Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 766883795.

Firmati gli accordi politici [...] vada in [...] Appello congiunto di Prodi [...]. [...] si rivolgono con una dichiarazione [...] al segretario [...] per-ché si rechi di persona [...] rischi di [...] guerra del Golfo. Il documento disegna una [...] concludere che «vi sono ragioni per credere [...] di coordinamento per sbloccare [...] crisi potrebbe essere svolto [...] e che quindi «il [...] Baghdad nelle attuali condizioni as-sume [...] fondamenta-le». Ciò significa che siamo [...] che, trascorsa la tregua dei gio-chi olimpici [...] Giappone e concessa da Clinton, la parola [...] passare alle armi. [...] della guerra si [...] in moto il 23 febbraio. Ma, secondo i due [...] secondo dei tre giorni della visi-ta ufficiale [...] è possibile anco-ra fare [...] fermare la guer-ra «grazie agli sforzi politici [...] Stati». Anche se -sostengono -da [...] è necessario fare un [...]. [...] «dirigenza irachena deve compren-dere [...] responsabilità nei confronti della situazione che si [...] agire nel modo più co-struttivo» perché «la Comunità [...] ovviamente interessa-ta alla liquidazione delle armi di [...] in [...] per la qua-le sono [...] ispezio-ne su tutto il territorio iracheno, nel [...] delle corri-spondenti risoluzioni [...]. Ma [...] parte anche Clinton deve capire [...] «è necessario intensificare gli sforzi diplomatici per risolvere [...] militare che potrebbe [...]. Del viaggio a Baghdad del [...] ne aveva parlato per pri-mo [...] appena sbarcato [...] giorno a Fiumicino. Ma il presidente [...] per [...] non poteva ancora [...] permanenti del Consiglio di sicurez-za, Usa e [...] che erano per un bom-bardamento [...] e immediato. Era seguita una smentita che [...] tra-sformato [...] del presi-dente russo in un [...]. Ieri Mosca e Roma [...] insieme a spedire [...] a Baghdad. [...] insieme si sono rivolte a [...] e a Clinton. Un appello a [...] a Clinton: [...] accogli gli [...] Clin-ton aspetta prima di bombardare [...]. [...] dato notizia alla fine del [...] incon-tro a [...] firma [...] documento di [...]. [...] di pace si vadano allargando, [...] restringendo. E noi abbiamo il dovere [...] fino in fondo». Ma, come accennato, seguire [...] non significa che Italia e Russia abbiano [...] un occhio sui vizi del presidente irache-no. Il che significa che [...] può tergiversare, deve ob-bedire alle leggi [...]. Degli altri temi dei [...] due leader ha raccontato in serata il [...]. Prodi ha spiegato a [...] la situazio-ne del Mediterraneo, [...] ha ap-prezzato il comportamento [...] Albania. Il presidente russo ha raccontato [...] primi passi [...] dentro il consiglio [...] ri-badendo a questo proposito che [...] suo paese non accetterà [...] di nessuna delle repubbliche [...] Urss, e si riferiva evidentemente [...] paesi baltici, pena la revisione [...] fondamentale di Helsinki che ha [...] dopo la fine della guerra [...]. Dopo i colloqui i [...] firmato il documento che [...] in [...] guiderà i [...] due Sta-ti, e cioè il «piano di [...] lega sul [...] politico, economico, finanziario e [...]. Unico docu-mento fra [...] che porterà la firma [...] poiché gli accordi commer-ciali, [...] per 9 miliardi di dollari, sono stati [...] dei due paesi. [...] si è recato subito [...] Patria dove ha avuto il suo piccolo [...] perché è stato accolto da un caldo [...] che lo ha [...]. [...] con il Papa è [...] ufficiale offerta al [...] dal presidente [...]. Oggi [...] incontrerà gli imprenditori e poi [...]. [...] a [...] e figlia: una scatola laccata [...] con [...] del Cremlino [...] e uno scialle di [...]. A Prodi: un servizio [...]. ///
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Con questa battuta il [...] Bo-ris [...] ha concluso il suo [...] di Stato offerto dal presi-dente della Repubblica Oscar Luigi [...] rompendo così, con poche [...] della serata nel salone [...]. Di fronte al presidente [...] al presidente del Consiglio Pro-di, [...] ministri e ai più impor-tanti italiani, [...] si è discostato per [...] tema della crisi [...] stato dei rapporti bilaterali [...]. Sul fronte pena di [...] criticando il presiden-te russo: «È [...] al più presto le autorità russe mettano [...] maniera netta e inequivo-cabile la pena di [...]. È quanto chiede [...] internazio-nale con un comunicato nel [...] ri-corda che «con [...] nel Consi-glio [...] il 28 febbraio 1996 la Russia si è impegnata ad abolire la [...]. In occasione della visita in Italia del presidente della Federazione rus-sa Boris [...] umani-taria denuncia che dal 1996 [...] state eseguite 140 condanne [...] di cui 103 dopo la [...] della [...]. Ma da Mosca -aggiunge [...] -non è mai stata [...] morato-ria sulle esecuzioni e il parlamento russo [...] non ha ratificato il protocollo n. È quanto ha fatto [...] degli Esteri britannico Robin Cook: le proposte [...] Baghdad [...] risolvere il contenzioso con [...] afferma, «sono molto inferiori [...] e quindi da respingere senza tentennamenti. Sulle posizioni assunte in [...] europei della Gran Bretagna, e la mancanza [...] militare contro [...] Cook non ha usato [...] scatenare la polemica: «La completa assenza di [...] il capo della diplomazia britannica -illustra ancora [...] vacuità delle ambizioni di sviluppare una comune [...] di difesa in Europa». Cook non fa nomi, [...] il riferimento a Francia e Italia, decisamente [...] di [...] diplomatica volta a scongiurare [...] nel Golfo Persico. [...] in un angolo non favorisce [...] ricerca di una soluzione diplomati-ca alla crisi con [...]. Lo afferma [...] ed è subito polemica [...] Casa Bianca. Il segretario generale [...] prende le distanze dagli Usa: [...] condivide la linea inflessi-bile [...] Clinton e [...] insiste decisamente sulla necessità di [...] soluzione diplomatica, chiede che a [...] Hussein sia evitata una «umiliazione [...]. Nessuno sconto al regime [...] «Baghdad [...] il segretario ge-nerale delle Nazioni Unite -deve [...] risoluzioni del Consiglio di Sicurezza sono una [...]. Gli iracheni si sono [...] in un angolo e noi dobbiamo lavorare [...] facciano marcia indie-tro». E sin [...] Washington e Londra [...]. [...] il resto della riflessione [...] le [...] -e vanno imputate agli [...] «Penso [...] -e parte la frecciata pole-mica nei confronti [...] Usa [...] Gran Bre-tagna -che non dovremmo insistere [...]. Deve essere possibile un accordo [...] permetta agli [...] e [...] di portare [...] la loro [...] senza la totale umiliazione del regime». La linea de-gli ultimatum, [...] non piace affatto a [...] «Se vengono mantenute solo [...] puriste -avverte -non troveremo una soluzio-ne». ///
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[...] giusta per il segretario [...] «Ci vuole -spiega -una so-luzione realizzabile che ci [...] ed eviti devastanti bom-bardamenti aerei». Insomma, ci vuo-le «un [...] di flessibilità», anche per [...]. Ma la «flessibilità» evocata [...] è ben altra cosa [...] america-no [...] Bill Richardson: gli Stati Uniti, [...] accetteranno alcun compromesso per quanto concerne le [...] iracheni: «Noi -puntualizza Richardson -vogliamo un accesso [...] tutti i siti presidenziali. In secondo luogo [...] e la professionalità [...] sia rispettata. È questa la nostra [...]. Con questi chiari di luna [...] quota [...] di una imminente missione a Baghdad di [...]. La possibilità esiste, [...] ma per il momento [...] piani definitivi». Una cosa è certa: [...] si muoverà solo se [...] tutti e cinque i membri per-manenti del Consiglio [...] Sicurezza. Per il momento a [...] Ba-ghdad ci sono Russia, Cina e Francia. A [...] Stati Uniti e Gran Breta-gna. Il divario con Clinton diviene [...] più lampante quando [...] sempre [...] alla [...] militare: «Dobbiamo pensare [...] -alle conseguenze di [...] simi-le, a che cosa accadrebbe [...]. Sono domande che tutti [...]. A cominciare da Bill Clinton. Ceden-do alle pressioni di Washington, Ca-nada [...] Australia hanno aderito alla coalizione [...] mentre an-che il viaggio [...] Golfo [...] segretario alla Difesa William Cohen sta dando [...] Oman ed Emirati Arabi Uniti hanno accettato [...] Pentagono [...] del loro terri-torio. Resta [...] che la di-plomazia abbia guadagnato [...] tem-po per cercare [...] mediazione. Giorni, forse settimane, per [...]. Umberto De Giovannangeli appoggio, [...] milita-ri, agli americani. Facciamo bene? Facciamo male? È [...] rifles-so degli italiani piccoli piccoli [...] aspettano prima di schierarsi per [...] subito una cosa: nessun paese [...] nemmeno gli Stati Uniti e [...] suonare da settimane i tam-buri [...] guerra, hanno detto di essere a favore di un [...] militare. La for-mula è ancora [...] ne-cessario affermare il «privilegio della politica». E se perfino americani [...] sostengono perché non do-vrebbero [...] gli altri paesi, Italia [...] È [...] che le divergenze nascono immediatamente nel fron-te [...]. Intanto avvengono dentro il Consiglio [...] dei 5 membri permanenti, Russia, Cina e Francia, [...] contrari [...] armato. Ma sono sul serio [...] Guardiamo più da vicino. La Russia [...] ribadito [...] proprio a Roma -è [...] spin-ge più lontano. Tanto lontano da di-chiarare [...] «un rischio di guer-ra mondiale» se si [...] militare proposta da Clinton. Sventola per questo il [...] ma al momento sembra più una mi-naccia [...]. Anche la Cina sembra [...] formulazioni si richiama a uno spuntato [...] di ma-niera ricordando «i [...] le due misure» degli Usa nei confronti [...] e Israele. La Francia ha negato «ogni [...] tecnico» [...] militare ma proprio ieri, pur [...] a sostenere che [...] «le possibilità per la pace [...] assotti-gliano» sempre di più. Anche nel fronte opposto, [...] per intenderci, le sfumature so-no numerose. Ecco i [...] il cui leader [...] sta montando una ve-ra e [...] campagna a favore [...]. Ed ecco i tiepidi tede-schi [...] hanno accettato di mettere [...] con [...] di dire «se dovete proprio [...] ma non ci coinvolgete più [...] tanto». Ci sono poi gli [...] canadesi, ma nessuno se ne preoccupa moltissimo. Da questa stessa parte [...] anche i paesi arabi e Israele. I primi per ricor-dare [...] bombardamento aves-se luogo sarebbero costretti a difen-dere [...] il secondo per rivendicare [...]. Insomma un panorama mica male [...] cui -e torniamo al tema principale -chiedere [...] più di quello che può [...] è veramente pretendere troppo. Il fatto è che [...] che si vuole seguire una via diplomatica [...] può fare con una pistola in tasca [...] deve chiamarsi [...]. [...] anche se, ripetiamo, è [...] continuino a parlare in questo modo, non [...] es-sere per la pace e poi minacciare [...]. I bombardamenti a fin di [...] non ci hanno mai convinto. Dunque un problema alla [...]. Adesso si sta parlando [...] crisi e si devono usare gli [...] com-promessi. Se si presenterà [...] la questione della scelta [...] allora anche gli strumenti e gli [...]. Non [...] fretta perché non [...] mai fretta per gettare bombe [...] testa alla gente, anche se questa gente è governata [...] un dittatore che non tiene in nessun conto [...] mondiale. E [...] se proprio vogliamo entrare [...] «pericolosità» di [...] da quan-do è stato [...] ha dato fastidio a qualcuno oltre che [...] o, di tanto in tanto, agli [...] Ha fermato lui il [...] in Israele? Ha aper-to lui la guerra [...] Algeria? Il mondo aveva dimenticato [...]. Solo gli Usa non [...]. Ma ogni sindrome andrebbe [...] di uno psicanalista e non a [...]. Almeno sino alla fine [...] di [...]. [...] Usa a [...] ha confermato che Washington [...] olimpica e, di conseguenza, non intraprenderà alcuna [...] del 22 febbraio, giorno di chiusura dei Giochi [...]. Lo scorso settembre [...] generale [...] approvò una risoluzione ad hoc [...] proposta degli Usa e del Giappone. Un tempo prezioso per [...] Usa, [...] in uno sforzo diplomatico planetario per ottenere [...] militare contro [...]. ///
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Un tempo prezioso per [...] Usa, [...] in uno sforzo diplomatico planetario per ottenere [...] militare contro [...].