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È scritto [...] numero del Bollettino semestrale [...] in Europe» pubblicato in [...] riferito al periodo [...] 1997. Il Bollettino, nella parte [...] una pagina al caso [...] Calabresi riassumendo tutta la [...] con un elenco dei «dubbi»: «Tra questi [...] misura in cui il verdetto finale è [...] non confermata di un [...] la cui deposizione risultò, [...] contenere contraddizioni e imprecisioni, e anche la [...] scomparsa di corpi del reato fondamentali dopo [...]. In un caso, un [...] è stato distrutto circa cinque mesi dopo [...] penale contro i tre prigionieri». Il Segretariato internazionale di [...] che ha sede a Londra, [...] più volte espresso dubbi e perplessità sulla [...] portato alla condanna di [...] Bompressi e [...] nel dicembre scorso, pochi [...] presentazione [...] di revisione, della quale [...] una copia. Fra 24 ore sapremo se [...] Corte [...] di Milano [...] Continua, Giorgio [...] e Ovidio Bompressi con-dannati definitivamente [...] 22 anni di carcere per [...] del commissario di polizia Luigi Calabresi. [...] sostenuta dai gruppi [...] il poliziotto viene accusato [...] Giuseppe Pinelli precipi-tato da una [...] della questura di Milano nei giorni con-vulsi della strage [...] piazza Fontana. Per anni gli inquirenti [...] più diverse senza concludere nulla. Poi [...] del 1988 arriva Leonardo Marino, [...] frittelle a Bocca di Magra, un passato [...]. Accusa [...] e [...] di essere i mandanti [...] del commis-sario Luigi Calabresi. Secondo Marino, a sparare [...] Bompres-si. Inizia un calvario giudiziario che [...] anni [...] anche la vedova Calabresi, Gemma Capra, convinta dalle [...] di Marino a costituirsi parte [...]. Il rac-conto di Marino [...]. Dice che la Fiat [...] del 1972 era blu e non beige. Indica come via di [...] delitto, via Giotto (o via Belfiore) verso [...] Wagner, [...] dalle testimonianze oculari risulta che gli assassini [...] via [...] diretti [...]. [...] alla caserma dei carabinieri il [...] luglio 1988. Non è stato Ma-rino [...] carabinieri, ma i carabinieri da Marino e, [...] per venti giorni, sempre di [...] colloqui mai verbalizzati e [...] del giudice istruttore, Marino si è intrattenuto [...] quali per [...] non hanno mai svelato [...]. Dopo una istruttoria dibattimentale guidata [...] giudice Manlio [...] con [...] rappresentata dal sostituto procuratore Ferdinando [...] il 2 maggio 1990, la [...] condanna a 22 anni [...] e [...]. Il processo era durato [...]. Tutti gli imputati fanno appello [...] per [...] personale decisione. [...] capo di [...] seguirà per [...] di «trascinamento» la sorte di [...] e Bom-pressi, qualunque sia la [...] della Cassazione. La [...] la prima sezione della Cassazione [...] tutto e [...]. [...] e lo stesso Marino, reo [...] sono assolti [...] accusa [...]. /// [...] /// [...] è annullata per difetto di [...]. Nel 1995 parte un [...] dal presidente Gian-giacomo Della Torre. La [...] novembre [...] è di con-danna per [...] di Marino è prescritta. Adriano [...] contesta duramente la conduzione [...] Della Torre e lo [...] avere espresso un parere [...] di lui e gli altri imputati prima [...]. Il [...] e sei processi, la quinta [...] penale della Cassazio-ne dopo tre ore e mezzo di [...] di consiglio, respinge i tre ricorsi. [...] e [...] in carcere, condannati a 22 [...] come deciso [...] pro-cesso in corte [...]. Due giorni dopo [...] e Bompressi varcano il [...] Don Bosco di Pisa. /// [...] /// Giorgio Sgherri [...] Il [...] Fo di Fo Dario Fo [...] suo spettacolo «Marino libero! Lo spettacolo continua. Oppure il processo, [...] il [...]. Però su un palcoscenico, come [...] Nobel non ha lasciato passare [...] senza comunicare la [...] solidarietà a [...] poco alla volta i materiali [...] recita di ieri sera per la «prima» [...] libero! Marino è innocente! A [...] avevamo assistito una settimana fa [...] Cologno [...]. [...] persone plaudenti e ridenti, un [...] che avremmo temuto di reduci ed invece erano [...] perso-ne [...] milanese, fatta ec-cezione per [...] e Consolo. Il pubblico, come si [...]. Poi [...] è an-data a Torino, contestata [...] dai soliti cretini. Dario e Fran-ca non [...] Aosta, al festival della satira e [...]. Ma a pezzi, «sperimentali», Dario Fo [...] già letto il suo lavoro in altre [...]. [...] per la tv e la [...] domani sera, rinviato [...] giorno per non interfe-rire, dopo [...] conosciuto probabil-mente la sentenza a proposito della revisione del [...] (tre senatori di An, De Corato, Pontone e Ragno, [...] chiesto che lo spettacolo ven-ga preceduto da [...] intervista al presidente della Corte [...] processo che ha condan-nato [...] e compagni, per «comple-tare [...] ma con quale spirito potrebbe [...] il presi-dente?). [...] non mancherà. Non è mai mancato ancora, [...] Dario Fo è il più fortunato, opulento, dirompen-te, imprevedibile [...] difensore [...]. /// [...] /// Alla fine chi non [...] Le parole valgono poco. E talvolta valgono poco [...]. Dario aveva quella di mettere [...] scena la più meticolosa ri-costruzione [...] del com-missario Calabresi, via Cherubini, [...] maggio 1972, ore 9,15. Ma nel corso di due [...] si può [...] sopra gli [...] si può [...] dimentica-re, confondere. Chi ascolta sovrap-pone giudizi [...] mandate a mente e date per certe. In teatro non si [...]. Resta la solita splendida [...] ai [...] o delle fabbriche occupate [...] Pa-lazzina Liberty, quando si era tutti compagni e [...] intrecciava alla vita quotidiana e le trame [...] dello Stato o il malgoverno [...] andavano in teatro come [...] fosse la continuazione se-rale della piazza, non [...]. Nella sonora risata che Dario Fo [...] ancora vi è forse [...] so-pravvivenza di continuità, che [...] le facce diverse, le disposi-zioni hanno negli [...]. Lui con generosità prosegue nella [...] civile e morale e dalla [...] arte. Basta un gesto, [...] di oc-chi, una smorfia, [...] su quei piedoni smisurati per toccare il [...] il riso è il più bel regalo, [...] proposito di una tragedia è un modo [...] ma per rivelare, è [...] della [...]. [...] artigianale. Bastano alcune lenzuola dipinte con [...] mappa dei luoghi [...] una poltrona, una sedia, il [...] uno schermo sullo sfondo dove proiettare i disegni di Dario. I manichini dei quattro [...] Bompressi, [...] e Marino, assistono in [...]. Franca Rame interloquisce: è [...] raddrizza la memoria [...]. Fo conduce per due [...] senza respiro e comincia da Piazza Fontana, [...] di quel terribile dicembre, risale agli anarchici [...] quando vengono fermati, soffrono di un raptus: [...] anarchici. Così quando gli prende [...] giù dalla finestra della questura. In poche movenze, di [...] braccia, spiega la differenza tra malore passivo [...] quel-lo che condusse appunto [...] Pinelli alla morte. Cominciò la cam-pagna di Lotta Continua [...] il commissario Calabresi, fino [...] davanti a casa. Seguono le inda-gini, i [...] di quasi [...] fino alla confessione di Mari-no. E [...] Dario la racconta per [...] dettaglio, aggiunge qualcosa di suo dialogando con [...] baffuto. [...] il furto della macchina, [...] con il pensio-nato [...] che usciva da un cor-tile [...] la [...] con Bompressi sono raccontati con [...] attenzione ai verbali, agli interrogatori, alle confessioni, alle perizie. [...] rigoroso, come se fosse [...] giudici, ma non rinuncia al suo me-stiere [...] ripete. Basta un cognome storpiato o [...] per dare il via a una gag. Oppure è [...] degli oggetti rinve-nuti nella macchina [...] e «dimenticati» da Marino: il para-pioggia, gli occhiali da [...] una pila, le palle da tennis. Oppure è il [...] dopo lo scontro: gesti da [...] mimati con un effetto comico che trascina. Oppure ancora il caffè [...] che fa? Sono andato [...] caffè. E dove? Nel bar [...]. Con i guanti? Con [...]. [...] po-teva immaginare: indagini malfatte o [...] e poi un pentito di [...]. [...] tutta per convincerci con gli [...]. Ma ci convince di più [...] la [...] con le mani. Non si può essere [...] siano andate le cose. Lo spettacolo è particolare, anche [...] un anarchico» [...]. Cioè di venti anni [...]. Allora si usciva più [...]. Adesso probabilmente succede il [...]. Durante lo spettacolo Dario [...] indignazione: e se non vi siete indignati [...]. [...] magari ci si indigna. Fo convince chi è [...]. Per gli altri [...] è un omaggio al Nobel, [...] e un atto di fede nella verità [...]. Oreste Pivetta Dario Nobel incanta Milano Si ride, ma è una cosa seria [...] 2. Ora sogno per tutti [...] normale». /// [...] /// E se Adriano [...] at-tende rinchiuso nel carcere di Pisa, suo figlio Luca prova, al telefono con [...] a raccontare lo stato [...] suo e di suo padre, [...] decisione che potreb-be [...] la vita. Una cosa che ci [...] che possa venire accolta. Al [...] e imbrogli, si diventa cauti. Comunque, mi meraviglierei [...]. Andando oltre gli aspetti [...] «La cosa che mi [...] quantità di perso-ne che conoscono la storia [...] dal dal fat-to che ci sono tre [...] in carcere da un anno e due [...] che siano innocenti». /// [...] /// [...] «Con una certa tensione ma [...] la certezza delle sue ragioni e di [...]. Leonardo Marino, dalle colon-ne [...] Corriere, [...] che lui è il de-bole, mentre [...] Bompressi e [...]. Per esempio, Marino può [...] cose false come quella che lui è [...] e si è fatto un anno e [...]. Si è fatto degli [...] potendo andare a lavorare tutti i giorni». Il suo anno e mez-zo [...] carcere vorrei [...] fatto io al posto di [...]. Marino da un lato si [...] giuridica della riapertura del [...] insinua la possibi-lità di condizionamenti [...]. [...] «È la logica applicata [...] Marino in tutti questi anni. Dicono in pratica, noi abbiamo [...] se per caso qualcuno ci do-vesse dare torto, questo [...]. Assoluzione «politica» che, sembra [...] sarebbe be-ne accetta neanche da lei e [...]. Mi piacereb-be che su [...] gra-vassero le interviste a Marino due giorni [...]. Io parlo con lei, [...] non entrare nel merito delle cose come [...] Marino andando a contestare fatti, cose e presunte [...]. Sul merito e la fondatezza [...] questa storia mi [...] detto [...]. Come vive una vicenda [...] giudiziari, con tut-to uno strascico di polemiche, [...] posizione, con quello più prettamente umano di [...] vede suo padre tra le [...] «Il primo aspetto è [...] più generale. Vede, quando vai [...] con un im-broglio e [...] di questo ge-nere, col [...] in sé, quello che porta come corollario [...]. [...] in cui suo padre esca [...] come lo immagina il futuro? «Mi [...] essere come era prima di [...] luce. Continuo a pensare che siamo [...] in grado di avere una vita [...]. /// [...] /// Continuo a pensare che siamo [...] in grado di avere una vita [...]. (0)
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