Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1990»--Id 795117368.

Come la presenza dei [...] occupanti trasformati in ospiti. Spaesati loro dalle novità [...] Berlino, spaesati i berlinesi che si trovano a [...] con un giro in [...] che costa molto, molto [...] a Ovest. Meno male che c'è sempre [...] contro le delusioni portate dal [...] buono». I soldatini russi sono [...] solito, con le divise in ordine, le [...] il cappellone con la banda rossa per [...] ben dritto sulla testa. Sembrano meno spaesati, pur se [...] comportano, come sem-, pre, come se venissero [...] mondo» dal quale, In effetti, [...] si fanno fotografare mano nella mano, camminano sempre [...] con gli occhi tra la [...] intavolano lunghe discussioni sul prezzo di una [...] usata che evidentemente non potrebbero [...] comprare. ///
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Se ne torneranno a [...] chissà se sono contenti: [...] è del tutto inutile. E poi forse davvero [...] tornano in un paese in cui è [...] loro ne erano lontani. Lasciano un paese in [...] cambiato mentre loro stavano in caserma a [...] un [...] improvviso [...]. Sono 300 mila, più [...] mai detto con precisione), [...] le famiglie. Da [...] alla fine del 94. In realtà restano in virtù [...] complicati equilibri Che la diplomazia ha imposto [...] soluzione [...] della «questione tedesca» e più [...] e più prosaicamente, perché bisogna aspettare che le caserme [...] le case destinate ad [...]. Tutti, da qualche tempio, [...] verso gli occupanti diventati ospiti e [...] ha detto addirittura che [...] Germania [...] loro «riconoscente». [...] rossa spazzò via i [...] anche più, degli eserciti alleati occidentali. E se [...] della bandiera con la [...] issata sul [...] evoca certo sentimenti contraddittori [...] fari da fondale alla [...] ritrovata, anch'essa fa parte di quel groviglio [...] si scioglierà, era poche ore, nella «nuova» Germania [...]. [...] sembrare strano, o [...] sospetto, ma tanti tedeschi, [...] che [...] se la son tenuta [...] bella evidenza la foto di quel soldato [...] bandiera in mano sulle fumanti rovine di Berlino, [...] o appesa in salotto. Non per amore dei [...] caso si), quanto per rispetto verso la [...] male, ma è giusto» come scrisse, nel [...] Thomas Mann mentre i [...] distruggevano, con la macchina nazista, le città [...] della Germania. La torre della televisione, [...] 300 e più metri [...] che la rendono visibile [...] due le Berlino (d'altronde fu [...] per questo . Fu costruita in tempi [...] quando la «vetrina [...] Berlino ovest e la [...] degli operai e dei contadini della storia [...] Berlino [...] si inseguivano in follie dimostrative del proprio [...]. Per anni i berlinesi [...] la necessaria [...] si sono divertiti a [...] berlinesi la storia della [...] di [...]. Il (alto è che [...] proprio in cima alla torre quando il [...] sopra in un certo modo crea [...] ottico di una croce: [...] che magnifica il progresso tecnico del «socialismo [...] chiesa che domini dal cielo i prodotti [...] distesi ai suoi ai piedi. Dentro, i colorì [...] che andavano a cavallo tra [...] e i [...] fanno da fondale un [...] vecchiotto, [...] fuori moda, alla lunga fila [...] turisti che vorrebbero vedere Berlino da lassù. Fuori, c'è un [...] giocattolo Inutilmente concupito da [...] di bimbi [...] dai genitori: per [...] funzionare ci vuole un [...] Berlino ovest lo stesso «servizio» costa 10 [...] SO Pfennig. Chissà quale strana determinazione [...] di mercato appena arrivate ha prodotto questa [...]. Comunque un marco è troppo, [...] fa un [...] pensare che mille [...] quel [...] basterebbero a consumare lo stipendio [...] operaio [...] e che un pensionato i [...] soldi se li potrebbe giocare tutti [...] di una giornata, con 450 [...]. Fantasie: nessuno gioca cosi [...] denaro. Eppure, poco distante, c'é [...] e rissosa davanti a un botteghino che [...] lotteria primitiva: giochi 5 o 10 marchi [...] vincere 5 mila o 10 mila, com'è [...] gigantografie di invitanti bigliettoni da 1000. [...] modo di «giocare con il [...] che richiama alla mente i giorni frenetici che precedettero, [...] monetaria, la febbre della speculazione [...] cui tulli sembrava si fossero ammalati, [...] pericolosamente illusoria, che [...] del marco «buono» potesse rivoluzionare [...] vita [...] da [...] che bastasse cambiare i propri [...] in un certo momento, in un certo modo, in [...] certo posto per saltare a piedi uniti [...]. Quanto son costate quelle [...] dopo. D'altronde, il mondo dei [...] «come [...] parte» è arrivato, si, [...] mostrato che non funziona, non può funzionare [...] la». Un settore intero della Alex [...] in un gigantesco supermarket di auto usate. I prezzi sono alti: [...] di quelli correnti, nella Repubblica federale, fino [...] fa. Un professore della [...] Università! Un po', forse, se [...] chi è lui per opporre solo la [...] al rigore [...] delle leggi di mercato? [...] «macie in West [...] nuova e soprattutto usata, [...] che tira nel paese che per anni [...] dentro le [...] e i prezzi salgono. D'altronde, dice il solito [...] intende», se vuole comprare una mac-china facendo [...] allontanarsi da Berlino: a Francoforte [...] a [...] o a [...] è pieno di genie [...] il passo più lungo della gamba, che [...] per comprarsi [...] nuova e ora è [...]. Chissà quanti sono quelli che [...] il proprio pessimo debutto [...] della nuova Germania: qualche caso [...] arriva sui giornali (quelli [...] almeno), gente che si è [...] gesti clamorosi, ma di [...] ce ne sono. Invece molti stanno meglio, [...] anche peggio, non fossero che il milione [...] disoccupati che si avviano, per i primi [...] a diventare due milioni. Ma è difficile trovare [...] parametri per giudicare se uno economicamente [...] o «peggio». E poi non c'è [...] i più disperati, quelli che [...] da recriminare, nel giro [...] hanno avuto quello che per una vita [...] negato, la libertà, la dignità, la possibilità [...]. Le statistiche e i [...] non aiutano: quello che si può cogliere [...] di esperienze personali, spezzoni di vile a [...] «socialismo reale» e la grande Germania in [...]. Rolf è un ragazzo, [...] Berlino ovest da un anno. Se ne andò da Berlino [...] dei confini tra [...] e [...]. Con la spontaneità propria degli [...] (quelli [...] mentre quelli [...] si chiamano i [...] chiede, ancorché perfettamente sconosciuto, un [...] a una stazione della metropolitana. [...] studiava, [...] che fa? «Niente di [...] lavoro» e per ora vive di sussidi [...] gli darà più). Gli piace vivere «di [...] si soffoca come di là». Volevano che restassi. È la capitale di [...]. Non trae alimento dal [...]. Non prende nulla dalla [...] è costruita. Trasforma questa terra in [...] mattoni. È la quintessenza della [...]. Ha il proprio mondo animale [...] giardino zoologico e [...] ha le proprie piante [...] botanico. Questa città ha avuto [...] essere costruita in uno stile orribile, e [...] il coraggio per altri onori»: questa la Berlino [...] anni 20« nella descrizione di Franz Tunda. Puntualmente la [...] pessimistica previsione sulla predestinazione [...] della «città costruita sulla sabbia» si avverò [...] naziste, la guerra, la distruzione quasi totale [...] bombardamenti portati con feroce accanimento. E poi il blocco [...] Stalin e la [...] divisione, il muro voluto [...] e costruito sotto la [...]. Cosi anche nel dopoguerra Berlino [...] essere una città assolutamente singolare e completamente [...]. Le due parti in cui [...] spaccata prima la guerra fredda e poi, dal 1961, [...] orrenda striscia della morte, divennero la metafora di una [...] planetaria, una [...] di riproduzione in miniatura delle [...] tra Est ed Ovest. Quando lutto questo è [...] mutata la condizione [...] capitale del Reich: il [...] dello scorso anno sul barometro politico di Berlino [...] la scritta «fine del secondo dopoguerra». E si è aperta una [...] epoca. Certo non solo per [...] per tutta la Germania. Dunque a meno di [...] distanza da quella data, il prossimo 3 [...] Germania tornerà [...] patria unica. [...] come nella stessa Germania [...] dalle macerie del Muro risorgerà Berlino capitale [...] Germania»? Ancora una volta una metafora: infatti [...] talvolta aspra discussione oggi in corso in [...] sono le «due [...] su quali saranno i [...] del paese in funzione della integrazione sociale [...] due realtà tanto diseguali, trova emblematica espressione [...] di quale debba essere la futura [...] la capitale. [...] tra Bonn o Berlino, di [...] alla quale, come sempre accade quando la scelta è [...] decisiva, saltano i tradizionali schieramenti culturali e politici e [...] distinzione Ira destra e sinistra [...] non funziona più. [...] la piazza simbolo [...] a fare che? Ora vado [...] si. Sono ammuffiti, conformisti, qualsiasi cosa [...] arriva [...] loro sono contenti. Prima stavano male, sotto [...] ma lo dicevano solo [...] quando io cominciai a frequentare qualche ambiente [...] padre mi diceva che ero un cretino [...]. Ora votano [...] e sono contenti "che [...] ma sono rimasti esattamente gli stessi e [...] Berlino est non ci tornerò, neppure quando sarà Berlino [...] perché sono tutti cosi». Peter, invece, a Berlino [...] ma solo ad abitare, nel tetro quartiere [...]. A lavorare va [...] dove fa il tecnico telefonico. [...] e fa il suo mestiere [...] passione. Prima, di là, si [...] culturali». Forse eravamo una forma di [...] mascherata senza [...]. Cerio nessuno aveva un [...]. Però il ministero e [...] di Berlino ci davano [...]. An-che quando facevamo i [...] si esagerava, lo ho [...] a star male quando [...] conto che non mi bastava dire quant'ero [...] battuta, [...] uno spettacolino "coraggioso". Subito dopo lo svolta [...] passavano le sere a discutere, avremmo voluto [...] nostre "attività culturali", [...] al servizio delta gente, [...] serra censure. Ora non lo so, [...] più tanto. Non faccio lo snob, [...] mettendo da parte i soldi per comprarmi [...] il [...] però i colleghi [...] che ci accusano tutti, [...] di essere consumisti e [...] capisco. Anche se poi vado [...] e se non funziona il televisore si [...] io ho la fortuna di avere un [...] piace, che mi sono inventato da solo [...] si dovevano fare i miracoli se un [...]. Anche il lavoro, in [...] vita e avere in tasca soldi che [...] nessuno mi regala, non è poi tanto [...]. Sto meglio o sto [...] Non [...] so». Anche in questo caso, [...] del futuro della nuova Germania dipende dal [...] col passato, dalla memoria e dalla riela-borazione [...]. E non solo certo [...] arriva fino al 1945: tra [...] fine dei secondo conflitto [...] data che segnò per i tedeschi la [...] in-dipendenza, è infatti trascorso quasi mezzo secolo. E non è poco: si [...] che al potere Bi-smarck [...] molto meno, la repubblica di Weimar è formalmente [...] per soli 14 anni, in [...] la [...] esistenza vera fu molto più [...] e il nazismo è [...] «soli» 12 anni. Questa epoca storica ha [...] dei due [...] tedeschi In realtà socialmente, [...] molto differenti. La soluzione, è ormai certo, [...] verrà prescelta sarà, [...] compromissoria e salomonica dei lutto [...] col noto [...] cosi caro al cancelliere Kohl: Berlino diventerà la capitale formale dove avrà la [...] residenza il presidente della Repubblica. Bonn resterà invece sede del [...] e quindi [...] detentore del potere politico reale. Molti e fondati [...] di questa soluzione il cui merito principale [...] nel suo carattere «Indeciso» volto a non [...] o nuove [...] e nella volontà di [...] piano simbolico. La nuova Germania, quella [...] del nazismo è sorta sulle rive del Reno, [...] del radicale spostamento verso Ovest [...] geopolitico [...] dalla spartizione del paese [...] sociali appartenenti a due contrapposti blocchi militari. Bonn, la «small [...] di provincia, diventata capitale [...] in via provvisoria, si è trasformata, è [...] addotto in favore della doppia capitale, in [...] un quarantennio di progresso sociale e democratico [...] storia tedesca. Sarebbe dunque paradossale, questa [...] conclusione [...] volta a respingere le [...] dalle [...] Berlino e dal governo [...] che proprio a seguito [...] Muro e del clamoroso fallimento del «comunismo [...] del paese dopo la [...] sorta di deriva verso Est, recidendo quei [...] lo lega alla realtà carolingia, la fondamentale [...] Francia, che ha rappresentato il motore vero [...] europea. Tra [...] sul piano materiale questo [...] capitale dai centri del potere [...] del paese, collocati sulla [...] Amburgo attraverso Francofone arriva alla Baviera. Spostare ad est la [...] 1000 km significherebbe, inoltre, anche visivamente confermare [...] quanti, in primo luogo in Inghilterra, ritengono [...] debba inevitabilmente segnare la [...] di quel [...] di quella spinta verso Oriente [...]. È interessante notare come, [...] rifiuto di Berlino capitale e sulla esplicita [...] primato della identità [...] della nuova Germania si [...] e tendenze culturali altrimenti in nettissimo contrasto. Contro la soluzione berlinese [...] solo Kohl o la burocrazia di Bonn [...] suo antico rivale nelle precedenti elezioni alla [...] Johannes Rau, presidente della Renania del [...] la maggiore delle regioni [...] ed estensione, spalleggiato da) [...] a capo della Baviera. Anzi si può dire [...] del presidente della Repubblica [...] e di Willy Brandt, [...] Germania [...] abbia latto muro. Ovviamente accanto agli [...] alla base di questa decisione esistono [...] ragioni di natura [...] aventi come obiettivo [...] salvaguardia di concreti privilegi, [...] parenti poveri [...]. E cosi contro Berlino [...] si pronuncia solo Michael [...] lo storico che oggi [...] al ruolo di consigliere occulto della cancelleria, [...] maggior parte di quegli intellettuali di sinistra [...] criticamente opposti al processo di riunificazione delle [...]. Né questo meraviglia più [...]. Infatti nel caso di [...] tratta di una scelta che discende conseguentemente [...] prigionieri di quella che potremmo definire una [...] del IV Reich: Berlino di nuovo capitale [...] di un Incubo, [...] di una età di [...] lutti che inevitabilmente, secondo la loro diagnosi, [...] stessa dello [...] tedesco. E cosi, paradossalmente, i custodi [...] memoria del passato, gli avversari del revisionismo [...] nello [...] si ritrovano a condividere le [...] di quanti essi avevano in passato accusato di [...] fatto ricorso [...] del marco tedesco [...] per "annettere" la Germania [...] spietatamente [...] storica. La realtà è dunque [...] un vero e proprio circolo vizioso, la [...] è [...] dal processo di costruzione [...] cui gestione si trova saldamente nelle mani [...]. Da un lato una [...] coscienza storica incapace di trasformare la rielaborazione [...] programma per rispondere alla [...] posta dal crollo [...]. [...] un prammatismo cinico e [...] tenta di esorcizzare le ombre del passato [...] parola fine alla dolorosa ricerca sulle cause [...] una sorta di felice [...] quella incarnata da Kohl, [...] lasciato mano (e coscienza) libera [...] cosi in grado di [...] congiuntura storica nella evoluzione delle relazioni [...] per arrivare alla riunificazione [...]. Dietro la scelta delle [...] non spostare la capitale a Berlino c'è [...] degli interessi costituiti oltreché [...] nei riguardi delle ragioni [...]. Come ha giustamente [...] uno storico del rango [...] Christian Meier ci sarebbe-ro, infatti, almeno tre buoni motivi [...] scella opposta: in primo luogo, Berlino capitale, [...] simbolico nei riguardi di una popolazione alla [...] primati sportivi dei suoi atleti, non resta [...] una esperienza che hanno dovuto subire per [...]. In secondo luogo questa [...] prevedibile flusso di ricchezza e di investimenti [...] allo spostamento della residenza del governo e [...] Bonn a Berlino, accelererebbe [...] di milioni di tedeschi [...] essere, e a sentirsi, politicamente e socialmente [...] classe. Del resto proprio la [...] la storica «paura» dei tedeschi nei confronti [...] ha senz'altro ragione), oltreché [...] irreversibile [...] in città diverse delle [...] (la [...] sta e resterà a Francoforte, [...] costituzionale si trova n [...] il tribunale del lavoro [...] centrale del lavoro a Norimberga [...]. In ogni caso, come [...] messo in luce un analista dei processi [...] di Fritz [...] la spinta alla unificazione [...] verso Bruxelles alcune competenze di Bonn e [...] Lànder in cui è stato suddiviso il [...] tra regioni forti e [...] seno al [...] provocando importanti conseguenze sulla [...] governo, suggerirebbe di ridisegnare la struttura federativa [...]. Infine [...] di una capitale europea [...] Parigi, Londra e Roma, sarebbe testimonianza, questo [...] a favore di Berlino, [...] nuova, ineludibile responsabilità nei confronti di [...] e sconosciuta realtà che [...] deserto culturale e sociale che ha lasciato [...] mezzo secolo di socialismo staliniano. ///
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Infine [...] di una capitale europea [...] Parigi, Londra e Roma, sarebbe testimonianza, questo [...] a favore di Berlino, [...] nuova, ineludibile responsabilità nei confronti di [...] e sconosciuta realtà che [...] deserto culturale e sociale che ha lasciato [...] mezzo secolo di socialismo staliniano.