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Ne anticipiamo la prefazione Nietzsche, [...] contro la schiavitù della morale Apparsa nel [...] «Genealogia [...] morale» è uno dei testi più inquietanti [...] modernità. Contiene una descrizione psicologica della [...] e [...] tentativo di fondare una nuova [...]. Un viaggio sui sentieri incerti [...] contemporanea è [...] con un fascicolo monografico (Al-manacco [...] Filosofia [...] in edicola e in libreria [...] martedì 25 marzo. [...] di filosofia, uno spe-ciale che [...] una volta [...] e che si aggiunge alla [...] ordinaria della rivista, giun-ge ora al secondo appuntamento, dedicato [...] una rassegna delle [...] sotto il titolo gene-rale [...] cosa è [...]. Lo scopo non è [...] direttamente i contenuti con-troversi del dibattito etico [...] la clo-nazione, [...] nei confronti dello straniero); [...] una serie di filosofi a delineare, direttamente [...] mediazioni, la loro prospettiva morale, che certamen-te [...] rapporto con i pro-blemi e con le [...] il nostro tempo. Nel ricco, forse anche [...] che viene imbandito (contributi di Flores [...] Esposito, [...] Severi-no, [...] Vattimo, Nancy, [...] Via-no, Givone, [...] Veca), orien-tarsi non è [...] la prima impressione potrebbe anche essere quella [...] una babele di linguaggi dove risulta as-sai [...] filo conduttore. In realtà, però, di [...] fili che [...] ce ne so-no parecchi, [...] potrà privile-giare quelli che me-glio si attagliano [...] intellettuali e al suo sentire mora-le. Uno dei temi che [...] insi-stenza, comunque, è quello del confronto (che [...] o meno quanto la tradizione filosofica, anche [...] in modi sempre diversi) tra chi pensa [...] sia una questione di scelta, di coscienza [...] individuale, e chi invece è convin-to che [...] morali si pos-sano argomentare, e abbiano, quindi, [...] una validità e una cogenza. Certo, nel momento in [...] di morali e costumi diversi, che vivono [...] diventa [...] quotidiana, sembra farsi insostenibile [...] chi ritiene ancora che la discriminazione tra [...] sia fissata una volta per sempre co-me [...] di oggetti-vo, di non mutevole. È questa la tesi [...] in modo franco e co-raggioso, è difesa [...] da [...] ma la tesi è [...] per [...] persuasivamente, ci vorreb-bero, crediamo, [...] pesanti e sofisticati di quelli che il [...]. Più inte-ressante è allora [...] le sfumature, forse anche le interne contraddizioni [...] e sono la grande mag-gioranza, che rinunciano [...] un qualche fondamen-to, e [...] a una nostra decisione (Flores), op-pure al [...] di corrispondere [...] alla quale apparteniamo e [...] cui deriviamo (Vattimo). La persuasione e [...] razionale funzionano, dice Flo-res, [...] si muove [...] di un orizzonte di [...] condivisi, e che rimandano in ultima analisi [...] che non è possibile fondare per via [...] razionale. Vattimo si muove anche lui [...] direzione di [...] senza fonda-mento, ma le sue [...] riservano al lettore anche qualche sorpresa. Innanzitutto, una lucida critica [...] relativismo, in quanto punto di vista che [...] di sopra di tutte le prospettive parziali, [...] metafisico dei punti di vista, anzi, è [...] metafisico della finitezza. Solo Dio potrebbe essere [...]. E inoltre da Vattimo viene [...] una convinta ripresa della mo-ralità e [...] categorico kantiano, nella più forte [...] più [...] delle sue formulazioni, quella incentrata [...] dovere di rispetto de-gli altri: [...] in te e negli altri [...] anche co-me fine, mai come semplice [...]. La lezione kantiana può [...] buon criterio [...] anche oggi, scrive Vattimo, [...] spogli da pretese dogmatiche e da residui [...] nel non [...] capito sta, secondo il [...] debole, il li-mite di altre posizioni [...] contemporanee, e in particolare [...] di [...] e [...]. Questa, con le sue [...] razionale, tradisce ancora, sostiene Vattimo, un residuo [...]. Su questo punto, però, [...] nutrire più di un dubbio. La questione che resta [...] molto semplice: qual è la posizio-ne che [...] modo più coe-rente alla violenza, al dogmatismo [...] che quindi esprime effettivamente rispetto degli altri [...] È quella che ci chiede di ricercare sempre [...] quella che ad es-si rinuncia? Stefano [...] La Genealogia della morale [...]. Essa si può paragonare [...] un senso al Manifesto del partito comunista, [...] prima. Così come questo si [...] delle classi borghese e prole-taria, la Genealogia [...] fonda sulla contrapposizione dei tipi (ma anche [...] «razze») attivo e reattivo, nobile e ignobile, [...]. Con lo stesso grado [...] la stessa unilateralità. Ma con la dif-ferenza [...] Marx [...] per la classe proletaria e Nietzsche per [...] classe, la razza) attivo, no-bile, aristocratico. Anche però con lo [...] nel dare per scontata, come semplice, netta [...] tale contrapposizione e divisione tra elementi. Questi, in-fatti, esistono puri [...] bro-do di coltura, mentre nella realtà si [...] solo nella com-mistione e [...]. Non ci sono i forti [...] e dopo i de-boli. [...] è stata sempre fat-ta [...] di deboli, di forti che sono anche [...] deboli che sono anche forti. E che comunque non [...] nobili e gli ignobili, così come questi [...] gli schietti e i falsi. Un parallelo se non [...] tra Nietzsche e Marx istitui-sce anche [...]. Per [...] che sposta verso Hegel [...] di Nietzsche a [...] e [...] cause: «La dialettica è [...] Nietzsche sta a Kant come Marx sta [...] Hegel. Come Marx ha capovolto [...] Hegel, dice, così Nietzsche con la Ge-nealogia [...] capovolto la Criti-ca della ragion pura, avendo [...] di potenza (nel «chi») la vera e [...] grado di [...]. /// [...] /// Per far valere la [...] base occorreva sbarazzare il campo dal-le teorie [...] sulla contrapposizione tra egoismo e altruismo e [...] dai teorici inglesi. A que-sta origine della [...] Nietzsche dà subi-to uno scrollone, per non dire [...] nella Prefazione, sosti-tuendovi quella [...]. Nel paragrafo 3 traccia [...] proprio passaggio dal-la prima alla seconda. Egli comin-ciò -dice -con Dio, [...] tredici anni. Con Dio, a cui [...] del male. Poi però distinse la [...] e non cer-cò più [...] del male dietro il [...] effetti dei giu-dizi di valore. Erano tali effetti un [...] indebolimen-to, un irrobustimento o una dege-nerazione della [...]. E si rispose che [...] cosa. I valori erano soprattutto [...] dolore e della compas-sione, professati in particolare [...] maestro» Schopen-hauer quasi come il valore in [...]. Stranamente, però, in ciò il [...] si distaccava dagli altri filosofi. I quali generalmente, prima [...] erano trovati [...] sul valo-re negativo della [...]. Ciò spinse Nietzsche a [...] morale piuttosto nella «pienezza», nella «forza», nella [...] nel «suo coraggio», nella [...] fiducia», nel «suo avvenire». Fu un lungo trava-glio, [...] la riflessio-ne [...] delle parole «buono» e [...]. Questa eti-mologia acquista per Nietzsche [...] da [...] a sug-gerire che una [...] filosofia istituisca un concorso per vagliare il [...] etimologica alla storia [...] dei concetti morali. Merita [...] di [...] notato che, in tale [...] maturazione, si affer-marono nettamente quelle virtù di [...] che caratteriz-zano Nietzsche. In che cosa consi-stono questa [...] e concretezza? Nel dare importanza a ciò su cui [...] vitale impianta la verità, come è detto nel paragrafo [...] del-la III dissertazione, e contro cui si accanisce [...] ascetico: la cor-poreità, il dolore, [...] molteplicità, la con-trapposizione di «sog-getto» e «oggetto», [...] Io» di Zara-thustra), la propria [...] la ragione. Que-ste qualità conferma-no, contro [...] Nietzsche tutto estetiz-zante (per esempio Thomas Mann), [...] di Nietzsche co-me ricerca [...]. [...] ma è un estetismo di [...] non di partenza. Cioè pri-ma egli confuta [...] la morale. Invece, la scelta di [...] che sono e sem-pre saranno i valori [...] e il bene, la gioia e il [...] e la morte ecc. Ma in ultima analisi è [...] scelta fatta in senso poetico, perché pone [...] affer-matore al centro delle cose, [...] una visione trasfigurata, che [...] realtà, nega la materia, nega [...] della natura inorganica e vede la più al-ta nobiltà [...] lotta senza ipocri-sie che si svolge tra gli elementi [...]. [...] canto però queste stesse virtù, [...] legato a certe realtà umane [...] particolari, furono responsabili dei suoi traviamenti. Sossio Giametta La volontà [...] due facce «Risentimento». Tutta [...] nicciana della morale ruota attorno [...] questo concetto. Con esso Nietzsche intendeva riferirsi [...] una ben precisa spinta di «retroazione», tendenza perenne [...] singolo e della civiltà. Si tratta in termini [...] forza psico-fisica degenerata, «sviata». Esatto rovescio, [...] e vendicativo, della volontà di [...]. A mezzo tra natura [...]. E non a caso, [...] «Genealogia», [...] due anni prima nello «Zarathustra», quella «forza» [...] spalle [...] affiorando come suo risvolto [...] indomabile. Si spiega quindi la fascinazione [...] per Nietzsche, dalla cui lettura Freud confessò [...] ritratto, per evitare di [...] influenzato. Il «risentimento» è dunque [...] vita ingabbiata e rivolta contro se stessa. Sino a divenire angoscia [...] espiare e far espiare agli altri. Potere vendicativo subalterno, potere [...] inflitto. Sta [...] la carica liberatoria della [...] «affermativa» di Nietzsche. Ma sta [...] anche il suo equivoco. Perché essa idealizza la [...] infinita di una «forza» libera [...] traviamenti della «dipendenza», affettiva, sociale, naturale, tecnica. Con [...] il rapporto umano, e [...] natura, alla spinta onnipotente di un egotismo [...] plasmare tutto, dimenticando e trasfigurando il già [...]. Di [...] deriva pure la catastrofe [...] Nietzsche «esperienza limite» non solo teorica. Come anche il rischio, già [...] autoritario di una lezione [...] geniale. Bruno [...] Almanacco di Filosofia Severino, [...] e altri [...]. Giametta Rizzoli [...]. Fu una trasmissione televisiva [...] dimostrare che «il re è nudo». A [...] film, filmati e dibattito [...] seconda guerra mondiale, una studentessa di-chiarò di [...] fosse Bado-glio. /// [...] /// Giornali e commentatori radio-televisivi [...] e giorni circa [...] dei maturan-di in materia [...]. Perchè? Semplice, fu la risposta [...] tutti: come fanno [...] ciò che nel novanta per [...] se Luigi [...] della pubblica istruzione, si sia [...] di quel dibattito. Fatto sta [...] del Novecento con un decreto [...] cui si prescrive che [...] studiare la nostra contem-poraneità. /// [...] /// [...] del Nove-cento la rivista «Il Ponte» ospita nel [...] dibattito. Nicola Tranfaglia, storico, università [...] Torino, [...] col ministro, ma non [...]. La prima: si può [...] Novecento se si continua a far ap-pello alla [...] studenti debbono conoscere il no-stro secolo non [...] solo la le-va della storia, ma anche [...] della letteratura. Terza e ul-tima obiezione: [...] al-lievi il Novecento? Come si può spe-rare [...] porre mano [...] da tanti interrogativi. Altrettanto critici gli interventi [...] Antonio La Penna e di Antonio Santoni [...]. Marcello Rossi giudica «encomiabi-le» [...] finalmente si arrivi a studiare la nostra [...]. Ma anche lui, per molti [...] con la proposta del ministro, [...] che «una riforma vada fatta [...] e non a spizzichi e [...]. Il 1909 è un [...] biografia [...] di Benedetto Croce. [...] importanza bisogna, innanzi tut-to, chiarire [...] cosa: che [...] non è, in questo caso, [...] scherzosa né metafo-rica. Ci sono, in tutto il [...] pochi esponenti [...] cultura europea per i quali [...] come per Croce, [...] voglia di dire, quasi si [...] entro i confini [...] letteraria. Questo, almeno, fino a [...] derivanti dal suo ruolo e dalla [...] autorità morale non gli [...] nella vita politica e (soprattutto [...] secon-do dopoguerra) di partecipare [...] civile del Paese. Nel 1909, dunque, vedono [...] due libri di maggiore impegno filoso-fico di Croce: La [...] della prati-ca e la Logica. Meno celebri, forse, [...] o della Storia come [...] azione, essi rappresen-tano, tuttavia, lo sforzo più [...] abbia saputo compiere per dare una forma [...] al proprio pensiero. I due testi vengono [...] anni di assenza dal mercato edito-riale (grazie [...] incom-prensibile esclusione dal piano di ristampe crociane [...] Adelphi) [...] son-tuosa e [...] veste critica [...] nazionale delle opere, pubblicata [...] di Napoli. No-nostante il fatto che [...] il confor-mismo della nostra cultura non abbia [...] di [...] -che risale agli ultimi [...] -di questi quattro volumi (ciascuna delle due [...] in due tomi: il testo e [...] critico, ed è corredata [...] di Gen-naro Sasso che ne ricostruisce la [...] evento edi-toriale. Non tanto per [...] in se stessa (visto [...] varianti delle diverse ristampe -ec-cellentemente collazionate dai [...] Maurizio Tarantino per la Filosofia della pratica e Cristina Far-netti [...] la Logica -non riserva grandi sorprese dal [...] filosofi-co e teorico) quanto per [...] che es-sa offre di [...] opere centrali del nostro Novecento. En-trambe hanno avuto, infatti, [...] anni cinquanta, un destino comune: quel-lo di [...]. Per quanto riguarda la Logica, [...] dipeso soprattutto dalla condanna sprezzante che Croce [...] tratta-zione del tema, alla logica formale e [...] conferiva al suo pensiero, per molti giovani [...] usciti dagli an-ni [...] del fascismo, il carattere [...] provinciale e attar-data. La Filosofia della pratica, inve-ce, [...] apparire [...] slega-ta da qualsiasi contatto con [...] real-tà, in particolare nella [...] seconda parte, quella in cui Croce riduce la legge pubblica (e non solo [...] etico) a un caso specifico [...] massima individuale, [...] poi [...] da parte dello Stato: dopo [...] di regime totalitario tut-to questo doveva apparire niente più [...] una bizzarra vacuità filoso-fica. Così si è persa [...] di comprendere che ciò che [...] dietro alle tesi di Croce è un complesso rapporto [...] verità teorica e prassi (non è casuale che le [...] opere sia-no state elaborate a ridosso [...] fondato [...] di una distinzione che ha [...] scopo di svincolare la seconda (in particola-re nella [...] variante [...] ossessiva e soffocante della prima. Scopo che, anche se [...] -e forse proprio con il [...] di apprezzare le ragioni [...] conseguimento -ci offre ab-bondante materia di riflessione [...] temi di fondo della cultura europea contemporanea, [...] del declino delle filosofie che intendono fondare [...] qua-dro normativo entro il quale esso opera [...]. Il liberalismo fi-losofico di Croce [...] spesso ac-cusato di assoluto disinteresse per gli [...] diritto e della politica. Nessuno si è però [...] in mente che questa disatten-zione potrebbe anche [...] il convincimento pro-fondo che [...] prassi istituzionale non è né può essere [...]. E perciò an-che, di [...] ci sono e neppure è possibile porre [...] ideologici alla sperimentazione in questo campo. Mauro Visentin Logica e Filosofia [...] Benedetto Croce [...] 2, tomi 4 [...] L. /// [...] /// Mauro Visentin Logica e Filosofia [...] Benedetto Croce [...] 2, tomi 4 [...] L. (0)
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