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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 722221269.

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Sotto la poca terra, [...] lamiere, carta, automobili intere. Una discarica che costeggia [...] Taro [...] dieci chilometri, dal ponte sulla Via Emilia [...] Viarolo. Dovrebbero essere [...] Giuseppe Carretta, suo figlio Nicola, [...] moglie Marta. [...] nella discarica che racconta come [...] stata sconvolta [...] di questi decenni. [...] il greto del Taro, [...] scavato per costruire [...] che passa proprio in [...]. Sopra, un poco di [...] sembrare tutto come prima. Se quello là è [...] e ha coperto i suoi con qualche [...] al mattino tutto è stato coperto da [...] di terra, plastica, scarti [...]. [...] alla discarica è arrivato ieri [...] alle otto Ferdinando Carretta. Aveva confessato da quattro [...]. Lui non pensava di [...] due magistrati, i carabinieri e i poliziotti. Davanti a tutti, avrebbe [...] «Ho [...] ai miei genitori e a mio fratello. E stato un colpo [...] completa». Ha raccontato invece in una [...] dei carabinieri, e alle sette del mattino gli hanno [...] un cappuccino e una brioche. La discarica cambia ogni [...] sono passati nove anni. Allora era tutto diverso», [...]. Lo hanno portato in [...]. Credono alla confessione, ma [...] SOPRALLUOGO IN DISCARI CA« Non [...] tre corpi Se li ha [...] poche [...] stati [...] tonnellate di terra» LA TESTIMONIANZA« Ho preso la pistola e ho sparato È stato un [...] di follia completa ADRIANA TERZO ROMA «Sono nato il [...] novembre del [...] la nostra è sempre stata [...] famiglia felice. Ma io non stavo [...] certo punto sono successi dei fatti in [...] hanno fatto deteriore la situazione dentro di [...]. Non voglio spiegare il [...] mia vita è cambiata completamente in quel [...]. Non avevo una vita normale. [...] motivi particolari per i quali [...] e stavo molto male, soffrivo di depressione, manie di [...]. Le [...] condizioni mentali si sono deteriorate. E così succedevano fatti [...] attriti, scontri. La responsabilità è solamente [...]. La [...] in [...] era completamente deteriorata e io [...] una persona pazza, una persona [...] pazza. Perché? Non so. Il 4 [...] (pausa) ho preso quella pistola, [...] da fuoco (pausa) e ho sparato ai miei genitori [...] a mio fratello. È successo [...] di via Rimini al numero [...]. È stato un atto [...]. Quindi sono tornato a [...]. I corpi sono rimasti [...]. I corpi, dopo qualche [...] caricati sulla macchina di mio padre e [...] via. Ho preso un assegno [...] uno di mio padre e ci ho [...] 5 milioni. Quindi, ho rinnovato la [...] identità e ho lasciato Parma con il [...] che che [...] lasciato la sera del [...] casa, in un luogo dove non dava [...]. [...] vagato per nove anni Male [...] non sono andate come avevo [...] Carretta fotografato prima di giungere [...] Roma Sotto una immagine dei genitori di [...]. Prima di tutto, i [...]. Follia e odio, la [...] spiegazione. E allora ho perso [...]. Estate [...] come tante altre per la [...] Carretta. Si prepara il camper [...] destinazione Marocco. Ci sono soltanto tre [...] genitori e il figlio Nicola, quello più [...]. Se [...] chiesto. Gli acquisti al supermercato [...] fatti. Tutto pronto, perché papà Giuseppe [...] e meticoloso. Lo è anche sul [...] contabile. Erano le otto della [...] ricordo. Ho sparato a mio [...]. La pistola [...] comprata da qualche mese, [...] poteva sempre essere utile. [...] anche mia madre, in casa, [...] ha sentito lo sparo. Che cosa pote-vo fare? Avevo [...] testa, ho ucciso anche lei, che era [...] brava del mondo. Follia, capite, è follia. Mio fratello Nicola era [...] le ultime cose prima del viaggio. È entrato in casa [...] non avevamo ancora cenato. Ho ucciso anche lui». ///
[...] ///
Nella palazzina di via Rimini [...] signora che ha parlato [...] sa che i Carretta stanno per partire. Allora Ferdinando scende nel [...] camper e lo porta poco lontano. Così nessuno si chiede [...] Carretta non siano partiti. C'è da lavorare, in [...]. C'è da pulire, cancellare [...]. Ho rifatto la carta [...] e sono partito con il [...]. Prima in Liguria, poi [...] Milano. Sono andato a Londra [...]. Sembra incredibile la confessione. Una casa d'agosto, con [...] aperte. Almeno tre colpi di [...] sente dalle case vicine. Una casa elegante, con [...] camera da letto e la tappezzeria su [...]. Quando arriveranno, gli agenti [...] non [...] traccia si sangue, non [...] di proiettile su un muro. Tutto in ordine, nella [...] Carretta. Tre omicidi che non [...]. Tre rampe di scale, [...]. E poi cinque scalini [...] garage. E Ferdinando che va [...] tre volte, trascinando i corpi. Il viaggio verso la discarica, [...] anche [...] nessuno lo vede. Il «fantasma» torna da Londra, [...] anche dai trenta milioni che -secondo [...] -gli sarebbero stati pagati [...] «Chi [...] visto?». [...] la corsa verso Parma, [...] registrazione della confessione era stata fatta «da [...] Londra. Se Ferdinando avesse preso [...] nessuno lo avrebbe fermato. Adesso sembra che il [...] casa del delitto sia ancora più pesante. Paola Carretta, la sorella [...] Giuseppe, [...] nella [...] casa di San Secondo. Ho impiegato nove anni [...] stavo aspettando solo dei fantasmi». Per il nipote accusato [...] parole comunque tenere: «Qualunque cosa abbia fatto, [...] nipote». [...] psicoterapeuta «È una violenza [...] direzione iniziale era la costa [...] nord, Genova, Savona. Mi accorgo che non [...] idea, torno indietro. Lascio il camper a Milano, [...] metro alla stazione centrale, vado a Lugano. Cambio i dollari, sono [...] si va [...] mi sposto a Zurigo, [...] poi vado a Basilea. Attraverso il confine, arrivo [...] Parigi, [...] Le [...] prendo il traghetto per Londra. Cerco di non lasciare [...]. Allora compro un biglietto [...] per Toronto. Arrivo a Toronto, mi [...] prendo un pullman e attraverso il confine [...] Usa. Mi fermo a New York [...] mese ma capisco che le condizioni sono [...] Londra. E così, ritorno indietro. Da quel momento non [...]. Quando si commettono atti [...] cose cambiano, la vita è diversa, non [...] dal passato. Ed è impossibile rifarsi una [...] in quelle condizioni. Nel catering, poi nelle [...] sempre mantenuto normalmente, lavorando il più possibile [...] avere una vita più rispettabile. Una vita normale? No, nelle [...] condizioni era impossibile [...] anche perché ho preso tutte [...] precauzioni per non essere riconosciuto. Cercando ad esempio di [...] che a Londra sono molti. Per il futuro adesso [...] giuste conseguenze senza nessun problema. Mio padre era una persona [...]. Vorrei solamente che questa [...] mai successa, si poteva evitare di sicuro, [...] dovuta accadere, è stato un gesto di [...]. Cosa direi loro se [...] lunghissima) Non riesco a trovare le parole. Non si può perdonare [...] vita ad altri. CRISTIANA [...] un tempo avevamo delle [...] fatti di questo genere, oggi ci troviamo [...] atti di violenza che non hanno una [...] psicopatologici». La prima reazione di Maurizio [...] direttore [...] di terapia della famiglia [...] Roma, [...] di sconcerto: non abbiamo più strumenti per [...] sangue come quello che ha per protagonista [...] Carretta. È come quando si [...] prendono solo gli omosessuali. Poi si è scoperto [...] così e siamo diventati tutti possibili sieropositivi». Come spiegare allora questi [...] La [...] sensazione è che oggi il confine tra [...] sia diventato più sottile e questo può [...] violenza specialmente in personalità compresse. Negli ultimi anni, in [...] scopre essere spesso una persona insospettabile che [...] formale adeguato, ma la cui mente viaggia [...] piano rispetto a quello della realtà. È uno sdoppiamento, ma [...] lo sdoppiamento dello psicotico. In questo caso non [...] la dissociazione della persona rispecchia solo la [...]. Una società che chiede [...] che tu abbia [...] rispondente a certi modelli. Dentro di te, invece, [...] cosa. Lo vediamo anche nel [...] teniamo dentro sentimenti di rabbia per periodi [...] quando non ce lo aspettiamo, [...] e lo fanno in [...]. Crede che sia aumentata la [...] rapporti sociali?« Sicuramente sì. Quando [...] era più povera ce [...] meno. Oggi paghiamo il prezzo [...] evoluti, di essere diventati una società che [...] quello che deve apparire e non su [...]. [...] così, viene tenuta dentro, [...] esce lo stesso e lo fa in [...]. Guardi, ad esempio, la [...] che si separano o il rapporto tra [...] dove non c'è più accettazione [...]. Un tempo si diceva [...] le tragedie di questi ultimi anni, da Pietro Maso [...] poi, sono maturate in piccoli centri. La violenza passa soprattutto [...] cui si vive. E questo vale nella [...] cittadina o nel piccolo paese». Dietro questi fatti ci [...] familiari distorte. Perché?« La famiglia era [...] oggi è il rifugio difensivo. La casa è come [...] ci difende dal mondo esterno. Ma questo non fa [...] il bunker ci sia più calore affettivo: [...] interno ognuno vive in modo isolato. Non c'è più la [...] tutto». Quali sono le condizioni [...] silenzio è una mina vagante. Nella famiglia è portatore [...] negative [...]. È vero, non si [...] ma un certo livello di passionalità è [...] è deleterio. C'è poi un altro [...] affettivo. I genitori non hanno [...] voglia di mettere i figli in cima [...] loro pensieri: la libertà individuale prevale. Ma in questo modo [...] i figli in modo [...]. E la distanza aumenta. In una nostra ricerca [...] nelle famiglie non si gioca: i genitori [...] con i figli non più di 3/4 [...]. Il paradosso è che [...] divertimento. Un divertimento [...]. [...] Un letto che va [...] ragazzino, non per un uomo di 27 [...] aveva Ferdinando Carretta nei giorni della strage. Una camera stretta, con una [...] piccola, [...] e basta. Quella di Nicola, suo [...] fondo al corridoio a destra, accanto a [...] genitori. È grande, il letto [...] piazza e mezzo, c'è pure il divano [...] è il doppio di quella di Ferdinando. Forse anche il letto [...] da collegio per poveri -sulla spalliera gli [...] di jeans ed il ricordo di una [...] («In fondo sempre primi» -può raccontare questo [...] padre, che voleva il fratello Nicola nella [...] di Ferdinando nella casa del [...] dei Carretta, dove ora [...] tutto è rimasto come [...] e gli aveva dato [...] belli. Fa un pò impressione, [...] in questa che da oggi [...] per tutti «la casa del delitto». Adesso, [...] che fu dei Carretta, abita Giuseppe S. Poi se n'è parlato [...] hanno trovato Ferdinando a Londra. Li ha ammazzati proprio [...] Tutti e tre? No, no, nessuna impressione. Infondo, se ci sono [...] ne ho la prova. Sabato ho giocato al [...] numeri dei Carretta: 89, [...] della scomparsa, e 8, [...] di questa casa, in via Rimini. Ho vinto 750. [...] la casa dei Carretta. I mobili sono gli [...] anni fa, con il vecchio frigorifero [...] le poltrone, le sedie [...] il velluto. Una casa per bene, [...] parenti la domenica. Nella camera dei genitori, il [...] di una donna nuda. Sposta un quadro, ed ecco [...] forziere [...] IL GIALLO È un altro [...] FORZIERE [...] di giallo. Fu [...] scassinato forzata subito [...] la [...] dopo parsa dei Carla scomparsa [...] per cercare la [...] cercare i miliardi della [...] cassaforte della ditta dove [...] lavorava come contabile. Miliardi dei quali in [...] vi è traccia alcuna. [...] scalini, per scendere nel garage [...] casa. Ferdinando ha detto di avere [...] i suoi [...] e di avere portato i [...] in una discarica, con [...]. [...] una sola persona, la sera [...] 4 agosto 1989, nella villetta di via Rimini, con [...] appartamenti. Abita ancora lì, Angiolina [...] e cerca di ricordare [...] quei giorni. Pensi [...] piuttosto». È stata [...] volta che [...] vista, era verso sera, [...] già caricando il camper. Quella sera la signora [...] un giro nel quartiere», aspettando un po' [...]. Ferdinando ha detto di [...] suoi familiari alle 8 della sera, quando [...] buio, e nessun altro era in casa. Venivano dal piano di [...] educazione si fa finta di non sentire. Sì, il pa-dre Giuseppe [...] Ferdinando si picchiavano anche, si sentiva il [...]. Io da quella sera [...] nessuno. Pensavo che fossero andati [...]. Non [...] più nemmeno il gatto [...] Carretta, [...] soriano molto bello. ///
[...] ///
La signora Angiolina dice [...] sopra il suo, «erano tutte persone perbene. Buongiorno e buonasera, e [...]. Se stava per entrare [...] vedeva qualcuno sulle scale, tornava indietro, per [...]. Sembrava sempre esaurito». Guarda le scale, lucide [...] una casa ora lucida e perfetta. Meglio far finta che [...] nulla, meglio non parlare con gli altri. Buon giorno e buonasera. ///
[...] ///
Buon giorno e buonasera.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .