[...] vengono a saldarsi due [...] di Blasetti, Camerini, Barbaro, Chiarini e quella [...] Cinema, [...] a operare nel periodo attorno alla guerra, [...] parte operando, col suo [...] Ossessione) la rottura realistica [...] ed esplicito. Con una intonazione antifascista sempre [...] « militante ». [...] più [...] per il cinema : [...] due forze « culturali » che, singolarmente [...] civicamente », conferiscono definitiva e irripetibile coloritura [...] a svolgere, come sappiamo, una funzione tanto [...]. Poi perchè fu così [...] i più significativi registi neo-realisti di dopo [...] esperienze pratiche, conquistarono il « mezzo », [...] armi « tecniche ». Infine perchè si riabituarono, [...] a romanzi [...] al « racconto ». E c'è anche un [...] vivo di ripudio della retorica ecc. A questo punto, siamo ben [...] « spiegato » tutto. Abbiamo solo cercato di [...] travaglio, e lottando (spesso con una certa [...] » e dunque scioltezza, libertà culturale anche, [...]. Bisogna aggiungere che, via [...] situazione italiana viene ai suoi tragici nodi [...] diventa, operando su tutte [...] (e nessun cineasta di qualche valore, con [...] consapevolezza, è sordo a una tal voce), [...] nuova cultura (5), [...] fa dramma, il dolore [...]. Nasce Ossessione, ed è [...] un tempo, [...] data di nascita del [...] Visconti convogliava in [...] opera, in un film [...] le proteste, [...] e lo sdegno di [...] di intellettuali, avidi di toccare, di saggiare [...] quel mondo che per venti anni il [...] di nascondere, di disperdere. [...] io credo, è da [...] fruttifero che ancor oggi fecondamente opera ; [...] unitario, al di là di tutte le [...] politiche, anche stilistiche degli uomini, il movimento [...] che [...]. [...] ha un significato culturale [...] segna [...] degli strati più reazionari [...] crea le premesse per la formazione di [...] non astratta e retorica (nazionalistica) ma concreta [...]. Forse perchè [...] a maneggiare un « [...] abbiamo visto essere suggestivo e « attuale [...] altro, e per [...] natura bisognoso di andare [...] ed [...] i problemi, è certo [...] cinematografici hanno sofferto profondamente le limitazioni delle [...] dal resto del [...] italiano ; lo [...] « conoscere » [...] Italia angariata e messa [...]. La vita sociale italiana [...] punto che letteralmente, nel loro aspro isolamento, [...] « costretti » a [...] i bàttiti. Letteralmente, ho detto: noi non [...] che i militanti [...] andavano continuamente in prigione (e [...] dovemmo farne la prova « personale », per [...] che [...] Gramsci, ecc. Il fascismo era riuscito, [...] di dire, a dividere in [...] formati da muraglie di [...] classi [...] ; a eliminare non [...] della conoscenza, ma perfino la curiosità più [...] tipo paternalistico. Tanto poterono le cortine fumogene [...] «sfrenata demagogia e [...] ma soffocante e frastornante « Weltanschauung » [...] a oltranza, del « tutto [...] bene nel migliore dei mondi possibili ». Proprio perchè il processo [...] realistica e [...] di tentativo [...] un barlume tra le [...] preesistente e dunque radicato ; e, con Ossessione, [...] altri due film (sorti, si badi bene, [...] rispetto [...] di Visconti ; anche [...] di Cinema e di Bianco e nero [...] influito su Zavattini, De [...] Blasetti [...] Tel-lini che ne sono gli autori) che [...] esigenze « critiche » e contengono germi [...] di conquista di realtà ignote al cinema [...] I [...] ci guardano e Quattro [...] nuvole. E consideriamo accessori, oramai, [...] tutto sommato « casuali », film come Fari [...] e Uomini sul fondo ; laddove un [...] dovrebbe trascurare, insieme ad Acciaio, che rappresenta [...] la conclusione estrema [...] discorso « anti-retorico » [...] di Emilio [...] Non sono quindi [...] con Ippolito Pizzetti (v. Secondo me, egli è [...] giudizio sulla « poetica, o rettorica, del [...] e trascura il dato esterno (censura ecc. Nè mi paiono da [...] giudizi negativi su talune opere (Miracolo a Milano, [...]. ///
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Nè mi paiono da [...] giudizi negativi su talune opere (Miracolo a Milano, [...].