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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1984»--Id 610627772.

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Il potere non appare [...] sataniche, come semplice repressione, dominio brutale della [...] talvolta una connotazione produttiva, quale sviluppo di [...] negazione, dire di si mentre sembra dire [...] una crescita ponendo dei divieti e stabilendo [...] gli uomini. Così, ed esempio, nel campo [...] sessualità mette in moto una grande macchina di discorsi [...] sembrano Individuare delle perversioni per [...] mentre Invece esse vengono [...] per [...] assorbire meglio nella sessualità «normale». Anche [...] al pari [...] è nella [...] privatezza, un luogo in cui [...] esercita il potere. E tali sono 1 [...] carceri, le caserme o gli ospedali, vere [...] di mostri irrazionali e di delinquenti; veri [...] di produzione di individui mediante speciali discipline. La verità del potere [...] di volta in volta 1 confini, gli [...] che si può dire e ciò che [...] dire, nel segnare [...] entro cui scorre la [...]. Vero è ciò che [...] rapporti di forza vigenti, plasmato dalle tecniche [...]. Il potere produce la [...] del discorso. Verità e potere non sono [...] nemici e [...] stessa della coscienza, lungi [...] secondo 11 modello stoico, [...] rifugio [...] dinanzi al potere, è essa [...] un prodotto del potere. I soggetti sono costruiti, [...] di potere. IlDa «Le parole e [...] «Sorvegliare e punire» fino agli ultimi studi [...] ecco il percorso di [...] nella [...] ricerca ha unito tutte [...] Il filosofo è morto di setticemia PARIGI [...] Michel [...] è morto di setticemia. Lo hanno reso noto [...] curanti precisando clic egli era stato ricoverato [...] per sottoporsi a esami complementari -resi necessari [...] venuto a complicare uno stato setticemico. Vi era stato un [...] filosofo, ma che poi «un brutale [...] tolto «ogni speranza terapeutica [...]. Due immagini di [...] e, in basso, un [...] «Don [...] «transita», circola nei soggetti, [...] fluido che si scontra con [...] primitivo» che sarebbe [...]. Non è perciò raffigurabile [...] della merce: qualcosa che si possiede, si [...] e poi eventualmente si riacquista. Non è una proprietà che [...] può alienare. Lo stesso termine di [...] ambiguo, ha un valore [...]. E un modo di dire [...] per descrivere una [...] strategica aperta ed aleatoria di [...] di forza continuamente mutevoli. Non vi e un [...] lotte, perché [...] degli scontri locali è [...] unificazione. [...] rifiuta [...] discendente del potere e la [...] ascendente di esso. In altri termini: non [...] quali «borghesia», «capitalismo» e [...] rapporti di forza reali, concreti. Non si giungerebbe a [...]. Occorre, al [...] partire dai «meccanismi Infinitesimali», [...] che poi per aggregazione danno [...] a conglomerati più vasti. La [...] del potere non nega dunque, [...] talvolta si crede. È soprattutto [...] se si vogliono capire [...] potere è necessario cominciare dal basso, [...] e vedere come 1 [...] stati e sono ancora investiti, colonizzati, utilizzati, [...] estesi, eccetera, da meccanismi più generali e [...] dominazione globale». Analogamente al [...] di Franz [...] In cui perfino lo Stato [...] totalitario e monolitico, poteva essere scomposto in [...] poteri vir-tualmente conflittuali (partito, esercito, grande industria [...] gli elementi separati e [...] la chiave per comprendere l composti, gli [...]. Il potere del resto [...] non esiste. Esso è un nome [...] una situazione strategica in movimento, il continuo, In [...] variare dei rapporti di forza locali, discontinui [...] differenti. Esso non è un polipo [...] l suol tentacoli dal centro [...] periferia, ma la [...] forza dipende come in una [...] del diversi fili, dei diversi [...] locali che costituiscono gli aggregati; così In [...] -. Non si può descrivere [...] globali il potere anche per un altro [...] suo ammontare non è una quota fissa, [...] politico [...] del [...] che implica [...] che quel che uno [...] lo guadagna. La caratteristica dei potere [...] quella per cui esso [...] lo esercita e In chi di volta [...] ò [...]. È un potere In cui [...] far crescere [...] le forze assoggettate e [...] di chi li assoggetta». Non nelle aule solenni [...] presso i troni il potere ha la. Se fosse lecito un [...] trincee e nelle casematte degli Stati In [...] guerra di posizione, il nesso mobile di [...] consenso. [...] parte però. In [...] cade la distinzione tra [...]. Il consenso Infatti non [...] un prodotto interiorizzato, accettato nel rapporti di [...]. [...] dato che cade in [...] anche la distinzione metafisica di [...] e di corpo e anzi [...] [è] prigione del corpo» [...] non si può parlare neppure [...] interiorizzazione o addirittura di consenso che si applica [...] e della forza che agisce [...] corpi. Ogni potere ha per [...] origine nel corpo, cosi [...] Nietzsche ogni regola, morale ad esempio «non rubare», [...] nel corpo, nel taglio della mano che [...] millenni gli uomini di alcune civiltà al [...] norma. Cosi in [...] anche i comportamenti «Interni» [...] inserimento esterno nel corpo, nella spazialità. [...] e [...] si sono plasmate attraverso [...] di lunghissimo periodo. Questa eredità che il [...] ci ha lasciato deve [...] attenzione ma anche con spirito critico per [...] In [...] quelli che sono contributi più profondi alla [...]. In ogni caso resta [...] su cui riflettere ancora. Remo [...] 1966, quando mei il [...] Les [...] et les [...] italiana sarebbe uscita [...] successivo), per un attimo, [...] precedenti prove in contrario offerteci da Michel [...] con i suoi studi [...] di avere perduto, strada facendo, il più [...] avventure, [...] pazzo Don [...]. [...] e il metodo cartesiani [...] messi in questione anche da [...] e anch'egli aveva già [...] il suo atto di accusa contro lo [...]. La diversità, la rottura [...] di un fluire illusorio che dà sicurezze [...] ricorrenti disincanti erano punti cordine del pensiero [...] che, oltre vent'anni fa, pareva venuto a [...] deserto. Una sera, a Roma, parlò [...] suo libro, e ad [...] in una stanzetta di via Veneto, [...] si e no dodici persone. Stava per uscire la [...] saggio Le parole e le cose. Di Don [...] non parlò, ma il [...] a [...] era già racchiuso nel [...] pan e, e ancora ci pare, tutto [...] rapporto tra il cavaliere di Cervantes e [...]. Una [...] che, nelle parole di [...] mutava volto, acquistava una funzione [...]. A quel tempo, dire [...]. Il luogo comune vuole [...] Don [...] sia il pazzo, il [...] fin dei conti innocuo innocente: che è [...]. Il buonsenso, di fronte [...] allampanata, andava a rifugiarsi nei decoro: che [...] Don [...] che va in giro [...] vestito in quel modo, con quella [...] secca cavalcatura e in [...] servo di nome [...] che gli fa il [...] sospìnto? Le storie di [...] alla testa, specie a chi è privo [...]. [...] consueta di Don [...] veniva rovesciata [...]. Di [...] il timore di perdere un [...]. Ma [...] cornei La follia, dia [...] scena, ma era una follia diversa, una [...] né romantica, e [...] era anch'esso problematico, che [...] pieno di ostacoli, di curve, di inversioni [...]. Poi si giungeva a [...] una [...] di piazza di paese [...] pazzi donchisciotte di cui abbondano [...] di [...] suo Don [...] il mondo, e in [...] spazio culturale, [...] di fronte [...] calmi, spogliati ormai di [...] si diceva, platonico, si fronteggiavano il pazzo [...]. Come quando, dopo una [...] si sofferma a riprendere fiato. Il lettore, intanto, aveva [...] il suo percorso a ostacoli, curve e [...] era trovato di fronte un se stesso [...] gli aveva detto che [...] o, per uscire dalle brume del discorso, [...] di soli due secoli. [...] appena inventato entusiasmò tutti [...] -a fin di [...] e negli -a nome [...] il ricatto sentimentale inventato sempre di nuovo [...] e camere a gas. Questa [...] del nostro sapere, [...] così giovane, sparirà, disse [...] ai suoi dodici interlocutori, [...] nostro sapere avrà trovato una nuova forma. Il discorso si poneva [...] diversità e di somiglianza e torniva cosi [...] di Le parole e le cose nelle [...] indicava in Don [...] figura nuova e inattesa [...] temere. [...] della stravaganza e della [...] pellegrino meticoloso che fa tappa davanti a [...] della [...]. Chi è Don [...] Seguiamo [...]. Egli ci dice che Don [...] del Medesimo, [...] non riesce ed allontanarsi dalla [...] pianura che si stende intorno [...] proprio come non riesce ad [...] dalla [...] angusta provincia-, A una prima [...] si [...] le tracce del nostro eroe, [...] a noi e a mille altri libero come [...] capace di [...] in spazi sconfinati. Ma la figura diversa [...] metteva in scena, in [...] infiniti doppi il personaggio. Pazzo secondo il luogo [...] e diverso secondo [...] sta che. Don [...] non riusciva più a [...] follia che aveva liberato [...] fedeli. [...] provincia lo imprigionava: -Incessantemente la [...] senza mai varcare le frontiere nette della differenza né [...] il cuore [...]. Eppure, anche nella rappresentazione di [...] era proprio lui: a somiglianza [...] segni, era [...] lungo grafismo magro come una [...]. Il povero hidalgo emergeva [...] libri. Ma [...] dopo ecco quella definizione folgorante: -Scrittura errante nel [...]. Mai il nostro eroe [...] descritto con tanta angoscia. Don [...] ci apparve come un [...] testo, fogli stampati [...] parole di [...]. Le parole non somigliano alle [...] (dunque il sospetto del cavaliere era fondato: aveva ragione [...] quando usciva allo scoperto per sincerarsi [...] alla veridicità dei libri) e [...] che si legge non [...] più a ciò che si [...]. Lo stravolgimento era [...] -Gli tocca adempiere le promesse [...] libri. E suo compito rifare [...] senso inverso: questa narrava (pretendeva narrare) gesta [...] memoria: Don [...] invece deve colmare con [...] segni, senza contenuto, della narrazione-. Era questa sorta di [...] trasformare la realtà in [...] scomponeva [...] del cavaliere folle, [...] amato come un eroe [...] dei luoghi comuni consacrati da una cultura [...] sapeva, come invece sapeva [...] che [...] è [...] recente. ///
[...] ///
Don [...] aveva già detto ai [...] che ora [...] scriveva: [...] che leggeva come un [...] natura e i libri è rimandata alle [...] ingiallite pagine dei volumi, [...] linguaggio non hanno più come valore che [...] di ciò che rappresentano. La scrittura e le [...] somigliano. Tra esse Don [...] vaga [...] -. E così [...] cavaliere tornava a noi. Con un colpo di scena, [...] ripartiva per la [...] erranza. E che cosa incontrava? È [...] personaggi che. Il libro di Cervantes [...] stesso, diventa oggetto della propria narrazione. Il colpo [...] era là dove [...] facendo anche lui diventare la [...] parte del libro ciò che per Cervantes e per [...] erano stati i libri di [...] sorprendeva i due [...] di leggere se stessi. La realtà di Don [...] non è nel rapporto [...] mondo (ancora verbo di [...] ma nella relazione che [...] intrecciano da sé a sili linguaggio dunque [...] della [...] sovranità solitaria. La somiglianza entra [...] e [...]. Ed ecco di nuovo, [...] mei, [...] pazzo, [...] delle somiglianze selvagge, [...] della devianza: il diverso, [...] il differente che non [...] sia differenza. ///
[...] ///
Dunque, poesia e follia [...] volta in un platonico delirio? [...]. Situati [...] esterno della nostra cultura, [...] il pazzo dialogano. Il discorso verte, da [...] identità e differenze. Ottavio Cecchi Ha rotto [...] Sarà molto difficile «dimenticare [...] come titolava un suo [...] Jean [...] nel 1977. E questo non solo [...] po' più che Irrazionalismo: è mettersi [...] da qualsiasi parte ci [...] dalla parte della reazione», come scriveva Franco [...]. Ma vorrei cominciare dal [...]. La nostra generazione di [...] contro la logica manicomiale si è trovata [...] nei primi anni [...] volume della Storia della [...] Rizzoli presentava con una fascetta oggi incredibile, da [...] «Un [...] e terrificante viaggio nei sotterranei della cultura [...]. Era il frutto di [...] e minuzioso, di ricerca in «archivi un [...] dolore», e di aperture verso un primo [...] e di rovesciare gli equilibri derivanti dalla [...] nel confronto (consolidati dai ruoli eroici di [...] e degli altri primi [...] e ragione, o tra sragione e normativa Istituzionale. La verifica della «produzione [...] scienze umane [...] e soprattutto nella pratica [...] della psichiatria [...] che si precisava in [...] un esercizio apparentemente elegante e flessibile, è [...] un apparato storico e concettuale di grande [...] una parte alla storia delle idee, [...] a quella delle istituzioni [...]. Tra le due date, [...] Géné-ral e «Grande internamento dei poveri», e [...] della liberazione degli incatenati di [...] avviene, dice [...] qualcosa di ambiguo, che [...] dalle verità positive della scienza e della [...]. Autorità che non si [...] corpi e sulla libertà del folli, ma [...] della loro libertà, sulla libertà «nelle proprie [...] desiderio e la volontà, 11 determinismo e [...] e lo spontaneo». Scriverà [...] e «maestro» [...] «Indicando sotto il nome [...] di quelle scienze [...] nel [...] secolo, non come retaggio [...] X VIII, ma come "evento [...] del sapere", [...] è indotto a chiamare [...] sicurezza disinvolta con cui i promotori attuali [...] considerano concesso come oggetto ciò che in [...] un loro progetto di costituzione». Questa disinvoltura e ciò [...] nella attività di designazione e di stigmatizzazione [...] manicomiali con cui si facevano I conti [...] rompere quel sonno, nel vivo [...] crudeltà piatta del manicomio, [...] mostruosa, è stato uno degli obiettivi delle [...] Gorizia in poi. Del resto, in un [...] Franco Basaglia volle ospitare nel volume Crimini [...] (Einaudi 1975) [...] forniva una chiave di [...] di psichiatrizzazione che hanno attraversato [...] secolo. Vale la pena di [...]. SI trattava di «ristabilire [...] efficacia un potere medico che [...] (o [...] di [...] aveva trascinato In una [...] malattie, quindi di finte malattie». Una prima forma di questo [...] di restaurazione [...] di articolare direttamente runa [...] la diagnosi e la terapia, [...] conoscenza della natura delia malattia e la soppressione delle [...] manifestazioni. Si tratta cioè di [...] di [...] al suo minimo indispensabile, [...] diagnosticata come tale, e trattata secondo tecniche [...]. La [...] e la psichiatria farmacologica [...] due esempi più considerevoli. La seconda forma è [...] quella della [...] lisi, che vuole che [...] esprima, e cerca di conservare il controllo [...] mezzo della creazione di regole e di [...] un potere unilaterale, privo di rimando, in [...] nel silenzio e in modo invisibile. Le regole del colloquio [...] libera contrattazione tra malato e medico, della [...] del rapporto al solo livello di discorso, [...] potere medico come produttore di verità, come [...] nuovamente privilegiato. La nozione di «transfert», [...] alla cura, è un modo di pensare [...] produzione di verità alla ricostituzione del potere [...] versamento di una cifra di denaro, contropartita [...] è un modo di [...] nella realtà: un modo [...] produzione di verità diventi [...] insidia, annulla, rovescia il potere del medico [...]. Come si oppone a questo [...] quella che estensivamente e con qualche forzatura [...] chiama «antipsichiatria»? [...] sembra [...] scrive [...] che si potrebbero inquadrare gli [...] diversi [...] a seconda della loro strategia [...] confronti di queste relazioni del potere Istituzionale: sfuggire loro [...] forma di un contratto duale e liberamente consentito da [...] le parti; approntare un [...] privilegiato In cui esse devono [...] sospese o Inseguite qualora vengano a ricostituirsi; [...] ad una ad una e [...] di [...] di tipo classico; [...] alle altre relazioni di potere [...] avevano contribuito [...] dell'ospedale a determinare la segregazione [...] un individuo come malato mentale (Gorizia)». Al di là di [...] semplificazione c'è in questo rapido elenco, un [...]. In questo caso, la [...] è un processo pubblico; trasparente, ma estremamente [...]. Poiché in ogni momento [...] bisogno?) di ritornare a vecchie modalità mar. ///
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E [...] parte, se la psichiatria Istituzionale, [...] dinamiche punitive del carcere ar. ///
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E [...] parte, se la psichiatria Istituzionale, [...] dinamiche punitive del carcere ar.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(238)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(119)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


(199)

Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



(99)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .