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Non fa in tempo [...] sipario sullo splendido [...] diretto da Claudio Abbado [...] di Berli-no, che poco [...] che per tutti con-tinua a essere comunque [...] Berlino, si accen-dono le immagini e si diffondono [...] della [...]. Questo è il bello [...] che si passa continua-mente da un estremo [...] un grande Festival permanente. Così da un cantiere [...] alla [...] di Berlino, incontro tra Video, Televisione [...] Multimedia. È giunta [...] edizione (si chiamava prima [...] e si tiene a [...] il centro di Berlino [...] la danza e [...] elettronica contemporanea. [...] è curata da Micky [...] e Johannes [...] affiancati da un gruppo [...]. [...] contribuisce anche [...] italiano di Cultura di Berlino. Dieci giorni di [...] performance multimediali, [...] di autori internazionali, happening tecnologici, [...] il denso pro-gramma di [...]. Tra gli autori a [...] ampie monografie troviamo Robert Ca-hen (Francia), David Larcher (Gran Bretagna) e Lynn [...] (Usa). Molti i video presentati, [...] da tutte le parti del mondo e [...] centri di produzione inter-nazionali. Per [...] Gianni Toti, con il suo [...] lavoro Tupac [...]. Ampio spazio è dedi-cato [...] qualità e alle diverse forme [...] video, come la computer [...] realtà virtuale. Interessantissima la rassegna sulla [...] Repubblica Popolare Cinese, che per la pri-ma volta [...] della produ-zione di avanguardia [...] finora ignorato da questo punto di vista. Vengono presentati vi-deo di [...] molti autori tra cui [...] Song Dong, [...] Liang. Le [...] costituiscono comunque uno degli aspetti [...] interessanti della [...]. Coro, la nuova opera [...] milanese Studio Azzurro, è un lavoro di [...] un lungo tappeto sensibile sono proiettate le [...] dormienti, fer-me, incoscienti, nude o seminude, che [...] sonorità del sonno. [...] del tappeto provoca [...] reazione da parte dei dormienti, [...] si muovono infastiditi ri-tornando a una posizione (provvisoria) di [...]. Si crea un immediato [...] con il pubblico, che è portato ad [...] superficie vivente, provando un senso di perverso [...] ma al tempo stesso indispensabile. Molto interessante anche [...] di Volker [...] in quattro monitor sono [...] che si aprono e si chiudono continua-mente, [...] partitura ritmica, la-sciando passare uomini identificabili solo [...] camicia. Olografia e video si incontrano [...] a [...] di Doris Vila, mentre Caspar [...] mette in sce-na una [...] di tonsille, completa di ampolle [...] sanguinolenti. Un [...] truculenta, così come [...] videomusicale del duo Station Rose, [...] simile al bombardamento di suoni e immagini [...] di tanti club della not-te [...]. Ma uscendo da questo [...] è ancora una volta il gesto umano [...] Johann [...] ci guarda [...] in piedi, in orizzontale, [...] a tre metri di altezza, in apparenza [...] agio con una scopa in mano e [...] netturbino (titolo: [...]. È vero, vecchio John, [...] è burla». Nicola Sani [...] BERLINO. Giuro che [...] vista! Azzurrina, coi sedili ma-culati [...] antenna ra-dio, musica [...] a palla che usciva [...] in questo febbraio tedesco insolita-mente mite. Sul finestrino po-steriore, la scritta [...] in città è sponsoriz-zata. [...] non è facile vedere [...] Berlino la vecchia [...] del-la [...] alla quale il cinema [...] la riunificazio-ne, dedicò una commediola di strepitoso [...] Go [...] Go! Forse, ormai, se ne trovano [...] come quella che abbiamo descritta: «truccata», [...] snob. Sareb-be una mascotte perfetta per [...] in fondo questa [...] è proprio una [...] ripu-lita. Basti vedere le ultime [...] la «hollywoodia-na», Berlino, poi deve arrivare Catherine [...] perché sia possibile respirare, [...] minuto, un pò di polve-re di stelle. E basti vedere anche [...] Berlino, o la tedesca, [...] poche sacche «sovietiche», dai numerosi ac-crediti perduti, [...] è successo -causa folla eccessiva -alla proiezione [...] Jackie Brown, dove i gorilla bloccavano i gior-nalisti con [...] la sala era piena (e non lo [...] entrare altri «imbucati» da ingressi laterali. Cose che non vorremmo [...] di calcio, come suol [...]. In quanto a Catherine [...] ha ricevuto ieri sera [...] carriera, e anche se or-mai è [...] per cui non si [...] file fuori dai ci-nema, se non altro [...] di un tempo, e come dice lei «Yves Saint Laurent» non lo dice nessuno. E gli americani? Hanno mandato [...] bei film. Hanno mandato Gus Van Sant, [...] Coen, Pam [...] Samuel Jackson, Robert Forster [...] Jim Sheridan e Neil Jor-dan. Sono rimasti a casa Robin Williams, Matt Damon, Quen-tin Tarantino, Daniel Day Lewis e [...] casa anche Ro-bert Altman. Arriverà Bob De Niro, dicono, [...] sarà [...] di Berlino [...] dopo le notizie ben poco [...] arrivate da Parigi (anche se, vedrete, saranno vie-tate domande [...] carattere «giu-diziario»). Il festival più ameri-cano [...] è snobbato dai divi americani. È un festival che vorrebbe [...] una [...] o una [...] e poi si riduce ad [...] in giro in [...]. Ma con lo sponsor [...] damascati. Il problema, come suol [...] è un altro. Il [...] vive una fa-se di [...] la città che lo ospita. Vo-lendo individuare un altro [...] sia la [...] la «scena sopra Berlino» [...] panorama che si vede dal superattico [...] dove si sono svolte [...] Gus Van Sant e con gli attori [...] Tarantino. Men-tre intervistavamo Pam [...] dietro i suoi riccioli [...] inquadrava un panorama di gru. Centinaia di gru, alcune [...] proprio il senso della provviso-rietà del [...]. Sono quelle di [...] il più grande cantiere [...]. [...] mo-do, per il cronista, [...] contraddizione e la dialettica fra il cinema [...] che lo ospita è scendere, lasciare Pam [...] alle altre interviste, pren-dere [...] andare laggiù. Ci metterà più tempo [...] intorno a [...] rego-larmente, il traffico impazzisce, [...] fra ponteggi, scavi, cantieri recintati, una to-pografia [...] mu-ta giorno dopo giorno. Se volete sapere tutto [...] questo snodo urbano basta andare [...] Box, una specie di [...] mezzo dei cantieri che è un piccolo [...] gestito [...] -dagli sponsor. Ma solo cammi-nando nel [...] si ha la sensazione della scommessa che Berlino [...] gru al-tissime, migliaia di muratori con caschetti [...] che scendono nelle viscere della terra per [...]. Ed è solo il [...] i mille cantieri che stanno cam-biando il [...] città. Uno di questi «scheletri» [...] un palazzo riguarda proprio il [...]. Si chiama Sony [...] (e vai con lo [...]. Un cartello snocciola ci-fre [...]. [...] (che sarà un com-plesso [...] an-che 190 appartamenti di lusso: se siete [...] e avete marchi da spendere, pote-te provare [...] abite-rete stabilmente sopra il [...]. Ma, come sempre, bisogna [...] righe: e scoprire che il progetto è [...] Murphy [...] Jahn di Chicago. Sa-ranno gli americani, quindi, [...] del Duemi-la. Come sono gli americani [...] Hollywood, non quelli di Chicago -a progettare il [...] di oggi, salvo poi [...] puro ricettacolo di film e disinteressarsi del [...]. Alberto Crespi [...] e impeccabile, Catherine [...] ha ricevuto ieri sera [...] alla carriera assegnato dal [...]. Per [...] è stato proiettato [...] vecchio classico di Roman Polanski. Eccovi qualche perla di [...] diva nella [...] lunga conferenza stampa. Ma non è ancora [...] e una conferenza stampa non è un [...]. Sono luoghi troppo esposti, è [...] per [...]. Non riesco nemmeno a [...] altrui, figurarsi se perdo tempo con i [...]. Mi ha scelta quando [...] insicura, se ho continuato con la recitazione [...] merito suo». Orso [...] alla carriera per [...] La scena sopra Berlino [...] 1. Sopra una sfilata di manifesti [...]. Nella capitale tedesca in [...] sta svolgendo anche la rassegna [...] un festival interdisciplinare dedicato [...] alla realtà virtuale SANREMO Nei testi in [...] poco di «amore» e solo una volta [...]. E sul palco trionfa [...] Intanto, [...] canta: «Per te che [...] sei solo più di me» e Grillini [...] dato visibilità [...]. /// [...] /// Non date retta a [...] è sempre la solita solfa: nei testi [...] Sanremo la rima [...] non [...] neppure una volta! Anzi, a [...] tutta, la parola «amore», [...] campioni figura solo sei volte e la [...]. /// [...] /// Ovviamente [...] ma è, come si dice, [...] ricerca, un parlare per circonvoluzioni [...] e inter-rogativi [...]. /// [...] /// Il più sorprendente è [...] Silvia Salemi, che si domanda: «Pathos dove sei?». E cerca di darsi una [...]. Questa: «Oggi vive dentro [...] lacrima che non trattengo /quando il mare [...] balcone/ nel futuro che dipingo senza te». Un accumu-lo di indizi [...] ri-ma sghemba e senza connessione alcuna. Segni di un disagio [...] permeare tutte le canzoni, in gran parte [...] io notturno e insicuro. Grande buio su tutto [...]. È buio pesto (ma [...] anche per Ron, che cerca a tentoni, [...] speranze, «un porto nel vento, un posto [...] in questo momento sono senza di te». E aggiunge: «non [...] in giro nessuno», citando apertamen-te [...] vecchia e bella canzone, ci sembra di Gaber. Mentre Paola Tur-ci, tra [...] Celentano, quando canta al suo lui «un [...] pugno ti darei». Anche se Adria-no parlava [...] in un pu-gno, che è cosa più [...]. Un gesto che cambiava natura, [...] emozione ruvida e tenera come poteva [...] il vecchio rock di una [...]. A quello di oggi [...] dello scandalo. E tocca infatti al buon [...] Andrea [...] (classe 1948) [...] credere al presi-dente [...] gay Franco Grillini di [...] scritto una canzone omoses-suale. In realtà il testo [...] «Canto per te, per te che mi assomi-gli [...] solo più di me». Potreb-be trattarsi di [...] virile, di uno slancio solidale [...] solitudine, pure lei immersa in [...]. Sanremo trabocca del resto [...] «Io» [...] e di «Tu» assenti e recal-citranti. Vai a sapere il [...]. Anche se Alex Baroni, [...] probabile da un computer in-formatissimo, esplicitamente chie-de [...] sesso senza amore, for-se [...] e il calore». E lo chiede a [...] le quali si destreggia, rifiutandosi di scegliere: «Lei [...] però sei così bella che non so». Ma non è il Triangolo [...] Renato Zero, né lo scandaloso Pensiero stupendo di Patti Pravo. [...] solo [...] tenere il piede in due [...]. Manca del tutto, in [...] demenziale inteso come genere. Giusto il grande Jannacci [...] di imprevisti poetici con il suo testo [...] Quando [...] musicista ride. Dove canta per esempio: [...] una che sembra un mirtillo e per [...] la tira! E poi: «guarda che [...] spari e non ci hai neanche la [...]. E alla fine spiega [...] musicista ride quando «scopre che la [...] ango-scia è buona perché [...] tri-stezza che suona». Siamo ai verti-ci lirici [...]. Il resto è tutto [...] chiedere. Mi ami? Dove sei? A [...] ci pensi più? Quesiti adole-scenziali che ben [...] sorelline Paola e Chiara, lagno-se vincitrici tra [...] scorso anno che stavolta, per me-ravigliarci, si [...] i capelli. Mentre, a proposi-to di [...] Niccolò Fabi, che nel 97 aveva fauna e flora [...] è andato «incontro a un calcio in [...] vie di Roma. Colpa di una donna [...] lui dice però: «il pavimento del paradiso [...]. Anche se deve trattarsi di [...] grande stronza, che non sa neppure «che differenza [...] tra [...] e il pianto». Ma né lui né [...] verità, sono grandi pen-satori. E infatti la faccenda [...] ennesimo grande quesito: «Qual [...] di dolore che riesci a sopportare prima [...] e chiedere soccorso a me, che non [...] motivo per restare nella storia di una [...]. Si mettessero [...]. O alme-no se ne facessero [...] ragione, come fa la coraggiosa Spagna, che minimizza così: [...] mai sa-rà [...] da zero, senza te contro [...] mondo intero». E più [...] «che mai [...] una spina nel cuore che oramai ha più peta-li [...] un fiore». Il cuore ha i [...] pia-neta Terra ha la retromarcia. In-fatti la già citata [...] sostiene che «la Terra gira [...] una parte e poi [...]. E ampliando que-sta visione [...] in-novativa oltre le ristrettezze del [...] solare, il famoso gruppo spiega: [...] una piega sottile na-scosta [...] ai margini del mondo, è [...] processione di anime dimenticate, che sussurra-no tra le costellazioni». Bella idea, ma forse troppo [...] soprattutto rispetto [...] strofa in napoletano, che felice-mente [...] ca [...]. [...] immagine solare in tante [...] come quella di Paola Turci che si [...] le [...] me-le sola. Ba-sta accontentarsi di cose [...]. Parole difficili e tron-che usa [...] Sergio Caputo, che riesce a mettere in una can-zone [...] juke box, flash, [...] shock, riff, zombie e perfino [...]. È quello che Jannacci [...] cazza-te». /// [...] /// È quello che Jannacci [...] cazza-te». (0)
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