro nemici [...] modo esemplare: le botte, quattro o cinque [...] gli incendi, una bomba incendiaria lanciata [...] in corsa contro la [...]. Solo che il giorno [...] i giornali si poteva leggere di una [...] data alle fiamme. Questa volta in Italia, [...] pochi passi da noi. Negli stessi giorni quotidiani [...] in lacrime del solco che sempre più [...] paesi ricchi dai paesi poveri, citando il [...] Rapporto [...] sullo sviluppo umano pubblicato [...] Nazioni Unite. I dati sono noti, [...] li avranno letti e poi perchè, mutando [...] sono sempre gli stessi: da una parte [...] ricchi, che si arricchiscono sempre di più, [...] stanno i poveri che sopravvivono sempre peggio [...] di fame o di colera o di [...] sono sempre più gravi laggiù piuttosto che [...]. Vecchia anche la storia [...] poveri ad alimentare la nostra ricchezza, perchè [...] che per pagare i loro debiti si [...] più e restituiscono più di quanto ricevono. Una morale che è [...] di un leghismo 1 ormai appariscente e [...] egoismo latente, una morale che vede ad [...] in cinquecentomila im-migrati extra-europei [...] Italia, [...] ignorando che il «problema» ( sono un [...] i che vivono in stato di miseria [...] quoti-! Per questo possono valere [...]. Rosenberg [...] ha iniziato a pubblicare, [...] primo (che risale al 1990, presto, a [...] riverà il secondo). ///
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Semplici parole che [...] colpo cancellano certe sicurezze [...] a suon di auto vendute, televisioni consumate, [...] indossati e ci riportano ad una idea [...] bisogni e nelle scelte) per [...]. ///
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Tempi [...] e cupi, senza una ragione [...] una forma di [...] possibile. [...] romanzo di Vincenzo Consolo [...] letteratura di superare la politica e pensare [...] Giulio [...] scrive a proposito di «Nottetempo, [...] casa», [...] romanzo di Vincenzo Consolo [...] Mondadori [...]. Consolo, nato a Sant'Agata di [...] è l'autore di [...] «Il sorriso [...] «Le pietre di [...]. La scrittura di Vincenzo Consolo [...] qualcosa di singolarmente vigoroso: nella scelta dei [...]. Consolo cerca insomma in [...] dimensione «forte» della letteratura: scrivere è per [...] la materia viva e morta, interrogare [...] fisico, biologico, storico, vedere [...] fondo [...] nella violenza e nella [...] che lo costituiscono; è raccogliere il colore [...] dei tempi, cercare entro le apparenze del [...] suoi equilibri sempre provvisori, le tracce di [...] echi di lunghe storie, tra progetti falliti [...] ma sempre in una inesauribile ricerca di [...] di civiltà. La letteratura cerca cosi [...] sulla situazione del presente: e il senso [...] spesso rivelato dai segni resistenti del passato, [...] sotterranea che, già nel passato, ha cercato [...] possibilità «civili», che possono lasciare ancora in [...] appassionata e disperata. Questo modo di vivere [...] il risultato di una difficile conquista: passione [...] presente e passione per la letteratura non [...] come accade nei casi di spontaneo e [...] si innestano su conflitti e contraddizioni di [...]. La conoscenza del mondo, [...] ragione, lo sguardo appassionato alle possibili forme [...] si scontrano con [...] continuo del dolore, della [...] della sopraffazione. La bellezza sontuosa ed [...] si rivela ancora ai nostri occhi la [...] naturale è insidiata dalla disgregazione e dalla [...] la [...] della ragione e della [...] in solitudine, in constatazione di sconfitta. C'è come una difficoltà [...] sulle ragioni e sul senso stesso dello [...] questa difficoltà è segno il linguaggio inconfondibile [...] Consolo, [...] cui di solito i critici parlano di [...] per definire la ricchezza sontuosa della [...] prosa, può essere accettato [...] cautela. A qualche cosa di [...] barocco tutto siciliano, (anno certo pensare il [...] seriale, la proliferante ricchezza nelle [...] lessicali, con grappoli di [...] diversa che si susseguono in lunghi periodi [...] la fascinazione che questa prosa subisce per [...] eccessivo si offre alla visione e, per [...] nelle profondità più segrete della materia. Ma il termine «barocco» può [...] pensare ad una scrittura metamorfica, ad un gioco analogico [...] le parole e i loro significati, ad un movimento [...] puramente allucinatorie: il " sontuoso accumulo linguistico di Consolo [...] invece la via [...] sforzare la realtà, per [...] nella pagina i particolari sfuggenti, [...] in una sorta di definitiva [...] impossibile precisione. Nel [...] di parole in lunghe elencazioni [...] non si sente la gioia di una proliferante e [...] ma la disperata ostinazione di [...] assedia : le cose (e nello stesso tempo se [...] sente [...] e si accosta alle loro [...] a partire da una chiusa immedicabile sofferenza: spesso le [...] si aggiungono alle parole [...] di precisare e specificare, di [...] contorni più fermi e avvolgenti alla materia; [...] di ostinazione e di fatica [...] sostenuto da una sintassi dai [...] netti e quadrati, che sfugge [...] ogni effetto di sfumato, che segue una forma siciliana [...] su di un piano di [...] tensione letteraria. A Cefalù, negli anni [...] fascismo, Petro vive una [...] educazione sentimentale, politica, letteraria, [...] pelle lo sforzo del rapporto con una [...] ad ogni razionalità, che si lascia dominare [...] trionfante» che stravolge quel mondo, che sembra [...] equilibri e antichi profumi, e trova nel [...] più compiuta incarnazione. Figura [...] stesso del romanzo, Petro [...] in esso una parte di primo piano [...] realtà davanti ad un romanzo corale e [...] emergere immagini molteplici di Cefalù e della Sicilia [...] narrativo lineare ed [...]. I dodici capitoli di [...] il libro sono appunto delle «stazioni»: ciascuno [...] isolarsi in se stesso, come ad offrire [...] del mondo rappresentato, proponendo già nel titolo [...] costituito da un sostantivo preceduto da un [...] e realtà di tipo generale e quasi [...] La torre, La Calura, La [...]. Ma [...] di questi [...] risulta " una logica serrata [...] conduce, con movimento circolare, dalla : scena iniziale della [...] nella; . Come vede in Consolo, [...] costruttivo, il [...]. La v mobile densità di [...] struttura -la conduce anche, con una certa frequenza e [...] sottile distacco, verso [...] del comico: lo si [...] ; verte felicemente in certi [...] s della rappresentazione degli adepti di [...] con tutta la [...] decadente, irrazionalistica, [...] che il [...] naggio porta con sè, ponendosi [...] incarnazione di tutto il «nero» e di tutta [...] della storia (e [...] sembra che Consolo abbia voluto [...] una specie di [...]. [...] del libro meriterebbe di essere [...]. [...] mi preme comunque mettere in [...] come il tempo e le vicende di Nottetempo, [...] per . Consolo ha descritto più [...] particolare S forza nelle Pietre di [...] gli esiti di questa [...] egli ; segue come nel suo momento [...] grottesca apocalisse [...] che [...] introduce nel mondo di Cefalù [...] capitolo VII, al centro del libro, è [...] a La Grande bestia [...] la bestia [...] nel vario espandersi nella [...] della «béstia» fascista, nelle sconfitte e nelle [...] precipita la stessa lotta per la giù-. E ; Petro, sulla [...] porta in esilio, cosi dichiara [...] Paolo [...] che lo vorrebbe compagno [...] «Adesso odio il paese, l'isola, odio questa nazione [...] criminale, la gentaglia che lo vuole. Odio finanche la lingua [...]. A Paolo, che gli [...] è la lingua «sacra» di scrittori «rivoluzionari», Petro [...] nome degli scrittori più grandi («"Di Dante, [...] Leopardi". Alla deriva che sembra [...] realtà contemporanea, alla distruzione, al dolore e [...] essa reca, alla «bestia trionfante di quel [...] insidia anche la mentalità di chi, come [...] si appresta a combattere [...] Petro (e con lui lo scrittore) oppone, [...] proprio quella letteratura verso la quale lo [...] più volte nel corso del libro. Dietro tutto il romanzo [...] resto, uno scontro tra letteratura e politica [...] tra letterature diverse [...] (una letteratura vitalistìca ed [...] esteriore, dalla menzogna e [...] pronta a pretendere di [...] politica e di dominare il mondo, e [...] che è conoscenza vera e profonda della [...] Petro [...]. Come [...] gli scrittori privi di verità [...] di [...] rispetto per la vita [...] per le vicende umane. Gli dava nausea per [...] celebrato Gabriele, il D'Annunzio della vanità, della [...] delle parole rare e abbaglianti». Nel suo faticoso cammino, [...] nella sofferenza che la fa nascere, nella [...] nella [...] fragilità, nel suo continuo [...] vanità, con il disordine, con la [...] sconfitta (su cui apre [...] il breve episodio della scoperta delle figure [...] del tempio diruto della Rocca»), è la [...] le tracce del passato più lontano, facendo [...] colore e il senso più vitale del [...]. Arrivando a Tunisi, Petro getta [...] mare il libro [...] e si affida al suo [...] alla scrittura e alla letteratura, per [...] dare «ragione, nome a tutto [...] dolore». Anche oggi, sembra [...] l'autore, nella vergogna e [...] presente, questa separazione dal mondo potrebbe essere [...] capire una realtà finora sfuggita a tutti [...] dalla politica e [...]. Raggiungendo momenti di eccezionale [...] appassionata, di esuberante splendore di lacerante verità, Consolo [...] il suo Petro, una , letteratura che [...] mondo, che dia ragione e nome ai [...] anni. Di questi lumi che [...] il nostro tempo cupo e notturno, la [...] fantasmagorica e telematica, dobbiamo [...] grati. [...] CHERCHI Contro il [...] questa volta due articoli apparsi [...] riviste mensili: la loro scelta è dettata da interessi [...] umori personali, il che significa che [...] ri ne compaiono al loro [...] versi altri che risultano per [...] lettori stimolanti. Se è vero, anzi [...] che case editrici e giornali pubblicano oggi [...] contrario di tutto (a differenza che in [...] tanto remoto nel quale certi scritti potevano [...] solo in sedi ben [...] ben precisamente destinati), resta il fatto che [...] anche oggi li si possono trovare se [...] su rivista. Quindi, italiani, vi esorto [...] di alcune riviste culturali (in [...] lato) : il mercato le disdegna, poche librerie [...] le [...] no. E se c'è chi patisce [...] minaccia di essere chiuso un [...] mi V sia consentito patire [...] le difficoltà in cui si [...] battono, che so. [...] i giudico Fini uno dei [...] migliori [...] (non a caso, quindi, è [...] trova-re i suoi pezzi: essere molto bravi, oggi significa [...] scomodi) . Fini scrive benissimo, è [...] conosce a fondo la realtà italiana (ho [...] il suo splendido scrìtto su Un eroe [...] Corrado Stajano), sa collocare un libro nel suo [...]. [...] ne commenta tre -di Guzzanti, [...] e Gambino -dedicati, con [...] primo cittadino d'Italia «che, forte della propria [...] le radici del sistema politico, di cui [...]. Confesso che non ho [...] tre libri esaminati da Fini, per una [...] nei confronti dei motti e mottetti del [...] perchè: saranno capricci di femmina) e continuerò [...] ma. Dalla pagina di Fini [...]. Serra è [...] commentato come articolista dell'« [...] come direttore di «Cuore», il settimanale secondo [...] discutibile che tanto successo riscuote presso il [...] che ha quindi grandi responsabilità, ma su [...]. A Serra, dopo [...] sottolineato [...] talento, La Porta rimprovera [...] su tutto (ahimè, sempre [...] rassomigliano ai [...] e a proposito di [...] «sul vistoso successo editoriale del comico», articolo [...] paradigmatico, fa tre osservazioni: la prima riguarda [...] Serra a ridurre tutto a battuta e [...] prosa sempre più manieristica e artificiosa»; la [...] importante, riguarda la [...] «sovrana mancanza di dubbi [...] è giusto e ciò che non lo [...]. [...] non certo celato, è [...] lettori «proprio ciò di cui hanno disperatamente [...] di essere "contro" o "fuori", ma senza [...] sono forti [...] comunque sempre ragione). Cosa ne discende? Una [...] i [...] e il potere, «il [...]. E [...] si tocca il punto [...] Serra [...] è «quel vasto insieme [...] aspirazioni e comportamenti che non si riconoscono [...] e culturale che ci circonda». Ma, obietta La Porta, [...] nostri tempi è che anche il più [...] Gran Rifiuto intrattiene inevitabili relazioni e complicità [...] circostante». E questo certo Serra [...] non gli fa gioco [...] nè per sè nè [...] accoliti che hanno bisogno -opina Serra -di [...] parte di un grande circolo giacobino senza [...] paura. ///
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E questo certo Serra [...] non gli fa gioco [...] nè per sè nè [...] accoliti che hanno bisogno -opina Serra -di [...] parte di un grande circolo giacobino senza [...] paura.