Nabokov [...] usa il filo del suono [...] spostarsi da un dettaglio [...] e per suggerire una complessa [...] spaziale. [...] scena si dispiega lentamente [...] occhi [...] che ascoltano» finché ci [...] di fronte ad un [...] di opzione [...] fluida e continua di [...] e complesso (quello stile tanto ammirato, cioè, [...] Àndré [...] ma anche adoperato in [...] uno dei pochi registi ammirati da Nabokov: Federico Fellini). Ma questa memoria è [...] in termini squisitamente visivi. Il poeta si avvicina [...] la deliberazione calma e guidata del carrello [...] da presa, « sempre. Sono messe in rilievo [...] ottiche della scena, sia « [...] della luce e [...] sotto un fogliame vivo [...] e il « tremulo prisma » [...] il soggetto vede « [...] parenti e amici intimi, labbra mute che [...] in un discorso dimenticato » [...]. Anche il movimento viene [...] riflesso cinematografico, sia esso « il fumo [...] o « il piccolo elicottero di un [...] cala delicatamente sulla tovaglia »: esempi nei [...] è scelto come fa il cinema (ce [...] 1969 [...]. Alla fine appaiono i [...] in virtù di un espediente che viene [...] cinematografico: « nel posto dove siede il [...] quel periodo, vi è [...] mutevole, una successione di [...] in dissolvenza; la pulsazione dei miei pensieri [...] quella delle ombre del fogliame e muta [...] in Max, questi [...] e [...] nel maestro di scuola; [...] spiegamento di tremule trasformazioni è ripetuto» [...] p. La tecnica cinematografica viene [...] e fornisce la similitudine fra i tremolii [...] ombra degli alberi e i movimenti meccanici [...] da presa. La fotografia e le [...] sono una presenza cosi forte [...] di Nabokov perché la fotografia, come abbiamo visto, è [...] lui il modello per ; [...] della memoria. ///
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La fotografia e le [...] sono una presenza cosi forte [...] di Nabokov perché la fotografia, come abbiamo visto, è [...] lui il modello per ; [...] della memoria.