→ modalità contenuto
modalità contesto
Record visualizzabile solo in forma di Preview: a seguire i 2 riquadri sottostanti (altra documentazione autorizzata) è visibile la trascrizione o descrizione parziale del record richiesto
ANTEPRIMA MULTIMEDIALI
ALBERO INVENTARIALE
Legenda
Nodo superiore Corpus autorizzato



INVENTARICATALOGHIMULTIMEDIALIANALITICITHESAURIMULTI
guida generale
CERCA

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 771577708.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Che cosa [...] circa un quarto di secolo [...] e [...] alle stampe, non è [...]. In poche settimane «Mason [...] Di-xon» [...] New York, [...]. Charles [...] due astronomi inglesi ai [...] fra [...] tra il 1763 e [...] del confine meri-dionale della Pennsylvania, la famo-sa [...] in seguito spartiacque fra [...] Stati [...] e quelli della Confederazione. Il ro-manzo di [...] ne traccia, in cer-ta [...] secondo i det-tami di un sottogenere narrativo [...] fra le pratiche lette-rarie postmoderne: il falso [...]. Già John [...] con «Il colti-vatore del Maryland», [...] ne-gli anni [...] magistrale prova in [...] seguito poi da uno [...] autori (da Erica [...] a Umber-to Eco). [...] Proprio no. Ogni cosa che tocca [...] Mida [...] narrativa diventa me-tallo prezioso, e [...] processo filosofale riesce ogni [...] a un [...] che vive di in-venzioni [...] che [...]. [...] che si rispetti anche «Mason [...] Di-xon» è raccontato da qualcuno, il re-verendo [...] sedicente stori-co e scienziato [...] avere viaggiato con gli eroi titolari e [...] la storia a un gruppo di pa-renti [...] Natale [...] 1786. Questa in-comincia un quarto di [...] prima, durante una spedizione in Sudafrica, il cui obiettivo [...] del passaggio di [...]. In seguito vediamo i [...] calcoli provetti la fa-mosa linea eponima, seguita [...] per cir-ca otto metri [...] lungo 244 miglia fra [...] e il fiume Ohio. Condito di personaggi storici [...] «Mason [...] Dixon» è tuttavia opera [...]. [...] è [...] di quegli anni, così come [...] ecce-zionalmente competente in fatto di lingua, di arcaismi, di [...] di termini obsoleti o [...] sicché su questo piano [...] ogni rigore e serietà di [...]. Ma [...] non sarebbe [...] se non vi immettesse [...] e le storie più strani: un cane [...] che chiacchiera con i protagonisti e con [...] che finisce per arrabbiarsi minac-ciando idrofobia e [...] Di-xon, che vorrebbe trovare il suo pa-drone: «Sono [...] signo-re. ///
[...] ///
Ma non [...] bisogno di andare tan-to [...] animali par-lanti. Persino quando entra in [...] storico come George [...] colonnello Washington, infatti, pos-siede [...] racconta con-tinuamente barzellette sul re in stile [...]. È anzi forse proprio sul [...] storico che [...] parodie di Benjamin Franklin, [...]. La storia sacra [...] bianca che preparava la [...] cultura di lingua inglese diventa nel-le sue [...] da cui trarre fi-gurine stralunate e assurde [...] mescolano eroi popolari di [...] cultura, con Braccio di Ferro, [...]. [...] ci rinfresca la mente [...] di fantasia così massic-cia da buttare nel [...] gruppo di gesuiti fanatici che inten-dono mettere [...] rete di [...] di enormi palloni aerei, [...] con la luna piena si trasforma in [...] orologi parlanti e addirittura un Golem. Non [...] dub-bio che cose del genere [...] avevamo già viste nella [...] narrativa. Ossessio-nato [...] di un sistema di comu-nicazione [...] aveva creato, in [...] del Lotto 49», quel [...] ormai divenuto quasi proverbiale. E nello stesso romanzo [...] falsa tragedia [...] cui dopotutto rimanda-no, in «Mason [...] Dixon» i romanzi gotici che vanno sotto il [...] The [...] uno dei quali -pro-prio [...] di cui sopra -si scoprirà connesso con [...]. [...] la nuova opera narrativa [...] pone in fondo [...] cui certa-mente appartiene: che [...] E la ri-sposta è sempre la stessa: in [...] ha perso il senso della prospettiva e [...] possiamo aspet-tarci che la narrativa non faccia [...]. Specchio non del-la realtà, ma [...] suo [...] si adegua allo stato delle [...]. La do-manda da fare [...] è la differenza fra [...] oggi, fra il primo [...] (o il primo romanzo [...] fresco di stampa. In apparenza essi sono molto [...] a tratti addirittura identici, e va bene che a [...] taluni [...] Storia [...] demen-ziale che abbiamo letto sin [...] spesso sui pa-ginoni [...] -ma è possibile che or-mai [...] sia sempre [...] No, il primo [...] soprattutto [...] «V. Mentre in passato [...] aveva so-spettato un disegno oscuro [...] la superficie della realtà, oggi egli sem-bra [...] compreso e sostenere che non [...] sono cospirazioni e che è [...] meccanismo della Storia ad andare [...] e della confusione. Situato in epoca illuminista, il [...] esemplare rappresentato dalla coppia Mason [...] di demar-cazione fra due diversi [...] libertà di fantasticare e quello [...] un presente «moderno» che dietro [...] della scienza ha dato la [...] a [...] che gli apprendisti stregoni di [...] ancora non sono riusciti a im-brigliare. È possibile [...] suo pros-simo romanzo [...] si chiederà se qualcuno si [...] mai posto davvero [...]. Franco La Polla [...] che non volle farsi [...] Quando [...] un comico a ritirare un suo premio Thomas [...] ovvero il segreto biografico [...]. Lo scrittore che è [...] un grado di privacy superiore a quello, [...] Jerome D. ///
[...] ///
Si sa che è [...] Glen Cove, Long [...] nel 1937, che, vinta [...] studio, si è diplomato a [...] in fisica ingegneristica per [...] dipartimento di letteratura inglese. Nel 1955 si fece [...] Marina [...] Virginia, scoperse la letteratura [...] entusiasmò. Tornato quindi a [...] nel 1957, seguì un [...] Vladimir Nabokov, il quale in seguito disse [...] affatto. Nel 1959 era laureato [...]. [...] il quadro incomincia ad oscurarsi. Pare abbia passato un [...] a New York, poi a [...] lavorando per la Boeing [...] 1962. Il suo primo racconto [...] e [...] dopo la prestigiosa Kenyon [...] gli pubblica il famoso «Entropia», [...] che avrebbe fatto epoca. Negli anni 60 i [...] romanzi, «V. Da questo momento di [...] si perde ogni traccia. Il mondo giornalistico è [...] e coloristi vengono sguinzagliati dai maggiori quotidiani [...] rintracciare il misterioso romanziere, ma [...] voce che corre lo [...] Messico, dove peraltro è certo che si [...] tempo sottoposto a una seria cura dentaria [...] suo editore lo ha mai visto in [...]. Dopo anni di silenzio [...] ponderoso romanzo, [...] (1973), un libro così [...] paragonato [...] di Joyce, non [...] per il fatto che, [...] ne parla più di quanto non lo [...] letto. La giuria del [...] lo sceglie per il [...] responsabili lo giudicano «illeggibile» e «osceno» cancellando [...]. [...] deve allora accontentarsi del [...] Book [...] che gli viene assegnato a [...] con una raccolta di racconti di Isaac [...] Singer. E a questo punto, [...] scena di stile squisitamente [...] alla cerimonia di premiazione [...] Irwin Corey, un comico specialista in macchiette [...] il quale si profonde in un discorso [...] una perfetta satira del linguaggio pomposo e [...] milieu. Non pochi in sala [...] Corey [...] e la cosa fa [...]. Da quel giorno il romanziere [...] ogni [...]. Di lì a poco, [...] viene assegnata la [...] e [...] risponde con una lettera [...] di [...] a qualcun altro. Silenzio assoluto, dunque? Non [...]. Di tanto in tanto [...] compare nelle occasioni più imprevedibili. Nel 1996, ad esempio, [...] la rivista [...] un gruppo rock, The [...]. Come un poltergeist, [...] si diverte a [...] fuori dove e quando [...] aspetta. La [...] fotografia più recente figura [...] del liceo di [...] Bay. ///
[...] ///
Quella a fianco è [...] immagine «autorizzata» di Thomas [...] viene [...] del liceo di Glen Cove, [...] sobborgo di Long [...] dove lo scrittore è cresciuto, [...] lo ritrae [...] di 17 anni. In linea con una tradizione [...] cominciata da B. Traven, il misterioso autore [...] «Tesoro [...] Sierra Madre» [...] ritratto del quale è [...] ne ha fatto John Huston nella [...] autobiografia), [...] di [...] difende con le unghie [...]. Ma, come successe alcuni [...] a un altro grande «scrittore in fuga», Jerome D. Salinger, sorpreso dopo innumerevoli [...] fotografo e ritratto nella posa di un [...] tana, mentre agita un bastone per difendersi, [...] di recente è uscito [...] anonimato. Il [...] e il «New York» [...] diverse foto che lo ritraggono mentre, tenendo [...] figlio, fa la spesa sotto casa, [...] Side di Manhattan. Il fotografo stavolta ha [...] ha trovato [...] di [...] su un sito di Internet. Nella fotografia pubblicata dal [...] è ripreso di spalle, [...] un uomo ormai alto, massiccio, con baffi [...]. [...] è passato alle vie legali: [...] gli avvocati della casa editrice Henry [...] ha chiesto ai settimanali la [...] dei negativi. Atteso da 20 anni, è [...] il nuovo romanzo del misterioso autore di [...] zoo Lo zoo Thomas Jefferson [...] da Gilbert Stuart: In alto, Thomas [...] di [...] (falsa) del [...] Mason [...] Dixon di Thomas [...] Co. New York [...] 774 [...] In [...] capolavoro del [...] 73 mai tradotto in italiano, [...] analogie con [...] In fuga da Joyce per [...] Un sotterraneo, forse goliardico omaggio [...] grande irlandese. Ma poi [...] decolla per i suoi apocalittici [...] metropolitani. Leggendo le pagine iniziali [...] il mai tradotto capo-lavoro del [...] Tho-mas [...] si scoprono delle sorprendenti (e, [...] quel che ci risul-ta, mai riscontrate) somiglianze con il [...] inizio [...] di Joyce. Le prime pagine [...] sono ambientate in una Martel-lo [...] -una delle dirute torri [...] sventare una possibile invasione napoleonica -ove il [...] Stephen [...] assieme a altri due studenti (Mulligan e [...] e in cui si [...]. In [...] si sveglia in [...] malridotto villi-no abbandonato [...] ove coabita con altri giovanotti. Come Stephen, anche lui sale [...] tetto a guardare il panorama [...] (lì Dublino, [...] Londra). Co-me nella torre Martello alitava [...] il fantasma delle cannoniere napoleoniche [...] del mare, così sul villi-no [...] incombe la minaccia delle mortifere [...] tedesche prove-nienti [...] del cielo. Simili sono anche il [...] strategie di «attacco». Ambedue i romanzi si aprono [...] in [...] in [...]. [...] Mulligan salu-ta il mattino sollevando [...] bacinel-la con la saponata per la barba, e intonando [...] blasfema parodia della messa. In [...] uno dei compagni di [...] «lancia un segno di riconoscimento» [...] con [...] canzoncina che irride al patriottismo [...] guerra. Oltre alle situazioni, [...] poi una continua corrispondenza semanti-ca, [...] non, addirittura, lessicale. Joyce usa più volte la [...] parola [...] per il fazzoletto di Stephen, [...] irriverente al colore (e al degrado) [...] «Isola di smeraldo», la patria Irlanda. [...] costringe ripetutamente il lettore [...] disgustevole impasto di morchia, vomito, ori-na, espettorazioni, [...] degrado materiale e morale della Londra apocalittica [...]. Quanto alle parole identiche, so-no [...] mezza dozzina: [...] («schiuma»: in [...] riecheggiato tre volte dal curioso [...]. Infine, a pagina 1 [...] Joy-ce, alludendo alle otturazioni [...] di Mulligan, usa la parola [...] (in greco: «bocca [...]. A pagina 6 di [...] scrive: «il freddo [...] ferì le otturazioni dei [...]. Dunque, [...] imitatore di Joyce? Non [...]. In realtà, lo scrittore [...] veramente al grande irlandese. Quel sotterraneo, goliardico omag-gio [...] questo pensia-mo si tratti) non sarebbe dunque [...] affiliazione, quanto di rispettoso commiato. Come per tanti altri [...] Joyce è per [...] un grande esempio da [...] partire, ma non da imitare. [...] una vera rivoluzione delle strutture [...] tradizio-nali. ///
[...] ///
[...] adotta, in realtà, una tecnica [...] racconto tradizionale, ottocente-sca addirittura, con una fitta tra-scrizione ambientale [...] apparen-temente ricorda la [...] il den-so realismo atmosferico di [...] Bal-zac. ///
[...] ///
In realtà [...] una grande differenza. La [...] di [...] al contrario della dili-gente mimesi [...] razionalità del-la storia che era in Balzac, è [...] che [...] ansia di as-sorbire un reale [...] e folle che attanaglia [...] moderno. In [...] insomma, [...] accumularsi delle cose, delle [...] immagini del mondo non è conquistare ma [...] decentrata registrazione impaz-zita di una storia impazzita. In questa [...] ansia di inseguimento del [...] si spinge ad esplorare [...] faccia del mondo, ma an-che il suo [...] il den-tro (sintomatici i viaggi dentro fo-gne, [...] che si tro-vano in [...] e V: il romanzo [...]. Ciò con una caotica [...] che, se da un lato fa di [...] autori più sintomatici del pazzo moltiplicarsi di [...] della [...] costituisce la grande trappola [...] suoi lettori. I quali ri-schiano di essere [...] dalle sue [...] macchine narrative. Di non più uscire [...] della feroce, soffocante pianta car-nivora in cui [...] indi-scutibili azzurre bellezze e seduzio-ni) sono stati [...]. Paradossal-mente (o, forse, non [...] grande Joyce ha moltissimi discendenti indiretti ma [...] molto meno grande [...] ne ha. Lawrence [...] il [...] nuovo romanziere bri-tannico, è un [...]. Il suo ster-minato, ottocentesco, [...] somiglia in maniera impressionan-te [...] e V, dei quali [...] complotto planetario (vedi Eco), [...] narrazione alternata alla Dickens. Quanto [...] scenario di apertura di [...] con la cupa città [...] turbe di sbandati, esso anticipa evidente-mente le [...] di entropia metropolitana raccon-tate poi dalla letteratura, [...] cinema. ///
[...] ///
Quanto [...] scenario di apertura di [...] con la cupa città [...] turbe di sbandati, esso anticipa evidente-mente le [...] di entropia metropolitana raccon-tate poi dalla letteratura, [...] cinema.

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





Filtro S.M.O.G+ disabilitato. Indici dal corpus autorizzato

visualizza mappa Entità, Analitici e Records di catalogo del corpus selezionato/autorizzato (+MAP)




Interfaccia kSQL

passa a modalità Interfaccia kSQL