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Hitler (a destra) durante [...] con sistemi di comprensione [...]. [...] al razzismo il passo era [...]. Alla naturale avversità dei [...] conservatori contro il movimento operaio e le [...] sinistra, corrispondeva [...] estremo della società, il [...] falliti, degli uomini senza un mestiere e [...] la classe dei lavoratori e verso [...] che costituiva la [...] forza, il socialismo marxista. Hitler, che spesso era [...] pugni dagli operai, detestava il marxismo. Egli, per esempio, non [...] proletario, il fatto cioè, [...] tedesco considerasse compagni di lotta gli operai [...]. Così pure gli riusciva [...] cattolico. Andava tuttavia spesso ad [...] di Vienna, Carlo [...] che si diceva cattolico, [...] violente concioni contro gli ebrei. Più ancora seguiva con passione [...] discorsi di un certo Giorgio von [...] capo di un Partito [...] razzista, antisemita, favorevole [...] da parte della Germania. Quando giunse per Hitler [...] del servizio militare egli non [...] nelle file dell'esercito austriaco, dove [...] potuto [...] a fianco di soldati delle [...] razze non tedesche. Riuscì in un primo [...] dichiarare rivedibile, ma non si presentò negli [...] visite di revisione. Fu perciò dichiarato renitente [...] venne ricercato dalla gendarmeria. Hitler lo seppe e [...] in salvo. Quando partì da Vienna [...] del 1913. Aveva 24 anni, era [...] un parente o un amico che lo [...]. Portava con sé un [...] amori e di più profondi [...] ai quali il suo [...] abbarbicato. Era orgoglioso di appartenere [...] amava la Germania, era pangermanista ed odiava [...] alla gloria ed alla potenza tedesca, secondo [...] il giudaismo, lo slavismo, il cattolicesimo, il [...]. Queste idee dopo cinque anni [...] erano diventate la sostanza della [...] natura e lo ispiravano in ogni azione. Essendo nato sulla frontiera [...] Baviera, [...] considerava bavarese e ci teneva a [...]. Naturalmente scelse come [...] nuova residenza la capitale della Baviera, Monaco. Questa città, del resto, [...] maggior centro artistico della Germania e il [...] Adolfo [...] ancora delle velleità artistiche. Le sue illusioni, però durarono [...] poco. Anche a Monaco conobbe [...] la fame e visse quasi di mendicità. Probabilmente egli avrebbe continuato a [...] sempre più in basso se un avvenimento mondiale non [...] venuto a dare una svolta alla [...] vita:la prima guerra mondiale. Quando essa scoppiò il [...] la grande maggioranza del [...] tedesco [...] con frenetico entusiasmo. Come abbiamo detto, infatti, [...] Hitler, erano le idee di un gran [...]. Ben pochi erano in Germania [...] non erano stati contagiati [...] pangermanista e che non [...] superiorità del loro paese sugli altri. Tutti, con poche eccezioni, [...] vittoria e vedevano in essa la risoluzione [...]. Anche a Monaco la [...] piazza ad osannare e nelle prime file [...] Hitler. Una fotografia giunta sino [...] lo mostra col viso sorridente e gioioso. Il giovane, che nel [...] anno era riuscito a farsi dichiarare inabile [...] austriache, rivolse subito una domanda al re [...] Baviera [...] gli fosse permesso di arruolarsi in un [...]. Vi era necessità di [...] momento e il permesso fu immediatamente accordato. Hitler fu assegnato al [...] fanteria bavarese e già in ottobre era [...] la zona di guerra. Ancora pochi giorni ed [...] sul fronte di [...] coinvolto in una delle [...] sanguinose battaglie di tutta la prima guerra [...]. Per tutta la durata [...] Hitler non ricevette né lettere né cartoline. [...] compagni attendevano ansiosamente la posta, [...] per lui non ve [...] mai. [...] era la [...] famiglia, la guerra una lotta [...] far trionfare le sue idee. Non vi è dubbio [...] un valoroso combattente. Nel dicembre 1914 gli [...] croce di ferro [...]. Fu scelto come staffetta [...] suo sergente Max Amman domandava un volontario [...] pericolosa, egli si offriva sempre, mentre i [...] finta di dormire. Il 7 ottobre 1916, a [...] fu ferito da una scheggia [...] granata in una gamba e inviato in un ospedale [...] presso Berlino. Quivi trascorse le sue ore [...] ozio leggendo Clausewitz, il grande teorico tedesco della guerra. Andò in licenza a Monaco [...] trovò in un ambiente nel quale ai [...] subentrate la stanchezza della guerra e la [...]. La città, inoltre, era [...] che approfittava [...] per procacciarsi lauti guadagni. Il pangermanismo non era [...] e Hitler era guardato con antipatia. Si fece richiamare al [...] giunse in tempo per partecipare alle ultime [...] della primavera 1918. Il suo valoroso comportamento [...] croce di ferro di I classe, distinzione [...] quasi impossibile per un uomo di truppa. Negli ultimi giorni della [...] agli occhi da gas chimici. E fu [...] che a lui e [...] venne comunicata la definitiva sconfitta della Germania. Abbiamo già visto che [...] socialdemocrazia, saliti al governo, non toccarono le [...] Germania imperiale. I padroni delle industrie [...] i latifondisti feudatari della Prussia orientale [...] burocrazia, [...] clero, [...] casta militare rimasero al [...] non persero nulla del loro, potere. Fu la loro propaganda [...] dalla testa dei dirigenti [...] popolare, inventò e diffuse [...] falsa della fine della guerra. ///
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Fu la loro propaganda [...] dalla testa dei dirigenti [...] popolare, inventò e diffuse [...] falsa della fine della guerra.