Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 814082896.

Sabato [...] marzo 1996 [...] 11 [...] amori e grandi tragedie: [...] intimi della vita del dittatore in un [...] ora in [...] 1944. I tedeschi arretrano incalzati [...]. Siamo nella Romania nordorientale, [...] Moldavia. I treni della morte [...] verso i campi di sterminio del centro Europa. Gli ebrei di [...] osano lasciare le cantine [...]. Tra loro una bambina [...] che suo padre chiama fuori [...] «vieni, ci sono i [...] sono partiti». Lei esce e la [...] vede è un [...] in divisa sovietica, la [...] berretto, che la prende in braccio e [...] po'. Poi le dice «adesso [...] una cosa» 6 le mostra due foto. Una è di [...] figlia Natacha, [...] è di un uomo [...] e neri come i baffi; Stalin. Quella bambina non dimenticherà [...] gioia e gratitudine di [...]. E al centro dei [...] sarà [...] soviètica e gli intrighi [...] Cremlino. Ne seguirà le vicende [...] ritrovandosi fin dagli anni [...] nella corrente «Italiana» del [...] e poi a sostenere con ardore la [...]. Scriverà libri sul [...]. E oggi che la [...] appartiene agii archivi Lilly [...] ha deciso di fare [...] Stalin. È cosciente dei rischi: [...] di otto anni avevo [...] Stalin una sorta di impulso filiale che con [...] niènte. Qualcosa evidentemente mi è [...]. Però, mi son detta, [...] il momento di tentare una lettura più [...]. È stato incensato per [...] poi [...] per quaranta. [...] storica non ha ancora [...] posto. Mi diranno che tento di [...] ma non è vero: il peso delle sue responsabilità [...] repressione è schiacciante, nessuna riabilitazione sarà mal possibile. Per questo ho voluto [...] di nuove [...] il suo privato, i [...] suo carattere. Per capire quanto [...] di tragico nel sistema e [...] nella vita [...] Stalin». Il risultato è un libro [...] in quésti giorni: Statine, [...] ed. ///
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Stalin prende torma e vita, [...] fino [...] respiro [...] shakespeariana. Mentre il sistema del quale [...] i fili appare più nudo the mai nella [...] dogmatica follia. Lilly [...] ha ampiamente utilizzato [...] archivi del Fondo Stalin [...] Mosca nel [...] ha interrogato i nipoti [...] e che lo conobbero e quelli che [...] in famiglia. ///
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Tuc-ker, Isaac [...] Nicolas [...]. Ha utilizzata [...] politica come quadro, come [...] Il quale studiare la personalità del dittatore. Il tentativo di Lilly [...] per [...] stessa ammissione, è dì [...] Stalin, Di [...] le donne, gli amici, [...] un ritratto finalmente tangibile, [...] coma diaboliche, Stalin e la prima moglie Kato, [...] e devota, sottomessa ma non schiava, in [...] suo [...] già bolscevico militante e [...] ma disponibile ad un matrimonio religioso nella [...] San Davide a [...] che tenne segreto per [...]. La morte di Kato [...] alla fine del 1907, a soli 24 [...] nascita del figlio Jakov, E poi un [...] dura e clandestina, tra la prigione di Baku [...] in Siberia. Fu laggiù, nel 1911 a [...] che Stalin affittò una stanza [...] Maria [...] una vedova con cinque figli. Nacque una storia, e [...] naturale, Konstantin, che il padre Quella passione [...] Genia LILLY [...] inedite testimonianze raccolte da Lilly [...] parlano di una storia [...] Stalin ebbe con la cognata Eugenia [...] moglie di quel Panel [...] sorella Nadia la pistola con la quale [...]. Per gentile concessione [...] pubblichiamo alcuni passi del libro [...] vie [...] La vita privata di Stalin [...] il periodo che seguì la morte di [...] moglie fu soprattutto incentrata sui [...] e sulle famiglie delle sue ex mogli, gli [...] e gli [...]. Fu proprio [...] della famiglia [...] che una donna occupò per [...] un decennio [...] dello spazio affettivo delia [...] vita. Eugenia [...] la moglie di Pavel [...] il fratello preferito di Nadia, [...] la [...] amante, il suo conforto, la [...] confidente. Era molto tenero con [...]. Adesso che sapevo tutto, [...] nel suo diario Maria [...] il 1 agosto 1934. Senza avere una vera influenza [...] di lui, Genia osava tuttavia [...] ciò che non andava bene [...] paese, [...] come dirigente ed esprimere il [...] pensiero, così forte era la loro relazione. Stalin aveva bisogno di [...] lo compiacesse. Aveva creduto nei sentimenti [...] Nadia e aveva nutrito nei suoi confronti le [...]. La [...] morte, che lo ossessionava [...] considerava come un tradimento, faceva sì che [...] su Genia. Bella, intelligente, colta, elegante, Genia [...] spazio lasciato vacante da Nadia senza peraltro [...]. Era il suo supporto [...]. [...] amorosa e complice più che [...] passione. Stalin le aveva raccontato la [...] vita in Siberia e confidato che [...] aveva fondato una famiglia. Si vedevano spesso e [...] come faceva Nadia un tempo, come potesse [...] collaboratore un uomo come Beria. Riceveva sempre la stessa [...] «È [...] uomo che lavora bene». Lo frequentava [...] ma anche con il resto [...] famiglia. Avendo capito questa relazione particolare Beria suggerì a Stalin di [...] governante della [...] casa. Ma Genia rifiutò. Temeva, se fosse accaduto [...] Stalin, di [...] considerata la responsabile. Il clima generale, anche [...] impregnato di paura e minacce. Per uscire da questa [...] la morte di suo marito nel [...] Genia si risposò nel [...] Matrimonio [...] tacciata o vera soluzione, in ogni caso Stalin [...] affatto questa iniziativa. Invitò [...] la figlia di Genia (tra [...] testimoni interrogati [...] del libro, [...] a cena a Solchi al [...] di [...] su questo matrimonio. Continuarono [...] loro relazione? Nel [...] quando tutta la Mosca [...] aveva lasciato la capitale, Stalin, deciso a [...] di [...] contare ancora su Genia: [...] partire con i suoi figli -Svetlana e Ga-lina, [...] di Jakov -e quelli di lei per Solchi. ///
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Stalin si arrabbiò, ma le [...] comunque ciò [...] che pensava della situazione del [...] «La guerra sarà [...] lunga, dura, ma la vittoria [...] nostra». Fu allora, sotto le [...] caos di Mosca accerchiata, che la loro [...]. Stalin cominciò allora a [...]. Era veramente [...] Non gli nascondeva qualcosa? Oppure, [...] Svetlana in una lettera che gli scrisse [...] 1945, [...] qualcuno che lo manipolava [...] come contro tanti altri? «Per ciò che [...] Eugenia [...] mi pare che tu [...] lei soltanto perchè si è risposata troppo [...]. Mi ha spiegato lei [...] cose sono andate cosi, lo non le [...]. Ti racconterò tutto quando [...]. È molto sgradevole avere [...] suo conto. Del resto la questione [...] a Eugenia e al suo dramma familiare. Ricordati anche ciò che si [...] detto su di me. Chi lo disse? Che [...] lo porti». Nel 1948 Eugenia e [...] tardi [...] saranno arrestate. Ma questa è [...] storia sulla quale bisognerà [...]. Konstantin divenne docente universitario [...] del Cinema, fino a che, un giorno [...] cadde nella rete repressiva di Beria, licenziato [...] partito. Suo padre intervenne per [...] cioè la vita. Venne riabilitato soltanto dopo [...] Beria, e non ammise la [...] vera ascendenza che [...] scòrso. ///
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Stalin incontra Nadia -che [...] ed è tutta immersa nel clima insurrezionale [...] la [...] segretaria. Nadia è bella, una bruna [...] esotico, i capelli folti e lisci, il naso aquilino [...] un ovale come una scultura di [...]. A casa [...] giravano Lenin, [...]. E Stalin, meridionale come [...]. Cominciano a convivere in una [...] del Cremlino. Sono anni di fuoco, [...] civile. Nadia segue Stalin sul [...]. Il suo compagno ne [...] dal suo arrivo la punizione per chi [...] cospirare contro i bolscevichi è una sola, [...]. È in quegli anni [...] Stalin [...] divisa. Fino ad allora si [...] da allora in poi non lascerà più [...] paramilitare. Con Nadia dal [...] si stabilirà in una dacia [...] ad una ricca famiglia dì petrolieri, gli [...] e vi resterà una decina [...]. Nadia lavora per Lenin, [...] il rigore e la discrezione. Stalin, secondo la tradizione georgiana, [...] costituire una famiglia ed [...] ii patriarca. Fa venire [...] madre [...] la quale però non [...] delle chiese sbarrate o distrutte e se [...] sud nel paesino di Goti e poi [...]. Non comprese mai bene [...] il figlio, e come nelle barzellette sovietiche [...] calzini e calzettoni che inviava a Mosca [...] barattoli di marmellata di fretta. Nella dacia di [...] più [...] negli anni [...] la vita «familiare» di Stalin. Venivano Molotov, [...] con mogli e figli per [...] festa. E anche il leggendario [...] che la domenica suonava [...]. Stalin era capotavola, e [...] faceva sedere ii suocero, un vecchio bolscevico. Ma scriveva Nadia ad [...] «A Mosca non vedo nessuno. Forse si spiega per [...]. Nadia aveva rifiutato la [...] si vestiva con sobrietà, girava in metropolitana. Le testimonianze dicono che [...] Stalin [...] alla gelosia. Lui la ricambiava e [...] anche perchè ormai era diventato lo zar [...] ne assorbiva le energie. Nadia aveva un fratello, Pavel, [...] il suo confidente, generale [...] militare. Di Pavel Stalin era [...]. Non sopportava la complicità [...] e io spedì [...] a Berlino. La prima crisi tra Stalin [...] Nadia scoppiò nel [...] quando lei prese i [...] anche Svetlana) e scappò dai suoi a Leningrado. Perchè? «Scontro tra [...] caratteri duri», spiega Lilly [...]. Due mesi dopo lei [...] vita riprende i suoi ritmi. Racconta [...] figlia di Jakov, il [...] Stalin: «Si amavano e avevano paura di [...] e si torturavano. In questa lotta costante Nadia [...] prima». Con i figli Nadia [...] severa. Dice Svetlana in un [...] «Non ci prodigava alcuna carezza». In politica era indipendente: [...] anche dopo la rottura [...] Stalin. Nel [...] presenziò ai funerali del [...] Joffe, [...] di [...] morto suicida al colmo [...] i due giganti. Nel [...] si iscrisse [...]. Nei periodi di lontananza [...] Stalin si scrivevano. Lettere per lo più [...] la loro relazione: «Come va la salute?. ///
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Vieni se trovi qualche [...]. E i tuoi esami [...]. Oppure: [...] se puoi [...] 50 rubli, non ho un [...]. Tra i compagni di [...] giovanotto rubicondo, tale Nikita [...]. Fu Nadia a [...] a Stalin. [...] Nadia non sta bene. La perseguitano forti emicranie. Decide di partire [...] va a trovare suo [...] Pavel [...] Berlino. E quando rientra le [...] più come prima tra lei e [...]. Gli scrive: [...] non mi pare che [...] mia presenza,. Lui è impegnato nella [...] terre, [...] precipita nella carestia e [...]. Lo [...] rivoluzionario è ormai un [...] Nadia si fa triste, malinconica. Gira la voce che [...] di [...] un amore impossibile. Fonti familiari affermano invece [...] lasciare Stalin e Mosca, vivere altrove e [...]. Nel [...] poi chiede al fratello Pavel [...] una pistola da Berlino. [...] novembre del [...] si celebra [...] delia Rivoluzione in casa dei [...] e Nadia cerca invano una [...] gialla per agghindarsi. Non la troverà in tutta Mosca, e si accontenterà di una rosa bianca. Durante la cena ha [...] che sibila davanti a [...] «Sciocca! Parte di corsa, torna [...] butta sul letto. Ne troveranno il cadavere [...] la pistola in mano. Ancora pochi anni fa [...] (come Boris [...] che Stalin [...] fatta assassinare. La ricchezza e varietà [...] Lilly [...] rende più che ragionevole [...] una rottura tra i due dove politico [...] indistinguibili. La brutalità di lui, [...] lei. E non ci pare [...] tragica parabola di Nadia con quella della Rivoluzione [...] speranze aveva suscitato. Cultura Nel numero di [...] Giuseppe Ungaretti: Johannes [...] Salvador [...]. Sulla musica Giacomo [...] una voce mistica Odilon [...] i [...] ombra e mistero Prenotato [...] aprile: un evento [...] Sarajevo su CD-ROM: [...] integrale del manoscritto miniato [...] Spagna del X IV secolo, con [...] di Elia [...] rabbino capo della comunità [...]. ///
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Sulla musica Giacomo [...] una voce mistica Odilon [...] i [...] ombra e mistero Prenotato [...] aprile: un evento [...] Sarajevo su CD-ROM: [...] integrale del manoscritto miniato [...] Spagna del X IV secolo, con [...] di Elia [...] rabbino capo della comunità [...].