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[...] si sbagliò con [...] negli anni [...] e [...] e ha continuato a sbagliarsi [...] sul «modello» asiatico. È questa la conclusione [...] americano Paul [...] che tre anni fa lanciò [...] colonne della rivista [...] una polemica intrigante. I fatti gli danno [...] Sì [...] no. [...] ritiene che la crescita asiatica [...] più a che fare con la «traspirazione» che con [...]. Si tratta di economie [...] ma non in modo «intelligente». Centrale è [...] degli input [...] livello della [...] preparazione, macchinari e [...] non [...] con la quale [...] viene utilizzato. In un recente articolo [...] Fortune, [...] sottolinea come «una implicazione [...] della traspirazione è che il ritmo della [...] destinato con ogni probabilità a rallentare. Si può ottenere molta [...] partecipare [...] produttiva più persone, dando [...] preparazione adeguata, triplicando la quota di investimenti, [...] tutti fattori irripetibili, valgono una volta sola. Così la teoria della [...] prima o poi la crescita si riduca, [...] di una originaria Tigre asiatica come Singapore, [...] metà di quanto produce, poi nei paesi [...] come la Cina che ha ancora una [...] sotto occupati nelle campagne da sfruttare». Se la crescita [...] e in particolare della Cina [...] destinata a rallentare, ciò significa che i timori [...] di essere surclassata [...] nel prossimo decennio sono infondati [...] comunque ridotti. [...] riconosce che la [...] analisi è una previsione di [...] di dinamismo, non di un crash». Chiaro che la quota [...] mondiale sarà asiatica, «ma solo perché la [...] essere umani è, dopo tutto, asiatica». Ciò che non convince [...] è [...] tra [...] e la Cina: semplicemente [...] momento che la Cina ha scelto negli [...] solo di transitare al capitalismo, ma di [...] nelle filiere tecnologiche di punta. È presto per concludere [...] riuscirà. In secondo luogo, lo sviluppo [...] Giappone (che fino a prova contraria è uno dei [...] ai quali [...] di ispira) dimostra come [...] società abbia interiorizzato e istituzionalizzato [...] tanto da essere un modello [...] per [...] occidentale. Il guru [...] «Miracolo Asia? Non esiste» Hong Kong [...] crolli in tutto il mondo. Bruciati molti milioni di [...]. Il Fondo monetario: «Interverremo» Borse, [...] «globale» Tempesta anche in Europa, ma evitato [...] ROMA. È stata una giornata di [...] terrore. Ha tremato [...] mondo finanziario. Milioni di rispar-miatori sono [...] tele-visori per lunghe interminabili ore, dal Giappone [...] Messico, [...] Nuo-va Zelanda alle isole britanniche. [...] ministri e responsabili degli orga-nismi [...] e economici interna-zionali. Poteva essere un disastro. E invece il [...] crack non [...] stato. Il 28 ottobre 1997, data [...] ri-marrà scolpita nella storia della Bor-sa, si [...] con un [...] quanto più le quotazioni della [...] di [...] facevano segnare, ora dopo ora, [...] recupero inatteso e provvidenziale. Quando anche a New York [...] la notte, si potevano contare da un [...] modernissima «economia globale» vittime e mace-rie in [...]. Ma è apparso anche [...] difese hanno ret-to e che probabilmente il [...]. [...] tutte le ferite e far [...] pie-na fiducia agli investitori, ma [...] sembra salvo: non si è [...] quel [...] collasso, sempre inatteso e sempre [...] che con una serie di esplosioni a catena può [...] in fumo lavoro e pro-getti di [...] generazione. Come è accaduto nel [...] dovesse accadere anche dieci anni fa, [...]. Poco meno di 24 [...] il sole ha cominciato a invadere la [...] Pacifico, gli au-spici erano dei peggiori. [...] lunedì sera aveva chiuso con [...] ri-basso record, oltre il 7 per cento, e [...] era destinata ad abbat-tersi in [...] luogo proprio su quei mercati [...] sud-orientale pri-mo epicentro di questa [...] finanzia-ria. E lì la botta [...] tre-menda. [...] perdite che sono state stimate [...] in due milioni di miliardi di lire. In tutte le principali Borse, [...] Sydney a [...] Kong, da Seul a Bangkok, [...] solo una corsa a vendere. Gli indici dei titoli aziona-ri [...] precipitati: meno [...] la chiusura nel mercato [...] colonia britannica, meno 12,46 in Nuova Ze-landa, [...] a Singapore. [...] piazza di [...] ha limitato le perdite, finendo [...] con [...] un [...]. [...] Europa finanziaria si è così [...] in preda al panico. Con alle spalle il [...] Asia e di fronte il [...] rischio che il contraccolpo [...] per il colosso americano, le Borse europee [...] insieme subito con [...] ribassi. Gli indici [...] medio dei titoli azionari [...] loro corsa verso il basso, anche oltre [...] quelli delle piazze asiatiche e quasi ovunque [...] state a più ripre-se interrotte per eccesso [...]. Parigi è scesa di oltre [...] Londra [...] Francoforte [...] Madrid addirittura di oltre il [...]. Anche Mi-lano, che pure alla [...] aveva [...] perdite molto [...] tut-te le altre Borse, ha [...] con il [...] un arretramento [...]. A poco serviva la [...] governi e delle istituzioni comunitarie. Da Bruxelles come da [...] capitali sono risuonati appelli alla calma e [...] della buona salute [...] reale europea. /// [...] /// Tutta [...] era concentrata [...] del mercato di [...]. Forse nessuno se lo [...] il centro nevralgico del capitali-smo ha retto. Non senza [...] fatto prima correre qualche [...] terrore, ma ha retto. [...] Jones ha aperto in perdita, [...] andato sotto fino a [...] state sospese. Ma poi, miracolosa-mente, ha [...] e si è portato in attivo: prima [...] 100, poi 200. Mentre Clinton, di cui era [...] annunciato un [...] discorso, raccomandava in Tv agli [...] di [...] della Cnn apparivano alle sue [...] le cifre [...] telematico, [...]. Anche in Europa [...] si è così dissolto. Nelle contrattazioni tardo pomeridiane, [...] via eccezionale, venivano recuperate gran parte delle [...]. E in serata è [...] rafforzare il ritrova-to sentimento di fiducia, il [...] Fondo monetario che [...] crisi finanziaria asiatica. Il terremoto ha risparmiato [...] il solo dollaro in marcata discesa (contro [...] arrivato a quota 1699). Oggi è un altro [...] sotto [...]. Edoardo [...] In Primo Piano I rischi [...] Recessione a Oriente meno export [...] 3. La Commissione Europea: «Le [...] le esportazioni [...] europea verso [...] non rappresenta che il [...] François David, Compagnia fran-cese di [...] per il commer-cio con [...] «Per [...] che acca-de nel sud-est asiatico [...] molto margi-nale». Il presidente americano Clinton: «La [...] è [...] molto [...]. Il giorno dopo il [...] il rimbalzo di [...] sembra quasi di [...]. John Kenneth Galbraith, che [...] se ne intende, ritie-ne, invece, che la [...] avrà un impatto serio [...] americana «perché tra un [...] terzo degli americani hanno interesse [...] della Bor-sa». Galbraith giura che gli [...] automobili, appartamenti e televisori a causa della [...] «volati-lità» degli investimenti. Il Premio Nobel Lawrence [...] è convinto che [...] europea è salva «a [...] non insista ad applicare la ricetta sbagliata [...] senza spesa per lo sviluppo». Ieri il presidente della [...] ha detto la convergenza [...] in vista della moneta unica do-vrà avvenire [...] bassi di tassi di interesse. I tassi a breve [...] i tassi a lun-go termine sono leggermente [...]. Ma sono in molti [...] il limite della crescita senza in-flazione negli Usa [...] essere raggiunto e a quel punto anche [...]. Se le previsioni apocalit-tiche [...] interesse, ci so-no buone ragioni per ritenere [...] asiatica contiene dei rischi per [...] mondiale. Ex locomotiva? Bruce Steinberg, Merryl [...] «Avevamo due moto-ri, gli Usa [...]. [...] è andata a sbattere contro [...] muro e noi cre-diamo che [...] recessivo per [...] mondiale sarà più di quanto [...] possa prevedere oggi». Se-condo Morgan Stanley, le [...] loro complesso rallenteranno la crescita [...]. La media comprende stabilità [...] Singa-pore, [...] effetti in Corea del Sud, stabilità in Cina, [...] crescita a un terzo per la Thailan-dia, [...] per Malaysia e Indo-nesia. Ciò che allarma [...] americana sono i riflessi [...] monete del sud-est su Cina e Giappone [...] delle esportazioni federali si [...] Asia. Il fattore R. Secondo [...] di Hong Kong S. [...] «è pre-sto per dire se [...] sarà una recessione asiatica, ma è possibile». Per tenere il dollaro [...] Hong Kong [...] ag-ganciato al dollaro Usa, [...] in-teresse dovranno restare alti e la crescita [...] ne risulterà danneggiata. Pechino difende [...] al dollaro perché il [...] stranieri verso il set-tore pubblico da ristrutturare [...] Hong Kong. Ma già [...] il flusso di capitali esteri [...] diminui-to. La riduzione della crescita [...] a Hong Kong con immagi-nabili conseguenze politiche [...] necessaria per sgonfiare la «bolla» speculativa nel [...] anche per finanziare [...] delle riforme in Ci-na. Ogni incertezza sulla stabilità del [...] si tradurrebbe in un rallentamento [...] di capi-tali esterni. [...] mese gli in-vestimenti cinesi [...] Borsa [...] Hong Kong hanno dimezzato il lo-ro valore. Una riduzione del tasso [...] ha un effetto im-mediato sulla disoccupazione urba-na [...]. Ciò che [...] chiede a Pechino è [...] mondiale rendendo convertibile lo [...] alcuni mesi il progetto di compiere il [...] 2000 è sparito dai discorsi ufficiali. Le sva-lutazioni nel sud-est [...] presupposti per guerre commerciali di tutti contro [...] alle scarpe di plastica [...] Cina non può perdere punti [...]. I rami di Rubin. Il segretario al Tesoro [...] cose. Innanzitutto «la ramificazione commerciale» [...] asiatica per Usa e Giappone. I loro surplus nei [...] Usa sono destinati ad aumentare. Il Giappone, poi, deve fronteggiare [...] crisi bancaria molto grave. Le banche hanno prestato [...] 4,16 miliardi di dollari e finanziano metà [...] di Hong Kong. Ecco il secondo timore: «Le [...] passa-to sono sempre state precipitate da crisi [...] ha ricor-dato Rubin. Per il Giappone [...] deflazionistico dello choc sarà significativo [...] prossimo», se-condo [...] della [...] First Boston [...]. /// [...] /// Chi vende in Asia [...] a produrre in Asia perché le principali [...] svalutate rispetto al dollaro (almeno così cercheran-no [...] governi se il [...] e il [...] glielo permetteranno). Guadagnerà chi acquista materie [...] Asia (rame, tungsteno, zinco, stagno, mercurio, fosfati, caucciù, [...]. Il [...] di consumatori [...] affida [...] alla fine avrà meno [...] quanto si prevedesse. [...] si acuirà la paura della [...] produttiva che, pur essendo una causa secondaria della crescita [...] disoccupazione, continua a [...] percepita come una delle principali [...]. Antonio Pollio [...] I guai per [...] europea pos-sono arrivare da due [...] lo scoppio di guerre com-merciali. È questa [...] di Ber-nard [...] economista del [...] di Berli-no, uno dei principali [...]. Anche se negli Stati Uniti [...] in Europa non [...] alcuna evidenza che [...] ricominci a salire, anche se [...] lo spazio per sgonfiare le bolle speculative che si [...] formate in Asia come a [...] questo [...]. Che cosa deve preoccupare [...] di Risparmio tedesche sostiene che [...] tedesca frenerà [...]. Segnalo che la Borsa [...] Franco-forte [...] perso molto negli ultimi giorni e in [...] che hanno investito in Asia, [...]. Europa e Stati Uniti si [...] una crescita della domanda di importazioni [...] e questa non ci sarà [...] almeno nelle dimensio-ni previste. Come si sa, soprattutto [...] Germania, la produzione è trainata dalle esportazioni. La sva-lutazione delle monete del [...]. Il Fondo Monetario Internazio-nale [...] si risolverà se Thailandia, Indonesia e Malay-sia [...] molto dure in tempi rapidi. Che [...] «È chiaro che la [...] monetaria avrà un effetto reces-sivo e che [...] livello di vita delle popolazioni. Per quan-to riguarda Europa e Stati Uniti, [...] bolla speculativa nelle Borse doves-se [...] dopo questi giorni di cadute verticali, ci sarebbe comun-que [...] spazio per dare sfogo al siste-ma finanziario come avvenne [...] 1987 perché [...]. Torna la paura della [...] liberi e selvaggi e fanno [...] i risparmiatori nel caos, [...] finanziario. [...] di cambio [...] avere una politica centrata sui [...] delle economie nazionali, nel caso [...] si parla di bisogni [...] europea. La moneta unica necessariamente [...] economiche e di cambio sugli interessi europei [...] gli Stati Uniti la politica [...] del cambio è dettata [...] È finito il miracolo asiatico di una [...] inarre-stabile? [...] sud-est dimostra che lo [...] paesi era surriscaldato. Ha pre-valso la dinamica [...] speculazione senza coperture. I maggiori problemi adesso sono [...] politici ed economici perché nel sud-est asiatico non vedo [...] vogliano [...] strategia. Oggi il paese più stabile [...] la Cina, che ha una leadership convinta a seguire [...] strategia [...]. /// [...] /// Oggi il paese più stabile [...] la Cina, che ha una leadership convinta a seguire [...] strategia [...]. (0)
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