[...] dei sonetti è un Amleto [...]. I suoi maestri sono [...] della latinità, sono gli anonimi estensori delle [...] anche Copernico, Machiavelli, Lutero, [...]. Se le forme [...] non si sono sgretolate [...] della Realpolitik elisabettiana e [...] se cioè non viene [...] della poesia ad esistere, certezze più chiaramente [...] incrinate o dissolte: mentre si scopre che [...] è semplicemente frutto di errore, si è [...] che etica e politica battono strade diverse, [...] Dio dei cristiani si è scisso in due [...] che Amleto non è stato educato a [...] come Lutero e Faust?), [...] si libero, ma di una libertà acquistata [...] molto alto. Orfano di Dio, [...] di Shakespeare si riconosce [...] patrimonio inestimabile quanto fragile: nel suo corpo [...] cosmo, ma entrambi sono finiti. La [...] mente, come ben sa [...] che disegna province mai esistite [...] infonde la parola in personaggi più veri della vita, [...] attingere [...] ma non riesce a vincere [...] morte. Si potrebbe obiettare che [...] il contrario: Shakespeare non ci ripete forse [...] nei sonetti più che altrove, che la [...] materia, che, sconfiggendo il tempo divoratore, essa [...] solo gesto [...] e quanti sono oggetto [...] Ma a mio vedere anche Shakespeare è [...] ideale già tracciato da più remoti artefici, [...] Orazio, [...] Catullo, entrambi fermati dalla medesima contraddizione: il [...] del primo di fronte alla [...] perpetua una [...] del secondo; il senso [...] finché [...] respiro e [...] è un io, [...] di durare. [...] sensi di cui ora si [...] appartengono quindi ad un uomo che, [...] già avvenuto per Faust, oppone [...] principio di non contraddizione la contraddizione come cifra del [...] esistere. [...] di Mar-lowe, agitato da [...] Sehnsucht [...] da un anelito conoscitivo alla cui soddisfazione [...] sacrificare addirittura [...] era costretto a riconoscere [...] della carne, ed il patto diabolico ne [...] un conflitto interiore estenuante, sentito e visto [...] al quale toccava come salario la morte: [...] peccati [...] est» (I, 1, 66), [...] stesso Faust, ripetendo le parole di S. Paolo [...] ai Romani (VI, 23). ///
[...] ///
Paolo [...] ai Romani (VI, 23).