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E [...] le lacerazio-ni perché [...] davvero nel tessuto della so-cietà. Solo dopo [...] compiuto fino in fondo [...] scarce-razione di un ex terrorista potrà es-sere [...] meno trau-matica. E comunque è necessario che [...] Paese guardi [...] e si liberi [...] Il Procuratore nazionale antima-fia, Pier Luigi Vigna -in passato tito-lare di importanti inchieste [...] -parla volentieri del peso degli [...] di piombo» che ancora grava sul nostro paese; di [...] perio-do che [...] e del quale molti [...] sbiaditi che però, come è [...] di suscitare dolore, indignazione e [...]. Una ferita che per [...] ancora rimarginata. In questi giorni ci [...] come gli «anni di piom-bo» siano ancora [...] storia del nostro paese che non è [...]. Quando, per un motivo o [...] riemergono quelle [...] ancora oggi suscita forti con-trasti [...] divisioni. Perché questo accade? «Il [...] destra che di sinistra, ha rappresentato un [...] la nostra democrazia. /// [...] /// [...] morti innocenti. In molti casi si [...] di persone che non partecipavano ad alcun [...]. Questo è il punto: [...] delle morti dei magistrati, dei poli-ziotti o [...] anche di [...] allo scontro che [...] in quel pe-riodo. [...] ferita molto profonda e dolorosa. Questo, secondo me, spiega [...] sia sempre aperta. Lo spiega, devo aggiungere, [...] avuto spesso per le vittime di questi [...]. Penso, ad esempio, alla [...] Dionisi, [...] di un agente di polizia penitenziaria ucciso [...] Murate. Però, al di là del [...] che sia necessario intervenire per riparare per quanto possibile [...] dan-ni che [...] che [...] sul passato. Il futuro ha bisogno [...]. Quel pericolo eversivo, in [...] sembra più esserci». [...] cambiato il vostro modo [...] «Fu un passaggio importante. In quel periodo la [...] la prima volta a compattarsi, a creare [...] di lavoro co-mune. Si [...] modo di sentire tra i [...] una collaborazione piena, che forse è stata irripetibile. Non sempre si ri-trova, [...] indagini sui delitti di mafia. È stato seme. Un seme che si [...] in nor-me del codice di procedura penale [...] quello che allora emerse come fenomeno spontaneo: [...] pool. Sotto il profilo [...] trovata la via del doppio [...]. Cioè offrire riduzioni di [...] collaborava o si dissociava dalla lot-ta armata [...] gli irri-ducibili. È stata una strategia che [...] è stata trasportata nel settore [...]. Una strategia che, a [...] certo periodo, diede risultati [...]. Tanti hanno avuto [...] di rivisitare critica-mente quelle loro [...]. Mi viene in mente, [...] il caso di un terrorista, proprio uno [...] avevano partecipato [...] al carcere delle Murate, [...] lettera alla procura di Firenze per [...] che si dichiarava disponibile [...] rischiosa co-me, ad esempio, disattivare ordi-gni». Prima lei accennato al [...] sempre si è mostrata atten-zione nei confronti [...] terrorismo. Anche molti uo-mini politici [...] mancanze. In concreto cosa si [...] insieme ai familiari delle vittime e non [...] memoria si pos-sa definitivamente chiudere la [...] «Direi che bisognerebbe fare [...] bisogni. Lo chiame-rei così. Questi bisogni vanno re-staurati. I bisogni possono essere [...] dal trovare un posto di la-voro a [...] necessità, al garan-tire una [...] que-sta dignità di vita [...] interrotta dalla morte di una persona innocente, [...]. Sì: fare un censimento [...]. Di come hanno po-tuto, [...] a [...] rico-struire la loro vita. Io penso che se [...] far sì che le vittime riescano a [...] con la società, ciò sarebbe un grosso [...]. Alcuni dei ter-roristi sono [...] que-sto percorso, con la revisione dei lo-ro [...] prima. Si sono nuovamente immersi [...]. Dobbiamo preoccuparci che anche [...] far questo. E per questo [...]. Insomma, lei dice che [...] i familiari del-le vittime non si opporrebbero [...] capita adesso, [...] magari ha già scontato [...] prigione, possa tornare li-bero? «Io penso di [...]. Perché quando si ricostituisce [...] si sente reintegrato, i fantasmi del passato, [...] dolore, ovviamente, possono essere superati. Se un terrorista uscisse dal [...] modo il dolore della ferita [...]. Molti dicono che gli [...] siano una vicenda defi-nitivamente chiusa anche da [...]. Eppure esiste ancora la [...] Stragi [...] diverse inchieste, anche su episodi importanti, sono [...]. Lei pensa che, tutto sommato, [...] quel periodo si [...] cosa, o che ci [...] dei lati oscuri e alcune [...] «Ci sono ancora diverse cose [...] esplorare. Penso ad alcune stragi che [...] rimaste [...] al tre-no [...] o alle indagini ancora aperte [...] dipiazza Fontana o alla tragedia di Ustica. Si tratta di vicende [...] occorre ancora uno sforzo di interpretazione forte. Tutto ciò, però, non [...] fuori strada: non dobbiamo con-fondere le persone [...] individuate, che hanno espiato molti anni di [...] che, credo, vadano anche al di là [...]. /// [...] /// Sgherri Il procuratore antimafia Pierluigi Vigna Claudio [...] Il fratello [...] terrorista dei [...] risponde alle polemiche per [...] dal giudice di sorveglianza Italo [...] «Perché tanto scandalo per Francesca? È [...] donna cambiata che ha maturato il suo [...] La [...] avvenuto in carcere tra [...] Fioravanti e le [...] e Gioia. [...] mi considero una vittima di [...] anni». /// [...] /// Valerio Fiora-vanti e Francesca [...]. A parlare è il [...] Italo (gli altri due si chiamano Mario [...] Mariano). Cerca di fronteggiare le [...] le ripulse, di rispondere alle obiezioni, questo [...] alla [...] che segue i detenuti. Nel momento in cui [...] Repubblica ha concesso la grazia a sei [...] armata, si sono, [...] Settanta. Protestano le associazio-ni dei [...] di terrori-smo, protestano gli avvocati, prote-sta la Lega: [...] apre la strada [...]. I gesti si accavallano. La grazia [...] con [...]. Sul permesso (non è [...] dieci giorni concesso a Francesca [...] per Natale, fioccano le [...] negativi: quasi un bilanciamen-to del gesto compiuto [...] una sorta di terribile [...] un dolore per il quale non [...] risposta? Francesca sperava di [...] questo Natale. Ave-va fatto domanda. È necessario «tra pregiudicati». In previsione, appun-to, del [...]. La cosa è diventata [...]. Francesca e [...] fuori, insieme? Esplode il [...]. Eppure, il marito, Valerio Fiora-vanti, [...] ha mai usufruito di benefici. Fioravanti, [...] al-cuni «irriducibili» che non [...] domanda, sono tra i pochissimi rimasti in [...]. La colonna romana delle [...] usufruisce da anni di permessi [...]. Allora, perché si scandalizzano [...] che sta in carcere da sedici anni» [...] Italo, più [...]. Vuole un bene [...] a questa sorella dalla [...] vita disperata, dalla scelta armata omicida e [...]. Però gli preme af-fermare [...] massimo rispetto per le vittime del terrorismo, [...] è stato colpito per mano del gruppo [...] di cui face-va parte [...]. Francesca, ap-punto, entrata in [...] anni. /// [...] /// Che ha maturato il [...]. Me [...] spiegato lei [...] può esistere pena o [...] care -come ha caro Valerio -para-gonabile al [...] che si porta dentro». Eppure, questo non basta [...] giustizia. Tutto si ferma; come [...] della stazione di Bologna. Che Francesca abbia ca-pito [...] che si sia assunta «le responsabilità morali» [...] terribile non conta. Della vi-cenda -qualcuno la [...] o almeno questa era la logica che [...] Settanta. Quando da una parte [...] i rossi, [...] i neri. In mezzo, un fossato [...]. Ma in carcere, a Rebibbia, [...] incontro impensabile». Tra Bar-bara [...] Anna Laura [...] Claudia Gioia, tutte [...] -durante i seminari con [...] Virginia Woolf B -e Francesca [...]. Scriveranno insieme, Anna Laura [...] Francesca «Nel cerchio della prigione». Il carcere, la solitudine [...] che lavora dentro. Italo cono-sce il dolore [...] molto uniti -e quello di mia madre, [...] Mario e Mariano, de-gli avvocati, spesso di [...] Francesca. Ho vissuto con loro [...] processuale di Bolo-gna». Esperienza [...] testimonianza, di Massimo Sparti: Valerio [...] Francesca sarebbero andati da lui due giorni dopo [...] di Bologna e gli avreb-bero chiesto: Hai [...] «Non [...] nessun pentito che li [...] non ci sono i mandan-ti, il movente. /// [...] /// Solo due ragaz-zini, ventenni». Vogliamo «la verità storica, [...] chie-de, inutilmente, Italo. Che [...] tutto questo con dei [...] un permesso natalizio, quello concesso a France-sca [...] In questi giorni, spiega [...] di Francesca, è stato «tempestato di telefonate. Un gior-nale ha addirittura, scritto [...] di casa mia». Di fronte a simili [...] «affrontare un dialogo» è solo [...] proposta, sommessa, disperata. Per lasciare spazio al [...] storia. Ma anche [...]. Per chiudere una stagione terribile. Gra-zia, amnistia, indulto. Se ne torna a [...]. Dopo il gesto del [...] Repubblica. Quanto [...] diminuisce la pena, ma [...]. [...] a ventiquattro anni di [...] disarmamento di un carabi-niere». [...] certo, chiuderebbe «con quegli anni. Tuttavia, prima, va affrontato [...] familiari delle vittime di terrorismo. Non [...] una legge che li tuteli. Lo dico con molto pudore, [...] mi considero, in parte, vittima [...] quegli anni, di quella vicenda». La [...]. [...] il numero dei graziati. Ce ne sono [...]. /// [...] /// A me non è mai [...] possibile [...] con mio padre»: è quanto [...] in una lettera, Alfredo Albanese, 17 anni, figlio del [...] ucciso il 12 maggio 1980 a Venezia dalle Brigate [...]. Nella lettera, che è [...] dei familiari dei caduti [...] Stato e dei carabinieri per mano del [...] Alfredo Albanese contesta i provvedimenti di grazia adottati alla [...] Natale dal presidente della Repubblica Oscar Luigi [...] «che dovrebbe essere il [...] alla giustizia di ogni cittadino»: «Grazie mille [...] negativo esempio di giustizia che viene offerto [...] di 17 anni. Gli anni di piombo [...]. Io non ci credo [...] famiglia, come nelle altre famiglie mutilate da [...] da politici calcolatori, ogni volta che si [...] parla di indulto o di grazia, cala [...] un muro di piombo che fa male». Alfredo Albanese chiude alla [...] lettera aperta ricordando che «in diciassette anni [...] Stato [...] si è mai interessato a me, né [...] crescendo né di cosa stessi facendo». Il figlio di una vittima [...] «Senso di giustizia calpestato» In [...] libretto edito da «Stampa Alternativa» [...] leader di [...] attacca la normativa [...] e la «triste perversione» della Gozzini Una legge che «ha creduto di dover dissuadere ogni [...] sociale e solidale del detenuto». /// [...] /// Va a testa bassa, Adriano [...] contro la legge Gozzini [...] «triste perversione». [...] lea-der di [...] per il delitto milanese [...] Calabresi, ha dato alle stam-pe un libretto («A [...] Stampa Alternativa) dove attacca a fondo la [...] scrive an-che utilizzando un filo di ironia, [...] il trattamento personale del detenuto, ha cre-duto [...] ogni suo comportamento sociale e solidale». Aggiunge ancora Adriano [...] in un altro passaggio [...] «Lo stesso gover-no del carcere, già facilitato dal-la [...] e [...] reciproco provocati dalla gara [...] leg-ge Gozzini, si fonda, senza tante ipocrisie, [...] delazione. Non [...] bisogno di microspie, dove [...] così a buon mercato». È una durissima requisitoria, [...] Adriano [...] (singo-larmente inviata in dono, [...] per le festività natali-zie, dal sottosegretario al [...] Grazia e giustizia Franco Corleone). Altra colpa della legge Gozzi-ni, [...] leader di Lotta continua, è «un superamento [...] fra giudizio penale ed esecuzione della pena, [...] gale-ra»: «Quella separazione per cui il giudice [...] ver-detto e poi confida ai birri, al [...] se ne lava le mani. Io giudice, tu boia [...]. Nella pubblicazione si leggo-no [...] e sottilmente perfide, come quelle dove si [...] di Regolamenti» carcerari, «Go-vernanti del Mondo mancati», [...] nel libretto in questione [...] leader di Lotta continua, [...] stupidi, perché gli scrit-tori di Regolamenti a [...] sono, ma soprattutto perché [...] si fa riconoscere davvero [...] e arbi-traria». Più spesso il tono [...] trenta pagine che compongo-no il piccolo volume [...] Stampa Alternativa. Sentite, quindi: «La galera [...] di caduta e insieme di ri-levazione e [...] Giu-stizia, il suo precipitato in corpi umani, [...] e impalamenti, come nei mirabili e terrificanti Giudizi Universali [...] nostre chiese. Niente cifre né analisi [...] nelle pagine di «A doppia mandata», ma [...] feroce requisitoria [...] ca-po di Lotta continua [...] suo quinto mese di [...] assieme a Giorgio [...] e Ovidio Bompressi, nel [...] Pisa. Grazia, Fronte nazionale contro [...] Il Fronte Nazionale presenterà [...] alla Corte Costituzionale, alla Procura Generale ed [...] Giustizia contro i sei provvedimenti adottati di [...] Presidente della Repubblica. Il provvedimento va nel [...] nazionale e della pacificazione tra gli italiani». /// [...] /// Il provvedimento va nel [...] nazionale e della pacificazione tra gli italiani». (0)
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