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Abbiamo fatto appena in [...] per le affermazioni del colonialismo narrativo a [...] e De Crescenzo, il leone partenopeo, riscatta [...] posto [...] dominio di Grisham sembra [...]. Sale in classifica anche il [...] «seguito» del fortunatissimo [...] a sorpresa La. La giuria Mondadori, lire [...]. Con il suo romanzo [...] Stephen [...] mani di [...] Sperling, lire 6. /// [...] /// E nel frattempo incombe il [...] hm [...] Vasquez Montalban, Terme, edito da Feltrinelli. [...] Giorgio [...] DI VIAGGI. Estate, vacanze, club [...] ombrelloni, esotismi frullati e avventure [...]. Niente di male, anzi, [...] andare a rovinare paralisi incontaminati. Magari con il correttivo [...] ci ricordino il valore del viaggio. Ad esempio il Bruce Chatwin [...] di Anatomia [...] (Adelphi, [...]. Scritti dispersi, saggi, abbozzi [...] raschiatura di fondi di barile, piuttosto una [...]. Chi puntasse al [...] recuperi 0 [...] libro Marc Cooper, Sulle [...] Che Guevara (Feltrinelli [...] ha un anno ma [...] Cultura nostra Che dirà il dottor [...]. [...] sforzo di Veronesi a [...] apparso innocuo e penino un po' patetico [...] stato lui lo stratega). Da mesi, anch'io, che [...] giurato e non ho amici tra I [...] sari il vincitore del prossimo Strega. Neppure Veronesi lo Ignora. Colpisce come la lecita [...] abbia sollecitato titoli e pareri. La cultura italiana e [...] si cibano anche di questo. Remo Ceserani, . Tutto nasce dal viaggio [...] Italia [...] professor [...] giornalista tedesco impregnato di [...] del suo segretario dottor [...] del 94, incontrano pioggia, Berlusconi [...] poeti, critici, giornalisti e architetti, tutti lieti [...] zoo del potere. La tessitura del racconto, Viaggi" [...] Italia del professor [...] (pubblicato or ora dal Mulino) [...]. A parte [...] giornalista tedesco impregnato di [...] e virtù ci sono tutti in una [...] arriva tardi, felicemente sospesa nei giudizio, sottilmente [...] Basta specchiarsi. Però sfugge a tutti [...] premi e letterine, tra congressi e incontri, [...] a fare? [...] del ministero della cultura [...] dovrà mai pensare un Intellettuale, ad esempio [...] sono Veronesi, [...] e tutti gli amici [...] A [...] nella politica? A suonare II [...] si negava [...] un breve intervento [...] numero della rivista [...] Giancarlo Consonni, che è [...] si chiede quanta responsabilità abbia la cultura [...] Italia ormai lo scontro sociale si è ridotto [...] di [...]. Ne ha, ne ha, Consonni, [...] vero che il senso delle misure si [...] 1 professori di Ceserani sono felici del [...] se le idee si sono ridotte a [...] meccanismi sociali indotti dal mercato, [...] gesti, le [...] le città, 1 paesaggi [...] dicono nel loro degrado [...] della cultura a [...] collettiva su valori e [...] toccano poi modi, gesti, comportamenti, le forme [...] i rapporti con [...]. Una cultura progettante? Oppure [...] politica? Niente di questo, Ma una cultura [...] accanto alla città dei luoghi del convivere [...] parola, del gesti e delle cose, dove [...]. Sembra semplice, detto cosi. Però è necessario scendere [...]. Una volta si sarebbe [...] maniche», Ma la fatica, come [...] chiede tanta dedizione e [...]. Susan Sontag narra gli intellettuali [...] fronte al virus La [...] di una [...] raccontato [...] al libro di Susan [...] «Marno [...] Tartaruga, p. /// [...] /// Temi: le [...] del governo [...] mercato di [...] In Branda agli [...] degli anni Notante [...] du [...] 1991). /// [...] /// [...] Così viviamo ora ed è [...] cronaca serrata, fredda, mai sentimentale, a tratti umoristica, di [...] giornata, settimana o [...] qualsiasi nella vita di un [...] qualsiasi di amici. Il luogo è New York [...] è appunto, [...]. Siamo, come ben annuncia il [...] alle prese con una vicenda comune e con la [...] banalità. Banalità del vivere, incontrarsi, [...] innamorarsi, lasciarsi e riprendersi, fare i conti [...] e le larghezze dei sentimenti, paura, gelosia, [...] delusione, senso di esclusione è inadeguatezza, rimpianto, [...] disgusto, Vigliaccheria, generosità, irresponsabilità, [...] tonalità del male Ma [...] su cui Sontag punta lo sguardo è [...] tempo storico ben definito. [...] del titolo è il [...] anche [...] vive, [...] separato dal prima e [...] un dopo che non si sa neppure [...]. [...] che ha creato [...] e quel cosi, funzionando [...] periodizzante, è la comparsa del virus Hiv [...] sindrome da immunodeficienza acquisita. E il linguaggio, il [...] Susan Sontag ha scelto per rivelarci come [...] è ciò che rende memorabile la [...] "storia"». In un pugno di [...] sature da provocare in chi legge una [...] ventisei personaggi (uno per [...] inglese). Ciascuno dice ciò che, [...] che fa da fulcro al racconto, ha [...] uno o più degli altri personaggi, che [...] sono «portatori» di un sentito dire di [...] mano. Che cosa succede a [...] intellettuali [...] quando uno di loro [...] Aids? Certezze che vengono messe in discussione, [...] ,. /// [...] /// Attorno alla [...] camera [...] e, [...] al suo appartamento prendono a [...] vecchi e [...] amici, ex amanti, persone che hanno [...] il malato rapporti di maggiore o minore intimità. La normalità, il «riaggiustarsi» [...] di uno scenario che sieropositività e Aids [...] profondità, è infatti il grande tema su [...] Sontag [...] di misurarsi già [...] in Italia a malapena [...] inizia a variare di quella che, da [...] in [...] o in [...]. Se nel successivo [...] e le sue metafore, [...] (Einaudi, 1992), la scrittrice [...] Aids alla luce della teoria culturale, in questo [...] occhio è puntato con ostinata, esplicita fissità [...] quotidiana del vivere in tempo di Aids. Ricordo, quando lessi il [...] volta, proprio in quegli anni e a New York, [...] pensato che, in attesa [...] farmacologico capace di debellare o contenere il [...] potevano funzionare da antidoto con la stessa [...] geometrica ricostruzione di Sontag. Quale strumento più efficace, [...] tanto le spinte paranoidi di chi, nella [...] America di quegli anni, voleva relegare sieropositivi [...] a [...] simili a lebbrosari per [...] quando le isterie allarmistiche dei cosiddetti organi [...] racconto che si limitava a dare conto [...] di amorosa riorganizzazione ogni volta che abbiamo [...] problema che ci riguarda [...] di voci creato da Sontag, [...] di «corpo unico» che emergeva dal sovrapporsi, [...] battute riportate e riferite, diceva, del copione [...] meglio di qualsiasi spiegazione sociologica o scientifica. [...] di sapere la ve-rità [...] malattia propria o delle persone amate e, [...] il [...] di dimenticare tutto o [...] non sapere. La pratica comunicativa indiretta, [...] che mette in grado [...] dolore e la paura [...] in esperienza non solitaria, [...] la rete delle relazioni in luogo obbligato [...] rassicurante insincerità. Generazione allo [...] viviamo ora è, a [...] pìccolo e prezioso documento di storia sociale. Nelle sue pagine si [...] collettiva di [...] generazione: il suo passare [...] continuità da un massimo di libertà e [...] un massimo di ri-. Ma un buon medico [...]. A volte era lagnoso. Non sopporto che vengano [...] ogni mattina a prendermi il [...] che se ne fanno di tutto quel sangue, pare [...] detto; ma dov'era finita la [...] rabbia, si chiese Jan. Per lo più era [...] sempre a [...] come stai tu, come [...]. È cosi [...] adesso, disse [...]. È così carino, disse Tanya, (Carino, [...] bofonchiò Paolo). E lui continuava a scrivere [...] suo diario, senza [...] a nessuno, anche se Tanya, [...] per prima una mattina dì fine inverno, e [...] a sonnecchiare, ci diede una [...] e restò inorridita, secondo Greg, non da [...] aveva letto ma dal crescente [...] della [...] grafia: nelle pagine recenti, stava [...] filiforme, meno leggibile, e alcune delle righe serpeggiavano e [...] lungo la pagina. Ma in un quadro o [...] una foto non si può mostrare [...]. Si può soltanto mostrare [...]. È ancora vivo, disse Stephen». I ventisei personaggi di Sontag [...] buona campionatura di una certa New York [...] stordita, spaventata, impoverita, eppure disperatamente attaccata alla [...] suoi [...] creativa, ostinata, resistente, per [...] vedere azzerate nel calderone ideologico [...] Aids le proprie ancora [...]. Se, [...] in [...] letteratura, saggistica, [...] arti visive nordamericani sono riusciti in molti [...] di sieropositivi-tà e di Aids senza pietismi [...] è perchè nella società americana si erano [...] come quella descritta da Sontag. Comunità miste, maschili e [...] e bisessuali, più attente alle soggettività dei [...] non alla loro provenienza geografica, origine etnica, [...]. Gruppi di amici, spesso [...] artistiche e intellettuali, quasi sempre single, emancipati [...] ricatti familiari, ma anche privi di quel [...] che, se pure con costi psicologici alti, [...] da noi, talora garantisce. E viene davvero da [...] pagine di Sontag -amici [...] di continuo, che sì danno il turno [...] malato, che si ridìsegnano la vita in [...] spazio ai suoi e ai propri [...] i suoi dieci anni, proprio per il [...] cui narra, da noi Così viviamo ora [...] come testo [...]. Da noi, dove di Aids [...] bene alcune associazioni del volontariato e mate [...]. /// [...] /// Da noi, dove di Aids [...] bene alcune associazioni del volontariato e mate [...]. (0)
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