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Si chiama [...] jr. [...] per il miglior attore [...] era, insomma, dovuto, anche se fino [...] momento si è temuto [...] razzismo. Qualche anno fa aveva [...] «Radici». Il simpatico attore ha ricevuto [...] un premio O-scar «onorario» per la [...] lunga militanza (oltre 60 [...] nel mondo del cinema. In precedenza e-rano stati [...] alcuni spezzoni dei suoi film, da quelli [...] Anni Trenta al recentissimo «Black [...]. Carlo Rambaldi Ma [...] vince solo con Rambaldi LOS ANGELES [...] Carlo Rambaldi ricomincia da tre. Ancora una volta (dopo «King [...] il mago ferrarese degli [...] si è aggiudicato [...]. Ala lui non si [...] testa: [...] Io non gli ilo [...] ha dichiarato [...]. Però in America è [...] lavorare sempre meglio». Ma non era superbia. Era un po' stanco [...] mezzo mondo dietro il suo Gandhi, a [...] dei giornalisti, ma [...] dava a vedere. La pronuncia impeccabilmente inglese, [...] che ogni tanto [...] in un sorriso rassicurante, Ben Kingsley [...] con cura a tutte le domande. E al quesito [...] sugli Oscar aveva preferito schermirsi [...] quasi che la cosa non lo [...]. Ho accettato [...] per Attenborough, per il [...] i [...] indiani e inglesi che [...]. Saro lì come ambasciatore [...]. Francamente, se fossi un membro [...] voterei per Newman. E il più bravo». Invece ha vinto lui. Ha sbaragliato nel rush finale [...] autorevoli e ben più noti al grande pubblico , [...] lutti [...] critici, smaliziati, cronisti, gente di [...] e spettatori qualunque [...] con ti [...] della [...] interpretazione. Una bella affermazione per [...] vero nome è Krishna [...] la cui fama, fino [...] un lungo e stimatissimo tirocinio teatrale nella [...] Royal Shakespeare Company, non varcava i confini della natia Inghilterra. A-desso [...] c'è da [...] gli piomberanno addosso centinaia [...] di offerte redditizie, ma Ben Kingsley ha [...] e che quindi continuerà a osservare, nella [...] saggezza che [...] sempre guidato, sin da [...] carriera medica per salire sui palcoscenici di Manchester. In ogni caso, viene [...] proprio Ben Kingsley e non, [...] esempio, il ruvido e [...] Paul Newman del Verdetto o il funambolico Du-stin Hoffman [...] Insomma: che cosa hanno [...] questo Oscar i membri [...] Azzardiamo [...] forse la Tradizione, o [...] le incredibili, portentose capacità di questo attore [...] vista non particolarmente affascinante, che ha saputo [...] suo Gandhi i fasti del metodo [...]. Sì, è davvero miracolosa [...] personaggio che Kingsley ha realizzato in mesi [...] rileggendo infinite volte gli scritti del «Mahatma», [...] spiando al rallentatore i documentari e a-scoltando [...] registrati. Per non parlare della [...] Jack La Motta di De Niro, [...] al contrario) e delle due ore di [...] che ha affrontato prima di entrare negli [...] Gandhi. Oggi egli dice che [...] teatro, senza [...] accumulata anno dopo anno [...] Kingsley mentre riceve [...] teatro a Gandhi: ecco [...] quarantenne attore [...] che ha «bruciato» Paul Newman Ben Kingsley Perché ora un [...] De [...] celebri e di eroi [...] Antonio Gramsci ad Amleto, da Bruto al [...] del Giardino dei ciliegi, [...] Edmund [...] al Demetrio di Sogno [...] di mezza estate) non avrebbe mai potuto [...] spiritualmente così bene il [...] Gandhi-; resta però il [...] -fachiro mezzo [...] liberò [...] dal predominio britannico deve [...] dentro la pelle. Come qualcosa sepolta nella [...] -memoria» ancestrale. Inoltre nel restituirci oltre [...] vita di Gandhi, Kingsley non si è [...] rispetto scrupoloso del metodo [...] ma ha elaborato una [...] precisa da rasentare il prodigio. [...] Kingsley non -imita» il grande [...] indiano; al contrario, egli lavora [...] sulla psicologìa c sulla gestualità [...] il passo fragile e incerto sulle gambe magre o [...] carismatico?) fino a [...] un Gandhi di impressionante verosimiglianza [...] di grande intensità emotiva. Certo, ha ragione Tullio Kezich [...] scrive, pur [...] che [...] di Kingsley può [...] una performance ottocentesca, [...] assolutamente [...] ormai lontana dagli insegnamenti e [...] gusti del maestro Peter [...]. Eppure crediamo che stia proprio [...] in questo allontanarsi dalla recitazione straniata e sopra le [...] di certo teatro [...] la ragione più autentica del [...] hollywoodiano [...]. E se il gotha [...]. Non sarà [...] ai una crociata polemica [...] alla bravura di Kingsley) contro una Hollywood [...] Anselmi Ha 34 anni, [...] New York, «anti-diva» per temperamento e tra tre [...] figlio Meryl [...] Streep, tra tre mesi [...] Sophie ha battuto Frances, ovvero Meryl Streep, [...] New Jersey, delicata creatura allevata nelle serre del [...] e di Yale, ha [...] Jessica Lange. Tutto [...] in questa contrapposizione fra [...] (per via del tipo di bellezza della Streep) [...] mistero, e la ribellione della Lange, il [...] Oscar [...] al [...]. La Streep na vinto [...] interpretazione nella Scelta di Sophie. La [...] u-nico caso dai tempi [...] Teresa Wright, nel [...] era candidata a ben [...] si è dovuta accontentare di un Oscar [...] molo sostenuto, a fianco di Dustin Hoffmann, [...]. La Streep, perciò, è [...] Anno, e la Lange deve [...] per [...] almeno [...]. Ma la «notte delle [...] e puntuale che distribuisce riconoscimenti più in [...] industriali che a quelli artistici, quando si [...] riserva qualche sorpresa. Viene in mente, soprattutto, Sissy Spa-cek, [...] nel 1981 con «La ragazza di [...]. O la Fonda ancora [...] per «Tornando a casa». In tutti e due [...] bellicosi. /// [...] /// Scopriamo, allora, anche le [...] di Meryl Streep. Sorprende (non solo noi, [...] si sia avventurato nella [...] biografia) la calma poco [...] dei suoi inizi. Il cinema hollywoodiano è [...] partite dal niente. Lei è nata in [...] ha frequentato [...] del college esclusivo descritto [...] Mary McCarthy nel suo [...] Il gruppo. Ha iniziato a recitare nella [...] dell' università. [...] inizia la [...] che va a [...] recita Strindberg, Williams, Shakespeare e, [...] ottiene una parte in [...] il kolossal televisivo sulle stragi [...] nazismo. Questo nome è una [...] di riconoscimento per gli ebrei entrati negli USA. [...] infatti, la Streep si chiama [...] e il cognome deriva alla [...] ebrea sefardita, dai tempi della Grande Migrazione. Queste sono le corde [...] tocca nella Scelta di Sophie, [...] che le procura il secondo Oscar della [...] primo [...] avuto come attrice non [...] Kra-mer contro Kramer). Sophie, infatti, è una [...] approda a New York da Auschwitz. Ma, per il resto, [...] Streep, [...] antidiva, non ama confondere lavoro e vita: Julia, [...] film in cui compare (appena) nel [...] Kramer contro Kramer, Manhattan, La [...] tenente francese. Una lama nel buio, [...] che, in cinque anni, ne fanno [...] più richiesta del cinema [...] che «Time» le dedica una copertina. Con notevole scontrosità, intanto, [...] privacy: un marito che [...] ed acciaio e un figlio, dopo la [...] John Ca-zale, attore scomparso giovanissimo. Fra tre mesi, poi, [...] un altro figlio. E poi una casa [...] un codice di vita [...] la diffidenza verso i party popolati di [...]. A [...] anni la Streep, attrice [...] Oscar, [...] sofisticata, è il ritratto della nuova donna [...]. E nella professione? Viene [...] De Niro, per il perfezionismo che mette nel [...] personaggio. Ha imparato il [...] per [...] ruolo di Sarah, nel film [...] al romanzo di Fowles, e [...] per questa Sophie. Considerata «perfetta ma troppo [...] stavolta ha lavorato sulla sensualità, ed è [...]. Imprendibile nella Donna del [...] in Manhattan. C'è una differenza: è misteriosa [...] via degli occhi, del fascino singolare, ma non è [...] «diva». Tutto questo va a finire [...] curiosamente, [...] attrice in lista [...] la Lange. Diversa, questa, dalla [...] a cui la paragonano. E anche da Faye Dunaway. [...] i ruoli che ha rivestito [...] King Kong, Il postino suona sempre due volte, Frances, [...]. La Nuova Attrice Americana [...] Streep e Lange: è lei che ha vinto [...] e pronta a soppiantare le qua-rantenni. Si chiamino, queste, Barbra Streisand, Jane Fonda, magari Diane Keaton. Maria Serena [...] picchiai John Wayne» Botte [...] Wayne, per Chaplin, cazzotti per Bronson e [...]. La [...] delle stelle» più incredibile e [...] è certamente [...] immaginata da Osvaldo [...] nel suo «Triste, solitario [...] final». Lo scrittore argentino racconta [...] avventura hollywoodiana in compagnia di Philippe Marlowe, [...]. Ecco alcune pagine del [...] 78 da Einaudi. Le sala era piena [...] di abiti lunghi, da festa. Chaplin si era seduto [...] nascosto dalle quinte, e chiacchierava coi suoi [...]. [...] Taylor rideva di continuo [...] Stewart [...] i capelli molto bianchi. Soriano si sedette dietro [...] guardò il vecchio cow-boy. Era uno dei suoi [...]. Quando Dean Martin si [...] gli venne in mente Los [...]. Gli sembrava di essere seduto [...] una platea immaginaria da cui nessuno avrebbe più potuto [...] sloggiare. A un tratto, un grande [...]. Charles [...] salito sulla pedana e [...] di un uomo con gli occhiali e [...]. John Wayne cadde sul [...] cassaforte che cade dal decimo piano. [...] addosso pezzi di vetro multicolore [...] una tenda di velluto grigio. Ci fu un silenzio [...] secondi e poi una montagna di risate. Il vaquero cercò di [...] che traversò la porta divelta gli diede [...] mandibola. Wayne gemette e cadde [...]. /// [...] /// Titti quanti erano in [...]. Chaplin aveva aperto la [...] quei disastri gli fossero estranei e assurdi. Charles Bronson saltò sul [...] il suo sinistro, che si perdette [...]. [...] alto, [...] logoro, gli rifilò un [...] fegato e Bronson cadde sulla prima fila [...]. In un attimo, Dean Martin [...] James Stewart furono di fronte a quello che [...]. Martin sparò un gancio [...] Stewart [...] uppercut. [...] vacillò e il pubblico [...]. Martin afferrò una sedia e [...] lanciò contro [...]. Questi riuscì ad allungare [...] il proiettile lo trascinò nella [...] caduta. /// [...] /// Prese un microfono e Io [...]. I tre uomini vennero [...] che era caduto. La gente applaudiva. Soriano strinse il bastone [...] sali [...] e di lassù si [...] come un proiettile umano. [...] per la miseria! Nella caduta trascinarono tutti [...]. Soriano era atterrato col [...] ottanta chili sui novanta di Wayne. Il cow-boy era imprigionato [...] insieme formavano una croce dai movimenti disperati. Wayne afferrò il rivale [...] e lo strinse. Il giornalista divenne paonazzo, [...] non ci riuscì. Infilò un dito [...] destro [...] e con un ginocchio lo [...] in mezzo alle gambe. Wayne gridò e si [...]. Soriano cominciò a rialzarsi [...] io sguardo Marlowe. Uno sciocco errore: il [...] Martin lo colpì alla mascella e Io sollevò [...]. Cadde sopra Charles Bronson. Questi Io tenne fermo [...] e col sinistro Io colpì prima allo [...] sul naso. [...] cadde a faccia in [...] del corpo fuori del palcoscenico. Sanguinò sul vestito bianco [...] Mia Farrow. /// [...] /// Chiuse gli occhi. Marlowe avanzò verso Martin. [...] indietreggiò un paio di metri, [...] la [...] schiena si poggiò contro un [...] pianoforte a coda. Marlowe si girò a tutta [...] il corpo [...] e schivo un gran destro [...] Stewart. Alzò una gamba e la [...] sullo stomaco [...] dai capelli bianchi, che cadde [...] sedere. Marlowe saltò di lato [...] mano di Wayne, che era rimasto a [...]. Un investigatore vestito di [...] lenti a contatto celesti gli corse incontro [...] in mano. La sala esplodeva in [...]. [...] disse di non ricordare una [...] delle Arti e [...] Scienze più divertente, appassionante. Fu [...] cosa che disse quella [...]. Marlowe Io sollevò sopra [...] e lo scaraventò contro Dean Martin che [...]. /// [...] /// Mia Farrow aveva messo Soriano [...] sedere sulle sue ginocchia come un bambinetto e Julie Christie agitava una borsetta da sera davanti alla [...] faccia per [...] un po' d'aria. [...] non sanguinava più. /// [...] /// È rivo! /// [...] /// [...] si sfilò la giacca. Una sedia passò sulle [...]. Un uomo basso si [...] sollevò la testa e guardò il giornalista. Soriano lo riconobbe immediatamente. Ha una sigaretta? [...] Mickey [...] lo colpì al viso. Le donne risero. [...] fuori un fazzoletto e se Io passò sulla fronte. Il destro [...] partì come una cannonata e [...] sul naso del Piccolino, che svenne. Marlowe andava forte nel! Jackie Coogan piangeva davanti [...] cercava di [...] alle gambe. Osvaldo [...] in [...] Annìe [...]. [...] vinse una delle prime edizioni [...] nel [...] anni di premi assegnati, in [...] del pubblico e della democrazia, dai 2. Ma [...] li definì «2. La [...] della Grande Crisi e [...] del New Deal trova nel Premio la [...] più perfetta manifestazione simbolica. È nata una nuova era, [...] produttivo, [...] dei consumi, [...] del superfluo. E [...] è subito Ila [...] nei minimi particolari. Perfino In statuetta è [...] Grande [...] fondato su un [...] consacrazione del successo fatta [...] metallo [...] sontuosa, placcato d'oro. [...] che r. Un simulacro, del resto, [...] meccanismo del premio, unico nel suo genere. Consta, come tutti i premi, [...] una sanzione di qualità. Ma mentre di solito [...] prima che il prodotto entri in commercio, [...] fungerà da lancio del prodotto medesimo, [...] invece è una sanzione [...] il prodotto ha avuto [...]. In altri termini, il [...] di definire una qualità, [...] si basa sui favori del pubblico: e [...] votano 2500 dipendenti della [...] senza distinzione fra gli [...] uscieri, come disse [...] nel 1973: [...] idioti Che il premio Oscar [...] stato una sanzione di uno stato di [...] dimostrato dalla lunga serie di premiati. Prendiamo infatti i [...] contano, e cioè gli [...] i registi La storia [...] è ti a dimostrare [...] sia pure quasi sempre non ingiusti, sono [...] migliore, ma al personaggio consacrato dal pubblico. Perfino i due primi [...] cioè Emile [...] e Mary [...] nel 1929, ebbero la [...] della carriera, e non per singole interpretazioni Del [...] ricorda «Nel gorgo del [...] e [...] di gloria», le [...] americane interpretate da [...] Qualche [...] suppongo, e non molti [...]. Il primo regista fu [...] in quel medesimo anno [...] un [...] ormai [...] dai dollari della Fox. Negli anni Trenta la storia [...] un [...] la stessa. Fra i vincitori ci [...] Frederick March nel 1932 col [...]. [...] di [...] (e vincerà ancora più [...] migliori anni della nostra [...] di [...] nel 1947, ma nessuno [...] il suo film migliore). Katharine [...] vince nel 1933 con [...] del [...] film talora neppure citato nelle [...] del cinema. Vince Bette Davis nel [...] -Paura d'amore-, e rivincerà nel 1938 con «La [...]. Chiudette Colbert, non premiata nel [...] in [...] Accadde una notte», fin troppo [...] vince nel 1935 col pessimo [...] di Cedi de Mille. E poi i grandi [...] il medesimo [...] una notte con la [...] Clark Cable e Frank Capra, il regista, e [...] ditte di panciotti, fallite in massa perché Fattore [...] portava sulla scena; e «Via col [...] del 1939, con V Oscar [...] Vivien Leigh. Unico attore semplicemente [...] è Spencer Tra-cy (candidato recordman [...] nove nomine), che vince di seguito nel 1937 e [...] 1938, ma con dei [...] come [...] e «La città dei [...]. NULLA cambia nei decenni [...] pensarci bene. Cambiano piuttosto i modelli [...]. [...] tutto [...] positivamente virile si sostituisce [...] in crisi, forte delle sue [...] il 1940 si apre con James Stewart in [...] a [...] Cukor, e segue nel 1941 Gary Cooper col guerresco [...] York [...] di Hawks (per fortuna Cooper [...] ancora con un capolavoro, [...] di fuoco», di Zinne-mann nel [...]. Altri belli in crisi: Laurence Olivier nel 1948 con -Amleto», film di maniera: Ingrìd Bergman [...] per [...] di Cukor; Joan Crawford per [...] Pie [...]. La storia [...] insomma è piena di [...] talora perfino di riconoscimenti mancati. I più clamorosi sono [...] Chaplin, mai premiato se [...] tardivamente; a Greta Garbo con uno speciale [...] opera quando si stava ritirando; a Marlene Dietrich; [...] Henry Fonda, se non prima di morire, battuto [...] più volte. Humphrey Bogart viene premiato nel [...] per [...] regina [...] ma aveva già fatto ben [...] e Liz Taylor riceve la palma nel [...] un mediocre « Venere in [...]. [...] parte si tratta di un [...] che non deve meravigliare. Anche la premiazione infatti [...] e nelle cerimonie Hollywood è maestra. Una delle feste più [...] ricordino è quella del 1973 quando viene [...] Luis [...] per [...] fascino discreto della [...]. Proprio lui, cacciato [...] anni prima dagli USA [...] con tanto di lettera di Salvador [...] che per salvarsi si [...]. La festa hollywoodiana ha [...] è costruita come un film narrativo, il [...] ovviamente sempre lieto, qualunque sia [...] il passato. Prima fase: arrivano i [...]. La perfetta scenografia prevede [...] con le macchine che si fermano ben [...] con il semidio o la semidea che [...] e si avviano sulla scalinata sorridenti fra [...] folla plaudente e in delirio, in mezzo [...] flash dei fotografi La divinizzazione è cominciata [...] essenziale ingrediente: il riconoscimento da parte della [...] divo a [...] colta ricambia con gesti [...]. Il cerimoniale prosegue con [...] il finale, quando arriveranno i personaggi di [...]. [...] di questa sorta di [...] poi microstorie potenziali, rese manifeste dagli accoppiamenti [...] dai chiari segni [...] per la gara che [...] avvenire dentro, e di cui tutti già [...] ma che nuovamente -si finge» come ancora [...]. /// [...] /// Dalla coreografia aristocratica si [...] per mezzo delle passioni dei candidati, in [...] tipo sportivo. Si presenta il match. Si mostrano te personalità [...] grandi vincitori di altre edizioni, come è [...] gli incontri di pugilato col titolo in [...]. Infine, la creazione di [...] va a incominciare. Terza fase, le nomine. Gruppo per gruppo si [...] dei vincitori Come ho [...] tutti ti sapevano già. Ma quello che conta [...] parola, come in ogni religione che si [...]. La nomina è dire [...]. La finzione raggiunge [...] il suo apice, perché [...] tutti i segreti costruiti nella prima parte, [...] delle passioni corrispondenti Finale: il trionfo, fra [...] musiche, le luci, e [...] alzata del cimelio. Come negli antichi [...] romani il premio è [...] delta gloria. Il copione [...] è indubbiamente ferreo e ripetitivo. Ma come in ogni [...] che si rispetti, quando Fondamento narrativo prevede [...] suspense e di imprevedibilità. C'è qualcuno ogni tanto [...] sovvertire le regole. Chi non ricorda Marion Brando, [...]. Nessuna sovversione è possibile: la [...] sarà tradotta in [...] essa stessa, perché [...] in verità non è qualcosa [...] e. [...] è un mito: prodotto [...] nel discorso altrui. Omar Calabrese». /// [...] /// Omar Calabrese». (0)
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