Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1991»--Id 74028884.

PAGINA 15 [...] LUGLIO [...] di Montecatini [...] vince un film [...] Il film jugoslavo Do [...] in [...] del regista [...] na vinto [...] d'oro alia Mostra internazionale del [...] di Montecatini Terme. [...] d'argento è andato a High [...] Gustav [...]. La giuria ha visto [...] solo in videocassetta, perché la pellicola di [...] e quella del film [...] di Ivan [...] non sono riuscite a [...] burocratici, le relative dogane. Tra gli undici film [...] giuria ha assegnato il gran premio speciale «Adriano Asti» [...] La [...] di [...] di Maurizio Angeloni. [...] accanto una scena di «Il [...] cerchio» e, a destra, «Salva e conserva», due [...] del regista sovietico Aleksandr [...] cinema di [...] / [...] Parla Aleksandr [...] f il regista più interessante [...] del nuovo corso sovietico I Per il nuovo presidente [...] ha girato un video e [...] film [...] «Mi interessa capire / i [...] rapporto fra uomo e [...]. Quando abbiamo arbitrariamente intitolato [...] questo nostro breve viaggio [...] . E la forzatura era [...] che avremmo finito con lui, con Aleksandr [...] il cineasta che ha [...] film proprio su [...] dando [...] del tutto inedita al [...] arte e potere. [...] e [...] si sono incontrati [...] p»-r girare Elegia sovietica, il [...] dei due film. Si sono ritrovati nel [...] campagna elettorale che ha portato [...] alla presidenza della Repubblica [...]. Il risultato è stato [...] intonaca, un video lungo [...] che cattura [...] politico nella [...] dacia presso Mosca, circondato [...] al di fuori di ogni parvenza di [...]. Prima di parlare di [...] però, occorre parlare di [...]. Da lui, certo, non arriveranno [...] al grande interrogativo [...] nel mercato, del confronto fra [...] cinema [...] e [...] Semmai, ci si può aspettare [...] difesa orgogliosa del cinema [...] nel senso più puro e [...] del termine. E che un cineasta cosi [...] e cosi -puro» sappia confrontarsi con i temi [...] politica è una [...] estremamente fertile. Nobilitata, fra [...] dal fatto che i [...] non hanno alcun intento [...] non 6 per nulla piaciuto al politico [...] mai passato in tv, il secondo 6 [...] elezioni già avvenute e per il momento [...] nemmeno di una [...] programmazione pubblica. In questo consiste la [...] sovietico ha sempre avuto i suoi agiografi, [...] (pensiamo al contraddittorio rapporto fra Stalin e [...] e alle componenti encomiastiche [...] come Ivan il terribile e Aleksandr [...]. [...] tenta invece di assumere il [...] come og-getto di studio, ma sposta anche I termini [...] non storiografica, ma psicologica. E la messinscena del potere [...] anche un modo per scavare nello stesso linguaggio cinematografico, [...] in una sintesi In cui [...] e [...] diventano indistinguibili. Detenere il potere assoluto [...] umana con risvolti psicologici ed emozionali molto [...]. [...] un tema molto russo. [...] la nostra stessa vita». Ma di questo potere, [...] dà una rappresentazione al [...] Insolita ed estremamente dialettica: sia nei due film [...] sia [...] Elegia dedicata ad un [...] spicco della nuova Urss, il presidente della Lituania [...]. La conclusione è affidata [...] Aleksandr [...] che di Boris [...] è stato in qualche [...]. Con ii presidente della Repubblica [...] ha girato due film: Elegìa [...] e [...] un video di [...] «cattura» [...] politico fuori [...] nella [...] dacia vicino Mosca, circondato dai [...]. Quaran-t'anni, di origine siberiana, [...] è forse il più [...] di questi cruciali anni Novanta. Un autore «puro», che [...] plesso rapporto fra cinema e potere. ///
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[...] uno strano uomo politico, che [...] sembra schiacciato da un compito storico, ma vive, anzi, [...] vita piuttosto normale, fatta di libri e di una [...] solida cultura classica. Con [...] 11 problema era diverso. Per il primo film [...] una sorta di intervista, una quindicina di [...] non è stato capace di rispondere. A differenza di [...] ha con la cultura [...]. [...] molto frustrato dal fatto di [...] sapere nemmeno una lingua al di là del russo. In due anni si [...] ora è assai più oculato nel modo [...] pubblico e nella scelta dei collaboratori, ma [...] pregio resta il suo [...] intuito». Le uniche battute [...] film riguardano il rapporto [...] e [...] «C'è in lui un [...] di democrazia, ma è prigioniero del sistema», [...] del rivale. [...] è [...] «Ad [...] sincero trovo questa affermazione di [...] lievemente ingenua. [...] non é prigioniero di [...] il capo di questo stesso sistema! [...] stata la [...] stessa ingenuità a [...]. Infatti [...] è un paradosso vivente: [...] come sia possibile che un uomo sia [...] nel partito e che in lui ci [...] di vivo. Perché quello è un [...] In [...] le qualità umane non servono, e vengono [...]. [...] molto difficile tradurre il titolo [...]. Alla lettera significa «un esempio [...] intonazione», ma in russo [...] è anche una categoria semantica: [...] la medesima frase con una [...] diversa ne modifica profondamente il [...]. Nel caso di [...] vorrei far capire che la [...] personale [...] è strettamente legata alla [...] indipendenza e sconfina [...]. [...] é [...] uomo politico che io [...] ha paura di tacere. Di solito i politici [...] del silenzio. Prova a far tacere [...] se ci riesci. Bisogna star zitti, bere [...] tè, e guardarsi negli occhi. Solo allora si può [...] e credere in lui. Più in generale [...] è un problema, e [...] riguarda tutti i film. Cerco sempre di trovare [...] modo di parlare che possa davvero avvicinare [...]. Le Elegie di [...] film documentari dalla struttura [...] mescolano materiali di repertorio con riprese effettuate [...] forse il cinema più moderno e sperimentale [...] attualmente in Urss. E certo solo alla [...] di Leningrado, dove [...] lavora da molti anni, [...] esperimento del genere. Ma [...] é anche un grande [...] narrativi, anche se nel suo caso la [...] priva di senso. Ad esempio il suo [...] Il secondo cerchio (visto al Forum del [...] di Berlino), è semplice, [...] «documentaristico» quanto le Elegie sono complesse, sofisticate [...]. Ma 0 [...] uno dei film più tragici [...] angoscianti mai visti: la storia di un ragazzo che [...] reca [...] Nord della Russia per seppellire [...] padre, morto per motivi imprecisati. Forse [...] lavorava in un gulag, [...] lo fanno pensare) era un aguzzino, ma [...]. [...] secondo cerchio può essere [...] metafora di un [...] che si interroga sulla [...] padri, ma [...] afferma che questo è [...] livello di lettura: [...] me la vera tragedia [...] che il figlio non ha mai amato [...] non prova nessun affetto per lui nemmeno [...] morto. [...] solo un cadavere di cui [...] e nulla più. Il film si occupa del [...] ultimo, la morte, [...] che essa modifichi davvero la [...] dei personaggi. A me, a dire il [...] la [...] interessa relativamente. [...] un film girato con [...] una sceneggiatu-ra molto laconica, stando addosso ai [...] situazione che li circonda. Vori rei, in ultima [...] e [...] scomparissero per [...] posto alla tragedia della [...] contesto in cui essa avviene, questa natura [...] crudele, questo Nord gelido e selvaggio in [...] è già una tremenda fatica». Rispondiamo a [...] che la natura russa [...] prepotente dal film, [...] altrettanto forte e originale [...] stile e la personalità del regista. A me non interessano [...] registi. [...] è un organismo delicato [...] il cineasta, fra tutti gli artisti, è [...] il più legato alla tecnologia. Che un regista si [...] è ridicolo. Nessuno di noi ha [...] sentirsi un nuovo Einstein. Questo il bilancio della [...] è chiusa ieri sera a Perù-già e [...] presentato ieri alla stampa, [...] partecipazione dei nomi più famosi del jazz [...] quali i Jazz [...] (nella foto). Dalla prossima edizione, Umbria Jazz, [...] in fondazione. Appuntamento per tutti al [...]. Si è conclusa con [...] in piazza la [...] edizione del festival dei Due Mondi Centocinquanta spettacoli in diciannove giorni fra mille difficoltà: [...] tecnico della rassegna Spoleto, un «miracolo» [...] del [...] SPOLETO. Non compare alle conferenze [...] citato negli elenchi ufficiali, non si organizzano [...] onore, eppure, da undici anni, è la [...] al Festival di essere quello che è: [...] incastri scenici, una continua invenzione degli spazi, [...] 19 giorni, una girandola di problemi disparati [...] scelta di una presa elettrica alle ventidue [...] da tre soldi voluta [...] Krà-mer. Pietro Pagnanelli, direttore tecnico [...] Due Mondi, non sarà affatto contento di [...] persona schiva e timida, da lavoratore abituato [...] quinte», non solo non ama le interviste, [...] ed elogi. Eppure, quando si parla [...] lui e i suoi settanta tecnici riescono [...] parola più usata è «miracolo». E molto lavoro: dalle sedici [...] venti ore al giorno». Nel giorno di questa [...] al suo ufficio, al Teatro Nuovo, siamo [...] fondali e le scene del [...] dì Menotti, [...] durante la notte dopo [...] aveva ospitato la proiezione di [...] «Uno dei grandi problemi [...] Spoleto [...] la [...] il grande concerto nella [...] Duomo, si è concluso, anche [...] felicemente, il festival dei Due Mondi. Sul palco, il maestro Rafael [...] De Burgos, che ha [...] silenzio quasi irreale, [...] Corpus di Mozart, Due [...] la Missa O [...] di Gian Carlo Menotti. Gran finale con i [...]. Trionfatore di questa [...] edizione del Festival è [...] suo inventore, Gian Carlo Menotti, che ha [...] al suo ot-tantesimo anniversario, anche la [...] personale vittoria su chi [...] a gettare la spugna. Gli spettacoli migliori di questa [...] Senza dubbio L'opera da tre soldi diretta da [...] un [...] il nuovo testo teatrale di Umberto Marino. Successo, [...] anche per un personaggio [...] del Festival, il direttore tecnico Pietro Pa-gnoncelli, [...] le sue esperienze con Gian Carlo Menotti. ///
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Se avessimo tanti spazi [...] spettacoli della programmazione, come per esempio succede [...] Edimburgo o a Avignone, non saremmo costretti [...] smontare di continuo le scene». Ma Pagnanelli non si [...]. [...] per esempio, oltre alla [...] e al supporto tecnico di tutti gli [...] microfoni, dai leggìi dei musicisti [...] luci) ha dovuto affrontare [...] del San Nicolò. È [...] un lavoro [...] ma altrettanto faticoso è [...] navata della chiesa di per sé uno [...] un salone immenso, in un vero teatro, [...] camerini, bagni, cavi elettrici, graticce, impianto di [...] 450 [...] che abbiamo montato, più [...] quelli che sono al N [...]. [...] pratica abbiamo Inventato un nuovo [...] e lavorando [...] un mese. Ho cercato di [...] con allegria, ma più di [...] volta mi sono pentito di essermi imbarcato in questa [...]. [...] parte, solo questo lavoro [...] avrebbe voluto e potuto fare, abbagliato dalla [...] sin da quando, a undici anni, la [...] lo portò per la prima volta a [...]. Una volta fuori dovette [...] storia perché naturalmente avevo capito ben poco [...] si dicevano in scena, ma il più [...]. Ho continuato ad andare [...] mentre con le compagnie amatoriali, la scuola [...] cominciavo i miei primi lavori, mettevo chiodi, [...]. Qualche anno dopo ho [...] Renato Morozzi, direttore tecnico di Visconti, e sono entrato [...]. Poi ci sono stati [...] Compagnia [...] Giovani e la Compagnia di Rossella Falk, [...] lo stabile dell'Umbria, e [...] Italia di grandi spettacoli stranieri, il più [...] Tempesta di Peter La grande scala [...] da tre [...] già andata in scena [...] Milano [...] a Verona. Fui molto felice. Di [...] ricordo con particolare affetto le [...] de [...] in Algeri diretta da [...]. Ma gli spet-tacoli più [...] ci paria sono stati Lady Macbeth ne! Però la fotografia di [...] II nello studio, accanto ad un ordine [...] 1981 in cui il maestro Me-notti si [...] di cuore [...] e il suo staff. Sono pochissimi, se solo [...] di Roma ne ha cento e fa [...] due mesi. Dovrebbero essere almeno il [...] evitare orari di lavoro cosi massacranti». Ma il budget, si [...] che è. Alla voce tecnici e [...] due miliardi (su nove complessivi). Il suo rapporto con Menotti [...] ottimo, il suo entusiasmo per il Festiva), [...] è offuscato. ///
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[...] sponsor e la Fondazione [...] economica, è vero, ma è cambiato II [...] con gli spettacoli. In questi ventitré anni [...] appassionati, la gente vera ha lasciato il [...] e alla politica. E allora [...] per la prima volta, [...] la tentazione di lasciare». ///
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E allora [...] per la prima volta, [...] la tentazione di lasciare».