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A suo avviso, [...] storico implicherebbe, in quanto tale, [...] colpa originaria: il ricorso a una visione dialettica, anche [...] non più (nel mio caso) storicistica ed evolutiva. [...] è drastica: o la dialettica [...] ontologico [...] e la scelta della [...] è ovviamente a favore del [...]. Così, pur partendo da [...] (« la letteratura è un momento di [...] valore di scambio, che nega e uccide [...] essa continua a sognare »), la [...] è indotta a vedere [...] prodotto di [...] o di un abisso [...] non alla fine della storia ma al [...]. Posto al di là di [...] frattura, [...] non resterebbe che [...]. [...] storico è valicato di colpo [...] anzi volutamente trascurato come la sede [...] (del potere e della [...] « chiacchiera »). Non è questo il [...] una posizione come questa che teorizza [...] tanto dei propri assunti [...] oggetto di ricerca (perché se una verifica [...] può essere solo sociale e storica; al [...] solo il pensiero religioso, che si basa, [...] della fede). Piuttosto, varrebbe forse la [...] che non è un caso che alcuni [...] » del [...] siano approdati a tale [...] della storia alla [...] cancellazione, dal rifiuto di [...] storico al ritrarsi terrorizzati [...] scenario della produzione e [...] passo, per quanto non necessario, è stato [...] di quanto, allora, era possibile pensare. Una nuova storicità?. Da questo punto di [...] moderne, nate [...] di tale crisi, possono [...] ad allargare e modificare la vecchia concezione [...]. Leggendo in tale prospettiva [...] Novecento, Franco Petroni parla di un contributo, che [...] darebbe, alla fondazione di [...] che si avvalga, in modo non episodico [...] scoperte freudiane, mettendo queste in relazione con [...] ed escludendo qualsiasi appiattimento [...]. Al pari delle ricerche [...] Franco Rella 1 e di Francesco Orlando, il mio [...] alla frontiera di discipline diverse e di [...] del marxismo, ispirato alla Scuola di Francoforte [...] maneggiare categorie e strumenti di natura freudiana. Ne deriverebbe la possibilità [...] tipo di storia letteraria, capace di dare [...] (come è [...] tale ottica si colloca [...] di N. Lorenzini (Ancora Baudelaire, in [...] Alfabeta [...] 1982, 37), uscita quando già queste [...] note erano state scritte. Anche la Lorenzini mi accosta [...] Rella per [...] di una « [...] del soggetto che recuperi, con [...] senso del passato e della storia, le valenze conflittuali [...] frammentario ». E in effetti [...] alla rimozione del soggetto [...] di Rella e la mia. Quanto alla rivalutazione del [...] che viene affrontato soprattutto da Leonetti, per [...]. ///
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Quanto alla rivalutazione del [...] che viene affrontato soprattutto da Leonetti, per [...].