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Bernard Malamud (foto di Nancy Rica [...]. /// [...] /// Robert Redford in «Il [...] tratto [...] racconto dello [...] americano La scomparsa a New York [...] grande scrittore americano. Da «Il Migliore» (del [...] «Dio mio grazie» la parabola di un [...] saputo raccontare la vita con disperazione e [...] NEW YORK [...] È morto a New York, [...] appartamento di Manhattan, Bernard Malamud. Lo scrittore, nato a [...] aveva Ti anni e [...] e due figli. Nel [...] aveva vinto il premio [...] con «The [...] romanzo poi trasposto sullo schermo, [...] come «The [...] il suo primo romanzo del [...]. Il mondo artistico di Malamud [...] di emarginati, riflesso della [...] esperienza di figlio di [...] ebrei. Lin tratto, questo [...] che [...] ad altri [...] di scrittori americani come Saul Bellow e Isaac Singer. Di recente, in occasione della [...] venuta In Italia per partecipare [...] del premio internazionale Mondello alla [...] opera narrativa, su Bernard Malamud si tenne anche una [...] rotonda che è stata soprattutto [...] per una [...] nuova [...] opera di questo straordinario narratore, [...] una delle figure maggiori del "900 americano. Col tempo Infatti 11 [...] Itinerario [...] e umano è apparso sempre più non [...] quasi severa coerenza, ma quel che più [...] delle sue stesse premesse, [...] Innovazioni [...] di radicali e aspre progettazioni utopiche. Si pensi, a contrasto, [...] statunitense di questi anni 80, che esplicitamente [...] della apologia [...] e di un nuovo [...] segnale di riconoscimento [...] o meglio si direbbe, [...] della foresta [...] di questa nuova astutissima [...] scrittori, [...] tanto parlare si fa [...] da noi, con uno [...] alla più ridicola Incapacità di valutare. Come tanti scrittori [...] negli anni [...] ma in [...] ancora maggiore per quella [...] ostinata e insieme disarmata fede [...] morale [...] e In una visione umanistica [...] compiti propri, al suol occhi, di un narratore del Novecento, Bernard Malamud pareva qualcosa di più e di meno [...] un sopravvissuto. Era agli occhi del più [...] sorpassato, una sorta di Cassola americano, per così dire: [...] sempre più [...] e sempre più monotonamente, a [...] cronache [...] e del sentimenti eterni, fuori [...] tempo e della storia, fuori della [...] violenza e delle sue contraddizioni. E invece, a chi [...] non tutte ma gran parte delle sue [...] certamente innanzitutto delle grandi cose di [...] e Inquietante modernità. Proprio in sé, come [...] un Inconfondibile segno e talento narrativo, ancor [...] nella luce di una storia della [...] parabola artistica, storia che [...] e di per sé significativa. Riletto ora, ad esemplo, [...] suo esordio The [...] (del 1952 pubblicato In [...] II migliore) appare opera ricca ed eccentrica [...] capacità di manipolazione «mitica» di una tipica [...] successo, rovesciata nel segno e nelle valenze [...] In maniera spietata, a tratti cupa, tanto che [...] è possibile apprezzare a pieno quel suo [...] opere «notturne» della tradizione americana, da Poe [...] Melville In poi, come ha di recente fatto notare [...] Marisa [...]. Ma anche quasi tutti [...] volumi quali Prima gli Idioti e II [...] il segno peculiarissimo di questa geniale reinvenzione [...] moderna, dentro gli antri [...] paradossali itinerari di degradazione e di verità [...] come New York (un paesaggio cioè calato In [...] e immobile presente, un orizzonte amputato di [...] futuro) della antichissima «lotta con [...] della tenace ostinata [...] questa quintessenza [...] occidentale, con Dio e [...]. Con 11 Dio che [...] ed Quali sono le qualità che fanno [...] Bernard Malamud uno del maggiori narratori del Novecento? La [...] al tessuto della realtà, scrutato e registrato [...] Impeccabile esattezza; la capacità di Individuare e Illuminare, [...] ogni particolare, anche il più quotidiano e [...] com'è della letteratura americana [...] pregnanza mitica e simbolica,; [...] di ogni zona e [...] fisico e umano, [...] del baseball di II [...] primo romanzo, del [...] a quello del pianeta [...] Dio mio, grazie [...] alle città, stanze, negozi [...] cui si muovono I mille personaggi, ebrei [...] e neri, commercianti, rabbini, professori, del molti [...] Malamud ha scritto. Questa è [...] lo scrittore compie, e [...] di rimanere un documento sociologico se non [...] una fantasia molto ricca, estrosa, spesso anche [...] una pietà per [...] e per il suo [...] viene a Malamud dal suo legame con [...]. Egli infatti appartiene a [...] letterati americani di origine ebraica che sono [...] lo sono proprio perché non rinunciano a [...] di memorie di un passato europeo, 11 [...] passato polacco, di riti e di abitudini, [...] ebraico della famiglia, della storia, della vicenda [...] che si carica di significato religioso, di [...] attraverso il dolore, e anni [...] ti della nostra storia [...] nello stesso tempo è anche pregna di [...]. V'è da [...] di [...] Malamud o ad altri [...] basti il nome di Saul Bellow) perché [...] degli ultimi dieci anni sia emerso questo [...] e perché essi ne siano oggi la [...]. È un problema sociologico, [...] letterario. Ci sono nella tradizione [...] che si fondono immediatamente, più di quanto [...] altre minoranze, con la grande tradizione americana. E II caso del Puritanesimo [...] alcuni elementi essenziali [...] si pensi al Dio [...] vicino, nella [...] aspra e persino spietata [...] Dio ebraico che a quello cattolico; si pensi [...] al rigore morale, anch'esso spietato, che è [...] Puritanesimo; [...] pensi Infine alla solitudine [...] puritana derivante da questa [...] così vigile, [...] e che diventa tut-t'uno [...] morale ebraica. Uno scrittore di origine [...] di più ad entrare [...] della tradizione americana, proprio [...] punti di riferimento sono diversi. Lo scrittore ebreo, Invece, [...] origini russe o polacche, assorbe 11 passato [...] In cui si trova a lavorare, e [...] proprio. Malamud, appunto, resta fortemente [...] tradizione: nel romanzo Dio mio, grazie (un [...] suona in realtà La grazia di Dio), [...] continuamente presente, traspare 11 legame profondo con [...] certi riti, miti, la fantasia stessa, la [...] culturale del suo [...]. Ecco la ragione centrale di [...] grande presenza nella letteratura contemporanea: c'è In questi [...] sènso molto profondo della [...] perché non ven [...] tagliati 1 legami con la [...] il passato, la memoria. Lo scrittore ebraico, e Malamud [...] la grande testimonianza, cerca sempre di non [...] che lo lega alla realtà. C'è [...] componente di [...] verso la vita, che ha [...] Singer (un autore che scrive in [...] non in inglese) Il suo [...] rappresentante: una grande coscienza della morte e della tragedia [...] anche un inaspettato senso di gioia, una sorpresa e [...] meraviglia di fronte al miracolo della vita. Agostino Lombardo A Firenze rock [...] il razzismo FIRENZE [...] Mobilitazione (a suon di musica) [...] a Firenze. [...] sera alle 21, al Teatro Tenda [...] non al Palasport come precedentemente annunciato) si [...] dei Ghetto [...] un gruppo musicale africano [...] provenienti da tutu [...] (Marocco, Camerun, Angola, Nigeria). Il concerto di stasera è [...] toscana per appoggiare anche [...] la lotta [...] contro il razzismo. Il complesso si esibirà [...] Bologna e sabato a Roma (al teatro Tenta Pianeta). Gli Incassi di tutti I [...] devoluti al comitato italiano di «Sos [...] Internazionale che si batte [...]. Gli otto componenti del [...] pero tutti africani, e sono considerati i [...] cosiddetta musica [...]. Vivono a Parigi, in una [...] sulla Senna, e hanno ottenuto grande successo con il [...]. Il concerto [...] di stasera sarà presentato dal [...] David [...]. Pochi come Malamud hanno [...] dimensione a un tempo apocalittica e grottesca [...] presente, [...] del suol piccoli eroi, [...] o del suol artisti lacerati e Inquieti, [...] di una moderna, Ironica e negativa, verità [...] o meglio del ricorrente mitico riaffiorare nel [...] rivelazione da apologo, di una figura tutta [...] penso a racconti esemplari [...] Prima [...] idioti o [...] e The [...] Me ad esemplo o [...] singolare romanzo che è Oli inquilini Ma [...] trasfigura e rilegge la storia americana moderna [...] nelle ultime prove di Malamud, se possibile [...] e estremo, sino al punto di [...] come un testamento, nella [...] favola del nostro tempo, [...] utopia di Dio mio, grazie. La novità di questo, [...] suo ultimo romanzo, sta esattamente nella luce [...] Ironia [...] che Investe [...] struttura dei racconto e [...] di tutta una vita nel valore supremo [...] è come se Malamud abbia Innestato In [...] convincimento, e una volta per sempre, 11 [...] disincanto. Come In passato, anche [...] Dio [...] grazie si assiste a una prova. Anzi alla prova estrema, [...] è sottoposto lo scienziato protagonista del romanzo, [...] Calvin [...] sopravvissuto, solo esponente della [...] che ha cancellato [...] faccia [...] naturale, [...] nella quale si salva [...] scimpanzé [...] è messo di fronte [...] rinnovare il cammino della civiltà, di [...] le possibilità utopiche di [...] rifondi la presenza [...] con lo strumento primo [...] ha sempre posseduto, 11 linguaggio. La solitudine totale del [...] come un limite estremo e al tempo [...] possibilità ambivalente e a doppio taglio, come [...] Insperata che gli è stata concessa dalla «grazia [...] Dio». [...] e essa stessa un [...] paradosso primo della condizione umana: [...] Infatti, non potrà mal [...] di [...] di Dio da cui [...] possibilità medesima della [...] nuova vita, non saprà [...] quella Grazia è una volontà esplicita di Dio [...] viene detto, un momento di disattenzione a Dio [...] il creatore [...] per definizione sempre assente [...] e altrove, distratto da sé e dal [...]. Ma quand'anche [...] fosse un segno della [...] attenzione e della [...] benevolenza, esso è comunque visto [...] come una prova beffarda e [...] una sfida terribile a replicare 11 mondo, e soprattutto [...] riattraversare le ansie epiche e gli Interrogativi esistenziali di [...] comune condizione umana che [...] dopo 11 Diluvio, è pur [...] appannaggio e condanna di [...] per lui la vita è [...] una scelta e una coazione. Altrettante stazioni o epifanie [...] di questo destino e di questa strana [...] altre tappe del suo singolare viaggio iniziatico [...] la fine del mondo, dentro e oltre [...] da cui ironicamente si ricomincia: [...] della piccola scimmia parlante [...] che [...] alleva come un figlio, [...] di altre «sopravvivenze», di [...] quali prontamente e tenacemente si applica la [...] per giungere finalmente [...] Inedito, alla trasgressione vista [...] di sfida segreta per imprimere un segno [...] 11 disegno di Dio, per sfuggire tra [...] beffarda volontà. E cioè 11 congiungimento [...] scimpanzé femmina Mary. Per questo Dio mio, [...] rovesciata: per Malamud, se la possibilità è [...] ricomincerà dal mondo umano, ma dalla [...] sparizione dentro [...] storia pur fallimentare, visto [...] anch'essa, cupamente, nel sangue e nella anarchia. Dunque nessuna utopia ci [...] non è un novello Robinson, [...] ricostruisce [...] con successo quello da [...] ma è forse un novello Enea, mosso [...] per sé e per il mondo. Nel [...] -come [...] come [...] dick, e come lui [...] arma fragile e assoluta che [...] è la parola, e dunque la possibilità di raccontare [...] storia terribile e unica. In questo senso [...] è un altro degli [...] sconfitti di Malamud, scosso da domande senza [...] la scena è ribaltata, dal quotidiano [...] dal contemporaneo al futuro. La dimensione metafisica è [...] in Dio mio, grazie è definitivamente Illuminata [...] e Ironica accettazione della «Grazia di Dio», [...] sorte che ci è data, per un [...] volontà o a caso, In [...] tanti momenti della [...] «distrazione cosmica». [...] Roma in mostra sette [...] di Carlo Guarienti: così, dopo i ritratti [...] questo pittore è approdato alla «metafìsica» Nostalgia [...] De Chirico ROMA [...] «Carlo, oh! Carlino, son le tre [...]. Quando tu vieni a [...] quasi giorno? Giravo [...] e Indietro [...] della Galleria Giulia (via Giulia 148), dov'è [...] 19 marzo un gran bella mostra di [...] tecniche miste di Carlo Guarienti datati dal [...] (in catalogo scritti di Osvaldo [...]. Colori tenui, dolcissimi, diafani, [...] e terre. Interni profondissimi di stanze [...] di rocce. Plani di tavoli con [...] una plasticità stupenda e che ti [...] voglia di toccare tale [...] delle forme. Prismi, piramidi, sfere, ovoidi, [...] e proprio delirio di corpi solidi geometrici In [...]. Carlo Guarienti ha ripreso Il [...] pittura metafisica là dove lo lasciarono Giorgio [...] Chirico [...] Giorgio [...]. In qualche dipinto, poi, [...] riprendere 11 passo da quella riva dove II [...] nel 1929, mostrava un [...] da [...] rosso ver-miglione che stavano [...] Indicare [...] punto dove mal nessuno era riuscito a [...]. Carlo Guarienti ha un [...] pittorico tutto suo per orientarsi nel grande [...] presente. Del visibile e anche [...] delle memorie, riconduce ogni figura a un [...] ce la chiude dentro. Anche una roccia tutta spigoli [...] anfratti è inglobata in una [...] invisibile geometria. Anche Cézanne raccomandava di [...] al cono, si cilindro e alla sfera. Ma [...] con le sue Immagini [...] Chirico e [...] Guarienti col suo delirio [...] a mondo, ordine armonioso a caos e [...]. Qualcosa di [...] a quel che In tanti [...] fa Fabrizio Clerici; ma Guarienti è meno archeologico e [...] 1 [...]. Il suo scandaglio [...] è gettato sempre a [...] limpido e di luce chiara, uno spazio [...] abbia ben più evidenza [...] e [...] spettacolare. [...] luminoso che contiene un [...] così via è una grande metafora. Al principio di tutto [...] dipingere lo spazio [...] c'è Piero della Francesca [...] Madonna di Senigallia e la [...] Flagellazione di Urbino o [...] Brera con [...] sospeso: prospettiva, geometria, luce. Ecco, la luce del [...] vera costruzione poetica di Carlo Guarienti [...]. In una immagine di Guarienti [...] molto geometrizzati, numeri, architetture veneziane o romane, [...] In [...] lapidari e scritte corsive come di lettera [...]. Ogni figura o scritta [...] scivolo della luce sempre costante e di [...] e senza ombre. Luce che a volte [...] come rubino, topazio, smeraldo e altre dalle [...] meravigliosi che deposita nello spazio circostante. In mostra ci sono [...] rocce assai particolari per la fantasia della [...] fossile e per la geometria cui anche [...] ricondotte. Le rocce sono un [...] antiche ferraresi (Cosmé Tura, Ercole [...] Roberti, Francesco del Coesa) e un po' moderne alla [...] uscita dal diluvio di Max Ernst o anche delle sue [...] ricavate dallo sfregamento della matita [...] foglio poggiato su una tavola di legno rugosa e [...]. Da Francesco di Giorgio Martini [...] Laurana, da [...] a Biagio Rossetti, [...] al Palladio, [...] entra In [...] modo, con le sue grandi Idee di ambiente e di edificio, nello spazio della pittura [...] stabilire una abitabilità umana. Nella memoria culturale di Guarienti, [...] Piero, c'è la memoria vivente [...] numeri, geometrie, proporzioni umane e [...] un sogno di spazio per un uomo che non [...] ma che potrebbe abitare [...] armoniosi [...] città restaurata dopo 11 crollo. Guarienti In passato ha [...] umane e tanti mostri e scimmie e [...] ora ama [...]. Grande vuoto: grande attesa [...] Giorgio de Chirico [...] non tanto per 1 [...] ma per quelli [...] che potrebbero entrare [...] quadra. /// [...] /// Grande vuoto: grande attesa [...] Giorgio de Chirico [...] non tanto per 1 [...] ma per quelli [...] che potrebbero entrare [...] quadra. (0)
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