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E sì che in [...] seria revisione della «vulgata» ci vorrebbe! Questa è la considerazione [...] bel volume di Giuseppe Armani, uscito fresco [...] Garzanti: «Carlo Cattaneo, il padre del federalismo italiano», [...] L. Un libro che, al [...] sottotitolo, rivela tutte le oscillazioni al riguardo [...] di pensiero lombardo nato a Milano nel [...] nel 1869 in Svizzera. Ricapitoliamo allora le tappe [...] Cattaneo, anche utilizzando il volume in questione. In una prima fase [...] del celebre «Politecnico» pensava certo [...] un possibile federalismo delle nazioni, da attuarsi in ambito [...] magari anche [...] pluralista e [...]. In una seconda fase [...] Cattaneo [...] da protagonista alle cinque giornate milanesi. Dopo il 1848 prevale in [...] il tema unitario, in base alla persuasione che [...] una [...] e di istituzioni, possa esistere. Il vero dissenso [...] sopravviene poi, con la seconda [...] e la spedizione di Garibaldi. Cattaneo infatti è un [...]. E contesta vibratamente [...] dei Savoia, che rende [...] italiani subalterni e schiavi. Inoltre il nostro non abbandona [...] la pregiudiziale repubblicana. Cattaneo in questa fase [...] parola federalismo, ma alludendo chiaramente alla federazione [...] città. Il suo si configura [...] «autonomismo» spinto. E non proprio come [...] alla Svizzera, sistema che pure ammirava. Federalismo infine significava per [...] fratellanza dei lavoratori nelle loro associazioni: movimento [...]. Nemmeno alla lontana. Bruno [...] Parla lo studioso siciliano, [...] Storia moderna a Catania: come riaffrontare la «questione [...] Giarrizzo: «Il Sud? Mai stato immobile Liberali e marxisti [...] capito» «Alla base di tanti equivoci storiografici [...] una radicata visione dualista dello sviluppo economico [...] Bisognerebbe invece partire dalle peculiarità delle diverse [...] e dai loro legami con [...] e con [...] mediterraneo». La «questione meridionale» fin [...] del secolo scor-so ha avuto un ruolo [...] culturale e politico inci-dendo in maniera significativa [...] contemporanea. Giuseppe Giarrizzo, studioso [...] moderna, ha dedicato oltre [...] della [...] attività storiografi-ca [...] della questione meri-dionale. Su tale argomento vi [...] di saggi pubblicati da Marsi-lio, [...] titolo «Mez-zogiorno senza meridionalismo», [...] esposto il nucleo cen-trale della [...] posizione: «La que-stione meridionale [...] pro-blema politico della vita naziona-le, ma non [...] e nep-pure quella del Sud, [...] assai più complesse e [...] ricche di sviluppi e [...] di quel che un approccio meridio-nalista o [...] di cogliere». Giarrizzo in polemica con [...] Corrado Vivanti, Luciano Cafagna e stra-nieri, David [...] John Davis, critica [...] del dualismo [...] come carattere origina-rio della [...]. Giarriz-zo afferma: «Vi è [...] per ovvi motivi storici e politici, la [...] studiosi di rappresen-tare un Meridione immobile, pri-vo [...] e di svi-luppo socio-economico. Tale rap-presentazione scaturisce dal mo-dello [...] che annulla le diffe-renze e fa apparire [...] Mezzo-giorno come la dimensione [...] e [...]. Tale visione non coglie [...] che col tempo si [...] non distingue tra le diverse aree del Mezzogiorno. Una corretta pro-spettiva storica [...] criticamente i dislivelli di [...]. [...] «I dislivelli tra regione [...] area e area nella stessa regione si [...] evidenti nel tempo da far parlare di [...] Mezzogiorno [...] macchie di leopardo. Non solo la Puglia [...] Sicilia, ma singole aree degli Abruzzi, della Calabria, [...] Basilicata [...] sono specializzate in singole produzioni, agricole e [...] reddito. Attività [...] qualificata e con accesso [...] nazionali e inter-nazionali». Qual è la radice [...] storiografico da lei contrasta-to? [...] politica italiana possiede e [...] di dislivelli territo-riali: ha accertato cioè [...] di aree che hanno [...] civile, culturale diffe-renti. Si pensi alla Sicilia rispetto [...] Napoli fin dagli anni venti e trenta [...] alla Lombardia dopo il 1848. Quel che distingue nella opzione [...] il Mezzogiorno negli an-ni 1850 è [...] del regime bor-bonico, non certo [...] del-la [...] civiltà culturale ed economi-ca. Ricordiamo che per la sinistra [...] e [...] ènel Sud la polveriera [...] il luogo delle prospettive rivoluzionarie [...] nazionale. [...] negativa del Mezzogiorno è costruita [...] dal Mezzogiorno». E quali sono le origini [...] di [...] «Il modello dualista nasce politica-mente [...] ideologicamente con la [...] Franchetti e [...]. Trova confor-to nella grande [...]. Ovvero la denuncia dei [...] Sud, identifica la questione me-ridionale come la camicia [...] barbara società arretrata. Na-sce [...] del Mezzogiorno, da una base [...] denuncia nobile sul pia-no morale, sprovveduta sul piano politico. Ne esce fuori la rappresen-tazione [...] un Mezzogiorno che non ha compiuto la [...] interesse generale, ma che ha [...] una [...] consapevole del bisogno [...]. Professore, nei suoi scritti [...] riflettuto sulla funzione sto-rica del «meridionalismo cattoli-co [...]. Vuole esporre il suo [...] «Si tratta di grandi [...]. Una parte non irrilevante del [...] meridionale, Luigi Sturzo in testa, ha coltivato [...] e [...] aggregato negli organismi naturali, quali [...] famiglia, il comune, la re-gione. [...] Sovietica degli anni venti Gramsci [...] campagna [...] saldata con il Nord industriale [...] grande al-leanza leninista di contadini e ope-rai. In entrambi i casi, [...] di custode dei valori [...] conseguenza capace di contrastare in Italia [...] del capitali-smo moderno, individualista [...]. [...] di fon-do delle due posizioni [...] quello inte-so a interpretare il Mezzogiorno in funzione della [...] trasformazione politica e sociale. Ma quando la bat-taglia per [...] era superata o erano cambiati i termini di questa [...] tale lettura [...]. Nei suoi scritti lei [...] di cambiamento della corni-ce storica con gli [...]. Vede, non ho mai contestato [...] del [...] di vista storiografico, mi sembra [...] inutile insistere su un soggetto contadino, quando in realtà [...]. È in tale struttura [...] che matura il suo giudizio [...] «Il modello che Gramsci [...] punta alla costituzione di una nuova cultura [...] dalla posizione leninista. Posizione che matura [...] della cultura russa, che [...] grande cultura euro-pea. Il suo progetto era [...] caratterizzato, che vide il Pci [...] 50 organizzare e gui-dare la lotta per [...] contro i residui feudali. Ma finito quel momento [...] ne-gli anni 60 e 70 a un [...]. Altro [...] meridionale è costituito dalla ri-costruzione [...] di Rosario Ro-meo, che ha una [...] celebre espo-sizione nel testo «Il Risorgimento in Sicilia». Qual è il suo [...] «Lo sforzo interpretativo di Romeo è serio e [...]. Egli [...] ottocentesca della Sicilia il [...] occasione per-duta della tradizione liberale. Da questo punto di [...] che si accompagna a tale posizione è [...] contato molto di più di quello che [...]. Perché, mi chiedo, bi-sogna [...] della Sici-lia, sul fatto che abbiamo potuto [...] costituzionale del 1812 come di un grande [...] la storia della Sicilia [...] su pa-rametri che rinviano alla storia [...] La stessa tesi [...] perduta» della tradizione libera-le, [...] un giudizio critico sul ceto borghese meridionale, [...] fatto gran distinzione fra [...]. Dovendo fare un bilancio critico [...] vostro impegno storico, dove [...] «Dico sempre a Galasso e [...] altri storici che non ce [...] fatta a costruire una interpretazione [...] di tipo mediterraneo. Quante volte usiamo questo [...]. [...] spesso di ebraismo e Olocausto. Ma non si parla [...] ebraismo mediterraneo, e si faccia attenzione a [...] poiché la cultura israeliana medi-terranea è [...] cosa rispetto a quella [...] dal-la tragica esperienza [...]. La storia è comprensione [...] ancor prima della diversità». Vi sono tracce e [...] cultura? «Ad esempio, le lingue franche del Mediterraneo [...] di Federico II, sono il siciliano e [...]. Ebbene da recenti studi [...] che vi sono documenti in siciliano tra-slitterati [...]. Il mio amico Sermoneta, [...] morto, stava preparando per il Centro di [...] linguistici di Paler-mo la pubblicazione di questa [...] documenti che gli ebrei siciliani cacciati nel [...] Corfù, si erano portati dietro, e che ora [...] la biblioteca [...] di Cambridge. Do-cumenti in siciliano traslitterati [...]. Si badi bene non [...] fatti linguistici, ma di grandi fatti culturali. Nei quali la mediazione grafica [...] solo una modalità di acces-so per [...] storica. Il punto nodale è [...] non può essere inteso con la tradizione [...] polacche, slave. Fino adesso gli edi-tori italiani [...] a pubblica-re testi che derivano [...] culturale [...] mitteleuro-peo. [...] quale ipotesi storiografi-ca, vada esplicata. È [...] che va [...]. Salvo Fallica [...] 3. È accademico dei Lincei, [...] Centro studi vichiani a Napoli e vicepresidente [...] storico italiano per [...] moderna e contemporanea (Roma). Condirettore della «Rivista storica [...] per la Sicilia orientale» e il [...]. Molteplici i suoi interessi [...] della Rivoluzione inglese del Seicento alla storia [...] storia culturale e sociale [...] moderna alla storia del Mezzogiorno [...] Sicilia [...] moderna e contemporanea. Fra i suoi numerosi scritti [...] «David Hume politico e storico», 1962, [...] degli Illuministi italiani» curata assieme [...] Franco Venturi, «La Sicilia» nella serie «Le regioni della Storia [...] (Einaudi, [...] «Mezzogiorno senza meridionalismo» [...] Marsilio), «Cultura e economia nella Sicilia» del [...] (Salvatore Sciascia editore), «Illuminismo e Massoneria» [...]. Il riposo dopo la [...] In alto lo storico Giuseppe Giarrizzo Dal convegno romano [...] della Repubblica» due indicazioni: [...] rielaborare [...] Italia, finalmente nasce la [...] Si è consolidato un nuovo rapporto tra [...]. Ciò consente oggi di [...] senza confondere le responsabilità Immaginiamo che un [...] repubblica», e incentrato sul tema [...] e dei massa-cri nazisti, [...] negli anni settanta, magari con molti degli [...] per la rievocazione di una vicenda come [...] di Guardistallo, dove la popola-zione ha maturato [...] corso degli anni una forte ostilità contro [...] re-sponsabili, forse più dei tedeschi, del massacro [...] E sarebbe sta-to possibile leggere una relazione come [...] foibe? La domanda è [...] comprendere il guado che il conve-gno della Sapienza, [...] come la «risposta da sinistra al revisionismo [...] Renzo [...]. Se di memoria di [...] per ricostruire [...] della na-zione, è bene [...] attrezzi a co-struire una storia [...] moder-na e della repubblica, [...] luoghi oscuri, chiara, plu-ralista, come ha ricordato [...] Camera Violante e co-me ha ribadito ieri [...] Pietro Scoppola. Il senso del convegno è [...] e [...] stori-co come Paolo Pezzino, che [...] alla vicenda di Guardistallo, ha de-dicato una lunga ricerca [...] libro («Anatomia di un massacro», Controversia su una strage [...]. Proprio domani, tra [...] nel piccolo centro vicino Cecina, [...] svolgerà una manifestazione con relativa celebrazione: sarà, forse, una [...] prime occasioni di «me-moria divisa» che tenta di ricom-porsi. Se avverrà, sarà anche grazie [...] libro, che fu commissionato pro-prio [...] comu-nale per ricercare la verità [...] quella strage. [...] insomma, 50 anni do-po, [...] grande desiderio di ri-scoprire i fatti e [...] di fuori della retorica e della versio-ne [...]. Il paese, ricorda Pezzino, [...] angosciato da una domanda: chi aveva sparato [...] quella vicenda? La [...] locale, aveva un senso. Se, dicevano i parenti [...] sparato per prima i tedeschi, allora i [...] hanno fatto bene a difendersi. Ma se hanno sparato [...] hanno fatto male. Perché era inutile (il paese [...] liberato dagli [...] dopo) [...] provoca-to la rappresaglia e la [...] di [...] civili innocenti. Nel corso [...] Pezzino ha appurato che la [...] dei fatti era stata [...] su diversi piani. La dinamica della sparatoria [...] complessa dei ricordi: secondo lo storico, che [...] le testimonianze raccolte dagli inglesi, i partigiani [...] ma forse non hanno colpa, nel senso [...] durante un trasferimento. Tuttavia, la versione accreditata [...] ricostruzioni ufficiali, [...] questo erano riusciti a [...]. Cosa non vera, spie-ga Pezzino, [...] paese fu [...] ore dopo i fatti. Il gruppo parti-giano che [...] con i tedeschi (due sole furono le [...] soldati, undici tra i par-tigiani, di cui [...] le ar-mi dopo il ferimento) fu descritto [...] ben inquadrata nel movimento della resistenza, [...] trattava di un gruppo [...] e casuale. In più si tentò [...] del mo-vimento della resistenza della costa tirrenica [...] realtà. In sostanza, nella vicenda, [...] «si sono scontrate due concezioni opposte: quella [...] guerra della popolazio-ne, e quella della lotta [...] e al nazismo». Pezzino ricorda che forse, [...] azioni partigiane, si è vista [...] della re-sponsabilità», che permette [...] ricaduta sulla popolazione di alcuni atti, [...] invece dovrebbe informare, come [...] Todorov, [...] agisce [...] pubblico». La conclusione è questa: «Negli [...] settanta una verità come questa [...]. Vale la pena concludere [...] di Pietro Scoppola, che si è detto [...] termine, usato al conve-gno, di «politica della [...]. Questa semplificazione, dice [...] revisionismo, che può descrivere [...] come il cavallo di [...]. Bruno Miserendino [...] 2. /// [...] /// Bruno Miserendino [...] 2. (0)
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