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[...] e della società, dal [...] che continuava ad accumularsi insieme alla miseria. Ma [...] la tragedia ha bisogno [...] ottimistica cerche possa essere catartica, il pessimismo [...] dette piuttosto la commedia violenta, forte, spietata, [...]. La tragedia evadeva anche [...] incorniciatura architettonica dello spirito greco di Eugenio O'Neill [...] sorta di fato moderno incombente [...]. Ma ci furono anche [...] Clifford Odets e il romanzo di Caldwell [...] e di [...] Fast [...] e di altri che [...] al dramma, da [...] ad Hollywood, che iniziano [...] di massa per essere assorbiti dal cinema [...] migliori film che [...] ha dato finora. Questa è una letteratura [...] che appartiene alla decade della protesta cui [...] se tardivamente. Essa va fino alla [...]. [...] ci domandiamo: [...] di siffatta letteratura fu [...] che si ispirarono al grido della protesta, [...] tutta la [...] portata e ne compresero [...] Forse, dobbiamo rispondere; ma certamente non tutti. Il giudizio sulla letteratura [...] del [...] più che un giudizio [...] essere un giudizio politico, e la sincerità [...] va misurata con la [...] personalità politica. Lo scrittore, infatti, evade [...] vera arte nella misura con cui evade [...] vita e dalle conseguenze che [...] sincera pone al suo [...]. Il giudizio di questa [...] dei suoi migliori rappresentanti sta nel modo [...] e questi sono passati e passano attraverso [...] fuoco. In fondo, mentre la [...] per reclamare i suoi diritti e dal [...] conquistava posizioni certamente avanzate rispetto a quelle [...] crisi, subdola e cinica strisciava la forza [...] volgerà la protesta ai fini inconfessati [...] e dello sfruttamento. La protesta, in mano [...] rivolta ad occultare gli scopi imperialistici di [...] che, in nome delle quattro libertà, getterà [...] protesta contro i nemici esterni del [...] volta da sé le conseguenze della protesta [...] di conquiste [...]. La terza decade, quella [...] 1940 al 1950 è la decade della [...] Hiroshima, della letteratura di un [...] diviso, dilaniato [...] di una inumana superbia, la superbia che [...] stragi, [...] sfruttamenti, profondi [...] interminabili battaglie alla libertà [...]. Dove sono gli scrittori [...] depressione? si domanda un critico americano. Non sono apparsi alla [...] guerra mondiale. Nessun capolavoro ne è [...]. Lo scrittore di Caporetto [...] ara, il Dos Passos [...] I Tre Soldati hanno taciuto per tutta la [...]. Essi si sono recati [...] campi di concentramento, hanno visitato i paesi [...] capito che un giro turistico non è [...] un mondo non più in ribellione, né [...] ma un mondo deciso a combattere la [...] difendere la pace. Steinbeck si è ridotto [...] romanzetto degno appena di un principiante, e [...] Bus, rinchiuso in una [...] cara agli [...] e ai nauseati della [...]. Perché quelli che ebbero [...] alla aspettazione dei loro lettori? Perché la [...] cui si era evoluta la ribellione del [...] è [...] volta trasformata col trasformarsi [...] americano e dei popoli del mondo dalla [...] 0 meno chiaramente, nemici delia [...] le spiegazioni che vengono [...] americani è la «paura, la instabile situazione [...] del vecchio concetto americano [...] splendido isolamento ». Non meno importante di [...] la costatazione che « alla fine della [...] potevano celebrare la vittoria in città non [...] seconda guerra mondiale aveva portato prosperità a [...] rimasti a casa; che [...] guerra avrebbe potuto portare [...] anche per gli americani ». Dunque, per lo scrittore, [...] ideali raggiunti, non eroismo di soldati da [...] certezza di un avvenire da anticipare. Ma una cruda realtà [...] assale [...] un grido unanime di [...] cinismo aperto e disumano che non può [...] ideali traditi, che non può fare più [...] caduti dimenticati, [...] vuol ripetere la strage [...] stessa. E di fronte a [...] dilemma: o impugnare la bandiera della libertà [...] tacere. Di [...] da questo dilemma, una [...] due campi opposti, in cui il campo [...] tacciono non è che un alleato dei [...]. Hiroshima ha gettato sulla [...] forza di un giudizio finale, la necessità [...] netta e definitiva, perché la cultura non [...]. Né coloro che dominano [...] ed economica [...] ammettono oramai il compromesso [...] non possono sfruttare. La politica di guerra [...] servirsi del compromesso; i popoli e, con [...] artisti, interpreti [...] del [...] non si [...] hanno visto. Ne consegue la condanna [...] che la coscienza della [...] o la venalità che accaparra e distrugge [...]. Quelli che hanno ricucita [...] postbellica con la protesta del [...] sono perseguitati, ma la [...] si è spenta : i « dieci [...] artisti di Hollywood hanno trovato nella loro [...] Howard Fast è una [...] Paul Robeson è [...] potente che rintrona alle [...] e anima gli uomini alla lotta per [...]. Se fu assente, però, [...] della guerra, non mancarono i cronisti, i [...] soldati che dai fronti del fuoco inviarono [...] per i grandi quotidiani e le riviste [...]. Non mancarono narratori nei [...] assente il culto della forma perchè intenti [...] nuova, esatta, breve, giornalistica, assaliti dal terrore [...] spettacolo della miseria e della morte. Ma in tutta questa [...] dilettante in arte, c'è ancora il turista, [...] che fresco del mondo raccoglie non sceglie, [...] disegna non dipinge. Letteratura di evasione, non [...] anche tutta questa produzione letteraria di guerra [...] da premesse antipopolari, [...] poiché sono razziste in [...] nella forma. Ma la decade di Hiroshima [...] tutta [...]. Guardiamo anche a quella [...] in America ha il beneplacito delle sfere [...] proprio da questo lasciapassare riceve il marchio [...]. ///
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Guardiamo anche a quella [...] in America ha il beneplacito delle sfere [...] proprio da questo lasciapassare riceve il marchio [...].