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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 793935496.

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Parliamo delle etichette indipendenti, [...] ed artisti emergenti, ma anche delle etichette [...] case discografiche hanno creato per il mercato [...]. ///
[...] ///
Ve la ricordate la [...] Andy [...] Non è proprio la [...] a quello che, almeno nei sogni dei Beatles, [...] essere la [...] antesignana di tutte le [...] casa disco-grafica «multimediale» che rispon-da liberamente al [...] delle culture giovanili emer-genti. Il Consorzio produttori indi-pendenti, nato [...] dalle menti [...] diGiovanni L. Ferret-ti, Massimo Zamboni e Gianni [...] è una strana impresa: qual-cosa [...] più di un circolo culturale, qualcosa meno di [...] di si-curo luogo [...] di idealità ar-tistiche e sociali. Già la [...] struttura è atipica: in [...] discografi-che sono due, «I dischi del Mulo» [...] «Sonica», [...] a Reg-gio Emilia e [...] Zamboni e Ferretti, la seconda animata da [...] e Gianni Cicchi, con [...] Firenze. Edè [...] bassista dei [...] e da qualche an-no una [...] colonne portanti del progetto [...] (e pertanto [...] a [...]. [...] il [...] è pur sempre [...]. E questo tramite tutte le [...] derivazioni: abbiamo [...] per i concerti, la «Tour [...] un sito Internet. [...] contratto che abbiamo a [...] riguarda la distribuzione con la [...]. Intorno al [...] circola-no quasi trecento [...] grafici, fotografi, giornalisti, registi, videomaker. Però in realtà comprende una [...] va dai 14 ai 45 anni. Il nostro tentativo è quello [...] fuori quello che normalmente [...] giovanili emergenti. Il fatto è che [...] Italia è difficile fare un disco prima dei [...]. Qualcosa sta cambiando, anche se [...] difficoltà non mancano: il fatto, per esempio, che da [...] sui cd sia al [...] rap-presenta una mazzata notevole». Anche la fruizione [...]. E noi ne traia-mo [...] punto di vista com-merciale: ma sono tut-te [...] rein-vestiamo continua-mente. Per la precisione, il [...] frazionarsi sempre di più. Magari [...] un [...] di confusione, ma [...] in Italia». Allora lei non è di [...] che provano [...] nostalgia [...] «La nostalgia [...] in quanto sono legato a [...] storia, ma non [...] certo per le difficoltà che [...] le etichette alternative [...] ma erano prese a farsi [...] guerra per un piatto di lenticchie. Sicuramente mancava la consape-volezza, [...] artisti. Oggi [...] meno ideologia, [...] la possibilità di badare di [...] alla sostanza. Solo a Firenze sono [...] 700 o 800 gruppi». Lei ha parlato di [...] nicchia. Non [...] però il rischio [...] culturale? «Forse. Ma per [...] cosa è [...] senza pre-concetti: il [...] produ-ce cd di canti partigiani [...] come [...] cantautori [...]. ///
[...] ///
Roberto Brunelli ROMA. Si chiamano «BlackOut» e «Catapulta», [...] come [...] appena battezzata in casa Sony. Anche la [...] altra major, ha da [...] porte alle produzio-ni indipendenti. È fresco fresco [...] con la napoletana [...] e Poli Opposti sono i [...] bel gioco di parole (tra [...] e [...] per offrire una panoramica del [...] dance, [...] e [...] partenopeo, con 99 Posse, 24 Grana, Speaker [...]. Insomma, una tendenza si va [...]. Potremmo [...] «indipendenti, atto secon-do»; perché [...] li-nea strategica delle major disco-grafiche italiane, che [...] Novanta) hanno usato il ba-cino delle etichette [...] nomi [...] da mette-re sotto contratto, poi [...] mettere sotto contrat-to direttamente le eti-chette, magari [...] la distribu-zione. Poi si sono pro-prio [...] le loro [...] «alternative», come ha fatto [...] Emi [...] scorso con «Catapul-ta» (che ha in catalogo [...] Scisma e Voci Atroci). O la [...] con la fortunatissima avven-tura [...] BlackOut, [...] raccoglie Casino [...] Africa Unite, [...] Negrita, [...]. Sulla stessa linea si [...] Sony che ha affidato alla neo-nata [...] il compito di rimpol-pare [...] di «tendenze musicali giovanili cosiddette alter-native o [...] dal comunicato Sony), con sei nomi che [...] esordio, o quasi: [...] (la band del fra-tello [...] Virzì), [...] Laghi Secchi (genovesi, forse [...] sulle tracce contaminate di Beck), Zancan [...] Pace. Seguiranno i Lou [...] i [...] e gli ottimi [...] Miller. Ci sarà fra tutti [...] caso [...] È quello che le [...] si augurano. Il caso dei [...] di-mostra secondo me una [...] un fenomeno latente, un ma-gma che cova [...] ad esplodere. Ma fatica, perché la [...]. Come, arida? «Ma sì, [...] di innovazione ma poi i media non [...] alle cose nuove, i giornali scri-vono sempre [...] la tv vuole solo il sangue, i [...] mancano. [...] tanta indif-ferenza: io sono [...] dirigibili, ho dovuto mandare uno travestito da [...] per promuovere il nuovo di-sco degli [...]. In queste con-dizioni è [...] carriera di un artista, investire ed aspettare. E invece bisognerebbe fare [...] Melis [...] degli anni [...] che faceva incidere anche [...] uno come Zenobi, che non ha sfondato; [...] sono nati i Dalla, i De Gregori, Venditti. [...] auspica un approccio «arti-gianale» nelle [...] ma [...] chi di questo approccio ha [...] la [...] fi-losofia. ///
[...] ///
In quel vasto territorio [...] discografiche» -come la Sugar di Caterina Caselli, [...] Materiali So-nori, o la Pressing fondata da Lu-cio Dalla [...] esempio significati-vo è quello della romana Compa-gnia Nuove [...] che ha lanciato gli [...] e gli [...]. Nata sei anni fa, dal [...] circuito fra [...] di [...] (era [...] dei gruppi rock di base) [...] quella di Paolo Dossena, storico produttore della [...] degli anni [...] è arrivata oggi ad avere [...] di 60 titoli in catalogo, 35 arti-sti di area [...] Sud Sound [...] Vox [...]. Anzi, la nostra politica [...] ribaltare la logica delle major. Intanto per-ché non facciamo [...] non stiamo alla fine-stra a dire [...] il [...] allora cerchia-mo uno col [...]. Noi produciamo solo ciò che [...] esiste ed ha un senso: gli [...] quando li abbiamo scoper-ti, facevano [...] di concerti in giro per [...] e [...] erano un gruppo vero. Abbiamo ribaltato anche il [...]. Non paghiamo alle radio [...] la pubblicità in cambio di passaggi o [...] disco, e se piace, va. Con i grandi network [...] ha funziona-to, ma con quelli medi e [...]. E poi lavoriamo moltissimo [...] nostri artisti, concerti veri, non [...]. Siamo anche riusciti a [...] tv con la nostra musica, Sconfi-ni, trasmesso [...] e presto de-butteremo anche [...]. E poi ci distri-buiamo [...] un rapporto diret-to, di fiducia, con i [...] prezzo imposto: [...] lire per i cd. Conteniamo i costi, e [...] insieme ai progetti: da noi non [...] nessun impiegato». Una politica che paga: Tuareg [...] ha venduto [...] co-pie in edicola, [...] nei negozi. E a maggio uscirà [...]. Alba Solaro Ruggiero Una [...] ha saputo rinnovare il suo repertorio lavorando [...] gruppi rock Quelli che i dischi. Il Consorzio «Tentiamo di [...] che di solito rimane in ombra: artisti [...] da dire» Piccole [...] grandi alla ricerca di [...] sopra il gruppo dei C. ///
[...] ///
Quartiere di San Lorenzo, Roma. Quartiere studentesco, antifa-scista per [...] vocazione, quartiere [...] dove i ristorantini à [...] mescolano alle sedi di centri sociali occupati, [...] vec-chie botteghe di elettrauto. A metà di via dei [...] questa è la sede della [...] Forte [...] etichetta indipendente «al di qua [...] barricata», che affida al ritmo contagioso dello [...] del reg-gae, del punk, la [...] militanza a fian-co degli indipendentisti baschi o de-gli [...] del [...]. Dentro, un lo-cale stipato [...] le foto dei gruppi ai muri, un [...] e un computer, perché oggi nes-suno, neppure [...] e proletaria delle etichette indipen-denti, può permettersi [...] il [...]. Davide e Luca, che gestiscono [...] della [...] Forte, hanno un passato nelle [...] della Banda Bassotti, mitico gruppo [...] romano [...] (dove lavoravano per vivere) [...] par-te nella cultura skinhead di [...]. E non nascondono le moltissime [...] che una «indie» militante come la loro incontra oggi: «Potremmo vendere [...] ad una major, avere più [...] più garanzie, ma si perderebbe [...] che è quello comunque di [...] a dare voce a una cultura che non ce [...] di produrre [...] di sinistra che altrimenti non [...] spa-zi». Gruppi come gli Arpioni, [...] che nel loro album In mezzo ai [...] Lega a ritmo di [...] (Macchè [...] ma riservano frecciatine anche [...] (La sinistra). O come le Tre-mende, «ragazzacce» [...] a cui piace il [...] e ancora, i Ghetto 84, Senza Sicura, [...] Radici Nel Cemento. O i fran-cesi [...] and the [...] ultima scoperta della [...] Forte, «un gruppo che dal [...] fa [...] di dio», ed è strano [...] nessuna major li abbia ancora messi sotto contrat-to. Sono gruppi che suonano [...] occupati, che certo non vanno a farsi [...] «Anche perché per noi i costi di [...] -rac-conta Davide -. Se ci vogliono 18 [...] un disco, ne possiamo spendere al massimo [...] pubblicità su qualche rivi-sta. Girare un video costa [...]. Briciole, per una major. Ma noi, ad ogni [...] produciamo rischiamo la banca-rotta. Anche perché vogliamo la [...]. Ma se non hai [...] ti tiene in piedi, dopo 6 mesi [...] hai chiuso». Ma come, ma non [...] il futuro della musica ita-liana? Non è [...] sorgente viva in Italia? «In [...] ancora Davide -la stagione [...] delle etichette indi-pendenti è [...] pezzo. Noi siamo nati nel [...] raccol-ta intitolata Balla e difendi, era il [...] esplodevano le posse, non si parlava [...] le major ti facevano [...] dischi si vendevano: Figli della stessa rab-bia [...] Bassotti [...] fatto [...] copie, Avanzo de cantiere, [...] fa, ne ha fatti circa [...]. Oggi, il disco con [...] di più è quello dei Ra-dici nel Cemento: [...]. [...] successo? «Che è sbollito [...] non gliene frega più niente [...] nessuno. Facciamo fatica a far [...] dischi anche dai giornali che ci sono [...]. Chi può firma con [...] i [...] quando abbiamo organizzato il [...] centro sociale Il Fa-ro, un paio [...] fa, non li cono-sceva [...] hanno firmato con la Emi li senti [...]. Alla [...] Forte però non [...] aria di disfatta, solo [...] rabbia e divertimento: «Speriamo di campare per [...] -concludono loro -, per riuscire a tracciare [...] dieci anni di cultura di sinistra. Sperando che le cose tornino [...] una volta a cambiare. ///
[...] ///
Sperando che le cose tornino [...] una volta a cambiare.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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