Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 717096770.

Dopo anni di incuria [...] alla mor-te del celebre clown avvenuta nel [...] infinite controversie giudiziarie, la villa di Im-peria [...] ad essere visibile per iniziativa delle associazioni Ligu-ria [...]. [...] occasione è per domenica (dalle [...] 16 alle [...] sulla leggendaria [...]. Nella riviera di ponente [...] era approda-to per la [...] febbraio del 1921 [...] sulla collina delle Cascine [...] mare. Nel 1927 diede [...] ai lavori per la [...] grande giardino con palme, abeti, ulivi e [...] di 50 stanze, un trionfo di stili [...] alternato al liberty, [...] ai richiami del circo [...] da clown, [...] delle feste, le sale [...] geniale e mirabolante artista, il tempiet-to, le [...] della giovinezza, le maschere, la cesta dei [...] i ri-chiami alle passioni astrologiche e astronomi-che. [...] del palazzo, chiamato Villa Bianca [...] della figlia, ecco ancora la sala della [...] suonava 14 strumenti), [...]. [...] un meandro di stanze dove [...] e la fantasia. Infine le stanze degli [...] riservata a Charlie Chaplin, grande amico di [...] che [...] soggiornò spesso [...]. La colossale impresa di [...] al geometra imperiese Armando Brignole sotto la [...] artista e si concluse nel 1954. Il celebre clown ebbe a [...] soltanto cinque anni per [...] il [...]. La moglie, Ines [...] di Garessio, decise di [...] Comune ma la figlia Bianca si oppose [...] venne in possesso cedette [...] ad un asta e [...] parte della Guardia di Finanza per il [...]. Così sono finite le splendide [...] di [...] nato nel 1880 nel cantone [...] ber-nese, figlio di un orologiaio, [...] dopo [...] compiuto diversi mestieri tra i [...] il meccanico e [...] di strumenti musicali. Il suo mito, il [...] nacque negli anni Venti, non si [...] il [...] guerra e si trascinò [...] Cin-quanta. [...] che subì dolori, lutti e [...]. Fece divertire [...] in giro per il [...] tendone da circo con le [...] insegne finché non si ritirò sulle alture di Oneglia [...] si addormentò per sempre spe-rando di lasciare ai suoi [...] la villa [...]. [...] GIULIO GI ORELLO SU IDENTITÀ E TRAPIANTI Attenti [...] si disintegra sotto il [...] LA CURIOSITÀ Pene e chirurghi «Anche il trapianto di [...] mor-to è un intervento già oggi tecnica-mente [...]. [...] inter-vento di Lione que-sta [...] dei sessuologi che fan-no parte del Centro Italiano [...] (Cis), riuniti a Firenze per il 24/ [...]. BRUNO [...] «Potremo continuare a di-re impunemente [...] nel [...]. [...] aperta dai trapianti [...] questa, è il convincimento pro-fondo [...] Giulio [...] classe 1945, fi-losofo della scienza [...] Milano, erede etero-dosso della celebre scuola di [...]. Proprio così, e non sembri [...] questio-ne rarefatta o pura-mente accademica. Perché quel che [...] trapianto di Lione riconferma è [...] schiaf-fo occidentale [...] millenaria della sacralità del corpo [...] dal primato [...]. [...] spiazzata da psicoanalisi e [...] ritrova oggi a contatto con organi non [...]. Resisterà [...] Ma-gari con [...] che ripristini il primato sul [...] manipolabile? Sentiamo [...]. Professor [...] il tra-pianto della mano [...] a un uomo monco col-pisce per le [...] e simboliche. Le chie-do: Il corpo umano [...] della mano non fa sensazione [...] che altri trapianti del passato. Ma si conferma sem-pre [...] corpo è ormai una macchina, dai pezzi [...]. È il trionfo [...]. Naturalmente qual-cuno potrebbe [...] dicen-do: quel che conta [...] mac-china. Ma il [...] che la guida [...]. La coscienza . Se in-vece si decide che [...] coscienza non è che una forma del corpo, inseparabile [...] sue [...]. ///
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[...] negli Usa la nuova [...] New Age è ormai molto più spre-giudicata che da [...] di trapianti. Che importa -dicono [...] al posto di un [...]. E oggi le due [...] convi-vere» Se ci si [...] di pezzi diversi, cambia [...] diceva Kant, dal senso dello spazio. E dalla propria ma-no [...]. Per questo il corpo [...] ci deve far riflettere. Per-ché ora la base materiale [...] diviene mobile. E visibilmente: mi hanno [...] di un morto! Ma via via anche [...]. Avre-mo bisogno di nuove [...] concetti per pensare [...]. ///
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Rimane però la do-manda [...] di questa [...] oggi fi-sicamente riparabile e [...] parti. E [...] sconfinia-mo nella metafisica. Di fatto più noi [...] que-sto [...] irriducibile, e più ci [...] ad un [...]. ///
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[...] persona diventa una terza perso-na. E questo si incontra [...] logica della ricerca scientifica, che scopre negli [...] immunitario, un sistema nervoso centrale [...] aree della memoria e [...] così via. Tutte cose affascinanti, che [...] un [...] qualsiasi al pari di [...]. Quello che non si riesce [...] cogliere è quella partico-lare cosa per cui un [...] è anche questo [...]. Una specie di sconfitta [...] Socrate, [...] esortava [...] a conoscere se stesso. È un [...] come il tempo, che come [...] Agostino [...] ma non è mai [...] perché è già passa-to». Per fortuna questo [...] è anche [...]. [...] delle scelta arbitrarie che poggiano [...] nulla. È una storia [...] secolo conoscono molto be-ne. Insomma, siamo stretti tra [...]. Oggettivazione tec-nica [...]. E titanismo [...] per [...]. ///
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Pensa che in futuro non [...] debbano essere limiti bioeti-ci [...] e [...] «In generale penso debba essere [...] a donare gli organi. Ma anche che vada [...] delle [...] per quan-to qualcuno possa [...] entità come la [...] non esista. In democrazia non abbia-mo [...] del concetto di persona, coerente con quello [...]. Qualsiasi forma di legislazione deve [...] convinzioni etiche del sin-golo. Altrimenti si aprono scena-ri [...] è solo molecola chimica di un organi-smo [...]. Scenari alla Philip [...] lo scrittore di [...]. Autore molto più [...]. ///
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Perché la mano è, [...] del nostro cervello nello [...]. Lo strumento (principale) usato dalla [...] per uscire [...] venire in [...] con [...] esterno. ///
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Percepire sensazioni uniche. La mano, in qualche [...] mente. La straordinaria emozio-ne suscitata [...] tra-pianto sul braccio monco di Clint [...] di una mano «al-tra», [...] cadavere ha, pertanto, un grande fonda-mento culturale. Quel trapianto sembra violare [...] creativa intimità tra la mente e la [...]. Tuttavia [...] suscita-to dalla notizia ha [...] molto meno evi-dente. Per almeno quattro ragio-ni. ///
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La prima, è che [...] Lione non rappresenta affatto una novità nella [...]. Né si configura come [...] tecnicamente ec-cezionale. [...] degli anni [...] e fu opera di medici Cinesi. E da oltre 35 [...] di tutto il mondo sono in grado [...] solo le mani, ma anche le braccia, [...] gli organi sessuali maschili [...] hanno perse. Né vale [...] che la mano trapiantata [...] Clint [...] apparteneva a [...] persona, mentre gli arti [...] tutti alla persona che li ave-va persi. Dal punto di vista [...] differenza alcu-na tra il [...] trapianto di una mano, come rileva il [...] Renzo [...] primario di chirurgia della [...]. [...] di intervento è ormai [...] Francesco Catalano, presidente della Società italiana [...]. La seconda ragione è [...] di Lione non rappresenta una forte novità [...] di vista immunologico. È vero che il [...] mano crea notevoli proble-mi di rigetto, quanto [...] più del trapianto di cuore. Ma questi pur formidabili [...] affrontati con una terapia farmacologica simile a [...] spe-rimentate e utilizzate per i [...]. Il trapianto di Lione [...] novità neppure da un punto di vista [...]. Da molti e molti [...] tecnica del trapianto di organi espiantati da [...] corrente in tutto il mondo. Ed espiantare una [...] non pone certo problemi etici [...] e aggiuntivi rispetto [...] di un cuore, un rene [...] un fegato. Non pone neppure [...]. ///
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Lo conferma una nota del [...] cui legge italiana vieta solo [...] unicamente i trapianti [...] e delle ghiandole della [...]. Il trapianto di Lione [...] straordinaria novi-tà, purtroppo, neppure da un punto [...]. La tecnica, [...]. E in ogni caso, [...] Michel Merle, presidente della Società francese di chirurgia [...] stato appare «total-mente infondato» pensare di ap-plicare [...] gli amputati di entrambe le mani, alle [...] senza braccio che lo chiederanno». Al-trettanto infondata è, almeno [...] speranza di ridare un arto alle migliaia [...] per il mondo delle esplosioni [...]. [...] difficile che la tecnica possa [...] un futuro. Almeno per ora. Perché, come rilevano [...] Francesco Catalano e il [...] Michel Merle, [...] degli [...] necessari a contrastare il [...] rischi molto alti di infezioni e persino [...]. Correre questi rischi quando è [...] gioco la vita è ovvia-mente accettabile, per cui i [...] cuore o di [...] una piena legittimità medica. Ma correre questi gravi rischi [...] in gioco è solo [...] funzionale, per quanto impor-tante come [...] di una mano, è molto meno accettabile. Anzi, sostiene Francesco Catalano, [...] inaccettabile. Ed è stato questo [...] cui, fi-nora, nessuno aveva ancora ten-tato il [...]. ///
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Ed è stato questo [...] cui, fi-nora, nessuno aveva ancora ten-tato il [...].