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Ha debuttato a Parigi [...] «Partenze» Appuntamento con il gospel a Umbria Jazz [...]. Dal 27 al 31, a Terni, si terrà «Gospel and Soul [...] Festival». Il jazz in questo caso [...] solo indirettamente, perché [...] stavolta è dedicato alla riscoperta [...] vocalità nera sacra e profana. E quindi alla musica [...] di colore degli Stati Uniti. Quattro soltanto i gruppi: [...] Mississippi Mass [...] che rappresenta il versante [...] religioso; i Richard [...] Singers, con una corda [...] contaminazione; gli Staple Singers, famiglia che da [...] mantiene fedele al soul suburbano di Chicago [...] ancora il patriarca [...] Staple); e la più [...] Patti [...] una delle regine del [...] Philadelphia che aveva fatto furore con un trio [...] insieme a Dionne [...] e Gladys [...]. Versatile interprete dal jazz [...] Patti [...] canterà a Umbria Jazz [...] grandi dimensioni. Il festival segna così [...] seconda città della regione dopo dieci anni [...] numerose polemiche. Come eravamo Il mio [...] Pasolini IL NOSTRO È uno strano paese di [...] ha biso-gno di commemorare il passa-to prossimo [...] per rendersi conto di avere [...] e una matrice. Siamo [...] rivolti allo «ieri» per [...] a illanguidirci con facilità soprattutto pensando a [...] buoni e generosi, anche se non era [...]. Su questo assunto, di-ciamo [...] ba-sano molte trasmissioni televisive: il teleschermo diventa [...] ri-cordi per commuoversi soprattutto su noi stessi [...] in un contesto fatto di teneri [...] e odor di [...]. Ora, [...] modo e mo-do di rovistare [...] della memoria recente, di grufolare nel modernariato. Lo si può fare [...] maniera di Ci ve-diamo in tv [...]. O con iro-nia come è [...] sulla stessa rete, venerdì in Anima mia, pro-gramma del [...] abbiamo visto [...] poco più di un pro-mo, [...] mozione [...] un in-ventario, ma del quale [...] ipotizzare [...] futuro: parodia di una commemorazione [...] bilico fra la tenerezza e il distac-co divertito. Garante [...] è Fabio Fazio che riesce [...] miscela-re gli ingredienti con la folle creati-vità dei portatori [...] di talento [...] è una fortuna che a [...] rischioso ci sia un gestore [...]. Alle sue spalle (ma non [...] Baglioni la cui presenza leggera [...] una piacevole sorpresa: è bravissimo nello schi-vare le trappole [...] «mito», le mi-nacciose suggestioni del cult, di-sponibile e nel [...] rasse-gnato a fare il testimonial di [...] che non [...] poi così tanto segnato. [...] MODO E MODO di mo-strare [...] risibili e di ragionare di [...] da discarica: dal mucchio vio-lato [...] fuori anche i pu-pazzi gommosi [...] i [...] certe canzoni sdrucite e ri-mosse, [...] degli anni 70, «favo-losi» solo [...] chi oggi ne ha qua-ranta o giù di lì. [...] è [...] ridere senza commozioni [...] che ti fanno piangere su [...] passato [...] commovente, ricattatorio. Rivedere [...] del serial francese Arsenio [...] più che un brivido [...] al ricordo di quei trave-stimenti inesistenti del [...] cambiava sembianze solo per la fiction: era [...] il [...] si stupiva dal fatto [...] non rilevassero quelle pa-gliacciate urlando: «Tana per [...]. Ma va bene se [...] cilin-dro del personaggio e la [...] faccia appesantita di oggi [...] è lontano per tutti [...] la platea dello studio di Milano. [...] mezzo mondo, in Corso Sempione: [...] Costanzo alla [...] da Sabina [...] a Paola Pi-tagora, da Silvan [...] portie-re [...] che a noi sembrava [...] una taglia media. Chi non [...] ci arrivava come Abatantuono che, [...] perché, ha dovuto raggiungere Milano da Busto Arsizio a [...] di una [...] (la Duna [...]. O ci si collegava [...] Grande di Modena, altra iniziativa inspiegabile. Il pubblico poteva telefonare [...] come centralinisti, ma la cosa finiva lì, [...] complessi [...] (dai Cugini di campagna [...] Daniel [...] En-semble, dai [...] Angeli [...] Or-me) [...] la loro esi-stenza in vita. Natalia Estrada, ospite di [...] di tut-te le reti da mesi, ha [...] legittimità della [...] appartenenza alla categoria [...] esibendosi con efficacia. Sono parole di Pasolini. Le rievoca Giovanna Mari-ni [...] nuovo spettacolo, Par-tenze, [...] dopo la morte di Pier Paolo Pasolini. Pasolini si scagliava contro [...] perché omologazione vuol di-re non [...] più una visione per-sonale delle cose e senza diversi-tà [...] confronto, quindi non può esserci [...]. Io cerco di essere [...] che [...] sia dura a morire [...] che da qual-che parte sia ancora possibile [...]. Sarà per questo che Giovanna Marini [...] si stanca mai di fare ricerca e [...]. Le scuole della voce A Roma [...] la Scuola di Musica Popolare di Testaccio, [...] Parigi [...] i suoi corsi [...] di Paris VIII, dove [...] «Per capire la musica con-tadina bisogna [...] e [...]. I brani che compongono [...] lo dimostrano. Basta pensare a [...] Mater, un miracolo di [...] orale, canto contadino e musica contemporanea. Partenze ha appena debuttato [...] Teatro Les [...] di Parigi. Accompagnata dalle splendide voci [...] Francesca [...] Patrizia Bovi e Patrizia Nasini, Giovanna Marini ha tenuto col fiato sospeso per due [...] il pubblico delle serate parigine. Sulla scena, solo loro [...] chitarra classi-ca, il resto è musica. Musica e pa-role, ovvero [...] con cui la Marini intervalla il pro-gramma [...]. Per-ché la musicista italiana non [...] soltanto una compositrice [...] ma anche un talento co-mico [...] una grande capa-cità affabulatoria. Per essere corretti, il titolo [...] spettacolo andrebbe scritto in francese, ovvero [...] 20 [...] la [...] de Pier Paolo Paso-lini perché [...] stato prodotto dal [...] di Losanna in Sviz-zera, ed [...] soprattutto in Francia, Belgio e Svizzera che sarà presen-tato. Non in Italia, o [...] il momento. Purtroppo il mio nome, [...] Ivan della Mea e di Paolo Pietrangeli, [...] al [...] Canzoniere [...] che invece è stato [...] della nostra vita legato anche a un [...] della storia italiana. Paolo è un regista, Ivan [...] io una musicista, ma durante gli anni [...] Canzoniere [...] stati così poco graditi a una certa [...] del nostro paese che ancora adesso, a [...] di-stanza, la mia musica continua a non [...]. Né teatro né accademia E [...] «Sono semplice-mente una cantante e una compo-sitrice. A questo si aggiunge [...] organizzativo. La Fran-cia ha delle strutture [...] non ha. Il tipo di canzoni [...] rientrano né nel genere teatrale né nel [...] e sembra che nel nostro paese se [...] un genere preciso si è tagliati completamente [...]. Le date italiane delle nostre [...] sono legate [...] personale. Abbiamo cantato al tea-tro [...] Porta Romana a Milano solo perché ci ha invitato Elio [...] Capita-ni e il suo Teatro [...] per cui [...] scorso ho composto le [...] I [...] dal [...]. Pasolini è una presenza impor-tante [...] vita. Quello che ha detto sorprende [...] adesso per la [...] attualità. Sfortu-natamente, io ero solo una [...] con una grande stima nei suoi confronti. Nel 1975 gli avevo proposto [...] mettere in musica al-cune sue liriche e a lui [...] era piaciuta, ma proprio quando avremmo dovuto cominciare a [...] è arrivata la notizia terribi-le della [...] morte». Il progetto è stato [...] «È stata Laura Betti a convincermi. Io ave-vo una specie di [...] che non avrei mai superato da sola». In realtà [...] non è solo [...] musicale delle poesie di Pasolini. Viaggio fra i barbari E [...] nemmeno una comme-morazione elegiaca, piuttosto un omaggio [...] che ha detto e al vuoto che [...]. È questa la [...] forza. Lo spettacolo comincia con Pasolini [...] un [...] per volta si trasforma in [...] viaggio [...] di oggi, [...] che pre-sagita già negli anni [...] un paese che «adora il sangue di Cristo e [...] quello di Falcone». Attraver-so [...] talvolta amara dei suoi [...] forza dei cori poli-fonici, delle canzoni popolari, [...] cantate alla maniera dei cantastorie, Giovanna Marini [...] paese sempre più divi-so tra contraddizioni e [...] un vento impetuoso libe-rerà dalla barbarie». La musicista conclude lo [...] quello stesso vento che Pasolini in-voca alla [...] dal [...] il testo giovanile in [...] immagina che i barbari tornino ad invadere [...] Friuli. E questa invocazione, più che [...] richiesta [...] si direbbe un grido di [...] un invito a scuoterci di dosso la pol-vere [...] e a ritrovare la no-stra [...]. Incontro con Giovanna Marini [...] al teatro Les [...] di Parigi con lo [...] Partenze, [...] dopo la morte di Pier Paolo Pasolini. Accompagnata dalla voce di Francesca [...] Patrizia Bovi e Patrizia Nasini, [...] parte dai testi di Pasolini per un [...] nel «Bel Paese» presagito dal poeta. E in Italia? «Non [...] posto per me. Se non rientri in [...] sei tagliato completamente fuori dai circuiti». MARIANGELA BARBAN ENTE PierPaolo Pasolini. Sopra, Giovanna Marini Tommaso Le Pera LA NOVITÀ. Il cantautore di Asti [...] sonora» del cd-rom sul poeta genovese E Conte [...] musica i versi di Montale [...]. Con quella faccia un [...] così, [...] un [...] così Paolo Conte è arrivato [...] a Genova. Quello di Conte è [...] Montale [...] nel futuro. Il cantautore astigiano ha [...] musiche di un Cd-Rom sulla vita e [...] poeta ligure prodotto dalla Provin-cia di Genova, [...] tra poche settimane in libreria e nei [...] di 50 mila lire, probabilmente distri-buito dalla [...]. Ideato come un video [...] realiz-zato dalla [...] ci introdu-ce, ad orari [...] abitazioni storiche di Montale: il mattino a Genova, [...] a Monterosso, il pomeriggio a Fi-renze e [...] Milano. Conte si è cimentato [...] -quattro recitate dal poeta scom-parso nel 1981 [...] e mezzo di musiche, viati-co di un [...] potrebbe sfociare in qual-cosa di diverso, uno [...] Cd. Per la verità ho [...]. Mi sono chiesto che [...] a Montale, forse avrebbe preferito il silenzio. Qualcuno si è domandato [...] accop-piare musica e versi di Montale quando [...] andato senza sapere che [...] fatto. Poi mi sono detto: [...] Mozart [...] Beethoven, usati molto nei protocolli dei festeggia-menti, [...] se non altro ho avuto modo di [...]. Tra lini e vecchie [...] piemonte-se si è accostato con delicatezza al [...] e alla [...] cit-tà con la quale [...] fissata da una vecchia can-zone». Il primo viaggio interattivo [...] e un cantautore è il frutto di [...] di versi. Ecco, allora, i risultati [...] tra musica [...] e poesia [...] «Arsenio» è diven-tata una [...] in omaggio ai suoi [...] tra i palmizi il getto tremu-lo dei [...] «Non [...] la parola» è un assolo di tromba; [...] «Casa dei doganieri» ritro-va lo stile del cantante; «Non [...] quel volto» ha un certo gusto di [...] «Pa-lio» è un [...] in linea con la [...] del Campo e la corse folle di Liocorno [...] «La bufera» è [...] nervosa come i «lunghi [...] «Ballata scritta in una clinica» è seriosa come [...] poesia; «La primavera hitle-riana» è un insieme [...] a sottolineare il veleno dolce [...] «Piccolo testamento» è un [...] pensieri della notte; [...] nero» è una fisar-monica [...] «A [...] pun-to» appare una nebulosa atmosfe-ra di ombre [...]. [...] omaggio che potevo [...] era quello, ap-punto, di stare [...] al suo, al mio Novecento. Non mi sarei mai per-messo [...] sporcare i suoi versi». Ec-co allora un mixer [...] rock e pezzi [...] che cerca di esplorare [...] versi montaliani e i suoi magici strumenti [...]. In qualche modo il [...] un tabù, [...] idea che oltre Montale [...] andare e che neppure si possa tornare [...]. Di questi stru-menti non [...]. Poi, co-me per incanto, [...] a «navigare». Paolo Conte esplora Eugenio Montale: [...] di musica per 12 poesie in un [...] Provincia di Ge-nova, viatico di un intreccio [...]. Un omaggio al poeta [...] una città di vecchie complicità. Un mixer di samba, [...] classica sulle tracce della musicalità dei versi [...]. ///
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Un mixer di samba, [...] classica sulle tracce della musicalità dei versi [...].