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La mostra è stata [...] 63 anni, il mercante [...] nel 1974, si portò [...] dei suoi pupilli e fondò a [...] York due musei. In patria è tornato [...] da Boris [...]. La mostra dello scandalo, [...] nel gennaio [...] al circolo [...] nella periferia moscovita, fu [...] «da duemila persone, tra [...] e giornalisti stranieri». Ma fu accusata dal [...] di essere una «provocazione [...] Cia». Gli artisti «bollati» organizzarono [...] cui tele finirono sotto le ruspe. Nel [...] lasciò [...] Sovietica con 80 opere dei [...] da lui rappresentati, altre 400 gli furono consegnate [...] da emissari dei suoi amici. Gli artisti erano, fra [...] Oskar [...] Eduard [...] Vladimir [...]. I primi due vivono [...] Parigi, [...] terzo in Germania. [...] pittorica, con la [...] denuncia e la [...] contestazione del realismo socialista, [...] restare sola molto di più degli scrittori [...] Aleksandr [...] che non rompono con [...] letteraria. La rottura dei pittori [...] loro opere delle ricerche degli occidentali -risulta [...] e scandalosa. Ancora oggi vengono percepiti [...] senza-tetto che vivono lontani dalla Russia. Non a caso New York [...] musei di arte contemporanea russa, Parigi ne [...] Mosca neanche uno. A Mosca i quadri [...] Un percorso molto particolare [...] Palazzo della Civiltà e del Lavoro [...] di Roma Il mondo [...] Appuntamento al buio con se stessi [...] semplice e geniale: ricostruire [...] vita quotidiana [...] nella più totale oscurità. I visitatori, muniti di [...] accompagnati da un cieco. E fanno delle scoperte [...]. Il libro Quanto è [...] di Canali Certe idee sono geniali, [...] poco da fare. In genere sono le [...] spesso il loro se-greto sta [...] in-versione di ruoli dati [...] da generare [...] e travolgente rivoluzione mentale. Dopotutto molte opere capitali [...] scoperte fondamentali della scienza, sono nate così, [...] manifestarsi di questo genio semplice [...] sempre un che di [...] per i risultati che produce, quanto per [...] nessu-no ci abbia pensato prima, compresi noi [...]. È esatta-mente questo che si [...] en-trando nel Palazzo della Civil-tà e del Lavoro, [...] per af-frontare quella che [...] può essere definita [...] radicale, cioè la visita [...] intitolato «Dialogo nel buio: una [...] dei non vedenti». Senza un filo di [...] semplice semplice, per [...] è quella di rico-struire [...] della nostra vita quotidiana, [...] però nella più totale [...] senza un filo di luce, [...] attraversare dai visitatori sotto [...] un cieco. [...] che ha ri-scosso un [...] i sette anni nei quali è stata [...] il mondo attirando milioni di visitatori, e [...] Italiana Ciechi e col [...] prestigiosi soggetti istituzionali, arriva anche in Italia. Così, proveniente da una [...] marzo, abbagliato da quella luce sfa-villante che [...] per [...] sui mar-mi delle architetture [...] assegnare un vero bastone bianco per ciechi [...] esso stesso, in un certo senso, per [...] e una guida personale, Guglielmo, che mi [...] ten-tativo di raggiungere il gruppo di studenti [...]. En-triamo, e appena oltrepassata [...] che dà accesso [...] nel buio pri-mordiale che [...] avvi-luppa, sento distintamente la [...] figura giganteggiare al co-spetto [...] io brancolo pieno di timori lo immagino [...] di avanzare dandomi consigli, [...] punta del bastone, seguire la parete con [...] e soprattutto utilizzare al massimo, al massimo, [...] sensi. Da come la [...] voce mi giunge chiara in [...] ho addirittura [...] che stia andando [...] come fanno i maestri di [...] con i bambini nei campi scuola. Sotto i piedi sento [...] mentre a pochi metri da me gorgoglia [...] ruscel-lo. Io obbedi-sco, e dopo [...] tastato un [...] nel vuoto trovo un tronco [...]. Inspiro forte, e non so [...] ma [...] davvero odore [...] e [...] è davvero fresca e mossa [...] fossimo in riva a un fiume. Il gorgoglio aumen-ta, e [...] mio bastone mi dice a un certo [...] arrivati al ponte, perché si sente rumore [...]. Pas-siamo [...] parte, e pro-prio mentre comincio [...] abi-tuarmi a questo nero, e a [...] un [...] meno goffamen-te, mi succede una [...] strana. /// [...] /// Vedo forme, sagome in [...] me, in-gombri familiari e però assolu-tamente incongrui, [...] invece non vedo nulla, [...] è oggettiva-mente totale, e [...] che mi par [...] non [...]. Lo dico a Guglielmo, [...] è che abbia molta esperienza con le [...] mi dice che è normale, è il [...] di accettare la perdita di un senso, [...] minuti di buio costruisce da sé le [...] occhi non gli passano più. Ma non durerà molto, [...]. Prima di passare [...] successivo, Gu-glielmo mi chiede [...] e per la prima volta da quando [...] lo chiedo [...]. Bene, mi sen-to: assolutamente [...]. Il bastone mi dà [...] sento padrone, ec-co, del mio tatto, del [...] del mio udito, forse co-me mai in [...] capitato. Le visioni, come pre-visto, [...] sto bene, sì, sto proprio bene. Oltre una porta scorrevole, [...] cambia brutalmente: acciaio, cemen-to, gradini, clacson, motori, [...] idea di dove ci troviamo ma capisco [...] di uno scorcio molto fa-miliare, e che [...] di casa chiuderò gli occhi mi ci [...]. Guglielmo mi affianca e [...] in questa foresta di trappole inerti è [...] percezione fisica di un corpo umano accanto [...]. Tocco, tocco, tocco, e [...] catene, pali, marciapiedi, ma penso che fa-re [...] per davvero, tutti i santi giorni, là [...] ci sono norme di sicurez-za a prova [...] può essere assai pericolo-so. Lo chiedo a Guglielmo, [...] a non [...] le mani?», e la [...] meravigliosa: «noi non tocchiamo», dice, «noi sfioria-mo». /// [...] /// Un bar coi tavolini, [...] dietro al banco due ragazze, cieche anche [...] danno il benvenuto [...] se voglio [...]. Le nostre mani si [...] la grazia dello svo-lazzo che disegnano nel [...] e stringersi calorosamente. Sono due fan di [...] e mi chiedono di [...] anche lui, sic-ché io adesso glielo dico: [...] venga a visitare «Dialogo [...] piacere. [...] e le offriranno [...]. Ma non solo lei, [...] pensandoci bene do-vrebbero [...] tutti, tutti i politici [...] e i giorna-listi e i magistrati, tutto Pan-nella, [...] critici, i giovani scrittori, il nuovo cinema [...] e medie im-prese, i pensionati, le casalin-ghe, [...] i romani e tutti i turisti di [...]. [...] buio per tutti, qua, [...] calori, rumori e gusti per tutti, e [...] si può sgobbare tutta la vi-ta, rigare [...] fare grandi cose, ma non potrà es-sere [...]. È fantasti-ca, gente: sarebbe [...] venire, come non assistere alla nascita dei [...]. Io ve [...] detto, poi non lamen-tatevi [...] è monotona. Orrore: io puzzo Quando Guglielmo [...] fuori, la vista, con la [...] violenza catalogatrice (il bello, [...] colori così spietatamente distinti), un po-co mi [...]. Sono stato den-tro tre [...] mi è par-so un minuto. E nel riabituarmi alla [...] vedente, guidando nel sole di via Cristoforo Co-lombo, [...] olfatto eccitato mi manda una penosa infor-mazione, [...] del re-sto sapevo già, ma che la [...] mi permetteva di dimenticare ogni giorno: io [...]. Puzzo di nicotina come [...] ma-le, e insieme alla voce è grazie [...] che Guglielmo o le due bariste mi [...] ci incontreremo ancora. E, quel che è [...] puzza la prima cosa che i miei [...] di me, quando erano ciechi: [...] conosciuta prima an-cora del [...] dei miei sforzi per farmi amare, e [...] e se scri-veranno un romanzo ce la [...] -titolo: «Il puzzone» -salvo poi dire nelle [...] tratta di finzione, che non è autobio-grafia, [...] è un topos della [...]. /// [...] /// Sandro Veronesi [...] Forse solo il primo Catalogo [...] della letteratura occidentale, tramandato nel nome severo [...] Esiodo, [...] era afflitto dalla tri-stezza che segna i [...] illustri: il disilluso cinismo di Lucrezio ripreso [...] Molière, [...] so-prattutto [...] moderno del Don Giovanni, [...] degli amplessi non comu-nica tracce di felicità. Freddo e di-silluso è [...] Catalo-go del «depresso» Oscar Terrama-re, latinista e filologo, [...] più tenera età alla vecchiaia incipiente, che [...] pagina decine di donne di cui non [...] di qualche tratto fisico distintivo e del [...] -Leda [...] Elide, Giada e Giuditta, Edvige e Enza, [...] Penelope. Lacerato -confessa -tra San Luigi [...] De Sade, tra Eros e Beatrice, incal-zato da [...] Edipo [...] a colpire, il professore assedia con audacia [...] prede, ma rinun-cia prestissimo alle illusioni del [...]. Chi ricorda [...] dolente di Autobiografia di [...] esi-terà a trascurare il velo di artificio [...] dal suo doppio narrativo. Queste Me-morie di un [...] dalla massa dolorosa della nevrosi [...] particolare e fondante, [...] per amori che proprio [...] par-zialità monomaniaca risulta anche più disperata dello [...]. Terramare è vorace nella [...]. I suoi incontri erotici, [...] appagamento che gli è sempre negato, rinunciano [...] coinvolgimento affettivo e [...] verbale. La distruzione sistematica di [...] delinea in controluce [...] di una Donna Amata [...] suo mal-grado il libertino in un amante [...] e de-luso, spesso patetico. Se i versi di Seneca [...] incongruo pretesto di se-duzione per una bibliotecaria [...] questi ram-menta invece Petronio, prima og-getto di [...] quindi in-cunabolo della «decadenza fallica» che colpisce Oscar [...]. La Poesia, quella vera, [...] alla fine, quando al tramonto della [...] carriera, il libertino e [...] dialogano con pa-role di poeti. I messaggi che i [...] depositano sul vetro di un auto-mobile citano Eliot, Lorca [...] Catul-lo. E, ultimi, i versi di De [...] che sanciscono la fine di [...] illu-sione, letteraria non meno che erotica: «Seul le [...] est grand, / Tout le [...] est [...]. Alessandro [...] Il Grand Tour in Italia [...] Ha 212 pagine, 200 [...] formato «nobile» (28 centimetri per 32) e [...]. È uno splendido volume [...] Canal [...] Stamperia che è stato presentato [...] a Roma, alla Stampa estera. Si intitola «Grand Tour» [...] collaborazione fra lo storico [...] Cesare De Seta e [...] fotografia Italo [...]. Il «Grand Tour» è [...] in Italia che tutti gli intellettuali compivano, [...] X VII secolo in poi, come vero e proprio [...] culturale, artistica e politica (celebre quello di Goethe, [...] pagine memorabili sul «paese dove fioriscono i [...] Sicilia). Nel volume, però, si [...] dei grandi fotografi che, [...] hanno fatto il medesimo [...]. Fotografie di Sella, Alinari, [...] Robertson, [...] Beato, [...] che catturano [...] ottocentesca di straordinaria vivacità, [...] Alpi [...] Sicilia, con una particolare predilezione per luoghi [...] Venezia, il lago di Garda, i fori romani [...] Liguria (incredibili, viste oggi, alcune scene della Sanremo [...]. Nella foto [...] sopra, potete vedere il Castel Barco [...] Verona, fotografato da Maurizio [...] nel 1870. Esposti a Roma i [...] pubblicitaria italiana, [...] nouveau al futurismo Cento [...]. Tutti in una mostra Da Cappiello [...] da [...] a Sironi tutte le [...] genere. Con un autentico capolavoro [...] Fontana. /// [...] /// La pubblicità intesa come [...] realtà nuova le-gata ad una forma di [...] quindi moderno strumento di comunicazione [...] di attenzione da parte [...] e poeti sia di artisti. Basti pen-sare a La [...] 1913 da Aldo Palazzeschi, dove il paesaggio [...] di insegne che ne [...] spazi. Un ef-ficace collage che [...] della moda parigina, dalla «pa-sticca del Re Sole» [...] sapone alla violetta». Ma Palazzeschi non può [...] punto di vista [...] di una nuova poetica [...] al 1917 risalgono, per proporre ancora due [...] liriche di Lucia-no Folgore e Corrado Govoni, Stagioni [...] e Gli affissi. La pubblicità -o, come [...] diceva, la réclame -è per [...] natura messaggio sintetico, con [...] e quin-di, per vocazione, anche accade-mico. Non poteva così passare inosservata [...] futu-rista. E infatti è innegabile, [...] delle arti visi-ve, il [...] quali Balla, Boccioni, [...] e [...]. Alcuni di questi nomi sono [...] nella mostra romana sui «Manifesti italiani [...] nou-veau al futurismo. Una panoramica natu-ralmente non [...] grafica futurista, ma tesa a rappresentare [...] di grafica pubblicitaria applicata [...]. Unica la provenienza [...] nucleo di opere esposte, [...] collezionista Massi-mo Cirulli: il che conferisce, ine-vitabilmente, [...] ta-glio particolare. Non si tratta, in-fatti, di [...] esposizione volta a proporre una storia del manifesto italiano, [...] invece di una ve-trina sul tema, offerta dalla pre-sentazione [...] una parte di una ben più ampia collezione privata. Molte, comunque, le presenze: [...] Cappiel-lo, artista italiano di [...] il manifesto per il liquore Isolabella) a Fortunato [...] al triestino Marcello [...] ben rap-presentato in mostra [...] del periodo liberty, sia degli anni [...]. Ma accanto ai prodotti [...] sicu-ramente noti anche al vasto pub-blico per [...] grafico è da segnalare, sebbene ingiustamente sacrificato [...] del 1935 di Lucio Fontana che da [...] visita alla mostra. Fonta-na disegna [...] essen-ziale, interamente costruita su [...] diviene traccia di luce e insieme profondità [...] in cui è possibile intuire già [...] di una ricerca che [...] tardi a definire i tagli e i [...] Concetti spaziali. Del resto il manife-sto, come [...] grafica in generale (e con essa si intende quel [...] campo che procede [...] postale) non può più [...] delle arti vi-sive del XX [...] una semplice curiosi-tà destinata ad un pubblico di amatori. Al contrario, esso è [...] del nostro tempo, volto a testi-moniare il [...] tendenze di [...] le esigenze della com-mittenza [...] Fiat [...] grandi ma-gazzini Mele di Napoli, dalla Campari [...] Perugina): [...] utile strumento di confronto, e quindi anche [...] di studio e di approfondimento per verificare [...] i passaggi di stile dei singoli artisti. La pubblicità è quindi una [...]. Lo confermano i manifesti [...] presen-ti in questa mostra romana, il cui [...] a distan-za, per una felice coincidenza, con [...] (in onda il giovedì su [...] per Lampi [...] condotta da Paola Sorge. [...] segnala, in-fatti, gli slogan [...] i libri scritti su commissione per molte [...]. Tra gli scrit-tori citati, [...] Matilde Serao, Massimo Bontempelli [...] 522. Racconto di una giornata è [...] dedicato [...] vettura Fiat). Gabriella De Marco Manifesti [...] nouveau al futurismo. /// [...] /// Gabriella De Marco Manifesti [...] nouveau al futurismo. (0)
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