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Ne parlano [...] Il [...] finisce nel segno [...] Ma [...] ha messo in soffitta il Bello Una categoria, ora che è tramontato il mito [...] inadatta ad interpretare le tematiche [...] dalle avan-guardie. La svolta si era [...] Hegel; cancellato ii criterio [...] della natura, è entrata [...] creatività. Una rivoluzione fra il [...] 1930 Oggi la parola si scopre «infondata» E [...] nasce sul mistero [...] Le questioni filosofiche sembrano [...] un pubblico vasto e poco accademico quanto, [...] conseguenza, nella produzione edi-toriale. [...] che si è ma-nifestata in [...] modi, dalla ri-stampa di opere fondamentali [...] di studi monografici su autori [...]. Il manuale di filoso-fia, [...] generale [...] di sintesi, costituisce il [...] che alla domanda di un aumentato interesse [...] riflessione critica su quanto sia avvenuto nel [...]. È ne La filosofia [...] Novecento (Roma, Donzelli, marzo 1997) che [...] ha soddisfatto la [...] esigenza di ricostruzione dei [...] nostro secolo. Come lui altri studiosi hanno [...] posto mano a simili operazioni: il primo, in ordine [...] è stato Paolo [...] docente di Estetica [...] di Messina, con [...] italiana del Novecento [...] Laterza [...] Figli, febbraio 1997); anche Mario [...] che inse-gna Estetica [...] di Ro-ma [...] si è concentra-to su [...] del Novecento (Bo-logna, Il Mulino, [...] 1997); infine, Estetica razionale (Milano, Raffaello Cortina Editore, settem-bre [...] è il titolo [...] li-bro di Maurizio Ferraris, docente, [...] di Estetica, [...] di Torino. Ritorno [...] Il Novecento è dunque [...] oc-cuparsi di filosofia? [...] portato il mondo accademico [...] riflessione estetica con un pubblico che va [...] cerchia degli specialisti? Sono queste le do-mande [...] chiesta una rispo-sta agli autori dei volumi [...] corso [...]. Queste opere [...] di fare il punto sulla [...] quanto rispondono al crescente in-teresse. Si assiste a un [...] alcuni decenni in cui essa è stata [...] polveroso e di stantio. Negli anni [...] e [...] sembrava che, in seguito al [...] delle scienze [...] o la semiotica dovessero prendere [...] posto [...]. Il ri-torno [...] per [...] significa in realtà anche un [...] filosofico». La stessa opinione condivide Paolo [...] che ha guardato [...] con un occhio particolarmente attento [...] letteraria. Egli, in realtà, [...] «In Italia abbiamo una lunga [...] di stretto contatto tra [...] che è però durata fino [...] primi anni [...] di presa del potere da [...] della [...] e quando questa è tornata [...] nelle tesi cri-tiche ha trovato [...] rispondenza tanto da parte della critica letteraria [...]. Diversi modi di affrontare la [...] la storiografia e le teorie [...] hanno contribuito a delineare diverse in-terpretazioni dovute anche alle [...] può individuare un denominatore comune [...] tentativo di avvicinare la filosofia alla realtà tangibile [...] et [...]. [...] in rapporto alle nozioni di [...] forma, cono-scenza, azione e sentire per [...] in rapporto al sa-pere scientifico, [...] o al linguaggio per [...] in rapporto alla critica letteraria [...] (e infine [...] in rapporto con [...] la psicologia per Ferraris). [...] dunque, mai fine a se [...] ma in un continuo scambio biunivoco con altri sape-ri. Cosa è più astratto [...] Eppure nulla è più concreto [...] senza esse-re non saremmo neanche [...] a [...]. Molto semplice e con-creta [...] domanda che il proliferare di libri [...] ri-propone a chi solamente [...]. Esiste oggi [...] del bello? Meglio ancora, esisto-no [...] estetici che regolano il giudizio delle opere [...] oppure [...] è una riflessione sulle opere [...] stesse, una loro lettu-ra? [...] non ha mai avuto pretese [...] carattere normativo -risponde Mario [...] non vuole certo stabilire cosa [...] bello o cosa brutto. È sempre stata in questi [...] secoli e mezzo, da quando è disciplina autonoma, una [...] su che tipo di esperienza sia [...] ma non per [...] i canoni; semmai dare un [...] è compito della criti-ca [...] la filosofia stabilisce il concetto, [...] il giudizio. A mio avviso, comunque, [...] bello già da molto tempo non è [...] interpretare [...] o [...] contemporanea in generale». Remo [...] non nega che [...] del bello sia esistita, [...] esiste più. I greci avevano ca-noni [...] precisi, ora non ce ne sono. [...] al massi-mo [...] del gusto che avviene attraverso [...] musei, ma non si possono identificare cano-ni precisi. Si può dire che [...] con Hegel. Prima di lui il bello [...] il bello naturale e [...] della natura, quando al bello [...] si è so-stituito il bello [...] e [...] la creativi-tà, le cose sono [...]. Solo la musica, ormai, [...] ogget-tivo, sì, la musica ha canoni piut-tosto [...]. È pur ve-ro, però, [...] bello ciò che piace, la bellezza artistica [...] ma è per questo che si ha [...] gusto». Quel modello classico Al [...] Paolo [...] so-stiene che «da un [...] vi-sta [...] del bello non è [...] ci sono state natural-mente delle teorie che [...] identificare canoni o regole, e che si [...] certo modello classico, alla regola della classicità, [...] e propria oggettività non è mai esistita. Credo che sia ne-cessario, [...] credere che se non [...] oggettività qualsiasi cosa vada [...]. No, [...] non è tra oggettività e [...] arbi-trarietà. Il problema semmai è [...] nel campo [...] pra-tica vengono continuamente ritrat-tati, [...] mai abbandonati al puro arbitrio. Ed è proprio per [...] importante mante-nere il contatto con la [...] il contat-to con questi [...]. Nel-la diversità delle [...] interpretazioni di que-sti studiosi [...] storia della filo-sofia e [...] da punti di vista [...] non è faci-le trovare risposte uni-voche, e [...] neanche frut-tuoso. Non è certo [...] che sia proprio nella [...] nella molteplicità delle proposte la via più [...] filosofica, perché, co-me ha detto [...] «si può scrivere storia [...] posizione, particolar-mente per la storia della filosofia. Una storia che non [...] una cattiva storia, non perché la posizione [...] una so-la, ma perché se non si [...] si capisce poi nulla di quello che [...]. E perché solo dal [...] può fare in modo che emerga qualche [...]. Florinda Nardi [...] I più grandi critici degli [...] de-cenni, [...]. /// [...] /// De Man, hanno tutti [...] nel Romanticismo, ma anche in quella straordinaria [...] conoscitivo del Romanticismo, che è stata attivata [...] Lukàcs [...] e le forme e [...] Teoria [...] romanzo e da Benjamin nel saggio «Affinità [...] Goethe». Secondo Steiner la vera Rivolu-zione [...] la modernità è quella che ha avuto [...] 1870 e il 1930, ed è costituita [...] patto mimetico, che ga-rantiva la corrispondenza tra [...] tra segno e realtà, tra linguaggio e [...]. In breve: tra parola [...]. Il linguaggio, libero dai [...] infondato, deve farsi carico di fondare la [...] del mistero chiu-so anche [...]. Questa rivoluzione deve essere [...]. Aveva già preso [...] nel Romanticismo. [...] e Leo-pardi denunciano entrambi [...] ragione solo ragionante, della ragione concettuale, e [...] poesia la via per giungere a una [...] di rendere visibile nelle figure e nelle [...] che la ragio-ne [...] e della preci-sione avevano [...]. In questo gesto Lukàcs [...] tro-veranno il senso di [...]. [...] filosofico, argomenta Benjamin, per rendersi [...] deve [...] nella con-tingenza: da astrazio-ne deve [...] forma [...]. Il compito della critica è [...] di far emergere questo senso che si è concretizzato [...] nasco-sto nella forma, maga-ri spezzando il mito della totalità [...] nella [...] ve-rità di frammento. Siamo, già, come si [...] esplicita di un sapere che attraversa [...] destrutturando le categorie classiche [...] si propone come un ve-ro e proprio [...]. Abbia-mo detto che Steiner [...] il compi-to della poesia di af-facciarsi sul [...] nel-la nostra stessa vita: il mistero abissale [...] quotidiano, e dunque di metterci a faccia [...] il Minotauro che è fuori e dentro [...]. Bloom propone un rinnovato [...] che fonda [...] sul mondo con la [...] tutti i poeti successivi in una sorta [...] stabilisce e modifica il «canone», cioè [...] delle im-magini e delle [...] entriamo in rapporto con il reale. Le posizioni di De Man, [...] più influente della scuola [...] sono completamente diverse. La retorica, ovvero [...] delle figure che costituiscono [...] solo rompono con il loro correlato referenziale, [...] «possibilità ver-tiginose di aberrazione referenzia-le», che investono [...] «della presenza, [...] della verità e della [...]. Anzi, la scrittura letteraria [...] più avanzata e più raffinata di de-costruzione [...]. La critica è in [...] «la differen-za tra le due è illusoria». Dunque se la letteratura [...] pro-durre vertiginose aberrazioni sul suo referente, la [...] legittimata a produrre straordi-narie aberrazioni sul suo [...] letterario. Comunque sono entrambe condannate [...] essere sempre il linguag-gio più rigoroso e [...] cui tramite [...] si trasforma e si [...]. Cosa significa «rigoroso» e [...] A cosa ci porta questo paradosso? Per Lukàcs, [...] forma era posta nel fatto che essa [...] attraverso cui rendere visibili le la-cerazioni e [...] abitano il mondo e il soggetto nel [...]. La rottura del patto [...] mondo, del legame referen-ziale, permetteva alla forma [...] il profilo delle cose e de-gli eventi [...] antagoni-smi che costituiscono la struttura del mondo [...] an-tagonismi che nella filosofia do-vrebbero essere, come [...] He-gel, [...] senza lasciare cicatrici. Per De Man la [...] impossibilitata «ad appropriarsi di alcunché», perché [...] noi possiamo cogliere solo [...]. Questa assenza è [...] del-la poesia, che la [...] modo legge e ripete. Poesia e criti-ca stendono [...] trama su uno spazio vuoto. Si muovono «come il volo [...] una mosca nel vo-lume di una stanza» ha scritto [...] già nel 1973 nel Piacere [...] te-sto. [...] prosegue [...] «niente è antagonistico, tutto è [...]. [...] ha riempito questo vuo-to con [...] piacere, con [...]. La let-teratura e la [...] un abbraccio, [...] di cui [...] parla nei Frammenti di [...] (1979). Il sape-re del pathos, [...] mon-do, la cognizione del dolore» si di-sperdono. Non [...] piacere che pos-sa riempire il [...] cavo [...] la cavità del testo. Non [...] pia-cere, senso, e nemmeno [...] «domanda sulla retori-ca di un testo non [...] stia veramente domandando». Franco Rella [...] di [...] del 1943: [...] Allegorie della lettura di P. De Man Einaudi 1997 [...]. Steiner Garzanti 1997 [...]. Bloom Bompiani 1996 [...]. Elena, 16 0522/922626 INFORTUNISTICA PETRILLO È A: FINALMENTE UNA SOLUZIONE AI RITARDI DELLE COMPAGNIE ASSICURATRICI Hai [...] un incidente? Sei stato danneggiato? Ti offriamo [...] assistenza immediata GRATUITA INFORTUNISTICA STRADALE -RECUPERO DANNI Modena -Via De Nicola, [...] Tel. /// [...] /// IVA 02355000361 [...] Gestione Verde Pubblico Professionisti: [...] Gestione Servizi Cimiteriali [...] Sanificazioni e Disinfestazioni UN PROMETTENTE FUTURO DIETRO LE SPALLE [...] del 1996 abbiamo dato vita [...] una cooperativa nel settore del [...] costituita da persone con oltre 20 anni di esperienza [...]. /// [...] /// IVA 02355000361 [...] Gestione Verde Pubblico Professionisti: [...] Gestione Servizi Cimiteriali [...] Sanificazioni e Disinfestazioni UN PROMETTENTE FUTURO DIETRO LE SPALLE [...] del 1996 abbiamo dato vita [...] una cooperativa nel settore del [...] costituita da persone con oltre 20 anni di esperienza [...]. (0)
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