Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 738910221.

La giovane era da [...] di via Campidano, dove svolge la [...] attività di consulente del [...] andata a prendere a casa della [...] il figlioletto Luca, di [...] poi rientrare a casa. Aperto il cancello della [...] sulla [...] imboccando lo scivolo che [...]. Ed era scesa per [...] quando è scattata [...] del «commando», poco prima [...]. La donna viene portata [...] forza (per terra resta il suo telefonino [...] banditi o non vedono il bambino nel [...] si rendono conto che dorme e lo [...]. È quanto sottolinea il [...] Mauro Mura, uscendo la mattina dopo il [...] Tito Melis, padre di Silvia. Ma [...] iniziale di Mura ben [...] con la realtà dei «tradizionali» tempi dei [...] fatti di lunghi silenzi da parte dei [...] delle trattative. ///
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Una pattuglia di agenti [...] polizia giudiziaria del com-missariato di Orgosolo rientra [...] capoluogo, al termine di una giornata tranquilla. I due agenti in borghese [...] una [...] e ricci, agitarsi e urlare. Scendono [...] si butta nelle loro braccia. Trenta secon-di e dalla Questura [...] Nuoro parto-no diverse auto e una ambulanza; andranno [...] Silvia. A sire-ne spiegate il [...] strada [...]. ///
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Nella sede della Questura [...] decine di persone. Silvia è libera, [...] è finalmente finito. In macchina prima e poi [...] a una tazza di tè con il questore Elio Cioppa, [...] nove mesi di dura prigionia, [...] alla vita è tanta. Silvia racconta e dalle sue [...] si capisce subito che è stata una liberazione forse [...] sicuramente non prepa-rata. Silvia è stata liberata [...] 18. [...] suoi carce-rieri [...] abbandonata, ma [...] nelle campagne di Orgosolo. Gli agenti che [...] trovata sul ciglio della strada, [...] località [...] accompagnata a Nuoro. Momenti concitati, linee telefoniche [...]. Silvia si fa [...] una tazza di tè e [...] dopo co-mincia a parlare con il padre, Tito, e [...] riceve alcune telefonate. Il primo a chiamare [...] poi tutti i vertici [...] congratularsi con la giova-ne madre. ///
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[...] vedere Silvia, alla fine, sono [...] 19, lei si affaccia da una finestra e salu-ta [...] folla. Finalmente tutti la [...]. [...] il viso gonfio, ma è [...] buona salu-te. Ha voglia di parlare [...] agita, risponde alle domande della gente, «come [...] hanno tenuto prigioniera», «è sta-to pagato il [...] do-mande urlate, lei vorrebbe abbrac-ciare tutti. Le lanciano fiori, il [...] la Questu-ra è invasa da così tanta [...] devono chiamare rinforzi per [...]. ///
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[...] Melis stava a Tortolì, a [...] non si aspet-tava una conclusione così rapida del sequestro. È stato colto di [...]. Arriva con Luca, il [...] Silvia, cinque anni. Si pos-sono solo immaginare i [...] tra madre e figlio. Luca sapeva che la [...] per un lungo viaggio, e forse non [...] di tanta agi-tazione intorno a lei. Ma adesso è solo [...] gioia e dei fe-steggiamenti. È possibile comun-que tentare [...] ultime fasi di un sequestro che presenta [...] lati oscuri: dal [...] il [...] ai mancati abboccamenti tra [...] alle polemi-che sul blocco dei beni, per [...]. ///
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Silvia si è liberata [...] i banditi, [...] avuto la certezza del [...] di [...] andare? Se-condo le fonti [...] si [...]. [...] da tre a uno. Questi, secondo il [...] Nuoro, per la pressio-ne delle [...] avrebbe preferito abbandonare [...]. Una ricostruzione non del [...] meno che la manovra di accerchiamento fatta [...] carabinieri, sostenuti anche da reparti speciali, non [...] interessata. Si sospettava che Silvia [...] nelle campagne di Orgoso-lo, e gli inquirenti [...] nomi di carcerieri e fian-cheggiatori della banda, [...] fosse così vicina alle strade sta-tali, [...]. [...] stata spostata in sei [...] tutta la prigionia, [...]. Non sarebbe stato pagato [...] e il sostituto procuratore anti-mafia Mauro Mura? Una [...] per il momento non può trovare risposta. Sicuramente [...] servirà a capire che [...] in questi giorni. Se la ra-gazza parlerà [...] quello che può ricor-darsi di nove mesi [...] questo sarebbe un elemento che porterebbe a [...] fuga. Se invece Silvia, si [...] particola-ri, o riducesse a poche informazio-ni le [...] è av-venuto per altri sequestrati che ri-masti [...] mani dei ban-diti hanno voluto dare solo [...] inquirenti, allora, que-sto elemento farebbe presupporre che [...] tra banditi e famiglia ha prodotto un [...] liberazione in cam-bio del denaro (quanto? si [...] e duecento milioni, una cifra bassa per [...] lungo, ma elevata per le disponibi-lità personali [...] Melis) [...]. [...] diranno come Silvia è stata [...]. Giuseppe Centore Donato Cefola, [...] Barile, [...] volta fuori scuola con [...] 30 anni Un sedicenne scompare vicino Potenza [...] rapito», ma il biglietto [...] del padre il messaggio: «Se [...] figlio paga 400 milioni e non dire [...] vendiamo agli zingari per il traffico di [...]. Gli amici raccontano di [...] furgone bianco e telefonate misteriose. [...] presa dalla tv di Silvia Melis [...] suo arrivo ieri alla questura di Nuoro Ansa ROMA. Un biglietto sul parabrezza [...] richiesta di 400 mi-lioni e la minaccia [...] fi-glio agli zingari «per il traffico degli [...]. [...] della Banca nazionale del [...] Melfi, ha saputo che suo fi-glio Donato, 16 [...]. Era il primo pomeriggio [...]. Da allora, Donato non [...]. [...] minore rapito negli ultimi dieci [...] in Italia. [...] lo stanno cercando, ed interro-gano [...] quelli che possono [...] qualcosa. I compagni di classe [...] a scuola, parlare con [...] era su un furgone «Fiorino» bianco per [...] con il trentenne al bar. [...] arrivato. La Basilicata non è terra [...] seque-stri, ed il tono [...] potrebbe far pensare ad una [...] anche se sembra che la calligrafia non somi-gli a [...] di Donato. Comunque [...] ritorsione contro il padre del [...]. Di certo, la famiglia Cefola [...] di vita normale, ma nulla di più. [...] come ogni mattina, ad accompa-gnare [...] dove vive la famiglia Cefola, a [...] prendere la corriera [...] anda-re a scuola, a Venosa. Cefola poi è andato al [...] della [...] pranzo. Il figlio era atteso, [...] il primo pomeriggio. Dopo mangiato, il padre [...] tor-nare in banca ed ha trovato il [...] «Se vuoi rive-dere tuo figlio prepara 400 [...]. Non avvisare i carabinieri, [...] traffico degli organi. Ci faremo vivi [...]. Il testo di adulti poco [...] rapitori, oppure [...] si alternano tre calligrafie e [...] colori di penna diversi. E sembra che nessuna [...] somigli a quella di Donato. Ieri pomeriggio, comunque, il [...] ha pen-sato troppo su: il figlio non [...] ha dato [...]. E sebbene gli inquirenti [...] tutte le anomalie [...] se-questro, sono scattate [...]. Gli inquirenti hanno cominciato [...] quel che aveva-no. Primo, la famiglia Cefola [...]. Poi, [...] in cui vivono è considerata [...] rischio mafioso ma è una zona dove di solito [...] cercano eventuali covi di sequestratori di al-tre parti [...] che a volte lì [...]. Un primo passo in [...] stato quello di sentire Mauro Cefola per [...] il suo lavoro può avere suscitato il [...] di qualcuno. Poi sono stati sentiti [...] Donato. Hanno riferito del furgone [...] trentenne con cui [...] visto la mattina. E hanno raccontato una vicenda [...] qualche tempo fa. Donato aveva detto agli amici [...] riceveva delle strane telefonate: [...] una ragazza che gli telefonava [...] di essere [...]. ///
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Lui aveva detto di no [...] di una volta. ///
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Forse sono stati gli stessi [...] a [...] non capita spesso che una [...] ti chiami e insista per [...]. Così, due settimane fa, [...] racconto degli amici, Donato ha preso un [...]. ///
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Ma gli amici hanno [...] lui: erano troppo curiosi di vedere che [...] ragazza così intraprendente. Solo che [...] non [...]. [...] agli inquirenti ter-mina come era [...] con un fur-goncino bianco. Alla guida [...] un uomo che, quando ha [...] il grup-po, ha ingranato la marcia e se [...] andato. ///
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Da quel momen-to, dicono [...] ragazza non [...]. Alessandra [...] Cinque mesi di indagini [...] finito con la morte di un uomo [...] ma dei carcerieri nessuna [...] forse nelle mani della [...] A fine ottobre sembrava si fosse ad un [...]. [...] della famiglia del rapito: «La [...] di Silvia è una gioia anche per noi» «È [...] bellissima notizia che ci fa sperare, in un momento [...] per noi resta difficile. Vogliamo condividere [...] Melis [...] la [...] cara tornare a casa. ///
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[...] è [...] Giuseppe Frigo, legale della famiglia [...] Giuseppe [...] ostaggio resta nelle mani dei [...] forse della stessa banda che teneva prigioniera Silvia Melis. [...] era stato rapito nella [...] villa di Manerbio il 17 [...] scorso. Il mese scorso, dopo un [...] fallito e una raffica di arresti, si era riaccesa [...] speranza della [...] imminente libera-zione. Polizia e carabinieri avevano setacciato [...] maremma, cercavano i carcerieri, Attilio Cubeddu, un sardo di [...] anni [...] fa, è stato emesso un [...] di cattura. Il resto della banda [...] galera. Mancavano solo i capi, [...] sottile [...]. Il 23 ottobre scorso [...] aveva chiesto il silenzio [...] di [...] rian-nodare i contatti coi [...] quel giorno i riflettori si sono spenti. Probabilmente in queste set-timane, Farina [...] Cubeddu hanno [...] mentre continuano a gestire [...]. ///
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È il [...] a una vecchia conoscenza, Mario Moro, nella [...] casa di Sogliano sul Rubicone. Approfittando del caos di una [...] simulata, un poli-ziotto vede un telefono cellulare su [...] di leggere i numeri appena [...] se li imprime nella memo-ria e da lì partono [...] che consentono di accertare il [...] tra Moro e i rapitori. Come? Facciamo un passo [...]. I sequestratori si fanno [...] pri-ma volta il 10 luglio, con una [...] parroco di [...] Gennaro [...] in cui è indicata [...] riscatto: 20 mi-liardi. La trattativa inizia in [...] economici pubblicati sui giornali, la cifra scende [...]. Il primo appuntamento [...] settembre, lungo la strada che [...] Sa-vona [...] un uomo dei [...] forse lo stesso ispettore Samuele Donatoni, morto nella tragica sparatoria di venerdì 17 ottobre. Va [...] ma evita il contatto. Il secondo incontro avviene [...] nella zona di Avezzano, vicino al bivio [...] Riofred-do [...] pochi giorni dopo morirà Donatoni. [...] dei [...] e questa volta lascia sul [...] una valigetta, che non contie-ne i soldi del riscatto, [...] un messag-gio: «Vogliamo la prova che nostro [...]. E torniamo ai numeri [...] controllo. Analizzando a ritroso i [...] un traffico di telefonate che partono dalla [...] Savona e di Avezzano, rispettiva-mente il 25 settembre [...] ottobre. È la conferma che [...] quella giu-sta: i telefoni hanno squillato, pro-prio [...] nei luoghi in cui era accertata la [...]. Ma nel frattempo anche [...] fissa il terzo appuntamen-to, ma manda anche [...] pure con la polizia, così ci di-vertiamo». Fa una richiesta strana, vuole [...] dei [...] si rechi al bivio di Riofreddo il 17 no-vembre con [...] illuminata [...]. ///
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[...] ritiene che sia pericoloso [...] di Brescia decide di agire e arriviamo [...] in cui Donatoni viene ucciso. Non viene pagato nessun [...] che [...] deve lasciare sul posto [...] che avrebbe [...]. Dopo la prima drammatica scon-fitta [...] task force che deve liberare [...] è del 20 ottobre, [...] bloccano [...] il gruppo di fuoco che [...] ucciso Donatoni. Sono le otto [...] Moro, Giorgio Sergio, Agostino Mastio [...] Osvaldo Broccoli. Due ore dopo, a Sogliano [...] Rubicone [...] manette per Giampiero Serra, il [...] della banda. A mezzanotte e mezza, [...] Manerbio, [...] squadra mobi-le [...] il basista, Piero Raimondi. Ma per arrivare a [...] bisogna trovare un contatto [...]. Ed ecco che entrano [...] due ferma-ti, i vivandieri. Erano stati torchiati per [...] alla fine rilasciati, anche se per loro [...] perso-naggi come il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna. Vengono [...] non è estraneo al sequestro. Ha un compito preciso: promettere [...] via di scampo ai carcerieri, in cambio [...]. [...] e le attese deluse di [...] ottobre [...] missione. Susanna Ripamonti [...] 2. ///
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Susanna Ripamonti [...] 2.