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Abbandonando il laboratorio, [...] il cantiere, [...] o contadino, [...] nel solco, col vomere [...] nel campo, i grappoli sui ceppi, e [...] di te mugghianti dal fondo del [...] o commésso di negozio, [...] loro guanti, le boccette, i vestiti, le [...] le belle maniere, abbandonando il tuo sorriso [...] minatore, abbandonando la miniera [...] i polmoni in nera saliva ;o vetraio, [...] che attende ali agguato i tuoi occhi [...] abbandonando la caserma, e il cortile bestiale [...] e la bestiale vita dove si impara [...] il proprio mestiere, abbandonando la via delle [...] e le [...] vai a [...]. Vai a [...] la tua livrea, la [...] Lasci la macchina complice del padrone [...] Vai a [...] contro quel bel ragazzo, [...] viene a vedere nel tuo covile te, [...] mezzadro, e che ti dà consigli facendo [...] un piccolo corso di carità [...] contro [...] della signora, che comprava [...] al mese il tuo grazioso sorriso di [...] vestiti venali che si confezionano nelle [...] delle miniere e contro [...] ?Contro il giovanotto in [...] per insultare i [...] gabinetti [...] per fare il porco [...] del [...] il tuo vino, o [...] hai fatto tu, o vetraio [...] quelli che nelle loro [...] a proteggere la loro pelle e le [...] gli scarni tentativi di rivolta che in [...] cantiere avrebbero [...] fratelli, i tuoi fratelli, [...] vai a [...] contro i ricchi, contro [...] mangia la tua [...] chi mangia la vita [...] nutriti che [...] parte e la vita [...] coloro che hanno delle [...] degli staffieri e dei [...] insozzano di fango la tua [...] castelli che tu ammiri [...] degli staffieri che. Va dunque ! Un solo sangue scorreva [...] comune. Berlino, Londra, Parigi, Vienna, Mosca, [...] voi eravate presenti; tutto [...] presente; il vecchio mondo [...] sentendo su di sè pesare le vostre [...] oscuramente salire sotto le sue ingiustizie e [...] tirannie le voci della giustizia e della [...]. Costruttori di città, anime [...] cuori franchi, voi eravate là, fratelli d'armi, [...] a un comune nemico, ieri. E oggi ? Oggi [...] Londra, Parigi, [...] Mosca, [...] siete presenti; il [...] è presente, è là, il [...] degli [...] dei ciarloni e dèi fratelli spergiuri. Quelle mani che tu [...] stretti i fucili, le lande, le spade, [...] le bombarde, le mitraglie, contro di [...] tu, tu pure, tu [...] tu pure hai un buon fucile contro [...]. Lavoratore, al lavoro! Minatore di Sassonia, a [...] un minatore di Lem: [...]. Scaricatore [...] a te dinnanzi sta uno [...] di Brema: uccidi, uccidi, [...] uccidetevi a vicenda: lavoratore: al [...]. Ma guarda le [...] mani! E ora, e ora,va [...]. [...] 9 Novembre 1918 gli operai [...] i soldati tedeschi hanno rovesciato [...] vecchio regime. LI [...] che ena stato [...] per quattro anni, che, al servizio di Mo-loch aveva [...] i suoi doveri di [...] civile che aveva perduto [...] senso di onore e [...] che [...] acconsentito a commettere ogni viltà [...] si trovò [...] infiacchito [...] regime di terrore nel quale [...] da oltre quattro anni. Gli [...] furono cacciati : si [...] Soviet dei deputati o-perai e soldati. Ma gli [...] non erano stati altro che [...] dei capitalisti [...] e della nobiltà terne ra [...]. LI dominio [...] classe lei espilai isti era [...] la vera causa della guerra mondiale [...] in Germania e [...] Francia, [...] Russia e in Inghilterra, in Europa e [...] America. La guerra mondiale ha [...] al bivio: o mantenere in vita il [...] nuove guerre che ne conseguono e la [...] inevitabile dovuta ad caos e al [...] o la soppressione dallo [...]. Con la fine detta [...] dominio della classe dei [...] ha . Essa non è più [...] trarre la società fuori dallo [...] caos economico che [...] imperialista ha lasciato in [...]. I sopravvissuti, ritornando a [...] la miseria e la [...]. La fame e «le [...] distruggere la residua forza del [...]. La bancarotta finanziaria è [...] come conseguenza delibo [...] idei debiti di guerra. Non esiste altra via [...] uscita. Sodo la rivoluzione proletaria mondiale [...] ristorare [...] al [...] di questo caos, può [...] fine al reciproco sterminio dei [...] può dare lavoro e «pane a tutti, e apportare [...] pace, [...] libertà e la vera [...] prostrata. I mezzi di produzione non, [...] più es il monopolio di una classe: bisogna che [...] la proprietà comune [...] tutti. LI sistema attuale c [...] solo sfruttamento e furto, deve essere soppresso. Non detono esistere più [...] sfruttati. La produzione e [...] r . Invece di padroni e salariati, [...] dei [...] compagni di lavoro. [...] cesserà di essere un fardelli» [...] ognuno quando sarà diventato il dovere di tutti. Una esistenza umana sarà assicurata [...] tutti [...] che adempiono il loro dovere [...]. La fame cesserà di [...] dei lavoratori e diventerà il [...] dei [...]. Solo una tale [...]. /// [...] /// Solo una tale [...]. (0)
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