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La città si ferma, [...] quel giorno maledetto che si portò via [...] oltre duecento furono i feriti. Questo di oggi è [...] primo anniversario senza Torquato Secci (il sindaco [...] Bologna [...] proposto di intitolare a lui la sala [...]. E sarà anche il [...] con una sentenza definitiva (quella della corte [...] Cassazione [...] scorso novembre) che ha condannato gli esecutori [...] e chi ha depistato. Sarà il presidente della Camera Luciano Violante a rappresentare le massime istituzioni, nelle celebrazioni [...] piazza Medaglie [...] davanti alla stazione. A partire dalle 10. Un treno straordinario partirà [...] San [...] Val di Sambro, dove [...] alle lapidi che ricordano le vittime degli [...] Treni [...] e 904 Napoli Milano. Nel pomeriggio è atteso Romano Prodi, [...] alle 17. Alle 21, in piazza Maggiore, [...] chiusura della seconda edizione del «Concorso internazionale [...] agosto». LONDRA «Prestai un orolo-gio [...] mia figlia Catherine che stava partendo in [...] in Inghilterra, per andare [...] Grecia [...] al suo ragazzo. Ri-vidi [...] a Bologna quando, rotto [...] venne mostrato per vedere se lo ri-conoscevo». La voce di Harry Mitchell [...] ma le parole stentano a farsi largo. Di mia figlia, del [...] rima-sto quasi niente. Venne identifica-ta solo attraverso [...] che le avevo prestato e [...] pezzo di stoffa che era stata la [...] camicia. [...] comprata nei grandi magazzini [...] a Londra poco prima di [...]. Il corpo di John, [...] venne identificato perché qualcuno della [...] famiglia rico-nobbe la cintura [...]. Segnati dalla perdita Harry Mitchell, [...] Catheri-ne morta nella strage di Bologna del [...] è un ex impie-gato statale di 65 [...] a [...] una città a due [...] Lon-dra, nota per ironia della sorte, proprio perché [...] ita-liano: degli antichi bagni, costruiti durante [...] dei roma-ni, da cui [...] il nome. Sono specializzato in progetti [...] nel dise-gno di navi da guerra. Anche mia moglie Shirley è [...] impiega-ta statale. Dal nostro matrimonio sono [...] Catherine, morta nella strage, Susan che fa [...] Cornovaglia, spo-sata con tre figli, e Alison che [...] nel ministero [...] e Commercio». La scomparsa di Catherine [...] genere ha scosso [...] famiglia. Harry dice: «Ave-va 22 [...]. Si era appena laureata [...] di [...] dove aveva studiato geografia. È lì che aveva [...] John [...] anche lui nato nel [...] e si erano innamorati. Per fe-steggiare la laurea [...] fare un viaggio in Grecia. Avreb-bero voluto andarci in [...] presero un biglietto [...]. Fu così che si [...] alla stazione di Bologna quel 2 agosto [...] bom-ba che li uccise». Harry e la moglie sono [...] membri [...] dei fa-miliari delle vittime della [...] che ha la [...] sede a Bologna. Ogni anno [...] Quando possono partecipano alla manifestazione [...] del tragico episodio. Un modo di [...] insieme. Di solito [...] un raduno nel palazzo [...] Comune, [...] staffette da altre città e vengono letti [...] da altre associazioni. Poi [...] il corteo fino alla stazione [...] lì [...] un minuto di silenzio». [...] Harry e la moglie Shirley [...] sa-ranno, ma hanno già spedito un telegramma [...]. Harry dice: «Purtroppo mia [...] 91 anni è molto malata e devo [...]. Abita da sola a [...] e, quindi, devo andare [...] o tre volte la settima-na». Il rapporto con [...] dei familiari delle vittime [...] dal primo momento della [...] istituzione con [...] del Comune ed è [...] aiu-to: «Abbiamo conosciuto Torqua-to Secci, il presidente, [...] suo unico figlio, Paolo e Daniela Bolognesi, Paola Sola [...] fa da se-gretaria e naturalmente tanti altri [...]. [...] in Inghilterra Shirley ed [...] offerti di rappresen-tare [...] e cerchiamo di fare [...] ricordare alla gen-te e alla stampa la [...] agosto». Infatti Mitchell ha trasfor-mato [...] in un archivio, a disposizione di tutti [...] sapere i particolari della strage e dei [...]. Ha messo insieme decine [...] centinaia di articoli pubblicati in Italia e [...]. Per uno che prima [...] Bologna conosceva [...] solo di sfuggita, è [...] eccezionale: ha compiuto mi-gliaia di ricerche, catalogando [...] di episodi che illustra-no il dopoguerra italiano [...] guerra fredda e del meccanismo politico che [...] di avere luogo. Fino a quel momento, [...] mag-gioranza degli inglesi, mi ero ba-sato sulle [...] dai giornali. Ma dopo [...] ho sentito il bisogno di [...] e mi sono messo a studiare sui libri». Con la meticolosità di [...] oggi Mitchell è in grado di spiegare, [...] tragedia personale, le fasi [...] nostro pae-se: [...] degli Alleati in Italia [...] eserciti, alle pressioni della mafia, [...] degli agenti segreti, dal [...] strategia della tensio-ne. Quando è stato invitato [...] la stra-ge di Bologna nel centro italiano [...] di Londra (Federazione italiana [...] fami-glie) è riuscito a raccontare in me-no [...] degli ultimi [...] passando attraverso il Vaticano, Andreotti, Moro, [...] Licio Gelli, Gladio e [...]. Ha detto: «Ci trovia-mo [...] di un puzzle, tessere di un mosaico [...] ma [...] cosa che dobbiamo fare [...] indietro per via della loro complessità». I fascisti di Terza Posizione Mitchell [...] a interessarsi in particolar modo al gruppo [...] di Terza Posi-zione che si rifugiarono a Londra [...] la strage di Bologna e che non [...] estradati nonostante ripetute richieste ve-nute [...]. Dice: «Sulla pre-senza di [...] Rober-to Fiore in particolare, ex leader di Terza Posizione, [...] diverse lettere [...] primo ministro Margaret [...] e ai ministri de-gli Interni. /// [...] /// Fiore e gli altri [...]. Sono diventati dei businessmen. Due mesi fa hanno [...] permesso di vendere i biglietti per il [...] e hanno dovuto so-spendere questa attività solo [...] uno scandalo sul-la stampa inglese». Mitchell mo-stra le lettere [...] ai mini-stri e il dossier sulle interpellanze [...] degli anni al parla-mento di [...]. Secondo il padre di Catherine [...] fa parte del puzzle che deve essere [...]. Che lui sia diventato [...] informazione primaria, lo prova il fatto che [...] che vogliono affrontare il fenome-no del terrorismo [...] lo chiamano per [...] 4, il [...] il [...] Time Out. Dichiara: «Dico sempre che [...] si arriverà a capo [...]. Spero sem-pre che si [...] respon-sabili. I nomi degli esecutori [...] sapere quelli dei mandanti politici. Vivo con quella speranza. Voglio sapere da chi [...] figlia e il suo fidanzato sono stati [...] Bologna mentre erano in vacanza». Ci presenta una fotografia. Mo-stra una panchina nel parco [...] di [...]. Su una targhetta di metallo [...] al legno sono scolpite le parole: «In memoria di John [...] Ca-therine Mitchell [...] delle famiglie [...] terro-rista a Bologna, Italia, Stazione [...] 2 agosto 1980». La panchina [...] Davanti a quella panchina [...] centinaia di stu-denti. Harry dice: «È un [...] la memoria di mia fi-glia e del [...] anche un modo di dire, sia pure [...] che questa tragedia e [...] ne derivano non verranno mai di-menticati. Sono sicuro che i [...] vittime la pensano allo stesso modo. Anche se io e Shirley [...] a Bologna, al-le dieci e venticinque in [...] e osserve-remo un minuto di silenzio». /// [...] /// Sopra John [...] coetaneo. /// [...] /// [...] «Di lei restò solo [...] Ricordi [...] quiete del padre di Catherine «Ho potuto [...] Catherine [...] attraverso [...] che le avevo prestato [...] per le vacanze con il suo ragazzo, [...] dalla bomba». Harry Mitchell, che vive [...] in Inghilterra, ha perso [...] 22 anni, appena laureata, alla stazione di Bologna [...] 2 agosto 1980 e da allora non [...] di [...] il perché. Fa parte [...] familiari delle vit-time ed [...] «esperto» di cose italiane. /// [...] /// Le tante battaglie La [...] Torquato Per la prima volta a Bologna [...] senza Torquato Secci, presidente [...] dei familiari delle vitti-me [...]. È scomparso [...] scorso, a 78 anni. Era lui che, dal [...] primo anniversario del massa-cro dove morì anche [...] Sergio di 24 anni, riceveva i congiunti arrivati [...] paesi del mondo. Era lui che par-lava [...] nel piazzale della stazione, dopo [...] sfilato per le strade [...]. [...] PAOLUCCI BOLOGNA La prima volta [...] Torquato Secci. Dal 2 agosto 1981, [...] strage, era sempre lui che parlava a Bologna, [...] sindaco, nel piazzale del-la stazione, prima del [...] locomotiva, che ricorda [...] e il massacro. [...] i morti e, fra [...] Sergio, il figlio di Lidia e di Torquato, [...] anni. Stava scrivendo un libro [...] Marmore, nella [...] casa di Terni, quando Tor-quato [...] prime notizie dram-matiche sulla sorte del figlio. Una corsa folle a Bologna, [...] tem-po per trovare ancora vivo [...] il suo Sergio, ma [...] tali da non lasciare nep-pure un [...] filo di speranza. Sergio, straziato dalla bomba, [...] ago-sto. Entrambi i fratelli erano stati [...] dal male, [...]. Sandro non ce [...] fatta. Sergio, invece, dopo cure [...] a superare la malat-tia. Zoppicava leggermente, ma sol-tanto [...] se ne accorgeva. Un bel ragazzo, Sergio, [...] gentile, che si era laureato proprio a Bologna, [...]. Umberto Eco, che era [...] insegnanti, tracciò di lui, [...] un toccante e splendido [...]. Quel maledetto 2 agosto Sergio [...] un amico, a Bolzano. Partito da Forte dei Marmi, [...] prendere la coincidenza a Bologna, che perse [...] di [...]. [...] treno, il massacro. La tomba, che ora [...] anche di Torquato, era stata fatta co-struire [...] Sandro. Babbo e mamma [...] voluta bellissima e si [...] a Guttuso per [...] di disegnare i cartoni [...]. Guttuso aveva accettato volentieri e [...] Tor-quato, finita [...] gli chiese quan-to gli doveva, [...] rispose: «Un mazzo di rose per [...] che era la [...] compagna. Quando doman-dai a Torquato [...] la tragedia e come fosse riuscito ad [...] rispose che se [...] chiesto tante volte anche [...] ri-teneva che la forza di resistere gli [...] anteposto agli interessi personali quelli collettivi. Fu a lui che venne, [...] primo, [...] Associazione dei familiari delle vittime, [...] cui doveva essere eletto presidente. Sobri, a volte duri [...] puntuali, i suoi di-scorsi. Torquato poteva apparire ru-de [...]. La franchezza [...] poteva generare impres-sioni ingannevoli. Capitò anche a me, [...] quando lui mi in-vestì per [...] che [...] doveva ri-ferire con maggiore [...]. Ma diventammo subito ami-ci. Una quercia squassata dalla [...] salda sul terreno. Così ho sempre pensato [...] Torquato, [...] ci ha lasciato [...] scorso, a 78 anni. Mancheranno a tutti la [...] forza, la [...] straordinaria sensibilità, la [...] ferma tenacia nel volere giusti-zia, [...] il suo coraggio. Sei anni di in-chieste [...] dibattimento ci sono voluti perchè la strage [...] non restasse impunita. Tor-quato, con accanto Lidia, [...] processuale, fi-no al novembre [...] condanne per Francesca [...] e Valerio Fioravanti e [...] Licio Gelli, Francesco Pazienza e gli uomi-ni del Sismi, [...] definiti-ve. Non ci sarà Torquato, [...] accanto al sindaco Vitali. Ma noi lo sentiremo [...] vivo. A Bologna, per [...] sentire ancora più vicino, ci [...] Lidia, la dolce moglie, che, con Torquato, ha diviso [...] anni di battaglie per ot-tenere verità e giustizia. /// [...] /// A Bologna, per [...] sentire ancora più vicino, ci [...] Lidia, la dolce moglie, che, con Torquato, ha diviso [...] anni di battaglie per ot-tenere verità e giustizia. (0)
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